E’ partita sabato da Lodi la rivolta animalista contro i sindaci che con ordinanze o regolamenti del verde mettono limiti alla libertà dei cani. A guidarla l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, che già da ministro del Turismo aveva firmato con l’Anci un accordo per favorire l’accesso dei cittadini accompagnati da animali d’affezione a tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico, compresi gli uffici e i mezzi di trasporto pubblico.
‘questa mattina un incredibile numero di cittadini di Lodi – si legge in una nota – hanno sfilato, con i propri animali al seguito lungo, le vie della citta’, attraverso zone proclamate ‘off limits’ per i quattrozampe dal regolamento di polizia urbana del Comune lombardo, insieme con Lav e Amici Animali’.
”Dovunque i cittadini – afferma Brambilla – subiscano ingiustificate limitazioni della loro liberta’ di muoversi con il proprio animale domestico al seguito, deve essere messa in campo una tenace forma di protesta civile. E’ ora di farsi sentire, di pretendere il rispetto della legge che non prevede zone off-limits per i cani se non in limitatissimi casi, di chiedere al proprio sindaco di adeguare i regolamenti comunali o di adottare le ordinanze-tipo predisposte a suo tempo dal ministero del Turismo e dall’Anci. La nostra – sottolinea – e’ una protesta nazionale, politica e istituzioni prendano atto che i tempi sono cambiati’.
Nello specifico, a Lodi si trattava di ‘sfidare’ l’art.65, comma 3, del regolamento – difeso dal sindaco Lorenzo Guerini (Pd) – che esplicitamente vieta ai cani i ‘parchi e giardini pubblici’. La sanzione prevista per i trasgressori puo’ variare dai 25 ai 500 euro. ‘Alla prima sanzione amministrativa – avverte l’ex ministro – ricorreremo contro il regolamento di Lodi e il Comune dovra’ adeguarsi”.
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