Hertz, cane eroe, premiato con la Dickin Medal per aver salvato molte vite in Afghanistan
24/02/2022
Hertz è un bracco tedesco di 10 anni ora in pensione ma ha operato con onore nella Royal Air Force (Raf) e per questo ha ricevuto la Dickin Medal, massima onorificenza militare conferita nel Regno Unito dalla organizzazione di beneficenza Pdsa per gli animali che hanno “servito” in teatri di guerra distinguendosi per le loro azioni al servizio degli umani.
Hertz, è stato insignito della Dickin Medal per aver contribuito a individuare, grazie al suo fiuto finissimo, i telefonini usati per coordinare gli attacchi degli ‘insurgent’ in Afghanistan contro le truppe britanniche e della coalizione.
“Le sue azioni hanno cambiato il corso di innumerevoli missioni, salvando la vita di militari e civili”, si legge nella motivazione dell’onorificenza. Hertz è stato il primo cane nella storia militare britannica addestrato a rilevare apparecchiature di comunicazione elettronica, tra cui telefoni cellulari “che rappresentavano una minaccia significativa per la vita di militari, donne e civili”.
Dal 1943, quando fu istituita a oggi, sono in tutto 74 gli animali ad aver ricevuto la ‘Dickin Medal’. Tra il 1943 e il 1949 la Dickin Medal è stata concessa a 54 animali (32 piccioni, 18 cani, 3 cavalli e un gatto) che hanno servito durante la seconda guerra mondiale e i conflitti immediatamente successivi. Dopo alcuni decenni senza nuove assegnazioni nel 2000 una nuova medaglia è stata conferita al terranova Gander per il suo comportamento durante la battaglia di Hong Kong nel 1941, e due anni dopo è stato premiato il pastore tedesco Apollo, in rappresentanza di tutti i cani da ricerca che hanno scavato tra le macerie delle torri Gemelle dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.
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Bassotto aggredito da grosso cane muore a Villa Chigi. Servono regole da rispettare nelle aree cani.
24/02/2022
La tragica morte di un bassotto avvenuta domenica 20 febbraio a Villa Chigi, a Roma, ha riacceso i riflettori sulla sicurezza all’interno dei parchi e sui comportamenti che tutti i cittadini sono tenuti a seguire. Aggredito da un cane di taglia più grande, per il piccolo non c’è stato nulla da fare. Il fatto è avvenuto all’interno dell’area cani, luogo anch’esso tutelato da regole che vanno rispettate. Maurilia Amoroso, responsabile Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Roma aiuta a fare ordine sul tema: “Le regole ci sono, ma non sempre sono conosciute da tutti i proprietari dei cani e l’attuale regolamentazione sarebbe da integrare”, dice a Roma H24. Poi precisa: “Nelle aree cani, gli animali possono essere tenuti senza guinzaglio e museruola sotto la responsabilità del proprietario. I cani di indole aggressiva, però, sono esentati e devono sempre indossare guinzaglio o museruola”.
La responsabile commenta poi quanto accaduto a Villa Chigi: “Il proprietario del cane aggressore può essere denunciato entro 48 ore dal fatto e il giudice potrebbe quantificare un risarcimento. Il cane non rischia nulla, la soppressione non esiste più. Solo in caso di aggressione a persona, l’animale viene al massimo messo sotto sequestro e in isolamento per sei mesi per essere attentamente valutato dai veterinari ed in caso curato”.
Regole ferree all’interno delle aree cani non ve ne sono – sottolinea Amoroso – “ma deve regnare il buon senso. Ognuno deve conoscere il proprio animale e ne è responsabile. Non bisogna mai distrarsi o pensare che l’area cani sia un parco divertimenti. Il cane cerca sempre l’attenzione del suo padrone e non va ignorato”.
Un altro tema attuale è quello dei controlli: “Sarebbe bello che vi fosse un presidio all’interno dei parchi o una figura di riferimento alla quale rivolgersi in caso di necessità, ma ruoli così non esistono”, dice Amoroso. Che aggiunge: “Questo tema mi è molto a cuore, ma per gli animali la tutela nel nostro paese è quasi nulla. Le nostre uniche armi a disposizione sono il buon senso e la massima attenzione”.
Cosa fare, dunque, se il proprio cane aggredisce un altro animale? “Se si verifica una situazione di pericolo tra due cani, entrambi i proprietari devono intervenire e, simultaneamente, afferrare il proprio animale per le zampe posteriori. I cani, così, perdono l’equilibrio, e il pericolo cessa. Bisogna, però, agire insieme, perché se lo fa solo uno dei due padroni, poi l’altro cane prende il sopravvento”, chiude Amoroso.
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Le belle adozioni. Valentino, gettato da un auto in corsa lo scorso 14 febbraio ha trovato famiglia
24/02/2022
E’ stato chiamato Valentino perchè proprio nel giorno di san Valentino, come un oggetto inutile, è stato gettato da un auto in corsa, poteva morire invece è cominciata la sua storia a lieto fine. A recuperarlo sono stati i volontari dell’Enpa Valdarno che lo hanno ribattezzato Valentino. Alla sezione Enpa di Valdarno lo hanno curato, castrato e trattato con gli antiparassitari per renderlo pronto all’adozione. E qualche giorno fa l’Enpa Valdarno ha dato la buona notizia:
“Caro umano che mi hai buttato dalla tua macchina come se fossi un oggetto, il giorno di San Valentino, ti voglio fare sapere che sto molto bene e proprio stamattina, ho conosciuto la mia nuova famiglia. Vado a casina e sarò felice per tutta la mia vita. Quindi, caro umano, alla faccia tua e della tua insensibilità! Io sarò un animale felice, tu rimarrai un grande infame! Grazie alla signora Manuela e alla sua famiglia per aver adottato Valentino. E’ incredibile come nel 2022 ancora accadano atti tanti ignobili”.
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Bardot scrive a Zemmour, "Scioccata dalle sue parole sulla caccia"
24/02/2022
L’icona del cinema Brigitte Bardot ha scritto una lettera aperta a Eric Zemmour, candidato dell’estrema destra alle presidenziali francesi del prossimo aprile, per criticare le sue posizioni in merito alla caccia, tema tornato alla ribalta dopo che una donna di 25 anni la settimana scorsa – a Cassaniouze, nel sud del Paese – e’ morta a causa dello sparo di un cacciatore di 17 anni. “Caro Zemmour, la seguo da questa estate. Ho ammirato il suo coraggio, la sua sincerita’, la sua forza e la sua inteligenza. Ma sono profondamente scioccata dalle parole insopportabili che lei ha pronunciato sugli animali”, si legge nelle righe di Bardot, con riferimento al discorso del leader della Reconquete del 15 febbraio scorso davanti al Movimento della ruralita’. In quell’occasione l’ex giornalista di Le Figaro ha sostenuto che “i cacciatori sono amanti della natura, sono i veri ecologisti. Io rifiuto e rifiutero’ l’interdizione della caccia”. “Perche’ permettere di usare armi da guerra per uccidere un povero animale? Armi che purtroppo fanno anche vittime umane”, ha continuato l’attrice, sentenziando che “un cuore arido e indifferente alla sofferenza, sia essa umana o animale, non puo’ salvare la Francia, ne’ esserne presidente” e concludendo con l’invito a Zemmour ad ascoltarla. Bardot e’ una sostenitrice fervente della causa animalista da piu’ cinquant’anni. Nel 1962, all’apice della gloria, ha iniziato la sua militanza. Qualche anno dopo, sotto la presidenza di Vale’ry Giscard d’Estaing, ha portato avanti una battaglia in difesa dei cuccioli di foca, prede dei venditori di pellicce in cerca di business. (AGI)
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Il Vademecum Enpa: cosa sapere prima di adottare un gatto
24/02/2022
Nel 2020 Ente Nazionale Protezione Animali ha dato in adozione ben 29.630 animali domestici di cui 11.815 gatti. Una notevole esperienza che l’Enpa, in occasione della Festa del Gatto, ha voluto condividere con un piccolo vademecum sulle cose da sapere prima di accogliere un gatto in casa. Ma come prepararsi all’arrivo di un gatto? E come scegliere il giusto compagno di vita? L’arrivo di un gattino è sempre un’emozione: è impossibile non sciogliersi di fronte alla sua tenerezza e non innamorarsi della sua goffaggine e simpatia! Ma non dobbiamo soltanto farci ammaliare: ci sono anche delle questioni pratiche da affrontare affinché il gatto al suo arrivo trovi tutto ciò di cui ha bisogno.
Preparare la casa: una comoda lettiera per gatti in un ambiente sicuro. Prima dell’arrivo di un gattino prepara la tua casa nel modo migliore per accoglierlo. Al piccolo felino infatti servirà un luogo pulito per i bisogni e uno per il cibo. Inoltre, essenziale sarà dedicargli un posticino dove sentirsi protetto e al sicuro: una lettiera per gatti, una cuccia o una scatola di cartone andranno benissimo, foderate possibilmente con una calda e soffice copertina. Per aiutare il gattino ad ambientarsi, potresti pensare di tenerlo i primi due giorni dal suo arrivo sempre in un’unica stanza: il cucciolo di gatto avrà bisogno infatti di esplorare a fondo lo strano nuovo luogo e, se la casa è grande, si sentirà facilmente spaesato.
La sicurezza del gatto in casa. Non trascurare, inoltre, la sicurezza del piccolo gatto in casa: gli ambienti domestici, senza volerlo, nascondono molte insidie che è bene tenere in considerazione. Tieni fuori dalla portata del micio tutto ciò che potrebbe essere per lui pericoloso: insetticidi, piante velenose, attrezzi affilati, cavi elettrici, caminetti con facile accesso. Inoltre, non lasciare le finestre aperte onde evitare che il gattino scappi e cada!
Gli accessori indispensabili per accogliere il gatto. È il momento di preparare l’occorrente. Ti serviranno almeno due ciotole per la sua alimentazione (poiché quella dell’acqua deve restare sempre piena), una lettiera per gatti e della sabbia igienica, una coperta calda, una cuccia tutta per lui, una spazzola per il pelo, un trasportino per andare dal veterinario. Questo è il minimo indispensabile da avere prima del suo arrivo. Più avanti, quando avrai trascorso del tempo insieme al suo micio, scoprirai piano piano di cos’altro potrebbe aver bisogno.
Giochi per gatti: oggetti e tiragraffi. Il gioco rappresenta per il piccolo felino un’importante via di apprendimento e per te un’occasione per conoscerlo meglio. Procura al tuo gattino degli oggetti con cui divertirsi e un tiragraffi per soddisfare il suo istinto di affilarsi le unghie. Per questo scopo sono perfetti sia i giocattoli già in commercio che quelli fai da te come palle di carta argentata legate a una corda, scatole di cartone in cui al gatto piace infilarsi, palline di plastica, bolle di sapone. Perché anche gli oggetti più semplici possono diventare molto divertenti.
L’età giusta per adottare un gatto. Se decidi di adottare un gattino sappi che questo deve avere almeno 10-12 settimane meglio ancora se 15. Motivo? Stando con la mamma in quelle prime settimane della sua vita ha modo di apprendere le “buone maniere”. Specialmente nel socializzare in modo corretto con gli altri. In caso contrario potresti trovarti un gatto che ha seri problemi comportamentali (come graffiare e mordere). Un altro motivo importante è che il gattino grazie al latte della madre sviluppa un sistema immunitario forte. Smettendo troppo presto può in futuro andare incontro a problemi di salute.
Gatto adulto o Cucciolo? Ecco come scegliere. Se decidi di adottare un gattino sappi che non sarai mai sicuro al 100% del suo carattere. Si è vero puoi “parzialmente” plasmarlo ma come un qualsiasi essere umano anche il gatto ha una sua individualità. Se adotti un gatto adulto invece sai che cosa ti aspetta perché il suo carattere è già formato. Decidi in base alle tue esigenze. Hai bisogno di un gatto tranquillo? Forse è meglio prendere un gatto adulto. Hai la pazienza di educare un cucciolo? Alla puoi orientarti verso un gattino.
Quanto vive un gatto. La vita media di un gatto dipende da molti fattori. Stato di salute, possibili patologie a cui è soggetto, razza e ovviamente lo stile di vita. Un gatto domestico vive mediamente 13-17 anni. Ma sono tanti i casi di gatti che hanno vissuto oltre i 20 anni. Il gatto più anziano al mondo ha vissuto oltre 30 anni.
Il gatto va sterilizzato. La sterilizzazione aiuta il gatto ad essere in salute e vivere più a lungo. Cosa accade se non lo sterilizzi? A livello di salute va incontro a molte malattie e problemi legati ai genitali. A livello di convivenza invece? Il gatto maschio non sterilizzato marca il suo territorio facendo la pipi in giro per casa. Compresi divani, letti e i vari angoli della casa. E la femmina invece quando è in calore fa i tipici richiami per attirare i maschi. Richiami che possono durare settimane. Seriamente, sterilizzate il gatto! Per il suo bene e per la tua salute mentale. Non ve ne pentirete.
Ultimo consiglio, ma non meno importante: dedicagli ogni giorno tempo e amore!
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Cucciola del vicino entra nel suo giardino, lo prende a bastonate. Sequestrati fucili, in passato minacciò di sparare ad altri animali
23/02/2022
Ritirati nove fucili e 50 cartucce ad un 70enne di Cavriglia (Arezzo) che e’ stato denunciato nei giorni scorsi per aver preso a bastonate una cucciola di pastore cecoslovacco di quattro mesi di un vicino che era entrata nella sua proprieta’.
Zara, questo è il nome della cucciola, è tornata a casa con evidenti segni di violenze: presentava “visibili traumi da percussione, edemi sulla testa e intensa dolorabilità diffusa” come ha certificato il veterinario. La cucciola veniva messa sotto osservazione, con prognosi riservata.
I carabinieri, a seguito di denuncia del proprietario, hanno subito iniziato le scoprendo che Zara, sfuggita alla vigilanza del proprietario, si era introdotta in un terreno limitrofo e l’anziano, senza alcuna plausibile ragione, l’aveva ripetutamente colpita con un bastone causandole gravi lesioni. Per il 70enne è scattata la denuncia per maltrattamento di animali.
A proporre il provvedimento nei confronti del pensionato i carabinieri della stazione locale. Proseguendo le indagini sull’aggressione al cane i militari hanno appurato come l’uomo, titolare di un regolare porto d’armi, anche in passato avesse minacciato di sparare agli animali che erano finiti nelle sue proprieta’. La prefettura ha concordato sul provvedimento per l’articolo 544 ter del Codice Penale (“Maltrattamento di animali”), un delitto che nel nostro Ordinamento punisce con la reclusione “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie” e ha emesso l’atto specifico di ritiro delle armi all’uomo.
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Glofish, i pesci fluorescenti allevati per il mercato degli acquari stanno minacciando la fauna ittica brasiliana
23/02/2022
I Glofish sono pesci geneticamente modificati per soddisfare il desiderio degli amanti dell’acquario di possedere qualcosa di nuovo e diverso che ora rappresentano una minaccia per la fauna marina brasiliana. I Glofish sono stati geneticamente modificati per brillare, come una lampada al neon, per scopi di ricerca alla fine degli anni ’90. Sono stati presi dei geni da meduse fluorescenti per i colori blu e verde e dai coralli per il rosso. Ma questo primo esperimento scientifico creò degli appetiti commerciali perché alcune aziende di allevamento ittico ne hanno visto il potenziale commerciale.
Gli acquari sono già illuminati con delle lampade, ma se i pesci stessi diventano lampade viaggianti, il business è assicurato. Così fu, tanto che hanno registrato il marchio. E questo accadeva negli anni 2000. Contrassegnati come Glofish, sono diventati le prime specie geneticamente modificate al mondo ad essere disponibili in commercio.
Questi pesci fluorescenti non sono più ristretti in una vasca di vetro. Le versioni rosse e verdi, più vivide del normale pesce zebra da cui derivano, sono sfuggite agli allevamenti ittici nel sud-est del Brasile e si stanno moltiplicando nelle insenature della foresta atlantica. In pratica, il pesce transgenico si è stabilito in natura e ora i biologi sono preoccupati perché temono che l’animale esotico possa minacciare la fauna locale in uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del pianeta.
Fonte: rainews.it
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Studio ungherese: i cani riconoscono il padrone anche solo dalla voce
23/02/2022
I nostri cani ci riconoscono, anche quando quando non ci vedono, non possono percepire il nostro odore ma possono solo sentire la nostra voce. Alzano le orecchie pelose e discernono i suoni proprio come facciamo noi. A confermarlo la ricerca dell’Universita’ Lorand Eoetvoes, in Ungheria, pubblicato sulla rivista Animal Cognition. I ricercatori hanno esaminato 28 coppie proprietario-cane mentre giocavano a nascondino in laboratorio. I cani hanno dovuto trovare il loro proprietario in uno di due nascondigli messi in campo – come riporta l’Ansa – mentre uno sconosciuto si nascondeva dietro l’altro. La voce del proprietario dal proprio nascondiglio e in tono neutro e’ risuonata con quella di un estraneo dall’altro. I round effettuati sono stati diversi: la voce ‘amica’ e’ stata nel complesso abbinata a quelle di 14 di estranei diversi, alcune piu’ simili, altre diverse. I cani hanno trovato il loro padrone nell’82% dei casi. Per assicurarsi che gli odori non li aiutassero, negli ultimi due round gli studiosi hanno fatto risuonare la voce del proprietario da dove si nascondeva uno sconosciuto: i cani hanno continuato a cercarla, mostrando che non usavano l’olfatto in questo compito. I ricercatori hanno anche esplorato cosa esattamente nelle voci aiutasse i cani a scegliere. “Le persone – spiega Anna Gabor, autrice principale dello studio – utilizzano principalmente tre proprieta’: tono, rumorosita’ e timbro, per differenziare una persona dall’altra. Se due voci differiscono in una proprieta’ importante per i cani, decidere dovrebbe essere piu’ facile”.
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Gatta in campo durante la partita allo stadio di Hillsboroug. Jason Kerr si ferma per acciuffare la micia
23/02/2022
Sheffield Wednesday vs Wigan Athletic, la partita in corso allo stadio di Hillsborough ha avuto un visitatore non invitato: l’incontro è stato sospeso perché un gatto ha invaso il campo.
Jason Kerr, difensore del Wigan non ha esitato e, ha interrotto il suo gioco per acciuffare il felino e metterlo al sicuro fuori dal campo.
Nonostante Wigan fosse consapevole dell’importanza della partita per la sua squadra, ha messo al primo posto la sicurezza della gatta, dimostrando che non ci sono mai scuse per non mostrare agli animali amore e compassione. A rendere ancora più speciale questo momento momento, è stato riferito che la gatta, il cui nome è Topsey, era scomparsa da casa da ben otto mesi, e ritenuta morta dalla sua famiglia che si è dovuta ricredere quando l’ha vista nel video dell’accaduto divenuto virale sui social.
Una consolazione dopo le immagini di Kurt Zouma che prende a calci uno dei suoi gatti. Le immagini del difensore del West Ham, sono costate l’accusa di abuso su animali e il sequestro dei mici. Non ultima la perdita dello sponsor.
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Un necrologio per il cane Finnegan. Lo fa pubblicare la sua umana psicologa canina: "Loro, come noi, hanno vite che meritano di essere ricordate"
23/02/2022
Finnegan, in vita, è stato un cane molto conosciuto e apprezzato per il suo olfatto eccezionale, ma anche un essere generoso e sensibile per questo la sua proprietaria, Alexandra Horowitz, titolare di un Dog Cognition Lab al Barnard College, della Columbia University ha voluto per lui un “coccodrillo (necrologio)” sul New York Times: “Loro, come noi, hanno vite che meritano di essere ricordate”, ha scritto la Horowitz.
Nel mondo anglo-sassone, esiste una vera e propria pagina dei necrologi: una “Spoon River’ di ritratti scritti da giornalisti specializzati che dedicano le loro giornate a fare esclusivamente questo.
Finnegan, morto a New York a 14 anni, pero’ era un cane. Scrivendone l’obit per la pagina delle opinioni, la Horowitz ha approfittato della circostanza per farsi paladina di una causa.
“La sezione Obit non pubblica ritratti di animali a dispetto del fatto che un necrologio e’ la commemorazione di una vita e anche gli animali hanno vite”, scrive la psicologa canina, e cita l’opinione di William McDonald, il
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"Oltre la Collina - La mia Vita con gli Animali", il libro di Massimo Nicolussi per raccontare una passione cresciuta con lui
22/02/2022
I pazienti di Massimo Nicolussi, veterinario per passione, sono molto speciali, sono animali selvatici come lupi, rapaci e ungolati dei boschi che arrivano bisognosi di cure sul cure nel suo pronto soccorso.
In questo libro, Nicolussi ci racconta la sua straordinaria professione, quella di medico veterinario, che vive intensamente e con passione autentica.
Le sue esperienze con gli animali e in natura, fin dall’infanzia, si sono rivelate essenziali per la sua formazione, al punto da spingerlo, una volta divenuto professionista, ad allargare l’ambito dei suoi pazienti, inserendo-vi anche gli animali selvatici.
Sono proprio loro i protagonisti di queste storie: dall’airone guardabuoi con l’ala spezzata alla lupa ferita, dalla poiana impallinata al piccolo di capriolo con le zampe fratturate.
Un caleidoscopio di storie tenere ed emozionanti, spesso a lieto fine, sempre sorprendenti. Senza mai perdere di vista l’obiettivo principale: la cura e il benessere del proprio paziente, alato o a quattro zampe, domestico o selvatico, acquatico o terrestre che sia.
La passione per questa professione viene da lontano, Nicolussi l’ha raccontata a Radio Eco Vicentino. “Sin da bambino ho sempre maneggiato animali di qualsiasi tipo, mio padre spesso e volentieri ci portava a casa qualche animaletto: poteva essere una piccola gallina o un’anatrella. La mia era una curiosità affettiva ed emotiva”.
La prefazione al libro è di Fulco Pratesi
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Cagnolina caduta tra gli scogli, salvata dai Vigili del Fuoco a Crotone. Restituita alla proprietaria in lacrime
22/02/2022
Ancora una volta i Vigili del Fuoco hanno dimostrato l’amore per un lavoro pericoloso ma che riesce a dare la protezione e gioia a chi è in difficoltà. I Vigili del fuoco, chiamati ad intervenire al molo foraneo di Crotone per un cane di piccola taglia caduto a 6 metri di profondità nella parte più bassa tra le insenature create dagli scogli frangiflutti sono riusciti in due piccoli miracoli: salvare la cagnolina e restituire il sorriso alla proprietaria. La bestiola era bloccata nell’acqua che per fortuna in quel momento era bassa. Le unità dei vigili del fuoco, dopo un accurato sopralluogo, hanno verificato la possibilità di calarsi in una stretta cavità tra gli scogli che, proprio per la bassa marea, dava la possibilità di accesso alla zona dove era finito il cane.
Uno dei vigili è sceso nella cavità ed è riuscito, passando anche sotto gli scogli, a recuperare la cagnetta bagnata e ferita ad una zampa, ma in buone condizioni.
“Gioia vieni qui. Signora l’abbiamo presa. Stia tranquilla”. Queste frasi pronunciate dai Vigili hanno fatto scoppiare la proprietaria in un liberatorio pianto di gioia mentre riabbracciava la sua cagnolina.
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