“Siamo stati informati della presenza di un banco al Luna Park dove vengono venduti criceti, cocorite, tartarughe e pesci rossi, tutti detenuti in condizioni igienico-sanitarie disumane, tutti ammassati in gabbie o vasche che non consentono a queste creature un minimo spazio vitale, né l’espletamento di alcuna funzione fisiologica”. Così inizia l’esposto che nei giorni scorsi alcuni utenti del Luna Park hanno inviato a Comune, Polizia Locale e Asl1 nel segnalare la presenza di animali detenuti in condizioni non idonee. La notizie è pubblicata da sanremonews.it
“Nel tentativo di salvarne almeno qualcuno, diverse persone li hanno acquistati, per poi vederli morire agonizzanti dopo poche ore dall’arrivo a casa – prosegue il documento – il Codice Penale punisce il maltrattamento animale, perciò si è proceduto a denunciare questo scempio alle forze dell’ordine, ad Asl 1 ed al Comune di Sanremo”.
Si parla di criceti che sarebbero stati lasciati in condizioni al limite. Qualcuno ha provato ad acquistarne uno per provare a salvare una vita, ma l’animale è morto poco dopo l’arrivo a casa.
A poche ore dall’invio dell’esposto gli agenti della Polizia Locale, insieme alla Polizia e al personale dell’Asl1, hanno fatto visita al banco in oggetto trovando, di fatto, tutto in regola. Nessun animale in vendita o dato come premio. Il sospetto, quindi, è che l’attività denunciata nell’esposto si sia aggiunta successivamente e che non faccia parte del Luna Park regolare. Poi, per motivi ignoti, al momento dell’intervento tutto è tornato nella norma. Si continuerà a fare controlli nei prossimi giorni per verificare che tutte le attività si svolgano nel rispetto delle regole e senza violazioni.
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Incredulo sconcerto quello del veterinario Uhry Adib Lajub Chaidez, quando un uomo si è presentato nel suo studio veterinario a Hermosillo, città messicana capoluogo dello stato di Sonora, con un cane carlino incondizioni critiche. Il cagnetto aveva un occhio uscito fuori dalla sua orbita a causa di un colpo ricevuto. Il danno era importante e per salvare il cucciolo si sarebbe dovuto intervenire con un’operazione. Il quattro zampe avrebbe comunque perso l’occhio.
La sfortunata diagnosi ha suscitato nel proprietario del carlino una reazione del proprietario del cane che il veterinario non si la sarebbe mai aspettata. L’uomo pur di non pagare la fattura per un carlino comunque “difettoso”, ha chiesto al dottor Lajub Chaidez di sopprimerlo con una meno onerosa eutanasia.
Il veterinario, passato il primo momento di smarrimento non ha avuto alcun dubbio: non si sarebbe mai prestato ad un simile atto crudele. Quindi ha preso la decisone più nobile e giusta: si sarebbe preso lui cura del cucciolo regalandogli anche un nuovo nome: Morgan.
Il veterinario ha condiviso l’incredibile vicenda sui social, volendo sensibilizzare sul fatto che prendere un animale è una responsabilità basata sull’amore e il rispetto. Gli animali non sono oggetti che se hanno un difetto si possono scartare….
Dopo pochi giorni dalla condivisione,una meravigliosa notizia: il carlino ha trovato una famiglia. Anche se iniziata nel peggior dei modi, la storia del cucciolo ha avuto il suo lieto fine, con una casa tutta per lui che lo aspetta e dove sarà amato, questa volta per sempre!
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Quello che non ha potuto l’amministrazione cittadina di Roccaraso, hanno potuto i botti di Capadanno. Da qualche giorno Juan Carrito, l’orso confidente che fa notizia sul web con le sue scorribande in città, da qualche giorno, diserta il centro abitato, mantenendo bene le distanze. Non è casuale che la sua latitanza sia iniziata con gli scoppi per le vie dei primi botti di Capodanno.Certo le azioni di dissuasione messe in atto da guardiaparco e carabinieri forestali avranno contribuito notevolmente a farlo desistere dalle sue divertenti incursioni paesane tra pasticcerie e cassonetti. Anche la presenza di numerosi turisti e dal traffico continuo di auto, che in questo periodo, caratterizzano Roccaraso, rinomata cittadina degli sport invernali deve averlo disturbato. Determinate, però, pare sia stato il rumore assordente dei botti di fine anno, fatti esplodere, anche nei giorni precedenti a Roccaraso e dintorni. Per JC è la prima volta e ne è rimasto spaventato, come del resto, accade a molti animali, volpi, uccelli e cani randagi, che si sono allontanati imapauriti dai centri urbani. I colpi dei botti associati all’odore delle polveri bruciate sono il terrore degli animali.
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Nello zoo di Naples ai Caribbean Gardens in Florida, Eko, una tigre malese di 8 anni è stata uccisa a colpi di arma da fuoco dopo aver afferrato il braccio di un addetto alle pulizie e averlo trascinato nel suo recinto mercoledì sera. A comunicarloo la direzione del Parco. L’addetto alle pulizie, che secondo la polizia ha violato una barriera per avvicinarsi all’animale, è stato trasportato in aereo in un ospedale ed era in discrete condizioni.
Lo zoo di Naples ai Caribbean Gardens afferma che la struttu era chiusa per il giorno quando l’uomo, che lavora per una ditta di pulizie esterna , “è entrato in un’area non autorizzata vicino a una tigre che si trovava all’interno del suo recinto”.
“L’impresa di pulizie è responsabile della pulizia dei servizi igienici e del negozio di articoli da regalo, non dei recinti degli animali”, ha affermato lo zoo. Non è chiaro perché l’uomo si sia avvicinato al recinto della tigre. Secondo lo zoo, l’uomo stava accarezzando o dando da mangiare alla tigre, “entrambe attività non autorizzate e pericolose”. L’uomo è stato successivamente identificato dall’ufficio dello sceriffo della contea di Collier come River Rosenquist, 26 anni. In una dichiarazione fornita a CBS News dallo zoo giovedì pomeriggio, l’ufficio dello sceriffo ha affermato che Rosenquist “ha messo la mano attraverso il recinto del recinto”, spingendo la tigre ad afferrargli la mano e tirare il braccio nel recinto. Un agente è intervenuto sulla scena e ha cercato senza successo di convincere la tigre a liberare il braccio di Rosenquist, quindi un collega “non ha avuto altra scelta che sparare all’animale per salvare la vita di Rosenquist”, ha detto l’ufficio dello sceriffo.
Il video della telecamera del corpo rilasciato dal dipartimento ha mostrato l’uomo che urlava di dolore su un lato di una recinzione, con la tigre dall’altro lato con la mano in bocca. Un ufficiale sembra provare a punzecchiare la tigre nel tentativo di spaventarla, ma la tigre non si muove. Poco dopo, un altro ufficiale spara un colpo.
La tigre si è ritirata sul retro del recinto dopo essere stata colpita, rendendo difficile determinare l’entità delle ferite, ha detto l’ufficio dello sceriffo. Un veterinario dello zoo ha poi tranquillizzato la tigre, permettendo ai funzionari di determinare che Eko era stato colpito a morte.
“Il nostro vice ha fatto tutto il possibile in quella situazione e alla fine ha preso l’unica decisione possibile per salvare la vita di quest’uomo”, ha detto nella dichiarazione lo sceriffo della contea di Collier Kevin Rambosk.
Le tigri malesi sono in grave pericolo di estinzione, con solo circa 200 rimaste in libertà. Perdere anche soloun esemplare per l’imprudenza di un uomo è una cosa grave. Lo zoo ha dato con dolore la notizia della morte di Eko giovedì scorso. “Ci mancherà profondamente e apprezziamo sinceramente l’amore e il sostegno della comunità mentre attraversiamo questo momento difficile”.
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Abbandonata in una busta della spesa alla fermata dell’autobus, è rimasta lì con il suo sguardo dolce, incolpevole e smarrito. L’hanno chiamata Natalia, perché, secondo quanto riportato sulla pagina Fb dell’associazione onlus “Le Code degli Angeli”, «Di sicuro era la “Sorpresa di Natale”. A quanto pare, però, la cagnolina non è stata gradita e così da regalo è diventata un problema, fino ad essere abbandonata in strada, a Frosinone. Poteva uscire dalla busta e, visto il punto dove è stata lasciata, attraversare la strada: sarebbe stata investita da un veicolo in transito.
I volontari de “Le Code degli Angeli” che si sono presi cura della piccola. hanno voluto dire qualcosa a chi ha mostrato di essere tanto spregevole: “È la vigilia di Natale ed a te che hai commesso un atto tanto miserabile, non vogliamo augurare nulla…Non lo meriti, non meriti nemmeno tutto il male del mondo.
Per fortuna ci sono persone che non si sono voltante dall’altra parte e ci hanno chiamati.Natalia per il momento è con una volontaria, passerà il suo primo Natale in famiglia, una famiglia provvisoria che ne cercherà una che si prende cura di lei per sempre.
E siccome a Natale può succedere anche un piccolo miracolo è con grande gioia che la Presidente di “Le Code degliAngeli ha annunciato che Natalia è stata subito adottata e vivrà in una casa circondata dall’affetto di una famiglia
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È stato catturato lo scoiattolo grigio che aveva seminato per due giorni il panico nella cittadina gallese di Buckley, morsicando almeno 18 persone. Lo riporta AGI dalla notizia pubblicata da il Telegraph. L’animale, soprannominato ‘Stripe’ come il cattivo dei Gremlins, ha aggredito per 48 ore pensionati, bambini e animali nei parchi pubblici della località del Flintshire, accanendosi in particolare contro chi gettava la spazzatura nei cestini della raccolta differenziata.
A porre fine al regno del terrore di Stripe è stata la sessantacinquenne Corrine Reynolds, che è riuscita ad attirarlo in una trappola e consegnarlo alla Protezione Animali, che si è vista costretta a sopprimerlo dal momento che liberarlo nella natura sarebbe stato illegale. “Alcune delle ferite sono piuttosto spaventose”, ha raccontato Reynolds al Daily Mail. E il problema principale non sono i morsi e i graffi quanto il rischio che il roditore possa aver trasmesso il tetano alle sue vittime.
Reynolds si era presa cura di ‘Stripe’ dalla scorsa estate, quando l’animale aveva iniziato a recarsi regolarmente nel suo giardino in cerca di cibo e riparo. “Temo che non fosse uno scoiattolo dalla natura amichevole”, ha spiegato la donna, “è uno cattivo e ho iniziato a pensare che stesse accadendo qualcosa nella sua testa, come un tumore”.
Se Reynolds non è mai stata aggredita dell’animale, tanti suoi concittadini non hanno avuto la stessa fortuna. Alcuni bambini, ha spiegato, sono stati addirittura rincorsi dal feroce sciuride.
La ventinovenne Chloe Harry ha riferito di essere stata morsicata per tre volte sul braccio dall’animale e solo l’intervento della madre Jane ha evitato che lo scoiattolo provasse ad addentarle il collo.
“È stato davvero bizzarro”, ha affermato la cinquantacinquenne, “abbiamo passato la vigilia di Natale in ospedale a ricevere iniezioni antitetaniche”. “Sono ancora sotto antibiotici, non posso credere cosa abbia fatto al mio braccio, doveva avere fauci davvero robuste”, ha aggiunto Chloe, “è stato scioccante rivederlo tornare due giorni dopo, stava correndo sulla ringhiera e cercava di entrare in casa”.
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Corea del Sud tra il gennaio del 2019 e il novembre del 2020 i gatti hanno appiccato ben 107 incendi domestici, per lo più accendendo i fornelli elettrici mentre erano soli in casa.
Lo sostiene il Dipartimento degli incendi e dei disastri metropolitani di Seoul mettendo in guardia sul fatto che gli incendi in casa legati agli animali domestici sono in aumento nella capitale sudcoreana. Lo riporta la Cnn.
I gatti – sostiene il Dipartimento – possono accendere i fornelli elettrici saltando sui pulsanti sensibili al tocco e, una volta surriscaldati, gli elettrodomestici possono prendere fuoco. Quattro persone sono rimaste ferite negli incendi, poco più della metà dei quali sono iniziati mentre i proprietari di animali domestici erano fuori, aggiunge la nota.
“Consigliamo alle famiglie con animali domestici di prestare maggiore attenzione poiché il fuoco potrebbe diffondersi ampiamente quando nessuno è in casa”, ha affermato Chung Gyo-chul, funzionario del dipartimento Ai proprietari di gatti è consigliato anche di rimuovere oggetti infiammabili, come asciugamani di carta, dalla stufa. Si suggerisce altresì di utilizzare una stufa elettrica con funzione di blocco automatico per prevenire il rischio di incendi. (ANSA).
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Civitella Alfedena è un borgo montano della provincia dell’Aquila strettamente legato alla vita del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che lo circonda. Un luogo a stretto contatto con la natura selvaggia, una zona di orsi e lupi. Qui ogni anno viene allestito un suggestivo presepe di cartapesta, che richiama tanti visitatori. Quest’anno, però,qualcuno ha voluto realizzare un piccolo presepio in onore dell’orso bruno marsicano emblema d’Abruzzo. L’orso, prezioso e straordinario animale selvatico vive da sempre le aree ora divenute Parco Nazionale, è amato e rispettato dai locali tanto che qualcuno ha dedicato all animale-simbolo un presepe. Una natività che vede piccoli orsi al posto dei personaggi canonici del presepe.
La foto in alto è stata condivisa online da Giovanni Santopuoli che l’ha scattata a Civitella Alfedena
Fonte: terremarsicane.it
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Una famigerata “prigione delle balene” che conteneva oltre 100 cetacei e si trovava nel Mare di Okhotsk, nell’Estremo Oriente della Federazione russa, è stata smantellata. “Al fine di prevenire il futuro uso illegale di questo spazio marittimo e la creazione di una nuova “prigione delle balene”, le costruzioni galleggianti rimanenti nella baia sono state smantellate su richiesta dell’ufficio del procuratore per la protezione ambientale della regione di Amur”, si legge in un comunicato.
Su richiesta diretta del presidente Vladimir Putin, la procura vigila sulla protezione dei mammiferi marini che si trovano nella regione, e in particolare quelli che si trovavano in precedenza proprio nella “prigione” di Primorye Srednaya Bay. Per impedire che i cetacei vengano comunque venduti dopo la loro liberazione,i controlli sono stato estesi anche alle reti internet e in due anni sono stati bloccati oltre 100 siti dedicati alla commercializzazione delle balene e dei delfini. Lo scandalo della “prigione delle balene”, dove erano rinchiusi quasi cento esemplari di orche e cetacei di tipo beluga, è scoppiato all’inizio del 2019 ed è diventato un serio problema d’immagine per Putin, che si è sempre dichiarato un convinto difensore degli animali. In seguito alle denunce degli ambientalisti, le autorità russe hanno liberato 87 balene beluga, 11 orche oltre a cinque cuccioli di tricheco
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Orrore in Kenya dove un branco di iene ha ucciso due persone nel giro di 24 ore in un villaggio ubicato 50 chilometri a est della capitale del Kenya Nairobi, come ha confermato la polizia. Le iene, circa 20, hanno sbranato un uomo nel villaggio di Kamuthi mentre tornava dalla cava in cui lavorava, ha specificato la polizia. Appena 24 ore dopo il primo attacco, le iene ne hanno fatto un altro e gli abitanti hanno trovato un nuovo teschio umano in una delle fattorie del villaggio.
“La polizia e il servizio della fauna selvatica del Kenya sono stati sul posto e hanno confermato l’incidente, dove sono stati trovati un teschio, ossa sparse e vesti strappate macchiate di sangue”, come ha detto la Direzione per le indagini contro il crimine (Dci), aggiungendo che sul sito sono state trovate le impronte delle iene. In Kenya negli ultimi anni è aumentata la presenza di animali selvatici negli spazi abitati man mano che il loro territorio viene fagocitato dall’antropizzazione.
Lo scorso 17 dicembre, un leopardo proveniente dal Parco nazionale dello Tsavo entrò in una casa, per poi essere recuperato dalle guardie forestali. A luglio, invece, un leone del Parco nazionale di Nairobi provocò il panico quando comparve in un affollato quartiere a sud della capitale.
Fonte: notizie.tiscali.it
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