Una rara colonia riproduttiva di rondini è comparsa in un capannone alla periferia di Arezzo ma l’azienda proprietaria avrebbe chiuso le vie di accesso (porte e finestre) per impedire l’ingresso ai volatili.
Esprimono contrarietà per il provvedimento Wwf, Enpa e Lipu di Arezzo. “In realtà -scrivono le associazioni ambientaliste – basterebbero semplici accorgimenti per una pacifica convivenza. Alcuni dipendenti dell’azienda, molto dispiaciuti per la decisione presa, si sono resi disponibili per minimizzare gli effetti indesiderati, ma le loro voci sono rimaste inascoltate”.
Per l’azienda si tratta di un provvedimento di carattere igienico sanitario dopo ispezioni della polizia provinciale.
“Il locale oggetto delle osservazioni, è un locale interno adibito a luogo di lavoro durante i mesi invernali (e quindi in un periodo in cui è assolutamente da escludere la nidificazione delle rondini), per cui è stata disposta la pulizia generale e l’igienizzazione dei locali e la chiusura di tutte le vie di accesso (porte e finestre)”.
Si riferisce poi che “sabato 6 e lunedì 8 aprile si sono svolti gli ultimi due sopralluoghi da parte del personale della polizia provinciale, che ha confermato la non presenza di rondini e di cove nei locali. In accordo con la competente polizia provinciale, è stato inoltre deciso di non rimuovere i vecchi nidi già presenti (nido di fango), rimandando tale operazione a settembre”.
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