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Richiesta di un veterinario o la garanzia di un trasporto urgente presso una clinica veterinaria h24 per i pets di Veneziaa

03/05/2021

A Venezia, una città che in tempi normali ospita migliaia di viaggiatori, molti con animali al seguito a cui gli alberghi aprono le porte non ha però un clinica veterinaria su cui i proprietari di pets possano contare a qualunque ora del giorno.
Per ottenere questa sicurezza è stata lanciata la petizione “Richiesta Veterinario Notturno .Trasporto Urgente garantito presso una clinica H24″.
È urgente quindi creare un punto di soccorso veterinario a Venezia. Quantomeno riuscire ad avere un Trasporto Urgente garantito presso una clinica in terraferma H24 con ambulanza veterinaria e ripristinando il ferry boat notturno.
Viviamo in un’isola dove non è garantito un collegamento notturno con la terraferma. Se ci sono mezzi di trasporto ci impiegano dai 40 minuti all’ ora e mezza per arrivare a Piazzale Roma, dove poi bisogna raggiungere una clinica in taxi.
E lo sappiamo tutti quanto una diagnosi veloce ed altrettanto intervento possono essere vitali per i nostri amici animali.
Chiediamo una semplice sottoscrizione a questa petizione per chiedere aiuto ai Veterinari dell’isola ed eventualmente il Comune di Venezia qualora, in un progetto più ampio, volesse sostenere un progetto di Clinica H24 in isola o quantomeno in centro storico, mettendo a disposizione qualche edificio.
Oltremodo importante avere un Trasporto Urgente garantito presso una clinica H24 in terraferma”.


Categorie: Varie

"Un giorno da Medico Veterinario". Dog Film Festival e FNOVI assegnano riconoscimento speciale

03/05/2021

 

Sarà dedicato alla miglior storia raccontata da un medico veterinario il riconoscimento speciale concepito da Dog Film Festival in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani. Iscrizioni aperte fino al 30 maggio.
Evento speciale nel programma del Dog Film Festival: arriva il Premio FNOVI, un riconoscimento concepito in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, partner dell’iniziativa, e rivolto a premiare la miglior storia raccontata da un medico veterinario. La partecipazione è riservata ai medici Veterinari iscritti all’Ordine che dovranno narrare una giornata particolare nell’ambito della loro professione o comunque vissuta in prima persona a sottolineare la relazione empatica con i nostri amici a 4 zampe.
Il miglior racconto, di massimo 15.000 battute, verrà trasformato in un documentario prodotto dal Dog Film Festival.
Il patrimonio di esperienze e di riflessioni dei medici veterinari è grande e Fnovi ritiene che questa sia una possibilità per dare la massima visibilità al loro prezioso lavoro quotidiano. In scienza, coscienza e professionalità i medici veterinari si prendono cura degli animali, perché comprendono le loro paure e alleviano le loro sofferenze. Al Premio FNOVI si applica il Regolamento del Bando Sezione Writers. L’iscrizione è gratuita. I racconti verranno selezionati da una giuria professionale e il vincitore sarà comunicato l’8 luglio unitamente all’assegnazione dei DFF Awards. Il corto verrà proiettato e pubblicizzato nell’ambito della seconda edizione del Dog Film Festival.

I Bandi di Partecipazione sono aperti fino al 30 maggio.

Maggiori informazioni al sito: www.dogfilmfestival.it

DOG FILM FESTIVAL

È una rassegna cinematografica e letteraria italiana dedicata al cane e all’universo affettivo e culturale che lo rende protagonista di storie e relazioni con l’essere umano. Si tratta di un festival incentrato su Empatia, Natura, Ambiente e Valori affettivi che invita tre categorie di partecipanti – Producers, Lovers e Writers – a iscrivere le proprie Opere, professionali o amatoriali, per concorrere nelle rispettive e diverse sezioni all’assegnazione dei DFF Awards. Il Festival guarda all’intero universo canino ed è completato da due sezioni fuori concorso – una dedicata a premiare una produzione cinematografica storica e una dedicata a premiare l’impegno civile dei cani a sostegno dell’uomo – e dalla campagna di comunicazione sociale “Se mi abbandoni rimani solo”, promossa in collaborazione con FNOVI per contribuire a contrastare la piaga dell’abbandono.

L’iniziativa, ideata da Artix, gode del patrocinio di Croce Rossa Italiana e FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), Partner è Trip for Dog, Media partner Dimensione Suono Soft.

FNOVI

La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e? un ente sussidiario dello Stato che riunisce tutti gli Ordini dei Medici Veterinari delle province italiane, istituita con il decreto legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n. 233 del 13 settembre 1946 e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 221 del 5 aprile 1950, con modifiche della legge n. 3, 11 gennaio 2018.

Le attivita? definite come “atto Medico Veterinario” sono di competenza dei Medici Veterinari, nello specifico coloro iscritti all’albo degli Ordini professionali territoriali. Il Medico Veterinario e? responsabile di ogni atto medico eseguito direttamente o sotto la sua supervisione e/o prescrizione. Nel 2008 e? stato definito l’atto medico veterinario, aggiornato nel 2018, che ha adeguato alla realta? italiana i contenuti del Veterinary Act adottato dalla Federazione Europea della professione veterinaria della quale Fnovi e? componente.

Il Medico Veterinario svolge la propria attivita? professionale al servizio della collettivita?, tutelando la salute pubblica e degli animali e dell’ambiente. Pilastri fondamentali della professione sono la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie degli animali, del loro benessere, del loro igiene e della loro riproduzione, sia per gli animali da compagnia che per quelli allevati per finalita? produttive

L’articolo 1 del Codice deontologico definisce le attivita? dei medici veterinari al servizio della collettivita? e a tutela della salute degli animali e dell’uomo. In particolare si dedicano:

alla protezione dell’uomo e degli animali dai pericoli e danni derivanti dall’ambiente, dalle malattie degli animali e dal consumo delle derrate o altri prodotti di origine animale;
alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie degli animali e alla tutela del loro benessere;
alla conservazione e allo sviluppo funzionale del patrimonio zootecnico;
alla conservazione e alla salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio faunistico ispirate ai principi di tutela della diversita? biologica e della coesistenza compatibile con l’uomo;
alle attivita? legate alla vita degli animali d’affezione, da competizione sportiva ed esotici;
alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti;
alla promozione di campagne di prevenzione igienico-sanitaria ed educazione per un corretto rapporto uomo-animali-ambiente;
alle attivita? collegate alle produzioni alimentari, alla loro corretta gestione e alla valutazione dei rischi connessi alla gestione della sicurezza alimentare.

Foto: © Ettore Maragoni


Categorie: Animali e Cultura

Visite al cimitero con i propri animali? Anche a Monza si può

03/05/2021

Buone notizie per i cittadini di Monza che desiderano avere accanto i propri compagni di vita quando ci si reca in visita ai defunti eterno. Il Consiglio Comunale di Monza ha approvato un nuovo regolamento di polizia mortuaria che permetterà dal  il 15 ottobre, di entrare nel cimitero cittadino con cani e gatti.
Il regolamento prevede, per la custodia degli animali, l’utilizzo di un guinzaglio o del trasportino e l’obbligo della museruola per i cani di grossa o media taglia. È inoltre doveroso non disturbare la quiete che il luogo richiede e raccogliere le deiezioni del proprio animale.
Soddisfazione da parte dell’Enpa che plaude alla decisione del Comune di Monza. “I proprietari degli animali spesso vedono nel proprio amico a quattrozampe un vero e proprio sostegno psicologico dopo la perdita di una persona cara e poter far visita al proprio congiunto in sua compagnia può essere
senz’altro una cosa positiva” – spiegano dall’Ente.ENPA ricorda a tutti che il cimitero non deve essere considerato né un parco giochi né tantomeno un’area cani per far scorrazzare i propri animali.
“Il fatto che i cani vengano considerati membri della famiglia è senza dubbio positivo, ma questa opportunità offerta dal Comune di Monza non deve essere sciupata o vanificata con comportamenti irriguardosi e incivili in un luogo la cui sacralità, invece, impone assoluto rispetto”.


Categorie: Varie

In Cina la società sta imparando a riconoscere l’importanza dei cani guida, fedeli accompagnatori delle persone non vedenti

03/05/2021

Il cane guida di quattro anni e mezzo chiamato Heimengmeng non è solo un semplice assistente per Chen Yan, è il suo compagno, la sua famiglia e molto altro. «Il mio lavoro mi obbliga a viaggiare spesso. Se dovessi fare affidamento solamente sul mio bastone e non avessi un cane guida, sarei esposta a moltissimi pericoli», sostiene Chen, un’accordatrice di pianoforti ipovedente, aggiungendo che il suo fedele labrador nero conosce bene i propri doveri e li svolge con determinazione. Chen è una professionista stimata per le proprie capacità, che si reca ad accordare i pianoforti dei clienti a domicilio. Grazie all’aiuto del suo cane guida, è stata in quasi ogni angolo di Pechino e ha servito persone anche in altre città.
Come i cani poliziotto e quelli che si occupano di ricerca e salvataggio, anche i cani guida devono passare attraverso una rigida selezione e un difficile addestramento. Secondo gli standard nazionali cinesi emessi nel 2018 per gli animali di questo tipo, un esemplare candidato deve avere un pedigree completo e informazioni chiare sull’origine per tre generazioni, senza precedenti di aggressività o difetti genetici.
L’intera vita di questi animali attraversa quattro fasi: allevamento, addestramento, servizio e pensionamento. La durata del servizio va dai 6 ai 10 anni.
Teng Weimin, ex vice presidente dell’Associazione cinese dei non vedenti, afferma che in Cina i non vedenti sono 17 milioni.
Oltre ai bambini e agli anziani, sono presenti 9 milioni di non vedenti che lavorano.
Secondo gli standard internazionali basati sulle cifre appena citate il Paese asiatico al momento avrebbe bisogno di 500 cani guida, ma solo circa 200 esemplari sono disponibili, perché secondo Teng il concetto di cane guida è abbastanza nuovo.
Dalle esperienze con Jenny, il primo cane guida di Chen, a Heimengmeng, che è con lei da più di due anni ormai, l’accordatrice avverte personalmente che la società cinese sta imparando ad accettare i cani guida.
“Anni fa mi veniva rifiutato l’ingresso in quasi tutti gli spazi pubblici con un cane guida. Potevo persino percepire la visibile tristezza di Jenny”, ha dichiarato Chen, aggiungendo che molte persone avevano paura che il suo cane sporcasse o potesse persino attaccare qualcuno: “credo che il motivo non sia la scortesia delle persone, ma semplicemente la scarsa conoscenza dei cani guida”.
Negli ultimi dieci anni, Chen ha cercato di creare una maggiore consapevolezza pubblica sui cani guida attraverso i suoi libri, dipinti e sulle piattaforme di social media. I suoi brevi video hanno attirato decine di migliaia di follower online. «Ora anche l’ospedale permette a Heimengmeng di accompagnarmi nel reparto», ha affermato l’accordatrice. «I pazienti sono anche disposti a condividere una stanza con me pur sapendo che ho un cane guida. Mi sento molto gratificata».

La Cina ha introdotto i regolamenti sulla costruzione di ambienti senza barriere nel 2012, che stabiliscono chiaramente che il personale nei luoghi pubblici dovrebbe fornire servizi privi di ostacoli per le persone non vedenti con cani guida. Le norme di sicurezza delle operazioni di transito ferroviario di Pechino, entrate in vigore nel 2015, permettono alle persone non vedenti di portare i loro cani in metropolitana. «Quando esco con il mio cane guida, se mi viene negato l’accesso a un autobus o a un ristorante, altri passeggeri e clienti intervengono sempre in mia difesa. I pendolari della metropolitana e degli autobus non sono più sorpresi di vedere un cane guida», ha detto Zhou Tong, un dipendente di una società di giochi che possiede un cane guida. Candie, 16 anni, è il primo cane guida a servire in Cina con una certificazione internazionale per cani di servizio. Il suo addestratore Lian Qin ha affermato che dall’ignoranza iniziale fino alla situazione attuale in cui c’è una maggiore comprensione, la crescita nell’accettare i cani guida da parte della società è stato un visibile processo di transizione.
Il numero di cani guida nel Paese asiatico è passato da zero a centinaia e il numero dei centri di addestramento per questi animali è salito notevolmente. Lian spera che in futuro saranno costruite più strutture di supporto volte a rendere più facile gli spostamenti per i non vedenti. (segue su cinaitalia.com)


Categorie: News dal Mondo