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Pensavano fosse un cane invece era un lupo ferito. Visitata e riconosciuta dal Cras di Genovae lsarà curata in una clinica specializzata in Lombardia

26/10/2020

L’ha trovata ferita, incapace di muoversi alle porte di Tiglieto, in provincia di Genova, un automobilista che passava in zona. Scambiata per un cane è stata chiamata la Croce Gialla di Genova che si occupa di recuperi di animali domestici. Una volta sul posto però ci si è resi conti che non si trattava di un cane. L’animale è stato quindi portato al Cras Enpa di Campomorone dove i veterinari hanno immediatamente riconosciuto la specie: una giovane femmina di lupo appenninico. Gli operatori del Cras Enpa di Genova si sono quindi subito attivati per trovare una clinica in grado di prendersi cura dell’animale e, insieme di comune accordo con il Cras di Monte Adone è stata individuata una struttura veterinaria in Lombardia.
“Non è ancora chiaro cosa le sia successo – spiega Massimo Pigoni, vice presidente nazionale Enpa e responsabile Cras Enpa Genova – forse un impatto con un veicolo, per adesso la lupa non riesce ad alzarsi e non ha sensibilità alle zampe posteriori. In queste ore è in viaggio verso una clinica specializzata: verrà fatta una TAC per individuare il problema, poi verrà fatto il possibile per salvarla, se necessario intervenendo chirurgicamente. Aspettiamo il risultato degli esami in serata”.


Categorie: Varie

"Diritti degli Animali: le nuove frontiere per la loro tutela" Convegno in diretta streaming della LNDC - Animal Protection

26/10/2020

In Italia, maltrattamenti e uccisioni di animali sono in aumento e, spesso, restano impuniti a causa dei I buchi legislativi presenti nel sistema giuridico italiano. Tra riti abbreviati, sospensione della pena e messa alla prova, praticamente nessuno sconta realmente nemmeno un giorno di prigione anche in caso di condanna.
LNDC – Animal Protection, a 70 anni dalla sua fondazione, organizza il 6 novembre 2020 il convegno in diretta streaming “Diritti degli Animali: le nuove frontiere per la loro tutela” in onda dalle 14.30 alle 19.00.
Per fare luce una volta per tutte sulle riforme che occorrono nel diritto penale, civile e amministrativo per una effettiva tutela degli animali; affinché il legislatore, i magistrati, le forze dell’ordine e le istituzioni tutte vengano spinte a quell’effettivo cambio di rotta richiesto oggi da moltissimi cittadini.
L’animale come “essere senziente” e meritevole di tutela da parte del nostro ordinamento, è un concetto ormai quasi scontato. Sul piano giuridico, ma anche etico, il vero traguardo che oggi abbiamo di fronte è quello di far diventare oggetto della tutela direttamente gli animali in quanto tali e non per i legami sentimentali o emotivi che ci legano ad essi.
Unisciti anche tu alla battaglia di LNDC per dare agli animali una legge che li tuteli concretamente e che punisca in maniera severa chi li maltratta e li uccide, affinché non vengano mai più considerati vittime di “serie B”.  

 

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Categorie: Eventi e Appuntamenti

Preoccupazione per le aggressioni notturne contro i cani. Dopo il primo caso denunciato a metà Ottobre, una nuova segnalazione

26/10/2020

Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno spinto uno o più malviventi ad aggredire con crudeltà alcuni cani custoditi all’interno di proprietà private.La prima aggressione è avvenuta risale nella notte tra il 13 e 14 Ottobre nel territorio piombinese dove un malintenzionato è entrato in un terreno di proprietà dove si trovava un cane di 6 anni razza springer spaniel e si è accanito contro l’animale che purtroppo, nonostante le cure fornitegli, ha perso un occhio. L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri.
Ora a distanza di qualche giorno, si sono verificati nuovi episodi di aggressione notturne contro tre cani che si trovavano al riparo in una zona limitrofa. Anche Federcaccia Piombino ha diffuso la notizia e l’invito a sorvegliare gli animali.
“Siamo preoccupati per i vari e recenti episodi di violenza su alcuni cani della zona; si tratta di atti deprecabili che condanniamo con forza perché sintomi di gravi propensioni alla violenza. – ha commentato l’assessora alle Politiche animali del Comune di Piombino Simona Cresci – Violenza che è chiaro segnale di atteggiamento antisociale e deviante che non deve e non può essere ignorato. Riteniamo che un problema profondo e di questo peso va risolto anche a monte: deve definitivamente essere estirpata la cultura dell’animale come oggetto di cui si può disporre a proprio piacimento. Solo così possiamo eliminare il sadismo che spesso l’accompagna”.
Enpa Piombino si era fatto portavoce e invitato i proprietari dei cani a fare attenzione e a chiunque avesse notizie in merito a mettersi in contatto con la Compagnia dei Carabinieri.


Categorie: Varie

"Il gatto dai denti a sciabola" poco in comune con i nostri mici domestici, solo lontanissimi parenti

24/10/2020

Il gatto dai denti a sciabola  è un membro di vari gruppi estinti di mammiferi predatori che sono caratterizzati da canini lunghi e ricurvi a forma di sciabola che sporgevano dalla bocca anche quando chiusi. I gatti dai denti a sciabola sono stati trovati quasi in tutto il mondo da 42 milioni a 11.000 anni fa . Il primo fossile di gatto dai denti a sciabola in Canada è stato trovato a Medicine Hat , in Alberta. Uno dei generi più conosciuti è Smilodon , specie delle quali, soprattutto S. fatalis , vengono comunemente, ma erroneamente, chiamate “tigri dai denti a sciabola”. Tuttavia, l’uso della parola gatto è in alcuni casi un termine improprio , poiché molte specie chiamate “gatti” dai denti a sciabola non sono strettamente imparentate con i gatti moderni ( Felidae ).
Anche se i nostri mici domestici a volte possono comportarsi come  piccole tigri, il gatto moderno è solo un lontano cugino dei grandi felini selvaggi come i leoni, le tigri e i giaguari, mentre la sua parentela con le antiche tigri dai denti a sciabola è ancora più remota. A raccontare la storia evolutiva dei nostri amici a quattro zampe è lo studio comparativo dei teschi dei felini antichi e moderni condotto dall’università di Bristol in Gran Bretagna e pubblicato sulla rivista Plos One.
I ricercatori Manabu Sakamoto e Marcello Ruta hanno messo a confronto le caratteristiche morfologiche dei crani dei gatti moderni con quelli dei loro antenati preistorici e quelli delle antiche tigri dai denti a sciabola ormai estinte, creando un unico database di informazioni. Dalle misurazione dei teschi e’ emersa una profonda divergenza evolutiva tra i gatti moderni e le tigri dai denti a sciabola. Per quanto riguarda invece i felini moderni, è risultato che quelli di taglia medio-piccola, e cioè i gatti domestici e i loro ‘parenti’ più stretti come il puma, la lince e il ghepardo, si sono separati in maniera marcata dai felini più grossi, come tigri, leoni e leopardi, prendendo strade differenti nell’evoluzione della forma del cranio.

 

 

Fonte: https://it.qaz.wiki/wiki/Saber-toothed_cat


Categorie: Curiosità

BAUCOACH® l Pet Caretaker® formato da Baubeach® Si ha tempo fino al 30 ottobre per iscriversi al nuovo corso. Lezioni in webinair a partire dal 16 novembre

24/10/2020

In questo mondo pieno di incertezze, l’unico punto di riferimento è costituito dalla famiglia, all’interno della quale i Pets hanno raggiunto un ruolo centrale, in cui affettività e rispetto stanno prendendo il posto delle dinamiche più “utilitaristiche” di un tempo.
Il cane, in particolare, appartiene alla nostra vita; la sua presenza condiziona le nostre scelte e spesso ci migliora l’esistenza.
E’ stimato che in Italia ci siano circa 50.000 Dog Sitter: ma questa figura professionale non è normata né esiste un parametro di formazione sicuro e garantito. Molto spesso la professione del Dog Sitter è assimilata ad un “lavoretto” da fare prima di riuscire a trovare un “vero impegno stabile e serio”.
Partiamo da qui: Baubeach®, ovvero l’Associazione che da oltre 20 anni si batte per equiparare i diritti dei cittadini che vivono con un cane con i restanti, rendendo fruibili i luoghi di vacanza e battendosi anche perché la realtà divenga più a “misura di cane”, proponendo quindi un approccio che rispetti le esigenze etologiche del cane (socializzazione, condotta libera), crede che questa professione possa essere molto “seria”. Anzi lo debba essere, per garantire alle famiglie la possibilità di fidarsi e affidarsi, con le condizioni di assistenza migliori, con la potenzialità di riuscire ad allineare alla gestione del tempo solitario del proprio cane (o gatto), anche un deciso cambiamento delle proprie abitudini di vita, volte naturalmente verso un miglioramento e una maggior consapevolezza.
Per questo oggi l’Associazione, nell’ambito del suo settore formativo, ha messo in cantiere la creazione di questa nuova figura: il BAUCOACH®, che è inserito all’interno della macroarea PET CARETAKER IHOA® (ovvero chi si prende cura del pet creando un habitat ideale per gli animali ) .

Il BAUCOACH® avrà una preparazione nell’ambito :

• dell’etologia del cane e del gatto;

• della gestione del tempo di questi animali, con una selezione di attività che migliorino la loro routine quotidiana e la loro salute;

• studierà quali sono le emergenze veterinarie e come intervenire;

• parteciperà alla ideazione di una dieta naturale e salutare per il Pet;

• potrà fornire consigli sulla organizzazione degli spazi e degli arredi interni;

• introdurrà nella vita familiare alcune abitudini positive e migliorative, che rafforzano il rapporto con il pet;

• saprà pianificare il proprio lavoro dal punto di vista logistico e dell’immagine;

• entrerà a far parte di una Rete di strutture che possono offrire degli Spazi adeguati alla felicità del cane (luoghi della Gioia), alla sua socializzazione in libertà, con il fine ultimo di migliorare la vita del cane nell’ambito sociale umano;

• avrà delucidazioni sul mercato di riferimento “Pet friendly”, per ampliare la sua capacità e potenzialità.

Questa formazione, che viene riconosciuta da AICS Cinofilia, e per la quale verrà rilasciato un attestato di qualifica professionale, avrà luogo a partire dal prossimo 16 novembre; le iscrizioni potranno essere registrate entro il 30 ottobre p.v.
La modalità del corso, anche per assecondare le necessità di non assembramento, saranno E-learning, con webinar live ed esame finale, che richiederà anche una richiesta di documentazione comprovante la assenza di precedenti penali, per garantire l’affidabilità dei professionisti.
Successivamente gli stessi verranno inseriti all’interno di un Registro professionale a disposizione degli Utenti, dove verrà pubblicata una Mappa dei Luoghi della Gioia, ovvero una rete logistica di luoghi di riferimento / quartieri / sinergie associative, in grado di assicurare le migliori soluzioni per il tempo libero per i futuri clienti a quattro zampe e per le loro famiglie umane .

Tutte le info alla pagina https://www.baubeach.net/pet-caretaker-ihoa


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Annullata l'asta che metteva in vendita un cucciolo di cane. Il Pubblico Ministero lo affida alla LAV in attesa di una buona adozione

23/10/2020

Il caso del cucciolo messo in vendita all’asta dal Tribunale di Trento, al prezzo di 100 euro con possibilità di rilancio di 50, aveva suscitato notevole indignazione nell’opinione pubblica trentina e nazionale e aveva spinto la LAV a scrivere alla Procura chiedendo l’annullamento dell’asta e l’affido del cucciolo di cane, in modo da potergli regalare una seconda possibilità in un’idonea famiglia. In poche ore il Pubblico Ministero, che ringraziamo, ha accolto la nostra istanza anche alla luce dei requisiti ministeriali che la nostra associazione possiede e ne ha disposto l’affido alla LAV.
“Siamo molto contenti della decisione del Pubblico Ministero” afferma Simone Stefani, vice Presidente LAV e responsabile della Sede LAV di Trento, “così facendo ha dimostrato grande sensibilità in un contesto normativo che spesso vede ancora gli animali come oggetti e non come esseri senzienti che provano sentimenti e hanno relazioni affettive e sociali proprio come noi.” Tra le motivazioni della disposizione firmata dal PM vi è “evitare il pericolo che il cane possa cadere nelle mani di persone che non hanno a cuore il suo benessere”. Da lunedì inizieremo quindi a prenderci cura del cagnolino e a metterci all’opera per individuare una famiglia idonea ad accoglierlo nella propria casa e nella propria vita.
Questa è una vicenda a lieto fine, ma purtroppo nel nostro ordinamento giuridico gli animali sono ancora considerati cose. Sebbene in ambito di diritto civile, proprio grazie a una proposta di legge fortemente voluta dalla LAV, gli animali che vivono in famiglia sono impignorabili e pertanto non è possibile metterli all’asta; così non è in ambito penale il cui Codice di procedura prevede ancora questo istituto che non tiene conto della loro imprescindibile natura di esseri senzienti che provano emozioni, proprio come noi.
E’ necessaria una modifica urgente al Codice di procedura penale e il riconoscimento degli animali quali esseri senzienti affinché essi non possano più essere oggetto di asta. Gli animali non sono televisori o lavatrici, anche il diritto civile e penale deve tenerne conto.

(Testo Lav)


Categorie: Varie

Cuccioli di cane abbandonati in un sacco. L’Enpa di Isernia li salva e lancia un appello: pene severe per chi abbandona

23/10/2020

Ancora un abbandono. Ancora cuccioli ritrovati in un sacco. A distanza di tre mesi i volontari dell’Enpa di Isernia hanno raccolto un sacco con tre cuccioli di pochi giorni a Fornelli, in provincia di Isernia, nello stesso posto dove avevano rinvenuto un sacco con quattro cuccioli.
“Li mette in una busta e li lascia lì – scrive l’Enpa di Isernia in un post Facebook – tanto qualcuno passerà e li vedrà. Poi torna a casa e se la prende con lei perché è femmina, perché è andata in calore per l’ennesima volta e ha partorito ancora e la lega con quella catena al collo. Questa storia si ripete ogni giorno nel nostro Molise. A Fornelli sempre di più. Si perché è già la seconda cucciolata in tre mesi. Anzi, forse la mamma è la stessa”.
L’Enpa di Isernia ha quindi lanciato un appello sui social affinché chi ha visto o chi sa qualcosa si faccia avanti. “Questa cagna sta soffrendo – continua l’Enpa di Isernia – Dobbiamo salvarla dal suo aguzzino e questi cuccioli sono salvi per miracolo. Aiutateci a denunciare. Chiediamo pene severe per chi non sterilizza. Pene severe per chi abbandona”. (enpa,it)


Categorie: Varie

A rischio gli oltre 40 gatti anziani della colonia felina di Piazza Vittorio. Enpa sostiene petizione per fermare la Sovrintendenza Capitolina

23/10/2020

Roma, Enpa alla Sindaca Raggi: “Giù le mani dalla colonia . ”

Gli oltre 40 gatti anziani della colonia felina presente a Piazza Vittorio a Roma potrebbero non avere più un posto dove ripararsi a causa della sconsiderata decisione della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di gettare via le cucce dei gatti, peraltro dignitosissime e costantemente curate e pulite, in occasione dell’inaugurazione del parco di Piazza Vittorio Emanuele II. Carla Rocchi, Presidente Enpa Nazionale: “La Sindaca evidentemente ignora che la colonia felina di Piazza Vittorio è tra le più antiche di Roma, curata e accudita da volontari. Privare i gatti della colonia felina riconosciuta dell’area della cosiddetta “Porta Magica” ed esporli ai rischi delle intemperie per mettere una toppa ad anni di mancata manutenzione dell’area è inaccettabile. Ricordiamo alla Sindaca di Roma Virginia Raggi che scegliere di far soffrire i gatti, e per di più farlo in nome di un’inaugurazione, prefigura il reato di maltrattamento di animali, secondo la legge nazionale 281/91 che vieta espressamente spostamento e maltrattamento di gatti e secondo l’articolo 11 della legge regionale n° 34/97. Chiediamo dunque che nessuno tocchi le cucce dei gatti di Piazza Vittorio. L’Ente Nazionale Protezione Animali non resterà certamente a guardare mentre si fa cattiva politica sulla pelle dei gatti”.
In attesa di avere risposte concrete dal Comune di Roma l’Ente Nazionale Protezione Animali sostiene la petizione lanciata su Change.org “Salviamo i gatti di della porta magica”ed invita tutti cittadini a firmarla. Ad ora quasi 1500 persone lo hanno già fatto.
Petizione:http://chng.it/NQT4mbqys8


Categorie: Varie

Vivere con un gatto, un'esperienza meravigliosa ma non a costo zero

23/10/2020

Godere della presenza di un gatto nella nostra vita è un dono prezioso, ma questo dono costo e anche se non sarà l’esborso economico a farci rinunciare al nostro micio è bene comunque averlo presente per evitare brutte sorprese . e prendere una decisione di cui potremmo sentire il peso.
Se, come preferibile, si prende il gatto in un rifugio, il costo dell’offerta andrà da un minimo di 50 fino ad un massimo di 150 euro.
Le spese più ovvie una volta a casa sono quelle relative al cibo, la lettiera, e un tiragraffi che possono variare a seconda delle marche scelte. I gatti devono poi essere visitati da un veterinario, vaccinati, sverminati e sterilizzati/castrati attorno ai 6-7 mesi. Una volta portato a casa il gattino è bene anche installare un microchip di riconoscimento.
La sterilizzazione o la castrazione sono necessarie per prevenire gravidanze indesiderate, l’insorgenza di problemi comportamentali (come il marcare il territorio) e le malattie come il tumore alle ovaie od ai testicoli. L’intervento ha un costo che varia tra i 100 e i 200 euro a seconda del sesso del felino. Aggiungete, poi, 10 euro per i medicinali antiparassitari e otterrete la cifra tonda di 400 euro, costi di sterilizzazione inclusi.
Se si dispone di una casa con giardino (protetto, per evitare che il gatto corra dei rischi) è bene ogni 4-6 mesi effettuare trattamenti antiparassitari e vermifughi e quindi vanno considerate tra le spese anche il costo di questi trattamenti.
Ogni consultazione dal veterinario ha un costo di circa 50 euro. Mentre la spesa per i vaccini varia dai 40 ai 60 euro. L’installazione del microchip ha, invece, un costo di circa 40 euro.I costi nascosti del gatto da tenere in conto prima di fare un acquisto avventato
A questo punto siamo ora pronti a tirare le somme. Adottare un gatto e portarlo in casa ti costerà in media 560 euro.
Non è poco ma certamente nulla rispetto alle valanghe di affettuosità e compagnia di un essesino che condividerà con noi  almeno i prossimi dieci/quindici anni delle nostre vite.
P.S.: Se nel periodo di vacanza non ci si può muovere con il proprio gatto si avrà bisogno di un cat–sitter o di una pensione.Tenete sempre in considerazione la possibilità di incidenti, anche domestici, o di patologie che possono comportare cure veterinarie molto costose.


Categorie: Curiosità

Enpa: “A rischio la vita di 500 tartarughe. No allo sgombero del Vivaio dell'Appia Antica. Il Comune di Roma si attivi”

23/10/2020

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha chiesto al Comune di Roma, e in particolare all’assessora delle politiche del verde e del benessere degli animali, Laura Fiorini, di attivarsi nei confronti dei dirigenti che hanno autorizzato lo sgombro immediato di un vivaio che ospita specie vegetali particolarmente protette e sotto sequestro, oltre ad alcune centinaia di tartarughe terrestri. Si tratta di una struttura divenuta un vero e proprio punto di riferimento anche per le amministrazioni pubbliche.
Siamo preoccupati soprattutto per le tartarughe (Testudo hermanni, Testudo marginata, Testudo graeca) tutte specie regolarmente comunicate al CITES, di cui circa 500 sono ancora molto giovani e che hanno già iniziato la loro “ibernazione”,preparandosi così all’inverno interrandosi. Si tratta di una fase delicatissima per questi animali. Con lo sgombero, previsto domani 22 ottobre, rischiano non solo di interrompere il loro naturale ciclo biologico, ma anche di essere condannate all’abbandono in un periodo cruciale della loro vita. Il tempo è pochissimo e per questo chiediamo un intervento urgente, anche per non incorrere nei reati di maltrattamento previsti dagli articoli 544 bis e ter del Codice Penale.
Riteniamo sia un vero peccato che la città di Roma debba rinunciare a questa “oasi “ che ha senz’altro molto da offrire, con attività di educazione, sensibilizzazione e conoscenza rivolta a scuole e cittadini. Invitiamo l’amministrazione comunale a riflettere sulla possibilità di un confronto in tal senso, in modo da salvaguardare quanto di bello e prezioso si è prodotto nel tempo”.

         


        Categorie: Varie

        Tragedia al Circo di Mosca: domatore entra in pista con la mascherina ma l'orso non lo riconosce e lo uccide

        22/10/2020

        Un giovane apprendista domatore del Great Moscow State Circus, Valentine Bulich di 28 anni, è stato ucciso da un orso che ben lo conosceva,dopo essere entrato nella gabbia dimenticandosi di togliere la mascherina.
        Il giovane era solito ammaestrare e guidare i grandi animali nelle esibizioni, i quali non hanno mai dimostrato un’indole violenta. Purtroppo, la causa di tale attacco è stata, come riportato da metropolitanmagazin.it, una disattenzione. L’orso Yasha ha aggredito l’uomo perché si è sentito sotto attacco. Secondo quello che è stato raccontato dagli organizzatori dello spettacolo circense: “Valentin si è dimenticato di togliersi la mascherina anti-Covid prima di entrare nella gabbia e l’animale non lo ha riconosciuto. Ha pensato di essere in pericolo“.
        Una situazione che non ha lasciato scampo al povero domatore: la bestia ha assalito il ragazzo strappandogli il cuoio capelluto, come uno scalpo.
        Secondo le testimonianze dei colleghi, Valentin è entrato nella gabbia dell’orso per delle pulizie di routine: “Aveva chiuso a chiave la porta dall’interno come faceva sempre per impedire all’orso di scappare. L’unico errore è stato quello di non togliersi la mascherina. Entrare nella gabbia secondo le regole del Circo era una violazione delle norme di sicurezza, “. Poi, il dirigente del circo, Tatyana Zapashnaya, ha aggiunto: “È molto difficile per noi. Tutto è accaduto molto rapidamente e inaspettatamente. Questo è un disastro e un dolore che dobbiamo affrontare“. Yasha è conosciuto per le sue acrobazie ed il suo carattere docile tanto che si è dimostrato sempre molto incuriosito dal contatto con gli umani. In quella tragica situazione, il povero animale, non riconoscendo il volto del suo addestratore e sentendosi in pericolo, ha ucciso. (metropolitanmagazin.it)


        Categorie: News dal Mondo

        Animali domestici, quali sono e quanto ci costano, ma solo il 10,7 li assicura

        22/10/2020

        Gli animali domestici sono i ‘migliori amici’ dell’uomo e sono moltissime le famiglie italiane che se ne prendono cura all’interno delle proprie case: non solo cani e gatti, ma anche pesci, tartarughe, uccelli e conigli, tanto che secondo l’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca Emg Acqua, quasi 1 italiano su 2 (46,8%) dichiara di avere un animale domestico, ma appena il 15,3% dei proprietari, ovvero 3.122.096 milioni di individui, lo assicurano o lo hanno assicurato in passato. Eppure, sono ben di più (addirittura il 62%, pari a 12.651.630 di italiani) i proprietari che conoscono l’esistenza di polizze specifiche per animali.
        Ma quali sono gli animali da compagnia più diffusi in Italia? Il 56,2% di coloro che possiedono un animale domestico ha dichiarato di prendersi cura di un cane, il 55,7% di un gatto e il 9,3% di un pesce. Le tartarughe sono scelte come animale da compagnia dal 5,2% dei proprietari, seguite dagli uccelli (4,5%) e dai conigli (3,7%). Non mancano in classifica anche criceti, tartarughe d’acque e rettili.
        Ad esclusione del cibo, quanto costa mediamente mantenere un animale ogni anno? Secondo i dati emersi dall’indagine, chi si prende cura di un cane spende, in media, 193,94 euro all’anno, mentre i proprietari di gatti mettono a budget circa 161,20 euro. Mantenere uccelli, invece, comporta, mediamente, un costo di 155,33 euro all’anno; più economico prendersi cura dei pesci: si parla di 137,80 euro ogni anno.
        E assicurare un animale, invece, costa poco, soprattutto se si paragonano i costi ai benefici. Eppure analizzando i dati della ricerca emerge che oggi quasi la metà dei possessori di animali (44,9%) non è intenzionato ad assicurarli; il 40,3% non ha le idee chiare sulla questione e appena il 14,9% dei possessori di animali è invece propenso a sottoscrivere una polizza dedicata.
        Tra coloro che hanno ammesso di aver stipulato una polizza specifica per il proprio ‘amico’, le più diffuse sono state la responsabilità civile e la tutela legale, scelte dall’89,5% dei sottoscrittori. Il primo tipo di copertura interviene nel momento in cui l’animale causa involontariamente danni a terzi o a cose, nell’ambito dei rischi inerenti alla proprietà o custodia dell’animale, mentre la seconda è una garanzia utile a ottenere un rimborso spese per l’assistenza giudiziale e stragiudiziale in caso di sinistro.
        Entrambe queste coperture possono essere molto utili e mettono al riparo da gravi conseguenze, con costi assai contenuti: assicurare un cane per la responsabilità civile e tutela legale ha un costo che parte da circa 65 euro l’anno e scende a 45 euro per i gatti. Bisogna, però, tenere in considerazione che l’età dell’animale e la razza possono andare a incidere sul costo dell’assicurazione.
        Tra le altre polizze sottoscritte dai proprietari troviamo quella che offre la copertura sui danni a oggetti domestici di proprietà, scelta dal 34,5% di chi ha stipulato un’assicurazione, e l’assistenza in viaggio, che tutela i proprietari nel momento in cui si dovessero affrontare emergenze veterinarie quando ci si allontana da casa per alcuni giorni (20,3%). Lo stesso tipo di imprevisto può essere coperto anche se si resta fra le mura domestiche, ma nonostante spese veterinarie, chirurgiche ed esami abbiano costi molto elevati, solo il 10,7% di chi ha stipulato una copertura assicurativa ha deciso per questo tipo di polizza.


        Categorie: Curiosità