Si è svolta questa mattina ai Fori Imperiali la tradizionale parata in occasione del 77esimo anniversario dellafondazione della Repubblica Italiana che quest’anno ha come tema . Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e delle massime autorità – sarà la prima volta per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -, hanno sfilato 5.500 persone appartenenti ai corpi militari e civili che fanno parte del sistema di protezione e sicurezza nazionale comprese le 11 unità cinofile dell’esercito accolte con calorosi applausi.
Le unità cinofile dell’esercito costituiscono un reparto a livello battaglione, unico nel suo genere, dotato di un proprio comando ed organizzato in maniera specifica per poter garantire sia l’allevamento dei cani e l’addestramento dei binomi nelle differenti specializzazioni che abbiamo avuto modo di apprezzare in tanti momenti difficili del nostro Paeese.
I nuclei cinofili vengono prioritariamente impiegati a favore dei contingenti militari all’estero ma, all’occorrenza, possono essere impiegati sul territorio nazionale con compiti di sorveglianza di obiettivi strategici per il Paese, di ricerca armi e munizioni e di “bonifica” di aree ed infrastrutture.
Per arrivare a tale affidabilità e capacità i 4zampe seguono il “Metodo addestrativo dei nuclei cinofili dell’Esercito italiano” utilizzato dagli Istruttori militari del Gruppo cinofilo che non prevede l’utilizzo di procedimenti coercitivi; privilegia, invece, tutte quelle attività finalizzate a rafforzare il legame affettivo ed i sentimenti di fiducia reciproca, di intesa ed affiatamento tra il cane ed il suo conducente. Il gioco riveste un ruolo centrale nell’addestramento: il cane militare impara a riconoscere e segnalare qualsiasi tipo di esplosivo proprio attraverso il gioco. La specializzazione dei binomi viene conseguita al termine di un corso della durata di circa un anno che presuppone lo svolgimento di specifiche attività volte a conferire loro la cosiddetta “capacità combat” connessa al superamento di moduli addestrativi quali: il trasporto tattico su qualsiasi mezzo militare, l’elisbarco ed elimbarco, il superamento di un corso d’acqua, tecniche di movimento e combattimento in ambiente urbano, tecniche di sicurezza e vigilanza di punti ed aree sensibili, controllo della folla, procedure di reazione automatica immediata, ecc..
Il programma di memorizzazione delle sostanze esplosive sviluppato ha dato ottimi risultati tanto da destare l’interesse anche di Eserciti di altri Paesi che più di una volta hanno scelto la sede del Gruppo Cinofilo dell’Esercito Italiano per un addestramento congiunto.
A completamento di ogni corso è previsto un periodo di Training on Job: una sorta di tirocinio di circa un mese svolto in Kosovo, un’area che rappresenta un’ottima palestra in grado di perfezionare e consolidare quanto appreso durante il corso. Oggi la Forza Armata può avvalersi nel settore cinofilo di un know how di interesse a livello internazionale e di una significativa esperienza maturata in campo operativo.
??Difatti, nuclei cinofili dell’Esercito italiano sono tuttora impiegati con successo in tutti i Teatri Operativi ove forniscono quotidianamente una risposta concreta alle esigenze operative dei nostri soldati esprimendo capacità operative preziose poiché consentono di ridurre il rischio di incidenti e quindi, in definitiva, di salvare vite umane.
Passaggio da “red carpet” quello di Briciola, cane mascotte dei Carabinieri a Cavallo, accolta dalla simpatia di tutti, quando sulle note della Fanfara a cavallo del reparto, con la sua speciale gualdrappa con il fregio dell’Arma ha fatto il suo passaggio davanti al Presidente Mattarella calamitado l’attenzione di tutti i presenti.
Categorie: Cani, Cura ed Educazione
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