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Cani

Un sensore per tracciare senza stress la curva glicemica di gatti e cani e semplificando l'impegno di veterinari e proprietari

27/02/2023

E’ stato sperimentato un nuovo metodo per il monitoraggio della glicemia nel gatto e nel cane, utilizzando un sensore per monitorare  cani e gatti diabetici  uguale a quello utilizzato in medicina umana.  Il sensore, grande come una moneta da due euro e con un ago di circa mezzo centimetro, consente di tenere monitorata la glicemia di cani e gatti in maniera molto più agevole rispetto al passato, semplificando il lavoro non soltanto degli specialisti ma anche degli stessi proprietari. che aiuta veterinari e proprietari a tracciare e tenere sotto controllo la curva glicemica de propri pet. Dai risultati ottenuti si riesce a calibrare le dosi di insulina. La metodica consente di monitorare la glicemia interstiziale durante tutto il giorno eRiconoscere e gestire il diabete nel cane e nel gatto tutta la notte per un massimo di 15 giorni. Il sensore è stato applicato a un gatto che nonostante le dosi di insulina fossero corrette continuava ad avere iperglicemia ai prelievi di controllo. Il gatto stressato dalla visita-prelievo può manifestare iperglicemia abbiamo deciso di valutare se anche a casa il gatto continuasse ad avere iperglicemia. “La curva glicemica senza l’uso del sensore viene tracciata mantenendo l’animale in struttura per 12 ore analizzando una goccia di sangue prelevata dall’orecchio ogni due ore -rivelano le dottoresse Giorgia Gentile e Silvia Spinelli della clinica veterinaria “Città di Bolzano”. Il sensore, invece, procede in modo automatizzato rendendo necessaria solo la prima applicazione in ambulatorio, semplice e non dolorosa sia al cane che al gatto, infatti, può essere applicato dietro al collo”.
Una volta installato l’apparecchio, si ha la possibilità di controllare i valori della glicemia in ogni momento “attraverso un’applicazione” che tiene memoria dei valori delle otto ore precedenti: dati che, se incrociati, consentono di avere una curva glicemica molto precisa.
“Di norma viene tenuto una settimana – proseguono le veterinarie -. In alcuni casi particolari due. Permette sia a noi sia al proprietario di calibrare esattamente le dosi di insulina in rapporto alle necessità reali del paziente. Il tutto equilibrandola  con l’alimentazione e l’attività fisica”.

 

 

 

 

 


Categorie: Cani, Cura e gestione, Gatti