Chi ha un cane lo sa: il 31 dicembre è una data critica: botti, petardi, feste e schiamazzi fino a tarda notte. Ciò che per noi umani è sinonimo di festa ed allegria, per i nostri amici a quattro zampe può essere spaventoso e stressante.
Ma quest’anno, la sera del 31 dicembre, presso l’Oasi Rossi di Santorso (VI), si è svolta la prima festa di CANpodanno a misura di quattrozampe perchè cani e padroni potessero festeggiare insieme l’arrivo del 2014!
Si può dire che è stata la ‘la carica dei 101’, però di umani che hanno dato vita al primo veglione di S. Silvestro dedicato ai cani.
Sono stati 38 i ‘migliori amici dell’uomo’ che hanno avuto la massima attenzione dai loro ‘padroncini’ che li hanno prima fatti giocare nel parco dell’Oasi e poi deliziati gastronomicamente con biscotti per cani preparati nel corso di cucina ad hoc a cui hanno aderito gli ospiti. Poi i 4 zampe sono sfilati sul ‘green carpet’ (mutuato dal red carpet delle grandi occasioni) con tanto di servizio fotografico. La serata, già sold out da una settimana, si è conclusa con i CANpodanno Awards che hanno premiato il cane più anziano, quello più giovane, il più grande, il più piccolo, il primo iscritto, l’ultimo, e quello che arriva da più lontano.
Ed ha vinto una meticcia di Reggio Emilia: l’iniziativa infatti ha attirato adesioni anche da fuori provincia, come da Venezia e Trento. L’obiettivo dei promotori è quello di far diventare CANpodanno una ‘filosofia’, un format dog-friendly da esportare in tutte le città e così sono trascritte le ‘linee guida’ sul sito dell’associazione.
“Per questa prima edizione abbiamo preferito limitare il numero di cani – spiega Marta Dalle Carbonare, fondatrice di CityMugs -. E’ stata una precauzione necessaria per capire gli spazi vitali di ciascun cane, ma visto come è andata, e viste le richieste a cui abbiamo dovuto dire di no, probabilmente per l’anno prossimo apriremo ad un numero maggiore di cani e di persone”.
“L’aspetto che mi ha colpito di più – aggiunge Anna Casasola, cofondatrice di CityMugs – è stata la facilità di socializzazione e convivenza dei cani che, di conseguenza, ha anche offerto un’occasione in più di dialogo e interazione tra noi umani”. Visto il successo, che ha portato tra l’altro a devolvere complessivamente 3.500 euro anche all’Enpa, l’ iniziativa verrà replicata a fine 2014 e a carnevale. Il nome? CANevale, naturalmente. (quotidiano.net)
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