L’hanno gettato ancora vivo in un cassonetto dell’immondizia, chiuso in un sacco nero come se fosse un rifiuto e non una povera bestiola con il solo torto di aver avuto in sorte un padrone scellerato. Il cane è stato abbandonato nel quartiere Bonagia di Palermo, non nuovo a episodi di maltrattamento verso gli animali, e sarebbe certamente morto per asfissia e per il caldo torrido del cassonetto sotto il sole d’agosto. Nonostante fosse ormai agonizzante, ridotto uno scheletro coperto di piaghe e tormentanto da pulci e mosche, il cane ha trovato la forza di emettere, dall’interno del cassonetto, un flebile lamento richiamando l’attenzione di un passante e poi di un gruppo di ragazzi che si è adoperato per soccorrerlo e farlo respirare. Nel frattempo i vigili urbani avevano segnalato l’urgenza ad una clinica veterinaria di zona dove sono impegnati i volontari dell’associazione animalista Lida Aperto il sacco agli occhi dei giovani soccorritori è apparso quello che restava di un setter che nonostante tutte le sofferenze patite era ancora vivo. Accanto al cane è stato trovato un fazzolettino di carta su cui, con grafia infantile, era stato scritto “ti amo”, probabilmente un bambino che a modo suo ha voluto salutare con amore il cane che ha creduto morto.
Tao, questo è il nome che gli hanno dato i suoi salvatori, ora è fuori pericolo e si sta riprendendo grazie all’affetto e alle cure costanti dei volontari e del veterinario che lo ha in cura.
La storia di Tao è rimbalzata su tutti i media italiani e internazionali procurandogli tantissimi sostenitori e sicuramente quando potrà lasciare la clinica veterinaria anche una casa e qualcuno che la ami come merita.
Il setter della foto che abbiamo pubblicato non è Tao ma come sarebbe dovuto essere se avesse avuto una vita normale. Le immagini del ritrovamento di Tao sono molto crude e solo chi si sente di vederle clicchi qui
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