L’idea è una di quelle che potrebbero davvero lasciare il segno, in una città difficile come Roma: affidare la riqualificazione urbana delle aree ad una delle presenze per la quali la “città eterna” è conosciuta in tutto il mondo. E così a contrastare il degrado nella Capitale saranno saranno non l’archistar di grido né faraonici investimenti edilizi, ma proprio loro: i gatti romani.
Il progetto di realizzare oasi feline nelle zone più “a rischio”, ancora in fase iniziale, lo ha proposto la Sezione Enpa di Roma al Comune. E il dipartimento tutela animali ha mostrato interesse per la proposta formulata dall’associazione, che ha già messo in piedi la prima oasi di riqualificazione urbana nella zona Magliana. Qui, i volontari della Protezione Animali capitolina hanno realizzato un primo recinto chiuso di 15 metri dove sono state realizzate cucce e lettiere per garantire ai felini una vera vita da gatti. «L’area può essere utilizzata anche come centro di “riabilitazione”, che – spiega Maurilia Amoroso – non va a sostituire le strutture medico-veterinarie, ma può rappresentare un importante supporto per tenere sotto osservazione e sottoporre a terapie i gatti randagi». La struttura è stata completate nei giorni scorsi, ma i volontari si sono già messi al lavoro per progettarne una seconda. A misura di felino, certo, ma anche di decoro urbano.
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