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Nessun cane dei militari americani abbandonato all'aeroporto di Kabul. Lo dichiara il Pentagono

01/09/2021

Se la notizia che l’ex marine britannico Farthing era riuscito a portare in salvo 200 cani e gatti del suo rifugio a Kabul ma non i collaboratori, ha suscitato le critiche di molti, altrettanto accesa la condanna dei media verso i vertici militari americani per aver abbandonato in Afghanistan i cani-soldato che hanno lavorato a fianco dei militariamericani.
Una vera bufera che ha costretto il Pentagono rettificare le notizie riportate dai media.
Come riportato dall’AGI, il Pentagono ha dichiarato che dal personale americano nessuno dei cani impegnati nelle azioni militari sarebbe stato abbandonato all’aeroporto di Kabul durante la loro partenza finale dall’Afghanistan. “Contrariamente alle informazioni inesatte, Afghanistan, bufera sui "cani-soldato" abbandonati. Ma gli Usa: "Li abbiamo  con noi, lasciati solo i randagi" - la Repubblical’esercito americano non ha lasciato alcun cane in gabbia all’aeroporto internazionale Hamid Karzai, compresi i cosiddetti cani militari”, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. Sui social sono state pubblicate alcune fotografie che mostrano dei cani in un rifugio per animali afgano. Kirby ha aggiunto su Twitter che non erano animali sotto la cura dei militari statunitensi.
L’organizzazione animalista Peta, che ha detto di basarsi su fonti informate, ha lanciato un appello al presidente Joe Biden affinche’ intervenga per permettere il rimpatrio di questi animali. L’associazione riferiva di “una sessantina di cani da fiuto per esplosivi seduti in gabbie sull’asfalto dell’aeroporto”, e di un’altra sessantina di cani specializzati “chiusi in un canile in un hangar dell’aeroporto, che soffrono il caldo, senza un accesso soddisfacente all’acqua o al cibo”. “Inoltre, decine di animali domestici appartenenti a famiglie di americani evacuati (…) sono stati apparentemente rilasciati per le strade e lasciati a cavarsela da soli con poche possibilita’ di sopravvivenza”, aveva continuato Peta. (AGI)


Categorie: News dal Mondo

Gatto verniciato, L’Enpa di Terni denuncia e lancia un appello: “E’ maltrattamento chi sa qualcosa si faccia avanti”

01/09/2021

Un gatto verniciato di rosso si aggira per le strade di Ferentillo, un comune in provincia di Terni. Ad avvistare il felino sono stati dei turisti in visita al Museo delle Mummie nel borgo umbro. “Sono stati informati i carabinieri forestali- afferma l’Enpa di Terni – chi ha compiuto questo gesto, forse non sa che il maltrattamento di animali è un reato. Ovviamente se qualcuno ha informazioni da darci può contattarci al 348.1487889. Il micio – conclude l’associazione – al momento non si è lasciato avvicinare”.
L’episodio, tra l’altro, arriva ad una settimana di destinanza dalla terribile violenza avvenutaNew York, due gatti infettati da coronavirus | TG Roseto sempre a Ferentillo dove due cuccioli di gatto sono stati uccisi dopo essere stati lanciati contro il cancello di una volontaria Enpa. Dopo il fatto, ll’Enpa di terni ha avviato tutte le procedure del caso. I corpi dei gattini sono stati infatti portati all’istituto zooprofilattico per determinare con certezza la causa della morte. “Anche se era evidente – dice Enpa – dalle condizioni degli animali. Sarà sporta denuncia con la speranza che le forze dell’ordine possano rintracciare il colpevole. L’autore di una simile barbarie – attacca Enpa – non ha nulla di umano: è solo uno spregevole vigliacco che merita di pagare quanto prima per questo orrore. Persone che compiono gesti così crudeli – denuncia infine l’associazione – sono un pericolo per tutti, ovviamente non ci lasceremo scoraggiare e continueremo a proteggere gli animali come facciamo da 150 anni”.


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Afghanistan, Pen ha messo in salvo gli animali di Nowzad, ma le emergenze per gli animali continuano. Aiutiamo anche le altre associazioni

01/09/2021

Ce l’ha fatta Pen Farthing, l’ex soldato della marina militare britannica e fondatore dell’organizzazione animalista Nowzad, a partire con un volo charter da Kabul con i circa 200 animali, tra cani e gatti. Ricordiamo che non si tratta dei “suoi” animali – come è stato erroneamente scritto – ma in larga parte di cani utilizzati dalle varie forze militari operative sul campo, spesso con compiti molto delicati e rischiosi. Lo precisiamo perché l’Operazione Arca (così è stata denominata da Pen Farthing) ha avuto molti consensi in tutto il mondo ma al tempo stesso è stata oggetto di molte polemiche.
Da giorni Pen, il suo staff e gli animali del rifugio di Nowzad erano nell’area dell’aeroporto di Kabul, ma solo alla fine l’ex marine e gli animali sono stati imbarcati. Purtroppo non sono stati imbarcati gli uomini e le donne (tutti afghani) dello staff. L’ottusità di certa politica ha impedito infatti agli operatori di lasciare Kabul, ma da quanto loro stessi hanno affermato, è stato loPiù di 200 animali in attesa di fuggire da Kabul: la richiesta di aiuto  dell'associazione - Afghanistan stesso staff a convincere Pen a imbarcarsi senza di loro.
Ma se una operazione importante e rischiosa si chiude, non finiscono purtroppo le difficoltà per le altre associazioni animaliste presenti nel Paese. L’emergenza non è finita, nemmeno per gli animali. Questi ultimi vanno incontro a morte certa perché in Afghanistan vi è una cultura anti animalista e nessuna istituzione, a parte le associazioni locali con scarsi mezzi, si occupa degli animali. Esse necessitano di supporti internazionali che diano diffusione alle richieste di aiuto per reperire risorse per i trasferimenti. Infatti nessun ponte aereo umanitario è stato utilizzato per gli animali e per essi sono necessari mezzi specifici, appositamente noleggiati e pagati dalle associazioni.

Ci proponiamo di essere di appoggio per le organizzazioni che meritoriamente si occupano di questa tragica situazione invitandovi a donare direttamente sulle loro piattaforme:

 https://www.nowzad.com/ 

 https://networkforanimals.org/ 

 https://www.facebook.com/kabulsmallanimalrescue/

Siccome molte persone ci hanno segnalato la difficoltà a donare per problemi di valuta e di collegamento ai siti, potete in alternativa:

· aderire alla raccolta fondi specifica ENPA https://www.facebook.com/donate/746913126095023/

· inviare un contributo con causale “Sostegno a Afghanistan” sull’IBAN IT71J0853046040000000001775 intestato ad ENPA.

Tutti i fondi raccolti saranno ovviamente integralmente ripartiti e donati, con bonifico estero a nostro carico, direttamente alle associazioni.


Categorie: News dal Mondo

Cuore di cane. Moose con il cuore spezzato attende invano il ritorno del padrone morto ma la vita lo aiuterà a vivere

01/09/2021

Questa bella storia risale al 2019 e come allora continua a commuovere chiunque la legga ricordando quanto importante sia dare una seconda chance a chi nella vita pensa di aver perso tutto. A quei tempi, Moose era un cane di tre anni, di razza Labrador, da sempre legato al suo padrone. Un infarto improvviso spezza questo legame profondo e Moose non riesce ad accettare una vita senza il suo amico umano.
Il rifugio per animali della città, il North Star Pet Rescue, come riportato da wamiz.it prende allora in carico il cagnolino abbattuto per cercare di trovargli una nuova famiglia.
Per far conoscere Moose, i volontari del rifugio pubblicano sulla bacheca delle adozioni la foto che gli è stata scattata qualche minuto prima di portare via il cane dall’ospedale.
Nell’immagine, il piccolo Moose giace accanto al letto dove fino a qualche momento prima, giaceva il corpo del suo padrone.
Una scena straziante che ha suscitato la commozione di migliaia di utenti del web.
“Moose soffre molto per la perdita del suo papà umano. Aiutate Moose a trovare una nuova casa e una famiglia da amare. È dolce e felice di vivere. Ha solo bisogno di persone che aiutino il suo cuore a guarire. Ama i bambini e va d’accordo con gli altri cani. Ricuciamo questo cuore spezzato”, scrivono i volontari su Facebook e le richieste d’adozione arrivano in massa.
Nel giro di pochi giorni, il rifugio trova una famiglia perfetta per Moose, anche se il cagnolino ricorderà per sempre i momenti vissuti con il suo primo padrone.


Categorie: Storie del cuore