Per stare al passo con l’aumento dei pet e con il progresso scientifico- tecnologico le strutture veterinarie italiane stanno affrontando investimenti economici. Ma senza una adeguata compensazione di redditività. I Medici Veterinari sono fortemente esposti negli investimenti e contemporaneamente i costi fissi subiscono una inedita impennata. Una situazione di stress congiunturale nella quale si inserisce la prudenza di spesa dei proprietari: cresce la domanda di cure avanzate, ma anche la spinta inflattiva al risparmio.
Con l’indagine “Inflazione e rincari. Come reagiscono Veterinari e Proprietari“, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ha sondato l’andamento economico degli ultimi dodici mesi nel settore delle cure veterinarie rivolte agli animali da compagnia. L’indagine è stata condotta fra aprile e maggio 2023, raccogliendo le risposte di 1.000 Medici Veterinari, prevalentemente in veste di collaboratori (39%), direttori sanitari (26%) e titolari unici (22%). Secondo i dati del Centro Servizi Nazionale (CSN) di Teramo, in Italia alla data del 24 aprile scorso, risultavano registrate 8.417 strutture veterinarie private.
Clienti e propensione alla spesa– Il 57% dei Medici Veterinari dichiara un aumento di nuova clientela, mentre il 27% segnala una crescita della clientela occasionale. All’aumento della clientela corrisponde un aumento della generale propensione al risparmio fra la clientela abituale, segnalata dal il 58% dei Medici Veterinari. Il 68% si è invece confrontato con proprietari che hanno rifiutato le cure necessarie ai loro animali perchè ritenute troppo costose. E’ la diagnostica avanzata ad essere considerata fra le spese più onerose dal cliente-proprietario (79%) seguita dalla chirurgia avanzata (60%) e dalle cure oncologiche (39%).
La rinuncia alle cure per ragioni economiche è segnalata in crescita dal 62% dei Medici Veterinari. Alla maggiore prudenza di spesa dei proprietari sembra corrispondere una perdita della capacità di spesa: secondo il 55% dei Medici Veterinari la clientela ha perso potere d’acquisto. Il 45% segnala un aumento degli insoluti.
Supporto alla spesa veterinaria– Il 49% dei Medici Veterinari ritiene di doversi porre il problema e di dover individuare forme di supporto per il cliente. Le offre già il 36% delle strutture veterinarie in forma stabile (il 35% a volte) soprattutto con la rateizzazione della spesa (77%) o con sconti di onorario (40%). La gratuità è saltuariamente praticata dal 31% dei Medici Veterinari.
Secondo l’83% dei Medici Veterinari l’agevolazione che dovrebbe essere maggiormente sviluppata è data dalle polizze assicurative per cure veterinarie. Oggi purtropposono disponibili soltanto nel 16% dei casi.
Fonte: Inflazione e rincari. Come reagiscono Veterinari e Proprietari
Categorie: Mondo animale, Varie
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