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A spasso per le vie di Trastevere, a Roma, con due cani e un suricato a guinzaglio

31/08/2020

A Roma si pensava di aver visto di tutto, bestiole che per natura dovrebbero vivere con i loro simili e in ambiente idoneo, portate a spasso a guinzaglio come animali da compagnia. Si sono fatti notare pecore, maiali, cuccioli di cinghiale, rettili e ora ad aumentale questo bestiario è arrivato anche un surimano al guinzaglio insieme a due cagnolini, portato in giro per le vie di Trastevere da un uomo che non poteva passare inosservato anche da solo.
A scattare le foto del “gruppetto” è stata una biologa, immagini riportate poi sul messaggero.it
“Eravamo a Trastevere per una passeggiata quando ci siamo trovati di fronte questo signore con i cani e il piccolo suricato al guinzaglio. Una scena che mi ha colto di sorpresa e non mi ha affatto divertita” ha dichiarato al Messaggero la biologa.
Il suricato è un animale sociale che proviene dall’Africa Meridionale abituato, per natura, a vivere in gruppi numerosi e che rischia di soffrire la mancanza dei suoi simili.
“I suricati nel campo degli animali da compagnia sembrano essere divenuti di gran moda. Tanto che non è affatto difficile reperirli anche on line. Purtroppo, sottolinea, ci si dimentica che sono animali delicati che sono abituati a vivere in colonie numerose e che farli abituare ad una vita con l’uomo comporta, tra le altre cose, anche la separazione dal gruppo di appartenenza” spiega la biologa.
Non ci sono al momento notizie al riguardo del signore proprietario dell’animale. “Mentre quel signore si intratteneva al tavolo con alcuni turisti il suricato è sceso dalle sue spalle e si è messo a rovistare in mezzo ai sampietrini” conclude la biologa.


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Numerosi esemplari di cavalli, pony e asini trovati morti e con terribili mutilazioni nelle regioni francesi della Loira e Vandea

31/08/2020

Sono giorni di sgomento e angoscia per i proprietari di cavalli, asini e pony, che in queste settimane vivono con l’ansia  di trovare i loro animali uccisi e orribilmente mutilati. Numerosi esemplari di cavalli, pony e asini sono stati infatti trovati morti e con terribili mutilazioni nelle zone di Cortambert (Saône-et-Loire), Saint-Germain-lès-Arpajon e Vendée.
La scia di misteriosi decessi e crudeli mutilazioni – come riportato da lavocedibolzano.it ha avuto inizio qualche anno fa (alcuni casi risalgono al 2014) e non si è mai fermata. Spesso, gli animali in questione vengono accoltellati e/o strangolati prima di essere soggetti a delle mutilazioni quali il taglio di uno degli orecchi.
Nonostante le autorità abbiano ricevuto aiuti e supporto da L’Office central de lutte contre les atteintes à l’environnement et à la santé publique, i colpevoli non si trovano e e le cause di cotanta crudeltà restano ignote. Le ipotesi più diffuse spaziano dal rito satanico, alla mera superstizione, al possibile trofeo o rito di iniziazione, ma nessuna sembra convincere davvero le autorità francesi.
Nel frattempo, il Conseil du cheval de Bourgogne Franche-Comté, tramite comunicato stampa, ha consigliato ad allevatori e cavalieri di prestare particolare attenzione riguardo a dei possibili comportamenti inappropriati e sospetti da parte di sconosciuti nei pressi delle proprie strutture e, nel caso, di avvisare immediatamente le autorità.

 


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Pavia, l’Enpa libera 38 cani di razza breton. Da anni vivevano chiusi in una stanza e al buio

31/08/2020

Trentotto cani di razza Breton vivevano da anni in una stanza di una villa ben tenuta, al buio, senza mai uscire. I volontari dell’Enpa di Pavia hanno messo fine alla prigionia di questi animali, liberandoli dalla villa di Marcignago, nelle campagne a ovest di Pavia e portandoli nel rifugio Enpa di San Genesio ed Uniti, dove sono stati subito visitati dal veterinario. I cuccioli e i cani più giovani, alla luce non riuscivano nemmeno a tenere gli occhi aperti.
È finito l’incubo per questi poveri cani, tenuti segregati da una signora, una vedova sessantenne, che aveva sviluppato una sorte di ossessione incontrollata accumulando negli anni decine di cani. Gli animali non erano nemmeno sterilizzati, quindi le cucciolate erano frequenti. Il caso della signora accumulatrice di cani era noto, visto che qualche anno fa il Comune e la Asl sequestrarono già una decina di cani.
«Le guardie zoofile li hanno portati nel nostro rifugio dopo averli prelevati dal loro giaciglio», ha spiegato Mario Pulvirenti, presidente di Enpa Pavia, al Corriere della Sera. «Molti sono in condizioni serie: hanno vissuto a contatto con i loro escrementi, hanno gli occhi coperti di mosche e la pelle irritata da gravi dermatiti. Dobbiamo visitarli uno ad uno e fare le analisi del sangue per una diagnosi precisa. Per alcune femmine, ad esempio, dobbiamo appurare se ci sia una gravidanza o si tratti di vermi. Un’emergenza che non pensavamo di dover affrontare».
Claudia Rocchini, una delle volontarie dell’Enpa di Pavia che si occuperà grazie al suo lavoro da fotografa di immortalare i cani per incentivarne l’adozione, sempre al Corriere della Sera ha dichiarato: «Sembrano cuccioli, ma in realtà alcuni non sono cresciuti perché malnutriti, mentre altri sono affetti da nanismo per via delle continue riproduzioni tra consanguinei».
Intanto è partita la gara di solidarietà: «Servono circa 4 mila euro per vaccini, medicazioni, cibo monoproteico, cucce e medicinali, soprattutto Cardotek — questo l’appello dell’Enpa di Pavia —. I cani torneranno in ottima salute e saranno pronti per essere affidati, ma occorre il lavoro di tutti quei veterinari volontari che vorranno sostenerci». Chi volesse donare: Iban IT83G0306909606100000015963 intestato a Enpa Pavia.


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Rubata Fortunella, la gatta di un senza fissa dimora di Roma. Vivevano l’uno per l’altra. Mobilitazione per trovarla

31/08/2020

Claudio, un senza fissa dimora di Roma, è disperato: qualcuno, nella notte tra il 25 e il 26 agosto, ha rubato la sua amata gatta Fortunella. «È come mia figlia, vi prego di riportarmi Fortunella», questo l’appello dell’uomo. Secondo quanto racconta il quotidiano “Il Messaggero”, Claudio è un “uomo gentile, senzatetto da anni per rovesci della vita, che tutti nella zona del Pantheon conoscono. Qualcuno, nella notte tra il 25 e il 26 agosto, ha rubato la sua gatta anziana, Fortunella. La micia viveva in simbiosi con lui: da anni accudita, curata, sterilizzata, a cui non mancava mai acqua e cibo buono”.
Anche la Sezione Enpa di Roma ha lanciato un appello per ritrovare Fortunella. I volontari e le volontarie animaliste stanno ora cercando tracce degli autori del gesto analizzando, con il sostegno dei negozianti della zona del Pantheon, le immagini degli impianti a circuito chiuso.

         


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        Allevatore animalista sudafricano ucciso dalle sue due leonesse bianche: le stava addestrando 

        31/08/2020

        West Mathewson allevatore conservazionista è morto per i morsi ricevuti dalle sue due leonesse bianche durante l’addestramento. Mathewson,68 anni, sebbene addestratore di grande esperienza, non è riuscito a sopravvivere all’atacco improvviso e violento dei due animali. Ferito e sanguinante è tornato verso casa per cercare aiuto  ed è stato soccorso e portato in ospedale. Durante il trasporto però è morto a causa della copiosa perdita di sangue dovuta alle ferite. I fatti si sono verificati a Hoedspruit, una cittadina sudafricana vicina al Kruger National Park. L’uomo stava giocando, come faceva da tempo, con le sue due leonesse Demi e Tanner. Due splendidi e rarissimi esemplari di leonesse bianche. Il suo obiettivo, nel corso di queste sessioni di “lotta”, era proprio quello di addestrarle a non attaccarlo.
        Le due leonesse non avevano mai mostrato aggressività  control’uomo stava giocando con loro e, quando una sarebbe diventata aggressiva con l’altra, rivolgendo poi la sua attenzione contro Mathewson, soprannominato “Uncle West” ha dato inizio all’attacco.
        La drammatica scena è accaduta sotto gli occhi di sua moglie, Gill, 65 anni, che in vano ha cercato invano di distrarre le leonesse.
        “West amava quei felini tanto quanto amava i suoi figli e trascorreva gran parte della giornata con loro. Non intendevano fargli del male ed è stato solo un tragico incidente”, ha comunicato un portavoce del ranch Lion Tree Top Lodge.
        Le leonesse bianche, specie in via di estinzione, sono state tranquillizzate dopo l’attacco e trasferite in un apposito centro dove continueranno a vivere, del resto come avrebbe voluto il loro “Uncle West”.


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        I segreti di 3 animali dell'antico Egitto svelati da raggi X. Sono le mummie di un gattino,cobra e uccello

        29/08/2020

        Un cucciolo di gatto di cinque mesi, un cobra e un rapace vissuti nell’antico Egitto raccontano la loro storia grazie a una nuova tecnica di analisi ai raggi X, che ha permesso di analizzare le loro mummie a una risoluzione senza precedenti, fornendo dettagli sulle condizioni in cui sono stati tenuti gli animali, sulle possibili cause di morte e sul complesso processo di mummificazione. Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, si deve ai ricercatori guidati da Richard Johnston, dell’universita’ britannica di Swansea. Utilizzando la microscansione a raggi X, che genera immagini 3D con una risoluzione 100 volte superiore a quella di una Tac, rileva Johnston, “possiamo effettuare efficacemente un’autopsia su questi animali, piu’ di 2000 anni dopo la loro morte nell’antico Egitto”. Gli antichi egizi mummificavano anche gli animali, inclusi gatti, ibis, falchi, serpenti, cani, che spesso venivano sepolti con il loro proprietario. Finora mummie di animali sono state analizzate con tecniche ai raggi X standard che forniscono immagini bidimensionali. La nuova tecnica, invece, fornisce immagini 3D e ha permesso analisi delle tre mummie straordinariamente dettagliate, fino alle ossa e ai denti piu’ piccoli. In questo modo e’ stato scoperto che il gatto era un gatto domestico egiziano e aveva meno di cinque mesi. Quanto alla causa di morte, i danni trovati sulle vertebre indicano che potrebbe essere stato strangolato. L’uccello invece e’ un rapace simile al gheppio eurasiatico ma in questo caso non e’ certa la causa di morte, di sicuro non sono state rilevate ferite al collo. Molti i dettagli, invece che riguardano il serpente: e’ stato identificato come un giovane cobra egiziano. Le prove di danni ai reni hanno mostrato che probabilmente e’ stato privato dell’acqua durante la sua vita, sviluppando una forma di gotta ed e’ stato ucciso con un colpo di frusta, come indicano le fratture ossee. Le immagini ad alta risoluzione, inoltre, hanno consentito di identificare resina indurita nella bocca del serpente fornendo la prova di un comportamento ritualistico complesso, simile al rito di apertura della bocca che si eseguiva sui defunti. (ANSA).


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        E' morto Beau, il doberman di Tiziano Ferro. Grande dolore per l'artista condiviso dai suoi fan

        29/08/2020

        Beau non ce l’ha fatta. Il suo cuore si è fermato durante la notte. La nostra gratitudine verso di voi non ha limite, nessun limite davvero. Gli unici quattro mesi della sua vita fuori da un canile, gli ultimi della sua vita ma quanto amore, quanto amore… Adottate un cane adulto, pensateci se potete“.
        Con queste parole piene di dolore, Tiziano Ferro dal suo profilo istagram ha dato un annuncio che i suoi fan non avrebbero proprio leggere. Il suo cane Beau, uno dei due dobermann adottati in canile non ce l’ha fatta.
        Qualche giorno fa il suo amico a quattro zampe era stato ricoverato d’urgenza per un’emorragia interna. Il suo post su Instagram ha commosso i tantissimi fan, che negli ultimi giorni avevano seguito con apprensione gli aggiornamenti del cantante sulla salute del suo cane.
        L’artista aveva scelto di adottare, dopo la scomparsa di Penny e Piper, Beau e Ellie, due simil doberman già adulti, di 7 e 8 anni. I due dobermann sono stati salvati da un canile


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        Rientrata in Italia Ludovica con la sua cagnolina Wiwi. L’animale era stato sequestrato sabato a Helsinki e condannato a morte

        28/08/2020

        L’incubo di Ludovica è finito e la sua adorata cagnolina Wiwi è sana e salva. A casa, a Milano. E’ la bella notizia apparsa sul sito enpa.it.
        “Ludovica e Wiwi hanno toccato il suolo italiano poco dopo le 10, a bordo del volo AY1751 proveniente da Helsinki e diretto a Milano Malpensa. La storia di Ludovica e di Wiwi si rivela drammaticamente all’improvviso sabato scorso, quando l’italiana atterra in Finlandia per uno scalo tecnico, proveniente dalla Cina. Dopo poche ore avrebbe dovuto prendere l’aereo per Malpensa, e invece le cose non vanno come erano state programmate. Perché all’aeroporto di Helsinki, le autorità sequestrano Wiwi. Il problema è determinato da una data sbagliata sulla documentazione sanitaria del cane, relativamente alla titolazione antirabbica. Un problema burocratico, insomma. Ma le autorità finlandesi offrono solo due opzioni: o Ludovica e il cane tornano in Cina (purtroppo però il visto di Ludovica sarebbe scaduto dopo pochi giorni) oppure la povera Wiwi viene soppressa legalmente dai veterinari finlandesi.
        Una tragedia. L’appello video disperato di Ludovica fa il giro del web e la sua storia entra nel cuore di tutti, non solo di chi ama gli animali.
        Sin dal primo momento, Enpa fa la sua parte silenziosamente e doverosamente con l’obiettivo di evitare la condanna a morte di Wiwi e di far rientrare la cagnolina in Italia. Enpa si è già occupata con successo di casi simili, a cominciare dal caso del cane Iceberg sequestrato in Danimarca, fino al salvataggio di un cane e di un gatto da Cancun, tra l’altro riportati in Italia direttamente da personale Enpa. Vengono così attivati tutti i canali istituzionali e diplomatici, italiani e finlandesi. Nel frattempo arriva a Helsinki la mamma di Ludovica. Nell’arco di pochi giorni, grazie anche al prezioso lavoro del ministero degli Esteri e del ministero della Salute italiani, viene individuata la soluzione: Enpa diventa formalmente garante di Wiwi in Italia tramite una sua struttura di eccellenza.
        E stamattina, poco dopo le 10, il volo AY1751 tocca il suolo italiano. Ludovica e Wiwi sono a casa. Noi siamo felici di aver fatto anche in questo caso – silenziosamente e doverosamente – la nostra parte. Buona vita a Ludovica e a Wiwi.


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        Condannato un bracconiere a 30 anni di carcere. In Congo ha ucciso più di 500 elefanti

        28/08/2020

        In Congo un bracconiere è stato condannato a 30 anni di prigione. L’uomo ha ucciso più di 500 elefanti e ha partecipato a scontri armati contro i ranger.
        Una sentenza che farà storia, accolta con soddisfazione dagli animalisti che da decenni si battono contro il bracconaggio. La condanna è stata inflitta da un tribunale del Congo contro uno dei bracconieri più famigerati del Paese, conosciuto come Guyvanho ritenuto responsabile della morte di centinaia di pachidermi uccisi durante altrettante spedizioni di bracconaggio il cui unico scopo era portarsi a casa le zanne degli elefanti per l’avorio. Per le efferate uccisioni degli animali il bracconiere era noto anche come “il macellaio di Nouabale Ndoki”, dal nome del parco dove operava, una riserva di oltre quattromila chilometri quadrati rifugio prediletto degli elefanti.
        La sentenza è così pesante perché oltre all’uccisione di animali all’uomo è stato contestato anche il tentato omicidio di un ranger di un parco naturale del Paese africano.Questa è la prima condanna penale  per un trafficante di animali selvatici. come spiegato dalla Wildlife Conservation Society, in tutti i precedenti i crimini ambientali sono stati valutati in procedimenti civili e non penali che prevedono una pena massima di cinque anni. “È un messaggio estremamente forte per indicare che i crimini contro la fauna selvatica non saranno tollerati e saranno perseguiti ai massimi livelli”, ha dichiarato Emma Stokes, direttore regionale della WCS.

         

         


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        Prende a calci il cane, 47enne denunciato dai carabinieri a Ladispoli

        28/08/2020

        I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà un 47enne polacco, in Italia senza fissa dimora, per il reato di maltrattamento di animali. In particolare, nella serata di ieri, la pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Ladispoli è intervenuta nelle vie del centro, su richiesta di alcuni passanti che avevano segnalato un individuo che stava picchiando con violenza il proprio cane, il quale, accortosi di essere stato osservato, si era successivamente allontanato. I militari intervenuti sul posto hanno acquisito le testimonianze dei presenti, la descrizione dell’individuo, nonché un video effettuato mediante smartphone, nel quale era stata filmata l’aggressione. L’individuo è stato rintracciato dai Carabinieri subito dopo, a pochi isolati, ed è stato accompagnato presso gli uffici della caserma di via Livorno, dove al termine dell’identificazione e degli accertamenti è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di maltrattamento di animali. Il cane, un meticcio maschio di 5 anni, non ha riportato lesioni ed è stato affidato alle cure del servizio veterinario dell’ASL di Bracciano. (Cro/Adnkronos)


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        Sciacallo dorato avvistato nell'Alessandrino, lo conferma zoologo dopo esame fototrappole. E' una specie rara e protetta

        28/08/2020

        (ANSA) – ALESSANDRIA, 25 AGO – Uno Sciacallo dorato, canide di una specie protetta che sta conquistando l’Europa dopo una forte espansione partita dal Caucaso e dall’Europa centro orientale, e’ stato avvistato anche in Piemonte. Lo ha confermato Luca Lapini, zoologo del Museo Friulano di Storia Naturale, dopo la segnalazione fatta al Parco del Po, a fino luglio, da un naturalista, Andrea Maestri, che aveva visto l’animale nella zona di Pontestura (Alessandria). I guardiaparco Nicola Scatassi e Ivano Fossarello hanno attivato alcune fototrappole, ‘catturando’ l’animale con piu’ immagini. Si tratta probabilmente di un esemplare isolato, forse un maschio giovane in dispersione. Non e’ ancora possibile dire da dove sia arrivato. Lo Sciacallo dorato e’ stato piu’ volte segnalato in altre zone dell’Italia settentrionale (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lombardia), in Svizzera, in Francia. (ANSA). 


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        Bloccata in ascensore, 80enne viene salvata grazie all’allarme lanciato dai gattini

        28/08/2020

        E’ stato un bello spavento quanto accaduto ad una signora ottantenne residente nel centro storico di Brindisi. La storia  si è conclusa felicemente grazie ai poteri speciali dei gatti. I micini  di una signora residente al terzo piano del palazzo che, avendo percepito la richiesta d’aiuto dell’anziana hanno messo in allarme la loro proprietaria ed i suoi ospiti.
        Una attempata donna era infatti rimasta bloccata in ascensore al primo piano. I gatti agitandosi e miagolando hanno spinto la proprietaria a verificare cosa stesse accadendo scoprendo la signora in difficoltà impaurita bisognosa di aiuto. Il primo intervento dei coinquilini non è bastato a sbloccare la situazione quindi è stato richiesto l’intervento sul posto dei Vigili del fuoco che nel loro tempestivo intervento hanno tratto in salvo l’ottuagenaria.
        Ma il merito dell’allarme è stato tutto dei gatti infatti il loro udito è decisamente superiore a quello umano. Un suono per noi appena percepibile, da loro può essere percepito a 1/1000 della sua intensità. Per non essere schiacciati da un enorme sottofondo sonoro proveniente da tutte le direzioni, i gatti filtrano e selezionano i suoni che per loro sono significativi.


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