Che fare davanti ad un cucciolo di capriolo che rischia di essere sbranato o investito dalle auto e piange di terrore? Viene naturale fare quello che si raccomanda, in altre situazioni, di non fare: prenderlo in braccio e portarlo in salvo.
Un gesto che gli salverà la vita ma probabilmente lo priverà per sempre della sua vita di animale selvatico. Questo – come riportato da adnkronos – è quanto avvenuto a San Giovanni in Fiore Comune della Calabria in Provincia di Cosenza nel Parco Nazionale della Sila, una persona sollecitata dalle urla della figlia e dai guaiti del proprio cane si accorge che nel bel mezzo della strada statale 107, che attraversa come una lama da nord a sud il Parco Nazionale della Sila, una piccola di capriolo, allontanatasi dalla propria madre, è circondata da quattro cani randagi che le abbaiano contro ed in procinto di azzannarla. La bestiolina cerca di scappare attraversando più volte la sede stradale zigzagando tra le auto che sfrecciano a velocità sostenuta sull’arteria stradale. Viene recuperata mentre piange ed è visibilmente impaurita vengono attivati i Carabinieri Forestali del Reparto P.N. Sila e a seguire quelli del Reparto Biodiversità di Cosenza al fine di trovarle un posto sicuro. La piccola di capriolo ha trascorso la notte in tranquillità succhiando il latte che le è stato somministrato, è stata successivamente portata presso il centro visita del Cupone nel comune di Spezzano della Sila Camigliatello Silano dove le è stata assegnato un recinto al coperto tutto per lei tra balle di fieno e paglia. Visitata dal veterinario la piccola di capriolo gode di buona salute.
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