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Cane della vittima mette in fuga un giovane rapinatore messinese

28/10/2020

Si sarebbe avvicinato ad un passante con il pretesto di farsi offrire una sigaretta ma con l’intenzione poi di derubarlo brandendo un pericoloso cacciavite. Ma il giovane rapinatore, un messinese di 25 anni già noto alla polizia, nel programmare la rapina non aveva messo in programma la reazione del cane della sua vittima e che lo avrebbe costretto a fuggire spaventato. Il4zampe infatti appena intuite  le cattive dell’aggressore ha cominciato ad abbaiare e ringhiargli contro costringendolo a battere in ritirata.
Ad assicurare alla giustizia l’aspirante rapinatore i poliziotti delle Volanti che, impegnati nel controllo del territorio, hanno notato il malintenzionato fuggire e la vittima gridare disperata. Gli agenti hanno immediatamente raggiunto e arrestato il giovane pregiudicato.
Rinvenuto anche il cacciavite utilizzato e abbandonato nella fretta di allontanarsi da quel cane minaccioso. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato trasferito presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).


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L'Egitto vieta le escursioni con cammelli, asini e cavalli per visitare siti archeologici e piramidi di Giza (video)

28/10/2020

Il  ministero del Turismo egiziano ha annunciato che vieterà ai turisti di raggiungere i siti archeologici di Giza e di ammirare le piramidi a dorso di cammelli, cavalli e asini. Stesso divieto per piccoli calessi a trazione animale.
A dare la notizia PETA Asia che annuncia buone notizie per cavalli, cammelli e asini dell’Egitto.
I turisti avranno accesso ad auto elettriche e autobus, come raccomandato da PETA. Questo annuncio è una grande vittoria per tutti i cammelli, i cavalli e gli asini costretti a trasportare i visitatori in groppa, o in carrozza, nei principali siti turistici dell’Egitto, nel caldo torrido, senza cibo, acqua o ombra.
Questa vittoria arriva dopo più di un anno di pressioni da parte della PETA e dei nostri associati -scrive PETA in un comunicato. “La nostra denuncia ha rivelato atroci abusi sugli animali e ha motivato quasi mezzo milione di fan a inviare lettere al Ministero del turismo dell’Egitto”.
I rappresentanti di PETA Asia hanno incontrato i funzionari del governo per discutere la fine di questo abuso vietando l’uso di animali in questi siti.
La PETA ha rivelato l’immensa sofferenza degli animali “da lavoro”. I cammelli, i cavalli e gli asini che sono costretti a trasportare i visitatori attraverso l’Egitto spesso scivolano, cadono e vengono regolarmente picchiati per farli camminare fino al punto di esaurimento psico-fisico. Un operaio è stato ripreso dalla telecamera mentre frustava senza pietà un cavallo che era crollato per strada.
La PETA ha rivelato l’immensa sofferenza degli animali “da lavoro”. I cammelli, i cavalli e gli asini che sono costretti a trasportare i visitatori attraverso l’Egitto spesso scivolano, cadono e vengono regolarmente picchiati per farli camminare fino al punto di esaurimento psico-fisico. Un operaio è stato ripreso dalla telecamera mentre frustava senza pietà un cavallo che era crollato per strada.

Molti dei cammelli usati nelle passeggiate in Egitto provengono dallo sfortunato mercato dei cammelli di Birqash, dove a volte vengono picchiati a sangue, come documentato nella denuncia della PETA. Il filmato ha portato all’arresto di tre commercianti di cammelli da parte di una forza di sicurezza guidata dal generale di brigata Assem Abu al-Khair. I commercianti potrebbero dover affrontare pene detentive fino a sei mesi, ai sensi dell’articolo 357 del codice penale.
“L’abuso di animali non deve trovare posto nelle maestose destinazioni turistiche dell’Egitto e, sebbene questa decisione non vieti tutte le passeggiate con l’uso degli animali nel paese, siamo entusiasti di questa decisione” – conclude PETA.
La PETA chiede anche all’isola greca di Santorini e all’antica città di Petra, in Giordania, di seguire le orme dell’Egitto smettendo di sfruttare gli animali per le visite turistiche. Aiutaci a fermare la sofferenza degli animali nell’industria del turismo chiedendo alla Giordania di vietare le passeggiate con asini e muli, per passare al trasporto senza animali. Puoi firmare qui la petizione per Santorini e qui la petizione per Petra.
Le nostre carrozzelle, nonostante le tante promesse delle amministrazioni che si sono succedute e promesso veicoli elettrici……sono ancora li nelle piazze di tante città d’arte.


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Cani molecolari contro cimice asiatica che devasta raccolti

28/10/2020

Stanare la cimice asiatica che ha causato danni all’agricoltura italiana per quasi 1 milione di euro in un solo anno, testando l’utilizzo di un cane molecolare opportunamente addestrato. E’ una delle attivita’ svolte dal Centro di Difesa e Certificazione del Crea che, come riportato dall’agenzia Ansa, grazie allo sviluppo di sistemi diagnostici innovativi, punta a proteggere le produzioni agricole da virus, batteri, funghi o insetti, rendendole piu’ resistenti agli stress da cambiamenti climatici e quindi piu’ competitive. Si tratta di veri e propri programmi di lotta biologica contro l’insetto killer, nel cui ambito gia’ nel 2018 i ricercatori del Crea hanno introdotto la vespa samurai, antagonista naturale della cimice asiatica, per realizzare l’analisi del rischio che ha permesso di ottenere l’autorizzazione nel corso del 2020 per avviare il Programma Nazionale a cui hanno partecipato 7 Regioni e varie istituzioni scientifiche di eccellenza. Il Centro e’ impegnato nell’individuare tempestivamente in piante, legnami e prodotti agricoli provenienti dall’estero, organismi e microrganismi nocivi, ed e’ diventato punto di riferimento consolidato e riconosciuto a livello nazionale ed europeo. “Il nostro impegno e’ conservare e valorizzare il patrimonio dell’agricoltura italiana proprio attraverso la difesa delle piante dalle aggressioni delle specie aliene, con soluzioni innovative concertate con tutti gli attori e al passo con i tempi”, spiega il direttore del Centro, Pio Federico Roversi, nel precisare che l’altra sfida, altrettanto strategica, e’ la certificazione delle sementi, “poiche’ utilizzare un seme certificato e’ garanzia di qualita’ dal produttore al consumatore”. (ANSA).


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Emergenza COVID, aiuto agli animali. L’impegno dell’Enpa di Monza ad affrontare il crescere delle richieste

28/10/2020

In questi ultimi giorni l’aumento esponenziale di casi di COVID con relativi ricoveri e disposizioni di isolamento hanno fatto si che presso l’ENPA di Monza e il canile, dopo tanti mesi, ritornassero urgenti richieste di aiuto per la gestione degli animali domestici.
L’Ente Nazionale Protezione Animali di Monza, di concerto con l’ATS di Monza e Brianza, informa con la presente che il canile intercomunale di Monza è pronto ad ospitare a titolo gratuito tutti quegli animali (cani, gatti ma anche piccoli animali da compagnia) i cui proprietari, a causa del COVID, fossero impossibilitati alla loro gestione.
Per richiedere l’immediato ricovero degli animali basterà scrivere alla casella emergenza@enpamonza.it che provvederà ad inoltrare la richiesta al servizio veterinario ATS di competenza per l’immediata presa in custodia dell’animale. Il trasferimento avverrà a cura del servizio di zooprofilassi dell’ATS veterinaria di Monza e Brianza.
Si precisa che gli animali verranno custoditi presso il parco canile di Monza di Via San Damiano 21 per tutta la durata del ricovero / isolamento dei proprietari. A questi animali ENPA, gestore del canile, dedicherà tutte le attenzioni e l’affetto necessario a fare si che questa breve permanenza si svolga per gli animali nel modo più sereno possibile. Per comprensibili motivi sanitari non sarà invece possibile effettuare un servizio di dog sitting per cani di proprietà.
Per animali che rimanessero presso l’abitazione del proprietario, ENPA si rende disponibile, su richiesta dello stesso proprietario impossibilitato a farlo, ad effettuare il trasporto dell’animale presso uno studio veterinario di sua fiducia per visite o interventi che si rendessero assolutamente necessari.
Alla stessa casella emergenza@enpamonza.it potranno essere inviate richieste di cibo per animali nei casi in cui il proprietario si trovasse in gravi difficoltà finanziarie. (enpa.it)


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Eurocamera taglia i fondi Ue per la corrida: divieto di finanziare il bestiame la cui destinazione finale è la vendita per le attività di tauromachia

28/10/2020

Il Parlamento europeo ha deciso di vietare i fondi Ue della Politica agricola comune (Pac) per gli allevamenti dei tori destinati alle corride. La nuova norma è stata richiesta dai Verdi e approvata dall’Aula, che l’ha inserita nella proposta di riforma della Pac che sarà adesso negoziata con gli Stati membri.
Nel testo si introduce il divieto di sovvenzionare “il bestiame la cui destinazione finale è la vendita per le attività di tauromachia, direttamente o tramite intermediari”. L’emendamento proposto dai Verdi europei, è stato sostenuto dai socialisti, dai liberali, dalla Sinistra unitaria (UI, Podemos e Bildu) e dal Movimento 5 stelle.
“L’emendamento approvato chiarisce che il Parlamento europeo non sostiene la tauromachia e non vuole finanziare alcuna attività di allevamento che sia direttamente o indirettamente legata alle corride”, ha affermato l’eurodeputato Florent Marcellesi, aggiungendo che ora “saremo pienamente mobilitati per garantire che questa vittoria parlamentare sia mantenuta nei negoziati tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo”. Si tratta, infatti, di un passo non definitivo, poiché il Parlamento deve ancora negoziare con il Consiglio degli Stati membri e la Commissione europea il testo finale della Pac. Già cinque anni fa il Parlamento aveva votato contro i sussidi per l’acquisto o vendita di animali destinati alle corride, ma il testo finale della Pac aveva poi respinto l’emendamento.(agrifoodtoday.it)

 


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L’esperienza positiva del Comune di Magliano in Toscana con ENPA: annullato il randagismo canino

27/10/2020

E’ qualcosa tra un piccolo miracolo e il risultato di un grande impegno per gli animali che nel Comune di Magliano ha portato praticamente a cancellare il randagismo come evidenziato sulla pagina facebook dell’ENPA di Pistoia.
A ottobre 2017 E.N.P.A. con la sezione di Pistoia trasferiva 36 cani presso il proprio rifugio a seguito dell’affidamento del servizio. Molte furono allora le polemiche su questa gara e in questi anni sono stati accolti 8 cani rinvenuti vaganti nel territorio comunale.
A ottobre 2020 i cani presenti in Rifugio sono 5 le adozioni sono state il 77 %. Di fatto il Comune di Magliano in Toscana ha eliminato il capitolo di spesa passando da 6.880 € mensili (da affidamento gara) a circa 500 € al mese.
La campagna di adozione non è stata semplice i cani trasferiti erano da molti anni in canile, molti erano malati o con problemi comportamentali. L’attività degli operatori, dei volontari e dell’educatore cinofilo Marina Garfagnoli ha permesso gradualmente di dare loro la possibilità di essere proposti in adozione e i risultati sono stati straordinari. Oltre alla nostra pagina fb rifugio del cane di pistoia, l’adesione alla piattaforma nazionale di adozione di Purina, il recente progetto della Fondazione Capellino di Almo nature #companionanimalforlife, i servizi fotografici di Marina Barbati Photographer associati all’apertura del rifugio su sette giorni e alla sua collocazione in area metropolitana, hanno prodotto il risultato di cui vi facciamo partecipi. E.N.P.A. Pistoia è disponibile ad estendere questa esperienza con altre amministrazioni motivate nella soluzione del problema che può costituire una spesa importante nel proprio bilancio. Per noi è la nostra mission dare visibilità, cure e ascolto per offrire ai cani di cui ci prendiamo cura ogni possibile prospettiva di adozione.

Nella foto Pensiero


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La gioia di Billo per essere tornato nella colonia felina di Pontinvrea (SV) che per lui è casa

27/10/2020

Billo (soprannome datogli dai volontari Enpa), gatto di una colonia felina libera di Pontinvrea, era stato recuperato ferito, forse per uno scontro con qualche animale, da Ambulanze Veterinarie e portato per il primo intervento urgente alla clinica veterinaria di Letimbro e poi affidato ai volontari della Protezione Animali per il completamento delle cure e la convalescenza.
Malgrado l’affetto dei volontari lui, gatto libero ed indipendente, non aveva gradito la “prigionia” nel pur ospitale box curatoriale della sede Enpa di Savona e, finalmente guarito, nei giorni scorsi ha potuto riacquistare l’agognata libertà nella colonia felina di località Acque.
Il Comune di Pontinvrea è uno degli ancora numerosi comuni che, dopo oltre 20 anni dalla legge che affida loro il compito di curare i gatti di strada, è purtroppo latitante; nel frattempo l’Enpa ha curato numerosi soggetti feriti e sterilizzati altrettanti, senza mai ricevere un centesimo di rimborso e neppure un “grazie”  ritrovandosi in gravi difficoltà economiche.
Ma il miagolio di gioia di Billo, quando si è precipitato libero nel suo ambiente, è stata una tale gioia per i volontari che, almeno per un momento, ha fatto dimenticare l’amarezza per il comportamento di chi dovrebbe avere a cuore anche la sorte dei cittadini a 4zampe.


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Sabbia e una tartaruga in valigia,turisti multati a Cagliari grazie ai controlli della Guardia di Finanza in porto e aeroporto

27/10/2020

Quattro turisti multati, un quinto denunciato, 265 pietre e conchiglie, 700 grammi di sabbia e una tartaruga viva sequestrati. E’ il bilancio dei controlli eseguiti dalla Guardia di finanza all’aeroporto di Cagliari-Elmas e nel porto del capoluogo sui turisti in partenza. Proprio durante il controllo di un turista calabrese di 45 anni che stava lasciando in auto la Sardegna, i militari delle Fiamme gialle hanno notato sul sedile una piccola scatola di cartone che presentava dei fori sul coperchio: al suo interno era custodita una tartaruga, un esemplare protetto di Testudo Marginata (piu’ comunemente conosciuta come Tartaruga sarda). Il turista si e’ giustificato dicendo che l’aveva trovata sul ciglio della strada. Per il 45enne e’ scattata la denuncia per violazione delle disposizioni in materia di commercio e detenzione di esemplari di fauna e flora minacciati di estinzione. La tartaruga e’ stata affidata alle cure di una clinica veterinaria del capoluogo. In aeroporto, invece, sono state sequestrate complessivamente 253 conchiglie, 12 ciottoli di mare e 700 grammi di sabbia, prelevati illegalmente dalle spiagge sarde. Un 66enne polacco nascondeva in valigia 92 conchiglie rubate dalla spiaggia del Poetto; 64 conchiglie prelevate dalla spiaggia di San Giovanni a Muravera sono state trovate nei bagagli di un 60enne lombardo. Nella valigia di un altro polacco di 39 anni sono state rinvenute 97 conchiglie e 12 ciottoli presi a Mari Pintau, mentre una bottiglia piena di sabbia rubata a Cabras e’ stata trovata nella borsa di una francese di 53 anni. Tutti i turisti dovranno pagare una multa. (ANSA).


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Uccise senza un motivo il proprio cane. Cacciato dal lavoro e dall'abitazione ora patteggia la pena di sei mesi e 10 giorni

27/10/2020

L’episodio avvenuto a Bondeno (FE) nel gennaio 2017 è giunto all’epilogo . Un uomo di 62 anni aveva sparato senza dare una spiegazione alla sua Sparò col fucile a Diana, il proprio cane. A seguito dell’episodio, l’uomo ha perso perso casa e lavoro, ora ha patteggiato la pena di sei mesi e dieci giorni per uccisione di animali.
Era il 2 gennaio del 2017 quando l’uomo e un collega di 52 anni, finito imputato assieme a lui, inseguì il suo cane all’interno del cortile dell’impianto idrovoro del Consorzio Bonifica di Burana, dove lavoravano. Per motivi ancora da chiarire con esattezza il proprietario avvicinatosi al cane sparò un primo colpo di fucile andato a vuoto, rincorse ancora l’animale e con un secondo sparo lo uccise.
Il Consorzio apprese solo 20 giorni più tardi cosa era accaduto all’interno della sua proprietà e sporse denuncia ai carabinieri. Il caso sollevò le proteste delle associazioni animaliste Legambiente, Leal, Lega Antivivisezione, Animaliamo, Enpa, Lega del Cane, Animal Liberation e Iene Vegane, costituitesi parte civile in giudizio.
Il dipendente venne licenziato e, insieme al lavoro, perse anche la casa, visto che l’addetto abitava negli alloggi di servizio messi a disposizione per i lavoratori del Burana.
E ieri, davanti al giudice, il 62enne ha chiesto e ottenuto il patteggiamento della pena di 6 mesi e 10 giorni, alla quale si aggiungono le spese processuali delle parti civili.
Il processo ora proseguirà con un altro giudice per il presunto complice.


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Abbandonati 30 gatti davanti all'Ospedale San Camillo di Roma. Tutti esemplari giovani e una gatta adulta. Un'abbandono ben organizzato

27/10/2020

Trenta gatti sono stati abbandonati  davanti alla colonia felina dell’ospedale San Camillo. Sono tutti esemplari giovani, a parte una gatta adulta. Il gruppo di felini è stato abbandonato in maniera “organizzata”.
Infatti “Lo stato di salute dei gatti e i trasportini nuovi in cui sono stati trovati, con tanto di ciotole di acqua e cibo, ci fa pensare che con molta probabilità si tratta di gatti padronali portati via forse da personale esperto a seguito di uno sgombro di una casaUna volta effettuate tutte le profilassi necessarie, saranno trasferiti all’oasi felina di Portaportese per essere censiti e destinati alle adozioni”, spiega Susanna Celsi, presidente dell’Asta – Associazione per la Salute e Tutela degli Animali – che gestisce anche, per conto del Comune di Roma, lo spazio di Portaportese.
Dopo la scoperta sono stati chiamati i veterinari del gruppo Abivet, in quanto le strutture comunali risultavano essere già piene. Sono attualmente ricoverati per accertamenti presso la clinica San Francesco di via Gennargentu.
Fortunatamente sembra già che tutti i gatti stiano bene. Sulla storia si è espresso Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma: “Si è trattato davvero di un atto scellerato e anche se ora per fortuna sono al sicuro ci faremo carico di fare una denuncia di reato per abbandono di animali. E’ vergognoso che qualcuno, con un camion, abbia pensato di lasciarli davanti alla colonia del Forlanini, senza interessare le autorità competenti“.


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Animali e limitazioni con le nuove ordinanze anti-Covid

26/10/2020

All’Enpa stanno arrivando diverse richieste di informazioni dalle tante persone che accudiscono animali e stanno cercando di capire come possono agire in base alle nuove disposizioni regionali. La Protezione Animali ricorda ancora una volta che va tutelato il “bene salute”, e questo è chiaramente scritto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020: il “bene salute” di umani e non umani. A “tutti” gli animali, compresi ovviamente quelli che vivono liberi o all’interno di un rifugio, non bisogna far mancare la necessaria assistenza. In particolare, Il diritto alla loro tutela è promosso dalla Legge nazionale, ed in caso di animali d’affezione anche dalla Legge 281 del 1991, motivo per cui è affermabile lo stato di necessità al fine di curarli e garantire loro il diritto alla vita ed alla salute.
Attualmente mentre ne da notizia il sito enpa.it (al 23/10/2020) sono state disposte le seguenti limitazioni:
LAZIO
Ordinanza
L’articolo 2 (Limitazione agli spostamenti in orario notturno) indica (a partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre e per un periodo di trenta giorni):“Sul territorio della Regione, dalle ore 24:00 alle ore 5:00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative (a titolo esemplificativo il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute. La sussistenza delle situazioni che consentono gli spostamenti in tale arco temporale incombe sull’interessato tenuto ad attestarlo con dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46, 47 e 76 del D.P.R 28 dicembre 2000, n. 445”.
CAMPANIA
Ordinanza n.82 del 20 ottobre
3. Con decorrenza dal 23 ottobre 2020, al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio, ai cittadini campani è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania, fatti salvi gli spostamenti connessi ad esigenze- la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000- relative a: – motivi di salute; – comprovati motivi di lavoro; – comprovati motivi di natura familiare; – motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali; – altri motivi di urgente necessità. E’ in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale.
ORDINANZA n.83 del 22 ottobre
Salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata, con decorrenza dal 23 ottobre e fino al 13 novembre 2020 e comunque fino all’adozione di un prossimo DPCM. Fatto salvo quanto previsto dalla precedente lett.a), dalle ore 23,00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. E’ sempre consentito il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro; per l’intero arco della giornata è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di domicilio, dimora o residenza sul territorio regionale verso altre province della Campania. Sono consentiti, limitatamente al diretto interessato nonché ad accompagnatore, ove necessario, esclusivamente spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, familiari, scolastiche, di formazione o socio-assistenziali ovvero situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. E’ in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro. La prova della sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull’interessato. Tale onere potrà essere assolto producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445
LOMBARDIA
Ordinanza
Su tutto il territorio della Regione Lombardia, dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. 2. La sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull’interessato. Tale onere potrà essere assolto, producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.


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Il Consiglio di Stato ha SOSPESO di nuovo l’esperimento sui macachi! (video)

26/10/2020

Nonostante l’opposizione delle Università di Torino e Parma, dell Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di Sanità, la LAV in primis e tutto il fronte animalista (video) è riuscito  a mettere a segno un risultato. l Consiglio di Stato, infatti, ha ribaltato la sentenza del Tar del Lazio dello scorso giugno (la n.5771) – che aveva dato l’autorizzazione al progetto di ricerca ‘Ligth Up’ condotto dai due atenei – sospendendone le attività di ricerca fino al 28 gennaio prossimo, data della discussione collegiale in udienza pubblica. Il progetto era stato sospeso già una volta dal Consiglio di Stato nel gennaio scorso, poi a maggio il Tar aveva respinto i respinto i ricorsi degli animalisti dando, appunto, di nuovo via libera alle sperimentazioni.
Un risultato ottenuto grazie al lavoro degli avvocati e degli esperti. Nella sentenza si legge che la tutela degli animali è più importante dei fondi stanziati per il progetto!
Alla luce delle evidenze emerse durante l’intero iter legale, il supremo organo della giustizia amministrativa ha disposto che gli esperimenti vengano immediatamente interrotti, richiedendo un dovuto “approfondimento scientifico analitico e motivato” da parte di un ente terzo che dovrà confrontarsi con le parti: una grande novità rispetto al passato e quello che LAV chiede da sempre.
I macachi delle Università di Parma e Torino per ora sono salvi dall’orrore. Almeno fino alla sentenza finale di gennaio.


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