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In India ciotole d'acqua sui balconi o fuori dalle case per ristorare gli animali stremati dal caldo torrido

29/05/2015

Non solo centinaia di persone morte, ma anche gli uccelli e i mammiferi di Nuova Delhi sono stati colpiti dall’ondata di caldo che sta interessando la capitale indiana, con temperature al di sopra dei 47 gradi. Secondo i dati forniti dal Sanjay Gandhi Animal Care Centre, il numero di denunce legate al caldo è salito al 50 per cento. Gli uccelli sono i più colpiti: cadono senza vita o collassati a terra per il sole cocente e la disidratazione. E ancora: il centro racconta di aver ricevuto una lunga serie di segnalazioni legate a collassi di cani per danni renali. Ma pure le scimmie hanno iniziato a soffrire di queste problematiche. Così gli operatori dell’associazione People for animals (Pfa) ha chiesto una mano ai cittadini: ciotole d’acqua sui balconi o fuori dalle case, di modo che uccelli e animali randagi si possano abbeverare.
“Riceviamo una dozzina di denunce al giorno riguardanti collassi di cani – spiega Gauri Maulekhi di Pfa –. Inoltre, uccelli come le aquile nere, i piccioni, i passeri e i corvi vengono portati al nostro ospedale sempre con problemi legati al caldo eccessivo. Meno male che ce li portano, perché abbiamo solo tre ambulanze e quindi non sempre possiamo mandarle”. C’è da registrare anche il caso di una scimmia – ha raccontato ancora Maulekhi – caduta da un albero già morta. 
Secondo la Forestale, invece, la vicina riserva naturale di Asala non sarebbe ancora interessata da questo fenomeno. Tutto il personale sarebbe intento a riempire ciotole d’acqua e sfamare i pavoni e gli altri uccelli della riserva. Gli abitanti di Magar Bani, foresta sacra poco distante dall’autostrada Gurgaon-Faridabad, hanno però raccontato a “Times of India” di aver avvistato un leopardo all’inizio di maggio. “Gli animali stanno uscendo dalla giungla per andare alla ricerca di acqua – ha detto Sunil Harsana, un abitante del villaggio –. Gli stagni e le altre fonti d’acqua sono completamente prosciugati”.


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