E’ costata molto cara la gita ad una coppia di Oderzo che, in compagnia del proprio cagnolino, si è recata alla ricerca di un po’ di fresco sulle Dolomiti a Nevegal, in provincia di Belluno.
I coniugi, mentre passeggiavano per le stradine della cittadina turistica, ha deciso, per godere tutti di maggiore libertà, di sciogliere il loro cagnetto, un meticcio di piccola taglia, che ha comunque continuato a trotterellare al loro fianco.
Durante la passeggiata con alcuni amici, la coppia è stata fermata degli agenti del Corpo forestale dello Stato che, dopo aver contestato ai due il cane senza guinzaglio, ha voluto fare un controllo sulle vaccinazioni dell’animale e non avendo i proprietari il libretto sanitario e il certificato sul vaccino antirabbico, gli hanno elevato una multa di 3mila euro.
Inutili i tentativi di un’amica della coppia e di un medico presenti di cercare di convincere i Forestali a non elevare la multa. Un altro amico si è rivolto all’assessore regionale Daniele Stival perché, in via amichevole, intervenisse sugli agenti affinchè annullassero la salata multa. L’assessore invece, sentito il racconto, ha dato ragione agli agenti che hanno rispettato la legge.
Dal comando provinciale della Forestale di Belluno spiegano che la mancanza del certificato sull’avvenuta vaccinazione antirabbica al seguito fa scattare la sanzione, molto pesante, come prevede la legge regionale in materia. I proprietari del cane possono fare ricorso, ma l’esito dipenderà dal fatto che il cane fosse realmente vaccinato contro la rabbia. A Belluno ci sono stati diversi casi di rabbia silvestre. Ecco perché, per ragioni di sicurezza, è obbligatorio vaccinare tutti gli animali domestici che altrimenti non possono entrare né stare in zona.
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