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A Natale fate del bene ai conigli d’angora, boicottate i prodotti realizzati con la loro pelliccia (video)

22/11/2013

Gli attivisti di Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) hanno invitato a boicottare i prodotti fatti con pelliccia di coniglio d’angora, denunciando, con immagini alla mano, che negli allevamenti cinesi gli animali vengono scuoiati vivi.
L’appello degli attivisti di Peta supportato da un video diffuso dagli animalisti, infatti, si vedono degli allevamenti di questi animaletti bianchi, nei quali i malcapitati conigli vengono appesi ad assi di legno in stanze piene di gabbie, mentre degli operai li scuoiano vivi fra grida di dolore. E strappare le loro pellicce in questo modo così brutale conviene alle aziende, perché il prodotto assume più valore, secondo le fonti dell’organizzazione animalista internazionale.
“Peta lancia un appello ai consumatori mentre si avvicina Natale e il Capodanno cinese: leggete bene l’etichetta sui pullover o gli accessori”, ha fatto sapere il vice-presidente di Peta Asia in un comunicato. “Se c’è scritto ‘angora’, ricordatevi di questi simpatici conigli, la cui pelliccia viene strappata crudelmente dalla loro pelle”, ha aggiunto.
Un attivista ha visitato da infiltrato 10 allevamenti tra giugno e settembre, la metà dei quali lavorava su animali vivi, ha spiegato la portavoce di Peta, Ashley Fruno. “Le altre aziende tagliano la pelliccia o rasano gli animali, ma il procedimento li fa comunque soffrire”, ha sottolineato. Le fabbriche riprese nel video si trovano nella province cinesi di Jiangsu e Shandong. E i numeri sono preoccupanti: stando a quanto riferito da Peta, il 90% delle pellicce d’angora nel mondo proviene proviene proprio dalla Cina.


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