Con “Al lavoro con il tuo cane”, l’Ats di Brescia ha dimostrato di essere apripista nell’attenzione verso i propri dipendenti e i loro animali. L’Agenzia ha messo in campo, tra le misure di welfare, l’iniziativa che consentirà ai dipendenti che lo vogliano di potersi recare al lavoro con il loro amico a quattro zampe. La stessa Ats ha motivato la decisione affermando che si tratta di una “scelta fatta rispondendo ai bisogni sollecitati da alcuni dipendenti dopo l’emergenza Covid e considerati i comprovati benefici derivati dalla presenza di un animale domestico in ufficio, nel ridurre stress, aumentare produttività, creatività, gratificazione, favorire socializzazione ed empatia interpersonale”. «Al lavoro con il tuo cane»: «L’idea di ‘Al lavoro con il tuo cane’ è nata anche per rispondere ai bisogni sollecitati da alcuni dipendenti dopo l’emergenza Covid – ha spiegato Roberta Vitali medico veterinario del Uosd igiene Urbana, tutela animali affezione e Pet Therapy -.
A tale scopo è stata effettuata informazione e sensibilizzazione a tutto il personale dipendente somministrando una survey».
Ovvero un sondaggio nato per gestire al meglio alcune potenziali criticità derivanti dall’ingresso di cani in ufficio, quali, ad esempio, fobie, allergie, possibile fastidio derivante dalla sola presenza dell’animale o ovviamente la tutela e benessere di quest’ultimo.
Il cane del dipendente dovrà essere regolarmente iscritto all’anagrafe regionale degli animali d’affezione, essere dotato di libretto sanitario, sottoposto a regolari controlli veterinari, profilassi vaccinali e antiparassitarie, presentarsi pulito e spazzolato, non essere classificato come «animale a rischio potenziale elevato» e se superiore ai 25 chili dovrà acquisire una valutazione comportamentale. Sicuramente le regole sono tante, e se essere accompagnati dal proprio cane al lavoro è una prassi consolidata in ambito internazionale, in Italia è una possibilità concessa solo sporadicamente e priva in molti casi di una normativa di riferimento. «Possiamo dire che come ente pubblico siamo tra i primi ad attivare questo tipo di iniziativa – chiude Roberta Vitali -. Il nostro desiderio è anche fare da apripista per altri enti pubblici»
Categorie: Cani, Cura e gestione
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