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Il gatto ha bisogno di noi e può soffrire per ansia da separazione

19/10/2021

Chi non ha mai avuto un legame con un gatto, potrebbe essere portato a credere che i I nostri felini domestici siano indifferenti nei confronti dei loro umani, ma chi ha condiviso le giornate con un micio sa che non c’è nulla di più sbagliato e  non è una suggestione da “gattari”. Lo conferma lo studio pubblicato sulla rivista Plos One e condotto dai ricercatori dell’Universidade Federal de Juiz de Fora, in Brasile. La ricerca dimostra il contrario. I gatti unIl gatto dallo sguardo sempre triste spopola sui social - Perizona Magazine rapporto affettivo così intenso con il proprio umano da essere preda dell’ansia da separazione e più di un esemplare su dieci manifesta problemi comportamentali quando viene allontanato dai suoi amici umani.
“Il benessere dei gatti dipende anche dalla composizione del nucleo familiare in cui si trovano. Tra i comportamenti segnalati troviamo aggressività, depressione, vocalizzazione eccessiva, defecazione e minzione inadeguate. Questo studio fornisce informazioni sui segni comportamentali coerenti con i problemi legati alla separazione in una popolazione campionata di gatti domestici”, spiega Daiana de Souza Machado, dell’Universidade Federal de Juiz de Fora.
Il suo team ha sviluppato un questionario per i proprietari di gatti, intervistando 130 abitanti della città di Juiz de Fora a Minas Gerais, in Brasile, e considerando un totale di 223 felini. “Abbiamo chiesto loro di descrivere i comportamenti dei loro animali domestici, sottolineando le interazioni del gatto con i padroni e con l’ambiente. Il questionario ha identificato che circa il 13 per cento dei gatti potrebbe manifestare sintomi coerenti con la sindrome da stress o da abbandono, o SRP”.
“Più della metà di questa percentuale inoltre presentava comportamentiIl gatto aspetta il padrone sulla porta: cause e significati distruttivi o sintomi di stati mentali problematici, come vocalizzazione eccessiva, minzione inappropriata, depressione, aggressività, agitazione, ecc.”, osserva ancora de Souza Machado, precisando che i cambiamenti comportamentali erano più frequenti nelle famiglie senza donne, con più di una donna o con proprietari di età compresa tra i 18 e 35 anni.
“Speriamo che il nostro studio possa aiutare i proprietari di gatti a identificare meglio i disagi dei loro amici felini. Nonostante le credenze popolari ritengano i gatti animali estremamente indipendenti, il nostro studio dimostra che essi stabiliscano legami profondi con i loro proprietari”, conclude l’autrice.


Categorie: Curiosità