Con questa nota, l’Italian Horse Protection danno notizia dell’ennesima repentina e inspiegata morte di una cavalla della Onlus
La mattina dello scorso 17 novembre, Ola, cavalla di 26 anni, è morta improvvisamente al centro di recupero di IHP a Tignano (Volterra). La dinamica ricalca quella delle 17 morti di altrettanti animali che si sono susseguite dal 31 dicembre 2018 a oggi e rimaste ancora senza una spiegazione scientifica attendibile. I video in calce registrati dalle telecamere di sorveglianza – installate da IHP a seguito delle prime morti, per le quali ad oggi non è stata esclusa l’ipotesi dolosa – mostrano la sequenza:
08:49:01 la cavalla è in piedi a pascolare
08:49:26 è a terra in posizione sternale
08:49:58 è in piedi barcolla per 10 secondi (ferma sulle 4 gambe) e va giù come un sacco
08:51:27 si vede rantolare a terra
08:55:00 è senza vita
IHP ha informato l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Pisa e la Asl Toscana Nord Ovest. L’autopsia verrà svolta dall’Università di Pisa.
Lo scorso 18 ottobre al Centro di recupero è morto un altro cavallo, Sugar, di 25 anni: anche in questo caso un decesso improvviso, le cui cause non sono state ufficialmente state rese note. L’autopsia è stata condotta in collaborazione fra l’Università di Pisa e l’IZS.
“Non abbiamo evidenze di eventuali collegamenti fra queste ultime due morti ma non possiamo neppure escludere che ve ne siano – dice il presidente di IHP, Sonny Richichi – Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto il referto dell’autopsia svolta sul cavallo morto lo scorso 18 ottobre. Come allora, anche oggi abbiamo informato le autorità del decesso improvviso. Chiediamo celerità nelle risposte, perché con quella di oggi salgono a 18 le morti improvvise prive di spiegazione. Senza chiarezza sulla causa delle morti rimane impossibile capire cosa stia succedendo da due anni a questa parte”.
Qui i link ai video delle telecamere di sorveglianza del Centro
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