Le Guardie Zoofile dell’Enpa di Torino hanno ricevuto una segnalazione di un cane detenuto in cattive condizioni da una persona che stava effettuando accattonaggio in strada a Torino.
“Il controllo – affermano le Guardie Zoofile dell’Enpa di Torino – ha dato modo di verificare l’evidente malessere del cane, una femmina incinta, dovuto alla disidratazione per il caldo ed all’avanzato stato della gravidanza. La situazione, pur in una palese violazione del regolamento del Comune di Torino che vieta l’accattonaggio con cani in stato di gravidanza, ha posto la priorità sulla necessità di mettere in sicurezza l’animale. Ciò attraverso l’ottenimento, non senza discussioni con l’inadeguato detentore, dell’immediata cessione dell’animale ad ENPA, evidentemente prioritaria in luogo dei formali procedimenti amministrativi, inefficaci soprattutto nei confronti di persone nullatenenti e senza domicilio”.
L’urgenza dell’intervento, che ha visto le guardie zoofile efficacemente supportate come di consueto dai Carabinieri, si è palesata all’arrivo presso l’ambulatorio sociale ENPA, dove il cane sofferente partoriva un cucciolo. Il veterinario ritiene avesse già partorito, nelle ore precedenti, altri cuccioli che evidentemente, senza alcun tipo di cura da parte del possessore, non possono essere sopravvissuti.
“Lo sfruttamento degli animali nel racket dell’accattonaggio” sottolinea il Presidente della sezione di Torino di ENPA Marco Bravi “rappresenta un grave problema sotto gli occhi di tutti che richiede da parte dell’Amministrazione attenzione ed interventi preventivi efficaci. È un fenomeno ben diverso e che non va confuso con il possesso di cani da parte dei senza dimora, che spesso incolpevolmente allargano le file dei nuovi poveri e spesso hanno nell’animale l’unico conforto affettivo”.
Ora mamma e piccolo attendono presso il canile di ENPA Torino una nuova famiglia che gli restituisca quella felicità che la vita, fino ad oggi, gli ha negato.
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