Con la parola d’ordine “The show must not go on” anche gli Stati Uniti potrebbero presto approvare misure restrittive per i circhi con gli animali, e raggiungere così il novero di quei Paesi che, come la Bolivia, hanno detto basta allo sfruttamento degli animali nei circhi. Nei giorni scorsi, infatti, è stata presentata al Congresso americano una proposta di legge – il Traveling Exotic Animal Protection Act (Legge di protezione per gli animali esotici nei circhi itineranti) – che, se approvata, ridurrebbe considerevolamente il numero di animali selvatici ed esotici impiegati sotto il “tendone”. L’iniziativa, promossa dalle associazioni Adi (Animal Defenders International) e Paws (Performing Animal Welfare Society), ha trovato importanti sponsor del mondo dello spettacolo, tra cui l’attrice Julia Fox (la Sara Slide di Csi) e delle istituzioni dove può contare su un appoggio bipartisan. Del resto, i circhi statunitensi sono finiti sul banco degli imputati dopo la diffusione di alcuni filmati video che testimoniavano gravi episodi di maltrattamento ai danni degli animali, oppressi con gravi forme di deprivazione fisica e psicologica, detenuti in spazi angusti, sottoposti a sistemi di controllo brutali, obbligati a sopportare “metodi di addestramento” coercitivi a base di uncini d’acciaio, fruste, scariche elettriche. Inoltre, secondo i promotori della proposta i tendoni mettono in pericolo l’incolumità non solo degli animali, ma delle stesse persone, come confermano i numerosi incidenti verificatisi negli ultimi anni che sono costati la vita tanto al personale dei circhi quanto agli stessi spettatori. Molti anche i casi di persone rimaste gravemente ferite.
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