Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

La storia della gattina Lani che saltella come un coniglietto. Una malformazione non le ha impedito di essere felice (video)

30/11/2020

Non c’è bisogno di essere perfetti per vivere amati e felici. Ce lo insegna la storia di Lani, una gattina di San Francisco affetta da ipoplasia radiale, una deformazione agli arti anteriori che, nonostante il suo handicap, vive felice e amatissima con i suoi umani. Lani non cammina come gli altri gatti ma saltella sulle zampe posteriori stando eretta. Ma per lei non è un problema.
La gattina viveva in strada poi qualcuno ha portato lei, la mamma e i suoi fratellini al Saving Grace Rescue Inc  Lei era la più piccola della cucciolata e con una grave malformazione come l’ipoplasia radiale.
Al rifugio Lani ha mostrato tutta la sua vitalità, nonostante la sua menomazione: ha voluto conoscere e giocare con tutti gli altri gatti ospiti del rifugio e per tutto il tempo «saltava e correva da una parte all’altra come ogni cucciolo».
Non ha impiegato molto a trovare una coppia disposta ad adottarla e a prendersi cura di lei. «Ma ci ha fatto molto preoccupare»»: a sette settimane a pesava appena 400 grammi e non sembrava crescere. «Perché non mangia, perché non guadagna peso?». Ma piano piano Lani è migliorata, diventando sempre più forte. Ed «è stata una gioia immensa».
Ora la gattina è adulta, è in forma e continua ad essere una scintilla di allegria «Lani è veramente dolce ma anche iperattiva. Può sembrare strano, ma anche se può sembrare diversa è perfetta così com’è», afferma la sua umana.


Categorie: Curiosità

Kavaan non sarà più "l'elefante più solo del mondo". Per lui una nuova vita in Cambogia con altre tre pachidermi

30/11/2020

Kavaan, conosciuto come “l’elefante più solo del mondo” non lo sarà più. Dopo aver trascorso 35 anni nello zoo fatiscente di Islamabad, capitale del Pakistan, ora la sua triste esistenza cambierà. Tutto è stato preparato e domenica è stato trasferito in Cambogia dove andrà a vivere nel Cambodia Wildlife Sanctuary, una specie di ‘paradiso degli elefanti’.
Prima di intraprendere questo viaggio Kavaan è stato accuratamente visitato. Il lungo isolamento lo hanno fortemente minato il suo benessere ma ora è pronto a volare; tutto è pronto per il suo viaggio”, ha detto all’Ansa il dottor Amir Khalil di Four Paws, organizzazione per il benessere degli animali. L’elefante aveva un anno quando arrivò in Pakistan dallo Sri Lanka, nel 1985. Cinque anni dopo, nel 1990, gli è stata messa accanto una femmina di elefante chiamata Saheli, che però è morta nel 2012, lasciando Kavaan da solo, nello zoo. A causa della solitudine e dei maltrattamenti, Kavaan ha sviluppato problemi di salute fisica e mentale. Nel 2015, attivisti per i diritti degli animali in tutto il mondo hanno iniziato una campagna per salvare l’elefante. Il 21 maggio 2020, l’Alta Corte di Islamabad ha stabilito che Kavaan doveva essere trasferito in una riserva. Dopo una quarantena di un mese andrà nel Parco dove lo aspettano tre elefanti asiatici.


Categorie: News dal Mondo

Derby, il cane eroe dei vigili del fuoco va in pensione. Lavorò ad Amatrice e per il crollo del Morandi

30/11/2020

Per Derby, cane border collie, dopo un lungo addestramento e numerose operazioni di ricerca e di soccorso, è arrivato il momento della “pensione”. Ormai a 11 anni e dopo una valorosa carriera nei Vigili del Fuoco come “vigile aggiunto”, Derby si ritira per vivere una vita di riposo e libertà. Divenuto operativo nel 2011 ha partecipato a numerose ricerche di persone disperse, divenendo decisivo in alcune circostanze e permettendo il ritrovamento di persone ancora vive.
Aveva cercato sopravvissuti tra ciò che rimaneva di Pescara del Tronto distrutta dal terremoto poi, con il suo fiuto di cane specializzato nell’individuare tracce tra le macerie, è stato impiegato a Genova per il crollo del ponte Morandi.
si è sempre distinto per il suo “fiuto” e per l’instancabile lavoro svolto, grazie ad una perfetta sinergia con il proprio conduttore CRE Albergotti Stefano. Ora quindi è giunto ad un meritato riposo e nell’augurarle ancora tanti giorni felici, ha dichiarato il comandante provinciale Ing. Cuglietta, tengo a ringraziare il CRE Albergotti per la costanza e per l’abnegazione dimostrata dapprima nell’addestramento e poi nella sua condotta e per aver condiviso con tutti noi la vitalità e la gioia portata all’interno della nostra sede da Derby.
I nuclei cinofili Umbria hanno una tradizione decennale ed è in continua espansione sia in termini di numeri che di professionalità. Si tratta di unità che dopo una verifica iniziale, mensilmente vengono sottoposti ad addestramenti e prove per la verifica del mantenimento delle capacità operative che viene effettuato in vari siti nazionali. Presso la sede dei Vigili del fuoco di Città di Castello è operativa un campo macerie, normalmente utilizzato per queste prove, che dovrebbe essere presto potenziato.


Categorie: Varie

Ruba nelle auto, ladro 'tradito' dal suo cagnolino nella zona di Albenga

30/11/2020

I cani non sempre sono amici dell’uomo, almeno di quelli disonesti anche se sono i proprietari. E’ quanto successo ad un uomo a Tortona (AL). Rubava oggetti dalle auto, e’ stato riconosciuto grazie al cane che si portava dietro per distrarre chi poteva controllarlo. E’ ora agli arresti domiciliari un uomo di 44 anni, residente nel campo nomadi  della cittadina che e’ stato rintracciato dai carabinieri di Capriata d’Orba come responsabile dei furti in alcune auto a Gavi e a Predosa, tutti avvenuti dal 9 giugno al 20 di ottobre. E’ stato identificato anche per via del cagnolino che usava come “diversivo”, che secondo lui avrebbe aiutato a non dare nell’occhio. Sono in corso indagini per accertare se sia o meno responsabile di altri reati analoghi avvenuti in zona. (ANSA)


Categorie: Varie

STOP alla caccia alla volpe in tana! La LAC consegna le prime 170.000 firme

30/11/2020

Si è svolto il 16 novembre l’incontro fra i rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste con il Sottosegretario del Ministro della Giustizia, nel quale la LAC, oltre ad altre osservazioni, ha portato la raccolta firme “STOP caccia alla volpe in tana” che ha finora raccolto 170.000 firme. La Petizione, organizzata assieme all’ Associazione Rifugio Miletta, ha avuto enorme risposta da parte dei cittadini, perchè la caccia in tana è una forma di caccia crudele, efferata che, ricordiamo, potrebbe essere fermata da subito perchè viola gli artt. 544 ter e quinquies del Codice Penale (divieto di maltrattamento e combattimento fra animali). 
Il Sottosegretario del Ministro della Giustizia, si è dimostrato sensibile ed attento e ci ha promesso un riscontro, facendosi carico anche di portare le firme al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa,
da cui aspettavamo una risposta.
La petizione rimane aperta, continueremo a raccogliere firme e chiedere che finalmente venga dato ascolto alle migliaia di cittadini che chiedono urgentemente il fermo di una pratica crudele e inaccettabile.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Muore per l'aggressione dei 3 cinghiali che l'uomo teneva in un terreno del Forlivese

28/11/2020

E’ morto il cacciatore di 65 anni, originario di Potenza, ma residente a Meldola (Forlì-Cesena) che nei giorni scorsi era rimasto gravemente ferito dopo essere stato azzannato e ferito gravemente dai tre cinghiali che accudiva in un recinto vicino a casa.
L’uomo, come riporta l’edizione locale del Resto del Carlino, mercoledì pomeriggio stava dando da mangiare agli animali quando è stato improvvisamente aggredito a morsi e a colpi con le lunghe zanne dei due maschi, subendo gravi ferite alle gambe e alle braccia.
Trasportato all’Ospedale Bufalini di Cesena, inizialmente le sue condizioni non sembravano così preoccupanti, poi, ieri, dopo un’operazione, la situazione è peggiorata ed è morto.
L’uomo aveva trovato i tre cinghiali circa un anno fa, decidendo di tenerseli. Un successivo intervento della Polizia Provinciale aveva portato al sequestro degli animali, lasciati in custodia all’uomo. Il tribunale aveva poi revocato il sequestro attribuendo all’amministrazione provinciale il compito di trovare per i tre cinghiali un luogo idoneo. Proprio in questi giorni era previsto il loro trasferimento.

 


Categorie: Varie

Arriva Catflix, la prima piattaforma streaming interamente dedicata a film e serie tv coi gatti

28/11/2020

Gattari, gattare, e tutti coloro che hanno dato al proprio felino le chiavi della casa e del cuore ma non quelle del telecomando, state pronti a strabuzzare gli occhi. Il vostro desiderio più nascosto è finalmente diventato realtà: è nata Catflix. La notizia e ripresa dal sito hallofseries.com.  da  la piattaforma di serie tv interamente dedicata al vostro gatto. Come Netflix, ma fatta per un pubblico felino e per i suoi padroni. Andiamo a scoprire tutto nel dettaglio!
L’idea nasce in Cile ed è una geniale mossa pubblicitaria dell’azienda Champion Cat, specializzata nella vendita proprio di cibi per gatti. A giugno l’azienda ha lanciato Catflix che, come si può intuire dal nome, è una vera e propria parodia di Netflix ma… in versione felina!
Tutti gli show più amati, tutti i personaggi più iconici, si dotano di pelo e quattro zampe per un’esperienza unica.
Giusto per farvi capire, ecco un piccolo catalogo degli show sulla piattaforma. Riuscite a riconoscerli tutti?

Stranger Cats
Darkat
La Catsa de Papel
Cat Mirror
Cat Wars
Catman
Breaking Cat
Paranormal Cativity
Cat of Thrones
Catformers
Titanicat
Cat Bill (Kill Bill)
Dura de Cazar (Die Hard)
Catzadores de Mitos (MythBusters)
Ovviamente non sono serie tv vere e proprie, ma delle micro parodie della durata di circa un minuto e mezzo l’una, che potete vedere con i sottotitoli in spagnolo. La piattaforma e l’esperienza di visione ricordano enormemente il celebre originale, ma con una differenza. Qui è molto più diffuso il viola, che è il colore simbolo dell’azienda.
Ciliegina sulla torta? L’iniziativa di Champions Cat ha uno scopo benefico. Infatti parte degli introiti generati dalla piattaforma serviranno ad aiutare Fundacion Adopta, che da anni in Cile lavora per combattere il fenomeno del randagismo e permettere a tutti i felini di avere una casa e cure mediche.


Categorie: Curiosità

Cane tenuto a catena: 500 euro di multa per un abitante di Aradeo (LE)

27/11/2020

Un uomo di Aradeo (LE) è stato sanzionato con una multa di 500 euro per aver tenuto in un terreno uno dei suoi cani a catena. Con l’entrata in vigore della legge Regionale n.2/2020, a tutela degli animali infatti, i cani non possono più essere tenuti alla catena cosa che l’uomo faceva con continuità.
A seguito di una segnalazione, le guardie zoofile Agriambiente di Nardò insieme al Servizio Veterinario ASL area C Lecce Nord, sono intervenute ad Aradeo presso un terreno dove erano detenuti tre cani dei quali uno legato alla catena.
Per questa ragione le guardie hanno dovuto applicare la nuova normativa che prevede una sanzione amministrativa da 500 a 1500 euro. Il Servizio Veterinario ASL dopo gli accertamenti del caso ha disposto delle prescrizioni a cui il proprietario dei cani dovrà ottemperare per migliorare il luogo di detenzione degli animali.


Categorie: Curiosità

Giovane capriola ferita da un proiettile messa in salvo da Enpa. “Liguria sempre più terra di bracconaggio".

27/11/2020

Ancora un episodio di bracconaggio. Il Cras Enpa di Campomorone ha recuperato proprio a pochi metri dalla sua sede una capriola ferita gravemente da un proiettile che è entrato dalla spalla sinistra e le ha aperto una voragine. “Miravano al cuore – afferma Massimo Pigoni, Vice Presidente nazionale Enpa – per lei purtroppo non c’è stato molto da fare, solo sopperire alla mancanza di compassione di chi ha cercato di ucciderla, con un ultimo gesto d’amore. Quello che fa più rabbia è che la caccia al capriolo in questo periodo non è consentita”. L’animale, tra l’altro era stato avvistato questa estate diverse volte, sempre accompagnata da due giovani cuccioli che non erano con lei al momento del recupero, probabilmente spaventati dagli spari.
Dimezzati gli agenti del Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale
“L’attività venatoria è legale – spiega Massimo Pigoni – ma questo è bracconaggio dal momento che la caccia al capriolo è vietata in questo periodo dell’anno. Purtroppo abbiamo potuto osservare un incremento notevole nei reati di bracconaggio in Liguria negli ultimi anni, complici anche le scelte politiche poco lungimiranti della Regione come il dimezzamento in circa due anni del numero degli agenti del Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale. Risorse importanti per il controllo del territorio, già molto complesso di per sé, la cui ha assenza ha avuto conseguenze sia pratiche che psicologiche. I bracconieri, infatti, oggi in Liguria si spingono a fare operazioni che prima non avevano mai osato. E’ come fosse calato un velo di impunibilità che avvolge le loro azioni e rende il nostro territorio molto più vulnerabile ai loro attacchi”.
Il caso degli Ibis eremita protetti dall’Ue uccisi in Liguria
“Non è un caso – continua Massimo Pigoni – che anche la stampa estera abbia acceso i riflettori sulla mancanza di politiche anti bracconaggio della Regione Liguria. Il 9 novembre scorso, infatti, il trasmettitore di un ibis eremita facente parte del progetto “Reason for Hope” di LIFE+ Biodiversità, uno dei più grandi progetti europei di conservazione di una specie, ha segnalato la morte dell’esemplare protetto proprio vicino a La Spezia. Come segnalato dal team Waldrappteam che cura il progetto finanziato dall’UE, fino al 70% delle morti di ibis eremita è stato causato dalla caccia illegale nel nostro Paese. Dal 2017 c’è un piano d’azione contro la caccia agli uccelli selvatici in diverse regioni, ma la Liguria non è tra queste. Il team Waldrapp ha chiesto quindi quindi che la Liguria venga definita come un altro punto nero nell’ambito del Piano d’Azione Nazionale e che vengano al più presto adottate misure adeguate contro la caccia agli uccelli selvatici. La morte di ogni singolo uccello significa una battuta d’arresto per il progetto e una perdita di circa 15.000 euro”. (enpa.it)


Categorie: Varie

Kyo, il gattino californiano maleducato che manda tutti a quel paese (video)

27/11/2020

Kyo è un gattino californiano di sei mesi.  Come tutti i gatti, specie quelli piccolini, è bello e con un aspetto d’angioletto. Ma se lo vedeta in un video su TikTok che fa mostra come Kyo comunichi con i suoi proprietari, vi ricrederete perchè il tenero micino si mostra in tutta la sua scostumata arroganza mentre parla e manda tutti a quel paese.
Naturalmente Kyo non ha il dono della parola, i suoi proprietari, Lila y Austin Engelman, infatti, gli hanno insegnato a premere una serie di pulsanti vocali preregistrati con i quali hai imparato a far capire se è affamato o arrabbiato. Una cosa utile, divertente…solo che il micino sembra preferire i pulsanti che maledicono, e insolentiscono i suoi “genitori”!
Kyo è in realtà un micio molto amato e la sua vita è molto felice.

Il papà e la mamma umana hanno avuto la brillante idea di insegnare al gatto fin da quando aveva solo otto settimane la maniera di comunicare attraverso un sistema di pulsanti creato apposta per rendere più facile la comunicazione uomo-animale.
Saranno rimasti scioccati del risultato nello scoprire i pensieri del loro caro Kyo!


Categorie: Curiosità

Lupo investito da un'ambulanza della Croce Rossa sulla statale tra Rovereto e Serravalle: è il terzo in venti giorni in Trentino

27/11/2020

Il Trentino ha un difficile rapporto con i predatori come orsi e lupi che, rintrodotti sul territorio, ora stanno ripopolando la Regione arrivando fino alle aree antropizzate.
Una presenza non sempre fortunata per questi animali le cui uccisioni, volontarie o casuali, sono sempre più frequenti. Come riportato da ildolomiti.it.
Questa volta, però, almeno chi lo ha investito ha allertato i carabinieri. L’esemplare, spiega la Pat, ”potrebbe essere il maschio Alpha del Carega” ma anche no

Un lupo è stato investito e ucciso, ironia della sorte, da un’ambulanza sulla statale 12 tra Marco di Rovereto e Serravalle all’Adige. Si tratta del quinto lupo che viene rinvenuto morto in provincia quest’anno a causa di investimenti, e del terzo nel corso degli ultimi venti giorni. Questa volta, però, almeno chi lo ha investito ha allertato i carabinieri. L’esemplare, spiega la Pat, ”potrebbe essere il maschio Alpha del Carega” o forse no.
Statistiche preoccupanti che dimostrano da un lato come la presenza di questi animali sia sempre più solida in Trentino ma dall’altra anche che troppo spesso l’attenzione per chi guida finisce per essere un optional. Quel che è certo è che la frequentazione da parte dei lupi delle zone basse di quota sia accentuata in questo periodo dalla consistente presenza in fondovalle degli ungulati selvatici, soprattutto caprioli nella val d’Adige, che sono tra le prede del lupo.
E mentre nelle altre situazioni la carcassa dell’animale è stata trovata dopo l’incidente a bordo strada perché nessuno aveva denunciato l’accaduto, questa volta essendo rimasta coinvolta un’ambulanza la segnalazione è stata data dagli stessi operatori sanitari. A rimanere ucciso un lupo adulto e i primi esami condotti dal medico veterinario evidenziano che si tratta di un esemplare maschio adulto che era in buono stato di salute, di 37 chili.
Considerato il luogo in cui è avvenuto l’investimento, spiega la Provincia, è probabile che il lupo appartenesse al branco del Carega ”potrebbe trattarsi del maschio Alpha – scrive la Pat – ma non si può del tutto escludere che fosse un altro maschio presente nel gruppo famigliare, né che fosse un animale solo, in dispersione”. Le analisi ulteriori, anche genetiche, che verranno condotte sulla carcassa potranno forse fornire qualche ulteriore informazione al riguardo.

 


Categorie: Varie

Perchè i gatti corrono all'improvviso per tutta casa? Non è follia ma istinto naturale

26/11/2020

Il nostro gatto sfreccia improvvisamente correndo in tondo per il giardino, la casa o il salotto senza una ragione apparente? Ci dobbiamo preoccupare per la sua salute mentale? No! E’ un buon segno Vuol dire che vivere con noi lo rende felice perchè lo facciamo sentire bene, amato e soddisfiamo le sue aspettative. La corsa sfrenata corrisponde al grido di gioia di un bambino, ma i gatti, si sa, sono educati e non urlano. Insomma i gatti manifestano la loro felicità correndo all’impazzata.
E’ un’esplosione di energia che il gatto, specie quello domestico, deve scaricare. Grande la differenza tra la vita in natura e quella in casa. Il gatto casalingo, a differenza di quelli che vivono in natura, liberi di cacciare e muoversi, si sfoga come può. Costretto a tantissime ore di inattività, ha un urgente bisogno di scaricare energie e muoversi il più possibile, anche senza un motivo apparente. Ogni specie ha i propri istinti, e facendo questo il gatto non fa altro che esprimerne i più importanti: la caccia e tutti gli inseguimenti che ne conseguono.

 


Categorie: Curiosità