Se la notizia che l’ex marine britannico Farthing era riuscito a portare in salvo 200 cani e gatti del suo rifugio a Kabul ma non i collaboratori, ha suscitato le critiche di molti, altrettanto accesa la condanna dei media verso i vertici militari americani per aver abbandonato in Afghanistan i cani-soldato che hanno lavorato a fianco dei militariamericani.
Una vera bufera che ha costretto il Pentagono rettificare le notizie riportate dai media.
Come riportato dall’AGI, il Pentagono ha dichiarato che dal personale americano nessuno dei cani impegnati nelle azioni militari sarebbe stato abbandonato all’aeroporto di Kabul durante la loro partenza finale dall’Afghanistan. “Contrariamente alle informazioni inesatte, l’esercito americano non ha lasciato alcun cane in gabbia all’aeroporto internazionale Hamid Karzai, compresi i cosiddetti cani militari”, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. Sui social sono state pubblicate alcune fotografie che mostrano dei cani in un rifugio per animali afgano. Kirby ha aggiunto su Twitter che non erano animali sotto la cura dei militari statunitensi.
L’organizzazione animalista Peta, che ha detto di basarsi su fonti informate, ha lanciato un appello al presidente Joe Biden affinche’ intervenga per permettere il rimpatrio di questi animali. L’associazione riferiva di “una sessantina di cani da fiuto per esplosivi seduti in gabbie sull’asfalto dell’aeroporto”, e di un’altra sessantina di cani specializzati “chiusi in un canile in un hangar dell’aeroporto, che soffrono il caldo, senza un accesso soddisfacente all’acqua o al cibo”. “Inoltre, decine di animali domestici appartenenti a famiglie di americani evacuati (…) sono stati apparentemente rilasciati per le strade e lasciati a cavarsela da soli con poche possibilita’ di sopravvivenza”, aveva continuato Peta. (AGI)
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