La storia del leone Ariel paralizzato e per il quale il mondo del web si è scatenato in una maxi colletta internazionale per sopperire alle necessità di cura che avrebbe e che ammonterebbero ad 11 mila euro al mese, dovrebbe sollevare non poche domande che probabilmente tutti gli animalisti e le persone che rispettano gli animali dovrebbero porsi. Perché Ariel è nato nel parco-zoo? La persona che ora se ne prende cura nel suo appartamento (!!) è la responsabile della nascita di un animale che presupponeva, di per sé, la condanna all’ergastolo. Presumibilmente la ben nota consanguineità tra gli esemplari detenuti in cattività può aver “regalato” ad Ariel un sistema immunitario fragile e la predisposizione a malattie genetiche. La cosa migliore da fare ora per questa povera creatura, vittima due volte della distorsione del corretto rapporto uomo-animale, dovrebbe essere una seria valutazione sulle sue condizioni e una terapia in un luogo idoneo e non in un appartamento. Questa storia dovrebbe essere di monito per noi tutti e ricordarci che l’uomo non può essere padrone della natura, non può e non deve imprigionare gli animali selvatici ed utilizzarli come zimbello e che l’amore ed il rispetto per essi e per la natura tutta presuppongono ben altra consapevolezza e coscienza.
Categorie: News dal Mondo
Mucca dipinta di neroazzurro per la festa scudetto dell’Inter, Enpa presenta denuncia
Sarge, pastore tedesco dell’Ohio, diventa un protettivo fratello per ogni cerbiatto che incontra
Cane smarrito? Niente obbligo di denuncia. E per la Cassazione il padrone che l’abbandona è salvo
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it