Il mondo del calcio non è insensibile allo sterminio di cani che sta avvenendo in Ucraina in previsione dei prossimi campionati europei. Dopo le manifestazioni dei tifosi del Bologna, del Milan, dell’Inter e di un tifoso laziale multato ed espulso dallo stadio per aver esposto uno striscione di protesta contro la strage di cani, ora anche il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, con una lettera di risposta all’Enpa, conferma l’impegno della Figc per porre fine al massacro.
«Ho letto con grande attenzione la lettera che Ella mi ha inviato nella Sua qualità di presidente nazionale dell’Enpa. Il problema evidenziato è seguito con grande attenzione da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio che opera in stretta sintonia con la Uefa.» E’ quanto si legge in una missiva inviata dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, al presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi, che aveva precedentemente richiamato l’attenzione del numero uno della Federcalcio sul massacro dei “trovatelli” ucraini.
«La Uefa, in quanto soggetto organizzatore del torneo, […] sta attivando ogni utile intervento al riguardo in tutti gli ambiti sportivi e istituzionali possibili», scrive ancora Abete confermando l’impegno della Figc per porre fine al massacro.
«Ringrazio il presidente Abete per la sensibilità che ha dimostrato e per il suo autorevole interessamento», commenta Carla Rocchi che prosegue: «Purtroppo, nonostante la pressione internazionale sulle autorità ucraine e nonostante alcune rassicurazioni fornite al riguardo da esponenti del governo ucraino, non sembrano esserci ancora sviluppi favorevoli per i randagi. Di positivo, al momento, c’è non soltanto la crescente consapevolezza dell’opinione pubblica ma ci sono anche importanti interventi e prese di posizione dei nostri rappresentanti istituzionali. Ricordo, con l’occasione, che l’onorevole Frattini, tra i primi ad essere intervenuto sulla questione, ha presentato una interrogazione scritta al nostro Ministro degli Esteri. Resta l’urgenza di fermare questo massacro una volta per tutte. Tifosi, calciatori, squadre di club e rappresentative nazionali possono dare un contributo fondamentale a questa lotta di civiltà, per evitare che un momento di gioia, di spensieratezza, di festa collettiva continui ad essere macchiato con il sangue di animali innocenti.»
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