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Il colore del mantello del gatto è un indizio di un comportamento più e meno aggressivo

29/04/2025

C’è del vero nel legame tra i colori del mantello e l’aggressività e la prepotenza nei felini? Lo studio di una ricercatrice della UC DavisLa leggenda delle gatte calico Secondo un' antica leggenda, il loro manto  deriva da una nonnina che viveva, sola e anziana, con la sua gatta bianca.  Le due diventarono così unite che William R. Pritchard Veterinary Medical Teaching effettuato su 1.274 gatti rivela come il colore del mantello e il comportamento più o meno aggressivo di un gatto siano collegati. Lo studio evidenzia come i colori del mantello calico e tartarugato siano associati a una maggiore aggressività del micio verso gli umani. Per chi non conoscesse i nomi del mantello dei gatti, i calico sono principalmente bianchi con macchie arancioni e nere; i tartarugati- calico hanno mantelli che presentano disposizioni casuali di macchie nere, marroni, ambra e rosse: Questi gattini possiedono due cromosomi X che determinano la loro colorazione, il che significa che la stragrande maggioranza dei calico e delle tartarugati sono femmine.
Per aggressività si è inteso sibilare, inseguire, mordere, colpire o graffiare durante le interazioni con gli umani
Lo studio suggerisce anche che i gatti grigi e bianchi e neri sono solo leggermente meno aggressivi dei calico e dei tartarugati, e le rare gatte rosse, comprese le tartarughe e le calico, sono aggressive con una frequenza molto più alta rispetto ad altri gatti.gattino tartarugato che soffia
Questa ricerca non vuole dissuadere dall’accogliere questi gatti in famiglia perché la maggior parte di loro sono compagni di vita meravigliosi
Se abbiamo un gatto calico o tartarugato in famiglia, è importante imparare i segnali di un’aggressività imminente, così come come evitare situazioni in cui il gatto potrebbe diventare aggressivo con noi. La stragrande maggioranza dei gatti non è affatto aggressiva e manifestano queste tendenze solitamente in modi molto sottili. I gatti si organizzano socialmente in una “gerarchia dispotica” in cui un gatto comanda per gli altri relegati a ruoli subordinati. queste configurazioni sociali sembrano indicare l’esistenza di gatti di status superiore in ambienti in cui sono presenti più gatti. Così sarebbe, è plausibile che il proprietario di un “gatto capo” possa essere – agli occhi del gatto – solo un dipendente qualsiasi della sua organizzazione e, se serve, da rimettere al suo posto anche con l’aggressività.


Categorie: Curiosità, Gatti