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Orso Mj5: “Una condanna a morte inaccettabile". Associazioni animaliste in rivolta pronte ad opporsi con ogni mezzo

13/03/2023

L’identificazione dell’orso coinvolto nell’incidente con l’uomo e il suo cane in Val di Rabbi, l’orso Mj5, è coincisa immediatamente con una dichiarazione di condanna a morte del plantigrado. Come Protezione Animali ci opporremo con ogni mezzo a questa decisione ingiusta che sa tanto di campagna elettorale. Ricordiamo che l’orso Mj5, nato nel 2005 da Maja e Joz, ha vissuto per 18 anni in Trentino senza mai mostrare comportamenti negativi verso l’uomo: non ha mai fattoCarpazi, orso bruno sbrana turisti Usa - Montagna.TV del male alle persone, ed anche i danni a suo carico sono limitati. Ma in seguito ad un unico incidente, la cui dinamica fa ascrivere l’evento ai casi di orsi che reagiscono in modalità difensiva, in quanto preso di sorpresa e spaventato ulteriormente dalla presenza di un cane sciolto, parte la condanna a morte, benché il Pacobace preveda anche il radiocollaraggio, senza arrivare alla soppressione, con il severo e concreto rischio che si dimostrerà – come già Enpa ha fatto più volte – che la decisione è errata e immotivata: la serie delle morti “per errore” e delle sentenze di morte assurde e crudeli, che il Consiglio di Stato ha più volte cassato con motivazioni incontestabili ci fa capire che l’orso è vittima di manovre elettorali. Non ci sembra un caso, infatti, che le elezioni provinciali siano sempre più vicine e che, negli schieramenti che si opporranno, siano già iniziate lotte intestine fratricide, che qualcuno cerca di nascondere, concentrando l’attenzione sulla condanna a morte di animali vittime di giochi perversi e mediocri. L’Enpa farà tutto il possibile per opporsi a questa ennesima aberrante condanna a morte di un grande carnivoro.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Oipa e la Lav. L’Oipa definisce “sconcertanti le dichiarazioni odierne del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, intenzionato a chiedere un parere positivo all’Ispra che gli consenta di abbattere l’orso colpevole per quello che con ogni probabilità è stato un ‘falso attacco’ per proteggersi. Come sempre procederemo con l’accesso agli atti per comprendere l’esatta dinamica dei fatti, anche in vista di un eventuale ricorso al Tar. Anche stavolta assistiamo a uno scarico di responsabilità da parte del presidente Fugatti, che in questi anni ha fatto conoscere a tutta l’Italia le sue prassi nei confronti della fauna selvatica che popola la sua terra. La Provincia pensi a prevenire questi episodi, anche informando la cittadinanza e gli escursionisti come ci si comporta in montagna, invece di evocare come sempre catture e abbattimenti”, precisa il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.
”Nessuno si permetta di toccare l’orso Mj5 – afferma Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici – l’unicoRadio Romania International - Il Santuario degli Orsi di Z?rne?ti pericolo della vicenda è rappresentato dal Presidente Fugatti, incapace di informare ed educare i suoi concittadini alla convivenza, esponendoli consapevolmente ai rischi di incidenti”. A giudizio della Lav, “i rilievi eseguiti sul luogo dell’incidente hanno evidenziato che lo scontro con la persona coinvolta è avvenuto in prossimità di un punto cieco del sentiero, fatto che ha causato sorpresa e spavento sia all’uomo che all’ORSO. No a qualsiasi ipotesi di uccisione, si proceda esclusivamente con la radiocollarizzazione dell’orso e successivo monitoraggio, come previsto dal Pacobace. Siamo pronti a denunciare chiunque dovesse macchiarsi dell’uccisione non necessitata dell’orso Mj5 – conclude la Lav – per questo chiediamo al Corpo Forestale provinciale di Trento la ragionevolezza e l’equilibrio che manca alla politica di quelle parti, facendo obiezione di coscienza all’uso dei fucili contro un animale che in diciotto anni non aveva mai dato problemi, come ammesso dallo stesso Presidente Fugatti’
Fonte: EnpaLega Italiana Difesa Animali e Ambiente


Categorie: Cura e gestione, Mondo animale