“Un gesto gravissimo, un atto criminale, un vero delitto che come tale va riconosciuto e sanzionato nel Codice Penale”. Così L’Ente Nazionale Protezione Animali commenta l’uccisione del lupo maschio adulto avvenuta all’interno Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nel territorio di Villetta Barrea. L’Enpa si costituirà parte civile.
Esprimiamo al Parco nazionale tutta la nostra solidarietà e vicinanza. E’ un gesto che lascia sconvolti ancor di più perché avviene anche all’interno di quello che è unanimemente considerato un vero santuario per gli animali selvatici, per questo magnifico predatore che, insieme all’orso, è il simbolo della natura selvaggia del nostro Paese. E’ tempo che l’Italia affronti con strumenti adeguati la predazione e la violenza nei confronti degli animali selvatici in particolare di quelli più rari e preziosi. Confidiamo nel prezioso lavoro delle Forze dell’ordine e auspichiamo che n tempi brevi si possa assicurare alla giustizia l’autore di questo animalicidio. L’Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile nei confronti della persona che ha compiuto questo delitto.
Il lupo ha diritto non solo alla piena tutela ma anche al pieno riconoscimento della sua importanza in natura. Troppo lentamente si va facendo strada la conoscenza della sua figura tanto importante nell’equilibrio delle popolazioni selvatiche. È il maggior predatore dei cinghiali che costituiscono la quasi totalità della sua alimentazione. Basta con l’ignoranza, la diffamazione, la colpevole disinformazione! Tutto questo diviene una ferita intollerabile per l’ambiente del nostro Paese. Ci auguriamo che in tempi brevi, finalmente, l’Italia adegui il suo sistema sanzionatorio a quanto l’Europa da tanti, troppi anni, ha chiesto con la Direttiva della tutela penale sull’ambiente (sin dal 2008). E’ dunque imprescindibile rivedere un sistema sanzionatorio oggi paurosamente debole e insufficiente. Enpa chiede giustizia per il lupo. (enpa.it)
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