Cure veterinarie sempre più costose. Perchè e come contenere le spese

28/11/2024

Molti proprietari di animali domestici oggi sono preoccupati per l’aumento dei costi delle cure veterinarie. Un tempo si pensava che gli animali da compagnia fossero “economici da mantenere”, ma per le persone impegnate a fornire un’eccellente qualità di vita ai propri animali domestici, non è più così.
Tra il 2019 e il 2024l’andamento dei costi veterinari ha visto un incremento del 30% circa, tanto che la spesa annuale per un cane ammonta oggi a circa 150 euro, a 75 euro per un gatto e a 50 per un coniglio domestico.
Ci sono molte ragioni per l’aumento delle tariffe veterinarie uno dei fattori è l’evoluzione delle relazioni dei proprietari  con i loro compagni animali. Non molto tempo fa, cani e gatti vivevano all’aperto ed erano considerati più come proprietà che come esseri senzienti. Le visite dal veterinario erano poche e distanti tra loro. Gli animali domestici malati o feriti avevano le stesse probabilità di essere soppressi rispetto a quelli curati. Oggigiorno, tuttavia, non solo la maggior parte degli animali domestici vive in casa con i propri umani, ma sono spesso considerati amati membri della famiglia che meritano cure sanitarie di alta qualità, proprio come i membri a due zampe della famiglia. E un’assistenza sanitaria di qualità, sia nella medicina umana che veterinaria, ha un prezzo corrispondente.
Le moderne cliniche veterinarie hanno costi operativi elevate associate alla sua attività. Questo inizia con la struttura che deve essere conforme a un elenco infinito di norme e regolamenti governativi e ordinanze locali. Le attrezzature e le forniture negli studi veterinari sono spesso noleggiate o acquistate dalle stesse aziende che riforniscono gli ospedali umani, e anche i costi sono gli stessi. La spesa  maggiore per la maggior parte dei titolari di uno studio veterinario è rappresentata dal personale veterinario, che comprende gli altri veterinari che lavorano per la clinica, i tecnici veterinari qualificati, i receptionist, gli inservienti  e altri dipendenti. Per attrarre e mantenere personale veterinario altamente qualificato, i titolari degli studi devono offrire stipendi competitivi, assicurazione sanitaria e opportunità di formazione continua. Man mano che gli animali domestici diventano sempre più importanti per i loro umani, i proprietari di animali domestici si aspettano cure sempre migliori dai loro veterinari. Per soddisfare queste aspettative, i veterinari devono fare di più e far pagare di più, e i proprietari di animali domestici possono quindi aspettarsi di pagare di più.
Un rapporto  sui costi per la cura degli animali domestici ha evidenziato come questi stiano aumentando a un ritmo molto più rapido del tasso di inflazione. Per pianificare e affrontare queste spese crescenti il rapporto raccomanda ai proprietari di animali domestici di confrontare i prezzi delle cure veterinarie e di prepararsi in anticipo chiedendo i prezzi a tre o quattro veterinari locali per esami e procedure di routine, nonché per servizi di cure urgenti e di emergenza. Trovare il veterinario giusto per il tuo cane, gatto, uccello o altro compagno raramente è semplicemente una questione di costi. Questo non significa che il prezzo non debba essere un fattore da considerare quando si cerca un veterinario, ma non l’unica considerazione. Solo il proprietario può decidere quanta parte del proprio reddito puoi permettersi di destinare alla cura dei propri pet pelosi della famiglia. Se siamo attenti al budget, è un’ottima idea pianificare, ad esempio, due visite di controllo annuali e una pulizia dei denti professionale per il tuo cane o gatto. Conoscendo in anticipo il costo di questi servizi, potremo includerli nella pianificazione del nostro budget.
Dovendo coniugare la necessità di garantire al meglio la salute dei propri animali da compagnia con la sostenibilità economica delle spese mediche, una risposta sempre più diffusa è quella della copertura assicurativa. Dal 2012 ad oggi gli assicurati per le polizze pet sono cresciuti mediamente del 55% con dei picchi fino al 71% relativi al 2021.

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