La storia del cavallini di Chincoteague non è una leggenda: studi scientifici hanno trovato i fossili di una presenza storica

31/08/2022

Secondo la leggenda, una nave spagnola contenente cavalli barbuti si arenò al largo dell’isola di Assateague, 18 pony nuotarono fino alla riva di quest’isola. I registri dell’isola affermano chiaramente che nel 1631 i cavalli erano presenti su queste isole e venivano usati dai coloni, sebbene fossero molto rari. Da allora il Chincoteague è diventato un pony semi-selvatico.
Questa “leggenda” popolare, molto raccontata, era stata fin ora ritenuta falsa, ma nessuno studio è stato ancora intrapreso sull’argomento.
Ora, Nicolas Delsol, paleontologo del Florida Museum of Natural History, ha trovato le prove che la leggenda dei cavallini Chincoteague è una realtà . Lo studioso stava studiando antichi fossili di mucca venuti alla luce in un villaggio spagnolo eretto ad Haiti nel 1500 quando ha trovato un dente evidentemente appartenuto a tutt’altra razza. Evidentemente di cavallo, certo: ma con pochissimo Dna in comune con gli odierni equidi presenti in America ora.
Delsol ha dunque drenato tutti gli archivi del dna animale d’America: scoprendo che il parente più prossimo di quei destrieri vissuti centinaia di anni fa erano proprio i pony di Chincoteague. Una scoperta, che ha dato di fatto sostanza alla vecchia storia. «Non possiamo sapere se la leggenda sia vera: ma è evidente che i Chincoteague, discendono dai cavalli spagnoli presenti nelle colonie dei Caraibi cinque secoli fa», ha dunque spiegato lo studioso al Washington Post che alla scoperta ha dedicato un ampio servizio. «E ora riusciremo a proseguire questo filone di studi, non ho dubbi: capiremo meglio il ruolo svolto dai cavalli nella società coloniale spagnola».

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La gatta Suki si è laureata all'Università del Texas seguendo tutte le lezioni con la sua umana

31/08/2022

Francesca Bourdier si è laureata ad Austin, presso l’Università del Texas. Fin qui tutto normale se non fosse che con lei alla discussione della tesi c’era anche Suki la sua gatta che si è unitoa ai neolaureati appena coniati frequentando le lezioni Zoom con la sua umana. La segnalazione del diploma di laurea riconosciuto alla piccola felina è stata postata da Fox7.
Migliaia di studenti  con indosso un abito e un berretto per la cerimonia di laurea dell’università del Texas, ma Bourdier si è distinta dalla massa. Si è rivolta ai suoi social media per pubblicare foto adorabili della sua amica a quattro zampe che era vestita elegante per la cerimonia di laurea. Nel post ha scritto: “La mia gatta ha partecipato a tutte le lezioni sullo zoom che ho seguito, quindi ci laureeremo “entrambe” insieme all’Università del Texas ad Austin”.

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Donna porta a casa un pesciolino mezzo morto, sopravvive e dopo un mese l'incredibile ripresa

31/08/2022

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Abbandonano 5 gattini davanti al Gattile dell’Enpa di Bergamo. La Sezione: “Potevano essere presi da chiunque. Ora cerchiamo i responsabili”

31/08/2022

Li hanno lasciati davanti al cancello del gattile dell’Enpa di Bergamo sabato 27 agosto verso le 13. I volontari hanno recuperato i cinque gattini all’interno del trasportino. “Belli, puliti, palesemente cresciuti in casa accuditi dalla loro mamma – afferma l’Enpa di Bergamo – Potevano essere presi da chiunque, potevano avere un colpo di calore, poteva succedere qualunque cosa… come abbiamo detto più volte oltretutto il Gattile è strapieno, non abbiamo più spazi, le risorse da investire in cure, cibo, chip, medicinali continuano ad aumentare… tantissimi mici sono in attesa di entrare e grazie a persone egoiste e superficiali come voi aspetteranno ancora, magari in posti poco sicuri, con tutto quel che ne consegue. Ma a voi che importa, vi siete liberati del “problema” giusto?”
“Magari – continua l’Enpa di Bergamo – vi sentite anche bene con voi stessi… complimenti, davvero. Ma non preoccupatevi, i mezzi per poter risalire a voi ci sono, e l’abbandono (questo è) ricordiamo che è un reato penale. Bastava chiederci aiuto e avremmo fatto quanto in nostro potere e invece…Comunque ora voltiamo pagina e diamo il benvenuto a questi cinque piccini, ci date una mano a scegliere nomi fortunati che li possano condurre a umani migliori di quelli che li hanno abbandonati? Unica regola: che siano unisex e legati tra loro”.

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Nulla possono le proteste contro la strage di delfini in Giappone. Riparte il massacro

30/08/2022

Dal 1°settembre, in Giappone, si ripete il massacro di migliaia di delfini uccisi nella baia di Taiji, da cacciatori locali, una strage crudele che si protrarrà fino a marzo. Come riporta Ansa durante queste battute di caccia, i pescatori spingono i cetacei

in una baia stretta battendo con i remi sulle barche per disorientare gli animali. I giovani delfini sani vengono selezionati per essere inviati negli acquari e nei delfinari, mentre il resto viene ucciso. Le autorità della città portuale di Taiji, nella parte occidentale dell’arcipelago giapponese, riferisce la Dpa, hanno inaugurato una stazione di polizia temporanea che ha il compito di tenere d’occhio eventuali azioni di protesta organizzate dai circoli degli attivisti che lottano per il benessere di questi animali. Il Giappone difende ferocemente la caccia alle balene e ai delfini, quest’ultimi cacciati in particolare per la loro carne, anche se è aumentata la domanda di esemplari da esporre nei delfinari. Chi non sarà fatto a pezzi verra venduto – a cifre incredibili – nel giro del parchi acquatici e dei delfinari di tutto il mondo. Qui privati dei loro legami familiari, della libertà, saranno prigionieri in vasche dove a malapena potranno girare in tondo e fare i pagliacci per i selfie e gli applausi del pubblico pagante, complice di questo insopportabile castello di atrocità.
Un delfino addestrato può valere fino a 50.000 euro, ha precisato. Tra i primi mercati c’è quello cinese, seguito da Russia, Thailandia, Messico, Vietnam, Turchia, Egitto e Tunisia.

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Le belle adozioni. Petra, anziano segugio del Rifugio Enpa di Faenza, ha trovato il suo compagno di vita

30/08/2022

“Forse il cane più amato da tutti noi, sicuramente il più silenzioso in assoluto e con una dolcezza che poteva sciogliere un iceberg”. Inizia così la storia a lieto fine raccontata dall’Enpa di Faenza che ha dato di adozione Petra, anziana segugio, mascotte speciale al canile.
Non più giovanissima, dopo una carriera venatoria che non aveva scelto ma che aveva comunque svolto in modo eccellente, si é ritrovata nel canile dell’Enpa di Faenza.
“Si sarà chiesta – racconta l’Enpa di Faenza – come mai chi aveva servito per tanti anni non c’era più all’improvviso. Di sicuro abbiamo capito che tante carezze non le aveva mai ricevute ma da noi se le godeva tutte socchiudendo gli occhi come se fosse la sensazione più sublime che potesse sentire. La sua età non ci faceva pensare ormai più che avrebbe conquistato qualcuno e invece… Petra ha trovato un uomo speciale! Un uomo che ha guardato oltre, non ha considerato l’età, non ha guardato nulla se non gli occhi di Petra. E noi sappiamo bene cosa può avere visto. Petra é a casa, non ci crediamo ancora! Grazie, grazie … ma grazie é poco.Buona vita Petra con la tua meravigliosa famiglia”.

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Trovato morto lo stambecco soccorso a Cortina: la lattina aveva profondamente lacerato la gola

30/08/2022

E’ stata una operazione difficile quella per recuperare e salvare uno stambecco in difficoltà nella zona del lago Sorapiss, a Cortina. Si sono prodigate le guardie del Parco Dolomiti d’Ampezzo, un elicottero dei vigili del fuoco di Venezia è arrivato per portare in quota il veterinario convenzionato con il Cras dopo che la squadra catture della Provincia di Belluno ha sedato lo stambecco.  Il veterinario, che ha potuto constatare che lo stambecco aveva in gola una vecchia scatoletta di tonno arruginita che gli impediva di muovere la lingua. Il medico ha estratto la lattina e ha curato le lacerazioni provocate dal metallo arrugginito. Al risveglio, l’animale sembrava in buona salute ed è stato rilasciato. Purtroppo, durante un controllo, l’animale è stato trovato morto.
Lo stambecco era denutrito perché impossibilitato a mangiare per lungo tempo. L’intervento  aveva permesso di liberarlo dalla scatoletta arrugginita conficcata in gola, ma non aveva potuto ovviare alle profonde ferite nella gola causate dalla scatoletta tagliente.
La vita di un animale nobile e bello cancellata dal gesto incivile di un escursionista senza rispetto per animali e boschi.

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Una vita lunga come 144 anni umani quella di Netmeg il gatto più vecchio del mondo

30/08/2022

Netmeg se ne è andato con il riconoscimento di gatto più vecchio del mondo è morto all’età di 32 anni, pari a 144 in anni umani. Prima di lui il detentore del Guinness World Record era 26enne Corduroy
Il micio è stato adottato dai coniugi Finlay dopo averlo trovato nel loro giardino nel 1990.  Alla Cats Protection, i veterinari dissero loro che aveva almeno cinque anni quindi una vita lunga 32 anni.
Nutmeg ha trascorso una vita felice non senza qualche problema di salute sottoponendosi a cure salvavita presso il principale ospedale veterinario di Westway in West Road, Newcastle, dopo aver subito un ictus. L’ultima crisi respiratoria, per una insufficienza cardiaca, gli è è stata fatale. Ha lottato per rimettersi in salute, ma alla fine si è lasciato andare e i veterinari non sono stati in grado di salvarlo.
I suoi proprietari pensavano…. speravano, che quel momento non sarebbe mai arrivato La signora Finlay ha detto: ‘Mi sento come se il mio cuore fosse stato strappato via. Era un personaggio speciale che era molto amato.’
Suo marito ha aggiunto: “Non riesco a esprimere a parole quanto ci manchi. Ha lasciato un grandevuoto nelle nostre vite, ma sentiamo ancora che è con noi nello spirito.
Un gatto raggiunge l’età umana approssimativa di 15 anni durante il suo primo anno, poi 24 all’età di due anni. Ogni anno dopo, invecchia circa quattro “anni gatto” per ogni anno solare. Quindi, nel caso dei 32 “anni umani” di , questo è: 144 “anni gatto” in totale.
Jason Atherton, amministratore delegato del Westway Veterinary Group, ha dichiarato: “Avere gatti di età compresa tra 20 e 21 registrati nella pratica sta diventando sempre più comune. Ma Nutmeg era una vera eccezione perché aveva 10 anni in più dei nostri pazienti felini più anziani.
“I gatti vivono più a lungo grazie a una migliore alimentazione, cure migliori e un migliore monitoraggio dei pazienti. Nutmeg era chiaramente un animale domestico molto amato dalla famiglia per aver avuto una vita così lunga e felice con i coniugi Finlay.’

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L'estate sta finendo....ma zanzare e pappatacei sono ancora una minaccia per i nostri pet. Rimedi naturali per rafforzare la protezione

30/08/2022

Dopo le piogge che hanno traversato la penisola, il caldo afoso sembra sia stato spazzato via ma zanzare e pappatacei continuano a infastidire e stressare i nostri animali. Questi insetti sono essere portatori di malattie, quindi è bene proteggere quanto più possibile gli animali domestici, già muniti di collare o pipette repellenti, avvelendoci anche anche di rimedi naturali.
Zanzare e pappataci (flebotomi) sono insetti volanti molto diffusi in Italia. Le loro punture non sempre sono dolorose ma provocano sempre fastidiosi pruriti. Come per i bambini anche negli animali le conseguenze sono spesso infezioni dovute al grattamento. Spesso l’insistente grattamento causa ulcere e sanguinamenti che impiegano molto tempo a guarire. Oltre a provocare fastidio e stress negli animali questi insetti sono vettori di patologie anche incurabili quali Filariosi e Leishmaniosi.
Possono rappresentare un valido aiuto per contrastare la presenza di questi insetti i rimedi naturali come olii, aceto, piante e fiori.
Oli essenziali come tea tree, lavanda, geranio e citronella risultano essere degli ottimi repellenti utili a tenere lontano ospiti indesiderati dal tuo amico a 4 zampe.
L’acetodi mele, da ingrediente per i tuoi piatti, diventa, opportunamente miscelato ad acqua, un ottimo rimedio contro i parassiti del cane e aiuta a rinforzare le difese contro virus e batteri.
Con le foglie di eucalipto si può preparare un infuso che, una volta raffreddato, potrà essere usato per fare un bagno rilassante al tuo pelosetto fornendogli, per di più, una valida protezione da zecche e pulci.
L’olio essenziale di lavanda può essere usato per tenere lontano insetti e parassiti, conferendo allo stesso tempo al tuo coccoloso compagno un gradevole odore.
Tra i rimedi naturali, per tenere alla larga parassiti e insetti dal 4zampe, particolarmente interessante è l’olio di neem con una alta concentrazione di principi attivi, che rendono l’olio, non solo un eccellente antiparassitario, ma anche un ottimo deterrente di virus, batteri e funghi. Ottimi risultati si possono avere anche per i trattamenti contro le pulci, eliminando non solo quelle che si trovano già allo stato adulto, ma anche larve e uova.
Gli antiparassitari naturali funzionano, però la loro efficacia non dura molto nel tempo e, quindi, si deve ripetere il trattamento più spesso senza controindicazioni per gli animali.

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Serpente gatto velenoso recuperato al porto di Genova. Arrivato in un container dal Medio Oriente ora è al Cras Enpa di Campomorone

29/08/2022

Un serpente gatto (Telescopus fallax) è stato recuperato oggi dai portuali al porto di Genova e portato al Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) dell’Enpa, a Campomorone. Si tratta di un serpente velenoso, seppure non pericoloso per l’uomo perché ha i denti situati posteriormente e non ha quindi la capacità di iniettare il veleno all’essere umano. Si tratta tuttavia di una specie che non è presente in Liguria, ma principalmente in Medio Oriente. In Italia può essere rinvenuto solo nell’estremo Nord Est e in Slovenia, ma è presente in gran numero in Azerbaigian, Turchia, Israele, Libano, Siria e Iraq. Sicuramente l’esemplare recuperato oggi è arrivato al porto di Genova a bordo di qualche container dall’Oriente.
È in buone condizioni. Il rettile è stato preso in carico dai volontari dell’Enpa di Genova in attesa di trovargli una sistemazione più adeguata.
Per l’Enpa la circostanza, seppure non rara, evidenzia ancora una volta la necessità di avere in Italia una rete capillare di Cras, strutture in grado di trattare e curare correttamente selvatici ed esotici evitando da una parte una non adeguata detenzione di questi animali nel caso in cui non ci fossero strutture specializzate (per fortuna a Genova c’è il centro Enpa, unico autorizzato in Liguria) e dall’altra il rischio di diffusione di specie alloctone che si inseriscono per caso nei trasporti delle grandi tratte mondiali. Enpa ringrazia i portuali e i Vigili del Fuoco.

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Blaze, grosso cane cieco, torna a camminare disinvolto con l'aiuto del suo gatto-guida

29/08/2022

Robin Wagner, un giovane inglese di 28 anni, ha adottato Blaze, grosso cagnolone meticcio, nel 2019. Al suo primo controllo, i veterinari hanno detto che Blaze era cieco dall’occhio sinistro e con il tempo sarebbe diventato cieco anche dall’altro. 
Nonostante un intervento chirurgico, Blaze è diventato completamente cieco nell’ottobre 2020, perdendo anche l’occhio destro.
“Per Blaze diventare cieco ha causato un’enorme regressione nei rapporti sociali. È diventato molto ansioso e reattivo”, ha dichiarato il signor Wagner .
“Abbiamo dovuto lavorare molto con gli istruttori cinofili per aiutarlo a ritrovare la fiducia in se stesso”. Ma il vero aiuto a questo cagnolone triste lo ha dato il gatto Satin, dal manto nero e lucido come la seta. I due, cane e gatto, vivevano insieme fin da quando Blaze è arrivato a casa di Robin, ma finchè il cane è stato autonomo non avevano un particolare legame. Anzi, Satin si teneva distante per evitare di essere travolta dal quel gigante irruento. Tuttavia, una volta che Blaze ha perso completamente la vista, è stata spesso calpestata”, ha detto Wagner.
La piccola Satin ha capito che Blaze era cieco ma non sordo bastava segnalare la propria presenza per evitare di farsi calpestare.Robin ricordato che a entrambi gli animali piaceva sdraiarsi nel suo letto insieme, ma Satin sarebbe scappata quando ha sentito Blaze arrivare per evitare di essere calpestata. Satin allora ha imparato il trucco: ha miagolato per far sapere a Blaze che era lì, e il cane avrebbe evitato di calpestarla. Alla fine, la gattina ha usato questa mossa anche per evitare che Blaze si imbattesse nei muri o nei mobili.
“Ogni volta che camminava verso di lei, Satin miagolava, lBlazei si fermava le girava intorno o cambiava direzione”, ha spiegato Wagner.
Blaze e Satin hanno una relazione insolita ma particolarmente adorabile.“Satin si diverte a strofinarsi contro le sue lunghe gambe, proprio come fa un gatto contro un tavolo o una sedia”
“Anche se non è la più affettuosa e coccolosa dei gatti con noi, di sicuro dice a Blaze che lo ama, ed è la cosa più bella da vedere.”

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ENPA: Papa Francesco persevera su una competizione immaginaria tra cani e figli. E lo fa nella Giornata Mondiale del Cane. Sbaglia: basta leggere l’ultimo rapporto Eurispes

29/08/2022

Papa Francesco persevera: ha ribadito una competizione inesistente tra figli e animali domestici. Lo ha fatto parlando a braccio lo scorso 26 alle partecipanti al Capitolo Generale delle Canossiane ricevute in udienza. “Per favore – ha detto in udienza– aiutate le famiglie ad avere figli. Invece dei figli preferiscono avere i cani, i gatti. E’ un po’ un affetto programmato, un affetto senza problemi. Questa è una cosa brutta. Per favore aiutate le famiglie ad avere dei figli. E’ un problema umano ma e’ anche un problema patriottico”.Non è la prima volta che Francesco contrappone gli animali ai figli. E sbaglia: come ha rivelato a maggio il Rapporto Eurispes 2022, a possedere animali di affezione in casa sono soprattutto le coppie con i figli con il 37,8%, seguite dalle famiglie di monogenitori con figli con il 36,5%.
“Il Pontefice persevera nell’errore – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – e finisce per ridicolizzare le famiglie con figli e animali e perfino tutti quei bambini che ricevono affetto da cani e gatti. Perché le famiglie che si rivolgono ai nostri rifugi e ai nostri volontari sono tantissime e hanno spesso figli. L’amore per gli animali è un valore in sé, assoluto. Non c’entra avere o non avere i figli, che, come abbiamo come confermano i dati dell’Eurispes non rappresentano un ostacolo. Ed è logico perché per prendersi cura di un animale serve la propensione a donare amore, tempo e dedizione. Gli animali sono una gioia immensa e richiedono costanza e impegno, noi lo diciamo sempre a chi si rivolge a noi per adottarli. Ed è piuttosto naturale che le stesse persone che hanno questa predisposizione e generosità nell’accogliere un animale sono le stesse che hanno scelto di cambiare la loro vita per diventare genitori, affrontando mille sacrifici e andando incontro ad altrettante gioie. Papa Francesco non ha letto il Rapporto Eurispes: se l’avesse fatto avrebbe chiuso in un cassetto, a chiave e per sempre, quell’idea che si preferisca prendere un cane o un gatto all’avere un figlio. Non è così Santo Padre, venga a visitare i nostri rifugi e a conoscere le tante famiglie che si rivolgono a noi, le nostre porte sono sempre aperte. Mettere in competizione animali e bambini non porta a nulla di buono ed un controsenso perché amare è anche un atto di generosità e chi ama gli animali è una persona che ama. Punto. E può essere una madre, un padre, un fratello, un figlio.”

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