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A Natale cresce il traffico di cuccioli dall’Est. Sequestrati 226 cani e denunciate tre persone nel Mugello

17/12/2018

Stroncato in provincia di Firenze un traffico di cuccioli, con il sequestro di 226 cani detenuti illegalmente. Tre persone sono state denunciate a Barberino del Mugello dai carabinieri forestali, accusate anche di detenzione abusiva di fucili e munizioni, abusi edilizi realizzati in un bosco e irregolarità fiscali. Tra gli oggetti sequestrati durante l’operazione un’arma da fuoco con la matricola abrasa, 22 cartucce calibro 12 di cui 4 a palla.
E’ questo il bilancio dell’operazione al termine di un controllo amministrativo a un allevamento di cani di proprietà di un cittadino italiano, per verificare eventuali irregolarità sotto l’aspetto sanitario, edilizio e fiscale.
Dagli accertamenti svolti è emerso che in un’area di campagna nel comune di Barberino di Mugello un cittadino italiano deteneva e allevava 226 cani suddivisi in 113 di razza Bulldog francese e il restante di razza Beagle, tra adulti e cuccioli ancora non microcippati.
Nel corso degli accertamenti, un cittadino rumeno ha sottratto al controllo dei carabinieri forestali quattro cuccioli, nascondendosi con gli animali nel bosco a valle dell’allevamento ma è stato scoperto dai militari. I cuccioli erano sprovvisti di documenti sanitari e passaporti ma dotati di microchip identificativo di un altro paese ovvero dell’Ungheria.
Durante l’ispezione i militari hanno rinvenuto delle vere e proprie scorte di medicinali quali vaccini, antibiotici, confezioni di microchip già inoculati e uno da inoculare, in violazione alle norme sanitarie. Sono stati anche rinvenuti più di cento libretti sanitari in “bianco” cioè non compilati nelle campiture con riportato il tagliando adesivo delle vaccinazioni ed in alcuni di essi riportanti la firma e il timbro di un medico veterinario.
Secondo quanto è stato accertato, il proprietario dell’allevamento effettuava, in modo non lecito, le operazioni di identificazione e vaccinazione su cani la cui provenienza non è determinabile. Ciò è stato desunto da ritrovamento nell’allevamento, pur occultati, di quattro cani di razza bulldog francese iscritti all’anagrafe ungherese e di un cane di origine polacca non iscritto in Italia e non rinvenuto nell’anagrafe polacca. Da qui i reati contestati di introduzione sul territorio italiano di cani provenienti dall’estero “al fine di trarne profitto”, un’attività organizzata la cui reiterazione è in corso di verifica.
L’allevamento di cani era sprovvisto di autorizzazione sanitaria, pertanto i carabinieri forestali hanno sequestrato i cani di razza beagle e bulldog francese con affidamento in custodia allo stesso allevatore per le operazioni di accudimento, alimentazione e benessere degli animali e all’Asl per gli accertamenti di tipo sanitario.


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