Arriva la primavera ma le rondini, messaggere di questa bella stagione, non sono attese e benvolute da tutti.
Sulla facciata di un condominio in Via della Gualchiera a Prato sono state installate delle reti metalliche davanti ai nidi di rondine, impedendone così l’ingresso nel momento del loro ritorno.
Premesso che le rondini e i loro nidi sono protetti dalla legge italiana (Legge 157/92), qualcuno a Prato con questa azione non solo crudele, ma anche illegale, ha deciso di impedire a questi amati e sempre più rari uccelli di tornare ai loro nidi e quindi riprodursi.
Le rondini, quando arrivano, sono esauste, ritrovare il nido dell’anni precedente può decidere la sopravvivenza. Il viaggio compiuto in grandi stormi parte dal Sud Africa risalendo il deserto del Sahara o la valle del Nilo. Le rondini in migrazione possono coprire fino a 320 km al giorno circa, con una velocità media di 32 km/h e preferiscono volare a bassa quota.
Per rondine noi intendiamo la specie più diffusa dalle nostre parti, la rondine comune, di colore blu scuro, quasi nero sul dorso e grigiastro sul ventre, lunga poco meno di 20 cm e dalla coda biforcuta.
Il suo peso è di circa 20 grammi, ma ha un fisico da campione, infatti per arrivare da noi, percorre ogni anno anche fino a 11.000 chilometri.
In difesa di questi uccelli si era adoperata la LAV di Prato chiedendo al condominio di rimuovere immediatamente queste reti metalliche e permettere alle amate rondini di accedere liberamente ai loro nidi ma, l’amministratore, si è rifiutato di farlo!
La LAV ha lanciato allora, su change.org, una petizione affinchè le autorità locali intervengano per garantire il rispetto delle leggi sulla protezione della fauna selvatica!
La Lav fa appello alla compassione e al senso civico di tutti perchè queste preziose rondini siano come la legge vuole, protette!
Categorie: Mondo animale, News dal Mondo
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