Se qualcuno ti tende una mano è più facile rialzarsi ma anche avere una zampa a cui aggrapparsi può fare molto. Su questo si basano i due progetti “Cambio Rotta’, rivolto ai minori autori di reati che scontano il proprio periodo di messa alla prova svolgendo attività socialmente utili in questo caso partecipando a ‘Fuori dalle Gabbie’ a favore dei cani costretti a vivere in canile ma in cerca di una famiglia.
Questi percorsi di reinserimento sociale promossi in tutta Italia dalla fondazione Cave Canem – come riporta l’Agi – hanno l’obiettivo è dare una nuova possibilità sia alle persone detenute che ai cani con problemi comportamentali. In concreto, i cani abbandonati, provenienti da canili o da percorsi criminali e usati nei combattimenti, vengono affidati alle cure dei detenuti che li seguono dall’inizio fino alla consegna alla famiglia che adotterà l’animale. In questo modo, due mondi apparentemente lontani come il carcere e il canile si avvicinano coniugando l’assistenza ai cani abbandonati con itinerari individualizzati di formazione, riscatto sociale e inclusione lavorativa delle persone detenute.
Certo sono progetti ambizioso progetto che coniugano i percorsi individualizzati di formazione, riscatto sociale e inclusione lavorativa delle persone detenute con l’assistenza ai cani senza famiglia in canile: grazie alla valenza rieducativa di questo progetto, la persona detenuta avrà acquisito nuove competenze e sarà pronta a vivere nel rispetto della legalità, mentre il cane rieducato sarà pronto per essere adottato da una famiglia.
Al momenti i progetti sono attivi in istitudi di resclusion di Roma, Napoli e Spoleto ma si auspica in futuro di poter replicato su larga scala entrambi i progetti e farne un programma stabile di supporto agli Organi di Giustizia Minorile.
Categorie: Cani, Cura ed Educazione
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