Si è rivelata una infelice campagna pubblicitaria “#primaibambini” promossa da Telefono Azzurro che cerca di mettere in contrapposizione bambini e animali. La campagna veicolata con un video di sensibilizzazione banale e scontato aveva come intento quello di “suscitare una reazione emotiva usando scene forti” ma di forte, in molti ha suscitato solo lo sdegno e la condanna
Per stessa ammissione di chi l’ha proposta. Parole dal loro comunicato di difesa emesso nel goffo tentativo di difendersi dalla pioggia di accuse e di disprezzo che li ha sommersi con la velocità e la forza di uno tsunami.
Lo spot descrive una situazione in pericolo, un incendio in uno stabile, e l’azione di un uomo che, entrato in una stanza infuocata in cui si trovano due bambini e un cane, porta in salvo quest’ultimo e lascia i bambini
In altre parole cercavano contrapporre l’amore verso gli animali come un sentimento assolutista vissuto a scapito delle necessità dei bambini.
Hanno ottenuto invece la reazione sdegnata e spontanea delle tantissime persone – forse nemmeno tutte animaliste – che hanno scoperto il loro desiderio più di condanna che di, oltretutto innescato nella Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Enpa, in una sua nota ha scelto di non abboccare ad una provocazione evidente, rozza e inefficace che difficilmente l’agenzia pubblicitaria che la ha proposta potrà annoverare tra i suoi successi.
L’inclusione e non l’esclusione di tutte le creature in difficoltà è il principio di chi è sensibile alle ingiustizie e ai bisogni altrui.
Noi difendiamo – sottolinea l’Enpa – tutte le creature che ne hanno bisogno. Lo facciamo convintamente. Per la nostra mission. Con le nostre energie. Con tutto il nostro cuore. Sempre pronti a difendere i bambini, soprattutto quelli rappresentati in maniera tanto inadeguata.
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