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Moria di pesci nel Tevere, indagano polizia locale e Asl Roma

03/06/2020

L’allarme sulla presenza in acqua di centinaia di pesci morti nel tratto tra Castel Sant’Angelo e Ponte Milvio e’ arrivato da una guardia zoofila dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Roma che li ha fotografati e subito avvisato una pattuglia della Polizia locale.  E’ partita così la denuncia dell’associazione, che ha inviato la segnalazione urgente all’Arpa Lazio, a Roma Capitale, al sindaco Raggi, al Comando della Polizia municipale e all’Asl Roma 1 chiedendo che siano attivati immediatamente i controlli al fine di stabilire le cause della moria anche a tutela della salute pubblica. “Gia’ in passato abbiamo assistito a episodi di questo tipo, e chiediamo anche stavolta che sia fatta luce su questo grave episodio che colpisce la biodiversita’ della capitale -commenta Rita Corboli, delegata romana dell’Oipa Italia – Oggi sulla pista ciclabile che corre lungo il Tevere le persone erano attonite: centinaia di pesci di diverse specie sono morte per cause che chiediamo siano immediatamente accertate con adeguati campionamenti delle acque e analisi approfondite”.
Intanto, il Reparto Tutela Tevere della polizia locale intervenuto, ha dato avvio agli opportuni accertamenti per escludere eventuali sversamenti di sostanze nel fiume Tevere che potrebbero aver provocato la morte della fauna ittica. Al momento, secondo quanto si apprende, non sembrerebbero essere state rilevate sostanze nocive. Occorrera’ pero’ attendere i test da parte degli uffici sanitari. (AGI)


Categorie: Varie

Inseguimento dell'orsa con il cucciolone: identificati i due responsabili e plurisanzionati

03/06/2020

Gli uomini del Corpo Forestale Trentino sono riusciti ad identificare le due persone protagoniste del deplorevole gesto dell’inseguimento prolungato teso a raggiungere un’orsa menomata all’arto posteriore destro ed il suo cucciolone di un anno e mezzo di eta’. I due sono stati immediatamente convocati in Stazione forestale, interrogati e sanzionati non solo per disturbo alla fauna selvatica ma anche in base alla violazione delle restrizioni dettate dall’emergenza Covid ed alle bestemmie proferite nel corso dell’infelice episodio. L’inseguimento e’ avvenuto sulla montagna di Mortaso, in localita’ Zeller, in Val Rendena, pochi giorni fa ed il relativo video aveva trovato ampia diffusione in rete, suscitando numerosissime, comprensibili, reazioni indignate. Il Corpo Forestale Trentino ribadisce l’indicazione di non inseguire assolutamente la fauna selvatica eventualmente rinvenuta lungo le arterie stradali, per evitare che da cio’ possano derivare inutile stress per gli animali e rischi per la circolazione e per la sicurezza delle persone. Ieri e’ anche stato rinvenuto morto e parzialmente consumato un cucciolone di orso nella parte bassa della val Ambiez nel comune di S. Lorenzo in Banale – Dorsino. La morte e’ da imputare con ogni probabilita’ all’aggressione di qualche maschio adulto. La carcassa, rinvenuta da un escursionista, e’ stata recuperata dal personale forestale e sara’ sottoposta ad analisi genetiche per risalire all’identita’ dell’animale, si legge in una nota della Provincia. (nelcuore,org)


Categorie: Varie

Coronavirus: Gibilterra, diventera' un reato toccare i macachi

03/06/2020

Diventera’ un reato toccare i macachi di Gibilterra, finora era un comportamento sanzionato con una multa da 500 sterline (555 euro). Il governatorato britannico vuole tutelare cosi’ questi primati dal rischio di contagio da coronavirus. Il governo di Gibilterra ha “pubblicato un progetto di legge per modificare le norme sugli animali (Animals Act) in modo che diventi un reato toccare i macachi o interferire con il comportamento naturale di questi animanli” si legge in una nota ufficiale. “L’interferenza nella vita dei macachi barbareschi e’ sempre stata considerata dannosa per loro” perche’ puo’ “esporli alle malattie umane”, sostiene il governo, sottolineando che questi primati hanno gia’ contratto l’epatite A in passato. “Possiamo quasi dire con certezza che le scimmie non hanno preso Covid-19″ e il rischio che lo prendano e che si ammalino o muoiano deve essere ‘minimizzato'”, insiste il governo di Gibilterra. Questi macachi vivono in cima alla roccia che domina questa enclave britannica nell’estremo sud della Spagna. I turisti possono accedervi con la funivia. Il governo di Gibilterra li descrive come “l’unico primate vivente allo stato brado in Europa” e ritiene che la loro presenza nella zona risalga all’epoca della presenza musulmana nella penisola iberica a partire dall’VIII secolo. Con 161 casi confermati per oltre 30.000 abitanti, Gibilterra e’ stata poco colpita dal coronavirus, mentre la vicina Spagna e’ uno dei paesi europei piu’ colpiti dalla pandemia nel mondo con oltre 27.000 morti. (AGI)


Categorie: News dal Mondo

Squalo Mako a rischio estinzione, ma c'è chi lo vende nel banco del pesce al mercato

03/06/2020

Un triste primato quello del Mediterraneo che secondo nlla Lista Rossa delle specie minacciate dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) vanta la maggiore percentuale al mondo di squali e razze minacciate, con il 42% delle 71 specie valutate. Tra le specie più soggette a catture accidentali c’è lo squalo Mako (Isurus oxyrinchus), una delle 24 specie protette a livello mediterraneo ed europeo su cui vige il divieto di cattura, possesso, uccisione, commercio, trasporto e l’esposizione per fini commerciali. Invece, come riportato dall’Adnkronos, questa specie continua ad essere vittima della pesca accidentale e in alcuni casi addirittura commercializzata. Come quello trovato sui banchi del Maas (Mercati Agroalimentari) di Catania e rivenduto come pesce spada. Un esemplare femmina lungo più di 4 metri, del peso di circa 700 kg e privo di testa e pinna. . Il Mako è una specie pelagica e costiera, presente anche in mare aperto, fino a 500 m di profondità. Una volta comune nel mar Mediterraneo, ora praticamente scomparsa da alcune aree, con un grave declino della popolazione del 99,99% dall’inizio del XIX secolo.


Categorie: Varie

Eris, la bellissima borzoi che ha sempre il "muso lungo"

03/06/2020

Eris, una bellissima femmina di borzoi o levriero russo, è nata da una cucciolata di tre piccoli a Keysville, in Virginia, come ha riferito la proprietaria al The Daily Mail.
Il nome Eris è quello della dea greca del conflitto e della discordia ma questa cagnolona è proprio il contrario. I levrieri russi sono una razza molto tranquilla e sono incredibilmente dolci e dolce e affettuosa è Eris che ha conquistato il cuore della sua umana facendo del suo difetto genetico una caratteristica affascinante tutta sua.
La sua mascella ha una malformazione, un difetto genetico che le impedisce di partecipare a mostre canine: il suo muso è lungo ben 31 centimetri! Ma di questa caratteristica sua proprietaria si è innamorata. Per la sua amica a quattro zampe che ha creato un account Instagram in cui lei e Eris condividono le foto ormai da due annidue anni. L’account ha già oltre 180mila abbonati. Durante le passeggiate, molte persone si fermano davanti a Eris per scoprirne che razza è. L’interesse dei passanti è così grande che la proprietaria ha dovuto cercare nuovi percorsi, anche se più lunghi, per sfuggire a questa attenzione.


Categorie: Curiosità

E' arrivato Cenere, il primo koala nato in Australia dopo gli incendi che hanno devastanti

01/06/2020

I koala erano già a rischio estinzione quando gli incendi sono divampati distruggendo ogni cosa sul loro avanzare. Pensavamo che questi buffi piccoli marsupiali simbolo delle foreste australiane questa volta non ce l’avrebbero fatta. Invece nell’Australian Reptile Park, struttura a una cinquantina di chilometri da Sydney, dopo gli otto mesi di fuoco che hanno provocato la morte di quasi un miliardo di animali selvatici in tutto il Paese è nato un cucciolo di koala. «Abbiamo un annuncio molto importante da fare» ha scritto il parco su Facebook, allegando il video di Ash che viene coccolato da uno dei guardiani. «È un simbolo di speranza per il futuro della fauna selvatica nativa dell’Australia».Gli operatori che si occupano di lui hanno deciso di chiamarlo Ash, ovvero cenere, per richiamare immediatamente alla memoria la tragedia degli incendi che nei mesi scorsi hanno devastato ampie fette dell’Australia e ucciso milioni di animali.

Video del primo koala nato 


Categorie: News dal Mondo

PETA Stati Uniti esorta Prada ad abbandonare le pelli esotiche prima della riunione annuale, citando il rischio pandemie (video)

01/06/2020

Mentre la pandemia di coronavirus continua a reclamare vite, la PETA Stati Uniti ha scritto a Prada prima dell’incontro annuale degli azionisti della società, che si terrá online martedì, per sollecitare l’azienda a smettere di vendere accessori realizzati con le pelli di animali selvatici. Gli esperti di conservazione avvertono che l’industria delle pelli esotiche alimenta il rischio di ulteriori epidemie, perché come nei “mercati umidi”, gli animali selvatici che utilizzano sono confinati e macellati in condizioni poco igieniche, potenzialmente dando origine ai virus.
“La PETA e i nostri affiliati hanno documentato non solo la crudeltà verso gli animali, ma anche le condizioni pericolosamente antigieniche negli allevamenti negli Stati Uniti, in Africa e in Asia”, scrive Dan Mathews, vicepresidente senior della PETA Stati Uniti, “I consumatori di tutto il mondo sono preoccupati e allo stesso tempo interessati nel vedere come i brand risponderanno a questa nuova era, e ci piacerebbe promuovere Prada come l’ultima azienda a lasciare gli animali selvatici in pace.”
La PETA sottolinea che la SARS e il nuovo coronavirus hanno infettato per primi gli esseri umani che sono entrati in stretto contatto con la fauna selvatica in cattività nei mercati di animali vivi dove gli animali sono confinati in minuscole gabbie di metallo, il sangue e altri fluidi corporei si mescolano e le malattie facilmente si diffondono. I Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie negli Stati Uniti avvertono che circa il 75% delle malattie infettive emerse di recente che colpiscono l’uomo ha origine negli animali.
Il gruppo – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri da indossare” – ha pubblicato un video rivelatore delle più grandi aziende al mondo di macellazione di struzzi, che forniscono Prada e altri marchi. Il filmato rivela che questi giovani uccelli vengono tenuti su squallidi allevamenti prima di essere ammassati in camion, trasportati in mattatoi e colpiti con scariche elettriche prima che le loro gole vengano tagliate.
Le rivelazioni del gruppo del settore delle pelli di rettile hanno scoperto ulteriori crudeltà. In una fattoria di coccodrilli in Vietnam, decine di migliaia di coccodrilli erano tenuti in piccoli e sporchi recinti di cemento, alcuni più stretti della lunghezza dei loro corpi. Gli alligatori di un allevamento del Texas erano tenuti in acqua fetida in umidi capannoni bui prima che il loro collo venisse aperto e delle aste di metallo inserite nella testa nel tentativo di spappolare il cervello, spesso mentre erano pienamente coscienti.
A seguito di queste rivelazioni, brand come Chanel, Jil Sander, Victoria Beckham, Paul Smith e Mulberry hanno già preso una decisione compassionevole di vietare le pelli esotiche in tutte le future collezioni. (PETA.org.uk.)


Categorie: News dal Mondo

Lago di Garda, uova di cigno distrutte a sassate: “Visionare le telecamere di zona”

01/06/2020

Hanno distrutto a sassate le uova di cigno deposte sulla riva del Lago di Garda a Brenzone. A poco è valso il tentativo di mamma cigno di proteggere i suoi cuccioli con il suo corpo, sotto il peso dei sassi sono morti tutti. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato denuncia, chiede che vengano al più presto visionate le telecamere presenti in zona e ha scritto al sindaco di Brenzone sul Garda affinché intervenga per proteggere persone ed animali da soggetti capaci di gesti crudeli e per invitarlo a costituirsi parte civile in un eventuale processo. Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA ha detto che ”si tratta di un gesto efferato, contrario al senso stesso della vita. Una persona capace di compiere una cosa simile è sicuramente un soggetto pericoloso che va fermato! Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine e chiediamo che vengano visionati tutti i filmati delle telecamere presenti nei dintorni. Individuare e punire l’autore di un gesto così meschino è nell’interesse di tutta la comunità. Ci rivolgiamo inoltre al sindaco di Brenzone sul Garda, Davide Benedetti, affinché faccia tutto quanto in suo potere per risolvere la situazione, mettere in sicurezza gli animali e sia pronto a scendere in campo contro la violenza, costituendosi parte civile in un eventuale processo”. L’Ente Nazionale Protezione animali invita anche tutti i cittadini che possano aver visto qualcosa e dunque avere qualche informazione per rintracciare il colpevole, a farsi avanti anche in forma anonima. ”E’ bene ricordare, e lo facciamo ancora una volta, lo stretto legame esistente tra le persone che maltrattano gli animali e il livello di pericolosità sociale. Dunque – continua Rocchi – è importantissimo non lasciare impunita una simile atrocità. Dobbiamo farlo non solo per quei piccolini che non vedranno mai la loro mamma ma anche per dare un segnale forte e chiaro a tutta la comunità che la violenza non può essere tollerata, sotto nessuna forma. Ci mettiamo quindi a disposizione di chiunque voglia dare informazioni che possano aiutare a risalire al colpevole di questo deplorevole gesto. Il nostro ufficio legale ha presentato denuncia e l’ENPA è pronta ad andare fino in fondo a questa orribile storia’


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Pet levrieri, levrieri, greyhound e lurcher arrivati in Italia per una nuova vita

01/06/2020

Primi venti greyhound e lurcher, salvati e accuditi in questi mesi dai rifugio irlandesi Limerick Animal Welfare (LAW) e GalwaySPCA, con cui pet Levrieri collabora sono finalmente arrivati in Italia e sono stati consegnati alle loro famiglie adottive. Questi levrieri, tutti con famiglia, erano rimasti bloccati nei rifugi a partire da fine febbraio a causa dei lockdown conseguenti all’emergenza sanitaria internazionale Covid19.
Un secondo viaggio della speranza e della salvezza organizzato da Pet Levrieri, l’associazione onlus antiracing e anticaccia nata nel 2013, ha raggiunto l’obiettivo sperato. Dopo i 20 greyhound e lurcher, arrivati sabato 16 maggio dall’Irlanda, anche i 21 galgo provenienti dal Rifugio Protectora y Santuario Scooby di Medina del Campo in Spagna, hanno potuto finalmente raggiungere le rispettive famiglie adottive. I levrieri spagnoli così come quelli irlandesi erano rimasti bloccati da marzo a causa dell’emergenza sanitaria internazionale #COVID19. Ne devono arrivare altri 41.
Grazie ad un’operazione studiata nei minimi dettagli e attraverso un trasporto internazionale autorizzato sabato 23 maggio sono arrivati in Italia. Sono cani che hanno un passato fatto di umiliazioni, maltrattamento, sfruttamento. Quelli che non vengono uccisi dai galgueros o nelle perreras municipales approdano nel Rifugio dove i volontari si occupano quotidianamente e con grandi sforzi di loro. Un passato triste e doloroso il loro che però i galgo riescono a superare grazie alla resilienza che li contraddistingue.
L’emergenza sanitaria ha impedito finora a questi 21 levrieri spagnoli di raggiungere le famiglie adottive e ad altrettanti di lasciare una vita fatta di stenti e prendere il loro posto nei rifugi. Adesso finalmente, dopo tanta attesa e un lungo viaggio, Mandy, Shiva, Tristan, Amancio, Bellino, Luna, Emma, Hero, Mischa, Mateo, Calypso, Adolfo, Nathalie, Aaron, Barbie, Helena, Estelle, Vilma, Axelle, Melody e Risca possono godere di sogni tranquilli e di una vita fatta di rispetto e amore.Pet Levrieri non si è fermata davanti al Covid-19 così come la generosità delle famiglie che, consapevoli delle difficoltà vissute da questi cani nei rifugi, non hanno aspettato la fine dell’emergenza ma hanno voluto aprire subito le proprie case e i propri cuori a ognuno di loro. Alcune sono doppie adozioni come quelle di Nathalie e Melody e delle sorelline Estelle e Axelle.
Stefania Traini, presidente di Pet Levrieri, spiega la complessa organizzazione dei viaggi: “Realizzare tutto questo e farlo nel rispetto dei vincoli normativi dei paesi coinvolti e nella massima sicurezza e rispetto per la salute delle persone e dei cani è stato complesso e difficile. Ha richiesto un lavoro delicato e scrupoloso per ottenere tutte le condizioni e le autorizzazioni idonee, ed è stato l’esito di un grandissimo lavoro di squadra, che ha coinvolto insieme a noi tutti i nostri partner: i rifugi, la ditta di trasporti, le autorità sanitarie competenti, la struttura di destinazione, le famiglie adottive, le associazioni slovene e croate, la rete delle famiglie foster. Il trasporto, l’arrivo in Italia e la consegna alle famiglie si sono svolti secondo un rigoroso protocollo di sicurezza come previsto dal DPCM del 26 aprile 2020, rispettando rigorosamente le misure del distanziamento sociale, le misure igienico-sanitarie per le persone e i materiali, il divieto di assembramento e le restrizioni sugli spostamenti”.
Il lavoro di Pet Levrieri per portare in Italia i levrieri non è ancora terminato. Sabato scorso 30 maggio sono arrivati altri 20 greyhound e lurcher dall’Irlanda e sabato 6 giugno altri 21 galgo dalla Spagna.

 


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