I gatti sono noti per ignorare o provare fastidio per molti rumori umani fino a nascondersi da essi. Ma i ricercatori hanno creato un tipo di suono, musica calmante, che fa battere il cuore di un gatto. Uno studio pubblicato sulla rivista Applied Animal Science ipotizza che non siano i gatti a non amare la musica, ma il genere di suoni che noi umani proponiamo a non attrarli.
Forti delle precedenti esperienze per creare musiche gradite alle scimmie, i ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison hanno ascoltato le vocalizzazioni naturali dei gatti per adattare la musica alla stessa gamma di frequenze. Hanno anche aggiunto ritmi che i gatti potrebbero trovare naturalmente attraenti, tra cui il ritmo delle fusa, del poppare e del cinguettio degli uccelli.
Successivamente, i ricercatori hanno testato 47 gatti nelle loro case, alla presenza dei loro proprietari. Hanno portato fatto sentire le loro nuove creazioni musicali e anche due registrazioni note per la loro piacevolezza per gli esseri umani: l'”Elegie” di Gabriel Fauré e l'”Aria su una corda di Sol” di Johann Sebastian Bach.
Quando veniva riprodotta la musica umana, i gatti non mostravano alcun interesse. Ma quando i ricercatori hanno fatto ascoltare le registrazioni speciali dedicate ai gatti, la situazione si è fatta interessante. I gatti si sono subito rianimati quando è stata riprodotta la “loro” musica, tanto che molti di loro si sono strofinati la testa contro gli altoparlanti.
I gatti hanno ghiandole odorifere lungo la coda, ai lati della testa, tra le zampe anteriori e in altre parti del corpo. Quando il tuo micio si strofina contro un oggetto o una persona (o un altro animale domestico), sta rivendicando quell’oggetto o creatura come sua.
La maggior parte dei 47 gatti era di razza mista, quindi lo studio non ha rivelato se alcune razze reagiscano alla musica in modo diverso rispetto ad altre. È interessante notare, però, che lo studio ha suggerito che i gatti più giovani e più anziani erano più sensibili alla musica specifica della specie rispetto ai gatti di mezza età.
I ricercatori pensano che le loro creazioni musicali (Music for Cats) potrebbero essere utili ai gatti dei rifugi, in particolare a quelli abituati alla presenza di un essere umano: “Pensiamo che i gatti siano altamente indipendenti dai loro servitori umani”, afferma Snowdon, “ma alcune ricerche dimostrano che i gatti soffrono di ansia da separazione, che è maggiore nei gatti allevati dagli umani rispetto ai gatti selvatici“.
La musica può rivelarsi utile anche per calmare i gatti spaventati e stressati negli studi veterinari e negli ospedali veterinari d’urgenza. L’ascolto di musica può avere un effetto benefico sull’ansia preoperatoria fornendo una valida alternativa ai sedativi e ai farmaci ansiolitici per ridurre l’ansia preoperatoria, la tensione muscolare e la frequenza cardiaca, oltre a ridurre la necessità di farmaci oppioidi contro il dolore.
Ricordiamo quindi, per l’amore e il rispetto verso il nostro gatto che la musica ad alto volume, il rumore di gran parte della programmazione televisiva odierna e le discussioni tra umani in casa aumentano i livelli di stress e promuovono una risposta infiammatoria sistemica negli animali domestici. La musica classica lenta, o meglio ancora, la musica specifica per la specie creata appositamente per i gatti, può aiutare a ridurre lo stress uditivo del nostro micio.
Categorie: Cura e gestione, Gatti
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