Ammonta a tre milioni di euro il contributo regionale a favore dei Comuni per la lotta al randagismo. Nella seduta di oggi, la Giunta della Sardegna ha approvato i criteri di ripartizione per gli enti locali che, entro il 31 marzo 2019, presenteranno la domanda di finanziamento. Lo comunica la Regione in una nota, sottolineando che il 50% sarà assegnato dall’assessorato alla Sanità sulla base delle spese sostenute e rendicontate dai Comuni per la gestione dei canili, mentre il restante 50% sarà erogato sulla base di criteri di premialità rapportati all’impegno dimostrato dai Comuni stessi nella vigilanza sull’anagrafe canina, nelle campagne di adozione e per le sterilizzazioni, e nell’adozione di ulteriori misure utili alla prevenzione del randagismo.
“Oggi si richiede – sottolinea la nota – di riaffermare il ruolo dei canili quali veri e propri presidi di lotta al randagismo, punto di riferimento per lo sviluppo e la diffusione della cultura del possesso responsabile e luogo di accoglienza transitorio dove avviare, con la collaborazione delle associazioni zoofile e animaliste, un valido sistema di adozioni consapevoli, col duplice obiettivo di migliorare il benessere degli animali e contenere i costi a carico della collettività”. “Solo le sterilizzazioni, le adozioni consapevoli, i controlli sul rispetto degli obblighi di microchippatura e iscrizione in anagrafe, accompagnati da campagne di informazione e di sensibilizzazione sulla corretta convivenza uomo-cane, possono arginare il fenomeno randagismo, ancora molto diffuso nella nostra regione”, conclude la nota della Regione Sardegna.
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