Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Comincia domani a Roma la 2^ edizione del “Pet Carpet Film Festival”, unica rassegna di corti dedicata agli animali con tante storie degli amici a 4zampe (e non solo)

30/09/2019

Ci sono storie d’amore che lasciano il segno…in  questo caso l’orma ……….
Alla Casa del Cinema, il prossimo 1 ottobre, torna per la sua seconda edizione il Pet Carpet Film Festival, con il patrocinio di Fnovi – Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, Ordine Medici Veterinari di Roma e Provincia, una rassegna di cortometraggi dedicata esclusivamente al mondo animale che sottolinea il valore di quell’affinità antichissima che, nel bene e nel male, lo unisce a quello umano. Ideata dalla giornalista Federica Rinaudo, che riveste anche il ruolo di Direttore Artistico, la kermesse è un trionfo di autentiche emozioni affidate alle immagini che raccontano momenti di vita quotidiana: dai profondi legami di amicizia, al triste fenomeno dell’abbandono, al vuoto incolmabile lasciato dagli animali volati sul ponte dell’arcobaleno, all’impegno dei volontari delle numerose associazioni. Partecipare con il proprio video è semplice: l’adesione è gratuita, non ci sono limiti di età e i corti possono essere girati anche con lo smartphone. Il regolamento è scaricabile sul sito www.petcarpetfestival.it.
Al Pet Carpet Film Festival partecipano numerosi personaggi dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e del volontariato pronti a condividerne gli ideali, ovvero quelli di informare, educare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di creare una società più rispettosa dell’ambiente. Tra le mission del festival non poteva mancare la solidarietà: anche l’accesso al gala è gratuito a condizione che si arrivi all’ingresso con scorte di alimenti, medicinali, accessori da devolvere ai volontari delle associazioni che si occupano di cani e gatti (e non solo) meno fortunati e in cerca di una famiglia, individuate ogni anno grazie ad un attento lavoro di monitoraggio e ricerca. Un piccolo gesto che si trasforma in una grande risorsa per chi, ogni giorno, stringe forte la sua mano nella zampa. Ingresso riservato solo su prenotazione. Infoline 3921672283


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Non porti il tuo cane a passaggio ogni giorno? In Australia multe fino a 2500 euro

30/09/2019

Canberra e il territorio della capitale australiana sono la prima giurisdizione a riconoscere gli animali domestici come «esseri senzienti», «in grado di provare dolore e sofferenza». Ed è qui che l’Assemblea legislativa ha approvato nuove leggi sul benessere degli animali che prevedono alte multe per tutti i proprietari che non rispetteranno il benessere dei cuccioli di casa e una qualità della vita che «rifletta il loro valore intrinseco». Questa è la notizia pubblicata dal secoloxix.it.
Le leggi entreranno in vigore fra sei mesi, a marzo 2020, e introducono nuove severe sanzioni per il maltrattamento degli animali e, nel contempo, maggiori restrizioni per i proprietari di negozi di animali e gli allevatori, che d’ora in poi dovranno ottenere una licenza per operare.
I proprietari dovranno pagare una multa di 4 mila dollari australiani, circa 2500 euro, se i loro cani verranno confinati in casa per tutto il giorno, senza essere portati a spasso e tenuti all’aperto per un tempo adeguato. Stessa cifra se cani e gatti venissero tenuti senza cibo, acqua o riparo, in un ambiente non pulito o igienicamente adeguato. La sanzione arriverà fino a 48 mila dollari australiani, circa 30 mila euro, e a tre anni di reclusione, invece per chi maltratterà gli animali o prenderà parte ad attività violente come la lotta con i cani.
Le decisioni del parlamento di Canberra sono state sostenute sia da maggioranza che opposizione, anche se la legge, che doveva essere approvata lo scorso luglio, è stata approvata solo nei giorni scorsi, sollevando comunque polemiche per quanto riguarda i nuovi regolamenti per negozi e allevatori. Scontato l’appoggio degli animalisti, che sperano che la legge non rimanga solo sulla carta ma che verranno fatti maggiori controlli sul territorio.


Categorie: News dal Mondo

Nelle case italiane 60 mln di "pet": come fare la scelta giusta

30/09/2019

Sono oltre 60 milioni gli animali da compagnia presenti nelle famiglie italiane, di cui 7 milioni i cani e 7,3 milioni i gatti. Spesso però la scelta del proprio amico peloso è dettata dall’impulso, senza tenere in considerazione aspetti importanti. In occasione della Milano Pet Week, la prima settimana che celebra i pet con eventi e iniziative dedicati agli animali da compagnia, che si tiene fino al 5 ottobre con diverse iniziative a Milano, Mars Petcare promuove il possesso responsabile del cane, con i consigli di un esperto per guidare tutti i proprietari (cosiddetti pet-parent) – o aspiranti tali – nella corretta scelta e gestione del proprio amico a quattro zampe. L’educatore cinofilo Paolo Bosatra, aiuta a fare chiarezza su diversi aspetti legati alla tipologia di cane e a sfatare alcuni “falsi miti”.
1. A Milano quasi una persona su due vive da sola: su 674.016 famiglie, ben 302.947 sono composte da un solo individuo, pari al 45%2, e spesso si pensa che la vita da lavoratore single non possa conciliarsi con la gestione di un cane: falso. “Vivere da soli con un pet comporta sicuramente delle responsabilità ma vorrei sfatare un mito: anche i cani di taglia grande possono vivere in una casa di piccole dimensioni. L’importante è avere sufficiente tempo per portare il cane a passeggio, fare gite fuori porta insieme a lui durante il week end e accudirlo regolarmente. I cani di piccola taglia sicuramente sono più gestibili viste le dimensioni ma richiedono anch’essi momenti di svago all’aperto. In entrambi i casi, è bene abituare il cane fin da cucciolo a stare in casa anche da solo e, se le ore di solitudine sono tante, ci si può avvalere del supporto di aiuti esterni”, afferma Bosatra.
2. L’entrata in scena di un animale nella vita di coppia può rendere ancora più forte la relazione e anche in questo caso è bene scegliere il cane tenendo conto dei ritmi di vita del duo familiare. Secondo l’esperto “per le coppie che decidono di prendere con loro un cane è importante valutare la propria routine e i propri orari lavorativi. Giusto optare per cani di media o piccola taglia se la coppia ama i viaggi a lunga percorrenza da fare insieme a lui, e cercare di prediligere una tipologia estremamente socievole per delle uscite “di gruppo” che sicuramente sono ricorrenti. A prescindere dal fatto che sia meticcio o di razza, ciò che conta è che fin da cucciolo sia ben socializzato con i propri simili e con le persone”.
3. In caso di presenza di bambini gli aspetti da tenere in considerazione sono numerosi: “Nella scelta di un cane che deve convivere con dei bimbini è importante che la decisione venga sempre condivisa da tutta la famiglia, in particolare dai più grandi, che si occuperanno del nuovo arrivato. Possono essere considerati perfetti per la vita in famiglia, ad esempio, i ‘Retriever’, facilmente addestrabili ed estremamente docili, o i ‘barboncini’, cani intelligenti dinamici e con una forte empatia emozionale. Alternativa che io incoraggio e non solo per questioni etiche, è quella di accogliere meticci e ospiti dei canili, anche grazie al fatto che oggi i rifugi spessissimo si avvalgono della collaborazione di educatori che possono aiutare ad orientare la scelta verso il soggetto più adatto”, sottolinea l’esperto. » comunque sempre consigliabile avvalersi della consulenza di chi ha esperienza come educatore cinofilo o di un veterinario, per un orientamento a 360 gradi: dalle informazioni sui compiti del futuro proprietario, alle spese necessarie per prendersi cura al meglio del nuovo amico o ai luoghi di riferimento per le adozioni, a partire dai canili. (red)


Categorie: Curiosità

Anziana cagnetta fa 27 km. sulla Majella per tornare dalla sua proprietaria

30/09/2019

L’amore non conosce età. Minnie, una cagnetta di ben 13 anni, ha percorso oltre 27 chilometri sulla Majella superando dislivelli di più di 2.000 metri, rimanendo presumibilmente senza mangiare e bere per tre giorni, ma soprattutto ha ritrovato incredibilmente la strada che, seppur sul versante opposto, le ha consentito di raggiungere l’unico arroccamento in quota con una presenza umana che la potesse soccorrere. È la storia pubblicata dall’Ansa della cagnetta Minnie che, grazie agli sforzi dei carabinieri Parco delle Stazioni di Pretoro e Palena, di escursionisti attenti e di associazioni, si è ricongiunta alla proprietaria dopo non poche vicissitudini.
La cagnetta era stata segnalata il 17 settembre alla pattuglia carabinieri Parco di Pretoro, salita in montagna per un servizio di vigilanza, da un escursionista che l’aveva notata al Bivacco Pelino, a 2.793 metri di quota sulla Majella, e poi il giorno dopo da altri escursionisti: Minnie, un cane padronale, non seguiva nessuno se non per brevi tratti, rifiutava di mangiare e di bere, e poi era arrivata al bivacco in quota al Rifugio Manzini 250 metri più a valle. Individuata la proprietaria, grazie ai carabinieri Parco e al post di un’associazione animalista, si è così appreso che Minnie aveva seguito un gruppo di ragazzi partiti da Palena il 16 settembre, ma non è poi ridiscesa con loro.
Per il 20 settembre scorso un gruppo di volontari aveva organizzato un tentativo di ritrovare il cane per riportarlo giù, ma nella serata del giorno precedente, sotto una pioggia torrenziale, Minnie, dopo aver attraversato tutta la Majella, è arrivata da sola al Rifugio Pomilio, esattamente sul versante opposto dal quale era partita. A quel punto i carabinieri forestali hanno avvertito la proprietaria, che dopo circa un’ora ha raggiunto il cane, un po’ dolorante e malandato, ma sano e salvo. (Fonte Ansa)


Categorie: Varie

Rischio infiltrazioni mafiose nei canili in Puglia. Lo denunciano l Coordinamento Associazioni Animaliste Pugliesi

30/09/2019

l Coordinamentol Coordinamento Associazioni Animaliste Pugliesi (Caap) denuncia un rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei canili, opponendo con forza ad alcuni emendamenti proposti in Consiglio regionale che, scrive in una nota, “aumenterebbero la spesa pubblica dei Comuni da destinare al mantenimento dei canili stessi e sicuramente non garantirebbero il benessere animale”. “Si vuole dare la possibilità ai privati di costruire megacanili – afferma il Caap – con il sistema dei moduli contigui, ovvero basterà avere un ingresso indipendente per costruire più moduli da 200 cani e si potrebbe arrivare anche ad avere canili con 500, 1.000 cani, con costi elevatissimi per i Comuni”. Oggi, prosegue, è 200 il numero massimo dei cani che una struttura può ospitare. Inoltre, permetterebbe lo spostamento di cani “nelle regioni limitrofe, ovvero regioni con un elevatissimo tasso di randagismo e dove ci sono precedenti di gestione mafiosa dei canili. Oggi la legge non permette nemmeno l’uscita fuori dal dipartimento Asl ed è bene che sia così”. Il Caap chiede così “un incontro col Consiglio regionale affinché questi emendamenti non siano inseriti nella nuova legge regionale. Interesseremo l’Antimafia, l’Anci e la Corte dei Conti se necessario – conclude – perché il rischio della zoomafia è elevatissimo e la Puglia non può permetterselo”.(Caap) denuncia un rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei canili, opponendo con forza ad alcuni emendamenti proposti in Consiglio regionale che, scrive in una nota, “aumenterebbero la spesa pubblica dei Comuni da destinare al mantenimento dei canili stessi e sicuramente non garantirebbero il benessere animale”. “Si vuole dare la possibilità ai privati di costruire megacanili – afferma il Caap – con il sistema dei moduli contigui, ovvero basterà avere un ingresso indipendente per costruire più moduli da 200 cani e si potrebbe arrivare anche ad avere canili con 500, 1.000 cani, con costi elevatissimi per i Comuni”. Oggi, prosegue, è 200 il numero massimo dei cani che una struttura può ospitare. Inoltre, permetterebbe lo spostamento di cani “nelle regioni limitrofe, ovvero regioni con un elevatissimo tasso di randagismo e dove ci sono precedenti di gestione mafiosa dei canili. Oggi la legge non permette nemmeno l’uscita fuori dal dipartimento Asl ed è bene che sia così”. Il Caap chiede così “un incontro col Consiglio regionale affinché questi emendamenti non siano inseriti nella nuova legge regionale. Interesseremo l’Antimafia, l’Anci e la Corte dei Conti se necessario – conclude – perché il rischio della zoomafia è elevatissimo e la Puglia non può permetterselo”.


Categorie: Varie

Dona una cuccia ai randagi con "Tre uomini e una cuccia" al teatro Tirso di Roma dal 2 al 27/10. Si può partecipare al contest con la foto del proprio cane

28/09/2019

Ci sono animali fortunati che trovano il calore di una famiglia e di una cuccia. Sole, ad esempio, è un bellissimo esemplare di Chihuahua ed è diventata la mascotte del Teatro Tirso de Molina ma anche la testimonial dello spettacolo “Tre uomini e una cuccia”, la nuova commedia che apre la stagione dello spazio culturale ai Parioli. In scena, dal 2 al 27 ottobre, arrivano Martufello, Alessia Fabiani, Andrea Dianetti, Gabriele Carbotti, Leonardo Bocci, pronti a scatenare l’ilarità degli spettatori con una pièce brillante per la regia di Fabrizio Nardi. Tutto ha inizio con la storia di Tiziano, Eros e Massimo, tre giovani nati e cresciuti in un paesino nel basso Lazio che un giorno decidono di investire su quella che reputano una idea geniale: una sigaretta elettronica con ricariche speciali al gusto di alimenti tipici italiani da vendere all’estero. La fortuna non li premia e i tre continuano a vivere a casa di un loro compaesano, trasferitosi a Roma, che accetta pochi euro mensili di affitto. A sconvolgere la loro routine ci pensa la bella nipote del padrone di casa, ma soprattutto il ritrovamento di un cagnolino. Impossibile per i tre amici immaginare di tenerlo. Ma ecco che, proprio poco dopo aver deciso di riportalo indietro, i ragazzi scoprono, ascoltando il telegiornale, che una turista americana miliardaria ha denunciato il furto del suo adorato “Muffin”. Le caratteristiche dei filmati trasmessi in onda corrispondono proprio al quattrozampe trovato poco prima: un Chihuahua nordamericano dal valore di ben 250.000 euro. Cosa fare? Saranno ancora in tempo per rintracciarlo e consegnarlo alla sua disperata proprietaria? Una vicenda surreale ma non troppo basata sul rapporto profondo ed intenso che lega molti esseri umani agli animali. E per dare un senso ancora più importante allo spettacolo il direttore del teatro, Achille Mellini, ha pensato bene di lanciare un’iniziativa divertente ma utile. Parallelamente al debutto partirà infatti un contest attraverso il quale si potranno inviare le foto del proprio amico a quattrozampe. Le più significative saranno selezionate e premiate durante la kermesse teatrale. L’invio delle foto potrà essere fatto sulla pagina Fb – Teatro Tirso de Molina.
Ma non è tutto. Porte aperte anche alla solidarietà: se avete cucce non utilizzate, o volete comunque fare un gesto solidale verso gli animali meno fortunati, potete consegnarle al botteghino del teatro. In questo modo otterrete una riduzione sul biglietto di ingresso, ma soprattutto regalerete un riparo comodo e caldo a cani e gatti, ospitati da alcune associazioni di volontariato, in cerca di una famiglia.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

I proprietari di cani e gatti, consapevoli dei doveri, richiedono i diritti per i pets che l'80% degli italiani considera membri della famiglia

28/09/2019

I proprietari degli animali da compagnia in Italia sono consapevoli dei propri doveri verso i pet e in attesa di vederne riconosciuti i diritti, con il consenso della maggioranza della popolazione italiana. Questa è la fotografia che emerge dall’indagine realizzata da Doxa per la XII° edizione del Rapporto Assalco – Zoomark, compendio annuale sul mondo dei pet, presentato a Bologna in occasione dell’apertura di Zoomark International 2019. Quest’anno il Rapporto tramite una ricerca di Doxa ha indagato quanto tra gli italiani – in particolare i proprietari di cani e gatti – sia forte la richiesta di riconoscimento dei diritti degli animali da compagnia. Si evince inoltre un quadro marcato dalla consapevolezza che avere un animale d’affezione implichi responsabilità e dedizione.

La consapevolezza dei propri doveri parte già dal momento dell’acquisizione. Il passo si fa se ci sono le condizioni adatte: fondamentale tra gli italiani proprietari di cani poter contare su spazi (48,7%) e stili di vita adeguati (30,7%). Non differisce l’atteggiamento nel caso si tratti di un gatto. Diligenti anche con gli adempimenti burocratici: quasi il 90% registra i propri cani nelle Anagrafi regionali e lo fa anche più di 1 proprietario di gatto su 2, nonostante per questi ultimi non sia obbligatorio.
Centrale la cura della salute e dell’alimentazione. Le vaccinazioni vengono effettuate regolarmente nel 90% circa dei casi, almeno 1-2 i controlli veterinari all’anno (in più del 60% dei casi) ed esercizio fisico quotidiano per più del 60%. Il 76,1% dei cani e il 90% dei gatti, inoltre, viene nutrito con alimenti industriali, specificatamente formulati in modo da essere sicuri, bilanciati, completi e differenziati in base a età, razza e stile di vita.
In materia di vita in società c’è già un forte impegno. A oggi il 71,6% dei proprietari dei cani dichiarano di adoperarsi per un civile inserimento del proprio pet in società. Si auspica che le campagne di sensibilizzazione e il buon esempio dei proprietari virtuosi contribuiscano a ridurre la percentuale (28,4%) di coloro che ancora non si adoperano in tal senso. Seppur la loro presenza si faccia notare meno rispetto a quella dei cani, il principio del civile inserimento in società vale anche per i gatti. A oggi circa 1 proprietario su 2 si impegna per raggiungere lo scopo, ad esempio evitando che il gatto vada dai vicini o li disturbi.
Richiesta di riconoscimento dei diritti. Dall’indagine di Doxa emerge inoltre la necessità di un maggiore riconoscimento a livello istituzionale e giuridico degli animali da compagnia, che è un’esigenza di chi vive con un pet e che trova il consenso della maggior parte della popolazione italiana. L’81,6% degli italiani riconosce infatti negli animali da compagnia degli esseri senzienti. Il 73,6% degli abitanti del Bel Paese ritiene sia un passo necessario riconoscerli e tutelarli nella nostra Costituzione.
Ugualmente assodata l’appartenenza al gruppo familiare. Per l’81,8% degli italiani gli animali da compagnia sono membri della famiglia, con punte fino al 95% circa tra chi effettivamente vive con un pet. Una situazione di fatto che vorrebbero trovasse riscontro nel diritto, tanto che il 59,5% dei proprietari di cani e gatti li vorrebbe nello stato di famiglia.
Infine, 1 italiano su 2 è consapevole che i prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia e le cure veterinarie sono tassati con un’aliquota IVA al 22%, al pari di un bene di lusso. Tra questi, il 74,9% è favorevole a misure di agevolazione, tasso che aumenta all’84,1%tra i proprietari di pet.
Per comprendere l’importanza degli animali da compagnia in Italia, basta citare qualche dato: seppur non esista ancora un’anagrafe nazionale degli animali d’affezione, si stima che i cani siano 7 milioni e 7,3 milioni i gatti, a cui si aggiungono 30 milioni di pesci, 12,8 milioni di uccellini, 1,8 milioni di piccoli mammiferi e 1,3 milioni di rettili, per un totale superiore ai 60 milioni di animali d’affezione – in un rapporto di 1 a 1 con la popolazione residente in Italia.
Analizzando la penetrazione degli animali d’affezione nelle famiglie italiane, si evince che circa il 39% dei nuclei familiari ha un cane e/o un gatto.
Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco, ha commentato: “L’amore per i pet in Italia è enormemente diffuso. Il rapporto degli italiani con i propri animali da compagnia si basa sulla consapevolezza che avere un animale d’affezione in famiglia implica responsabilità e dedizione. Come industria abbiamo il dovere di contribuire alla diffusione dei principi del possesso responsabile, in particolare dell’educata convivenza in società, lavorando al fianco delle istituzioni, degli enti e delle associazioni impegnate in questo campo”.


Categorie: Curiosità

Buon compleanno Brigitte! Oggi la Bardot compie 85 anni. Sex symbol del cinema francese, all'apice della carriera, lasciò tutto per amore di una capretta

28/09/2019

Una vera diva, giovane, bellissima, con un fascino sensuale un po’ sfrontato che ha acceso i sogni di tutti gli uomini, anche i più bacchettoni. Questa era B.B. e ancora oggi che compie 85 anni ha saputo restare unica e indimenticata.
Aveva 38 anni ed era nel pieno della sua carriera di attrice quando lasciò il cinema per dedicarsi agli animali. Tutto è iniziato durante le riprese di “Colinot l’alzasottane”. Sul set si aggirava una capra e B.B. rimase scioccata dalle parole della proprietaria dell’animale: «Si sbrighi a girare la sua scena, perché domenica è la comunione di mio nipote e dobbiamo farla allo spiedo».  Pur di salvarle la vita, Brigitte la comprò e la portò con sé in hotel. Era il 1973, “Colinot l’alzasottane” fu il suo ultimo lavoro cinematografico e la capra la sua prima ospite a 4zampe alla Mandrague, la sua villa di Sain Tropez ora sede dell’associazione per gli animali che porta il nome dell’attrice. Oggi la Bardot compie 85 anni e non festeggerà, non lo fa più da tanti anni, ma il regalo chiesto a Hollande lo aspetta ancora: mettere fine alla macellazione rituale, stordire le bestie prima di ucciderle e considerare i cavalli animali di compagnia.
La sorprenderà il Governo francese? Si ricorderanno di avere a che fare con una Marianne e con la prima donna a essere ricevuta, nel 1967, all’Eliseo dal generale Charles-de-Gaulle in pantaloni?
Auguri Brigitte!!!

 

 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

“Che razza di bastardo”. In un libro di Massimo Raviola tutti i problemi della selezione razziale dei pet

28/09/2019

E’ disponibile in libreria il libro intitolato “Che razza di bastardo. Cani, gatti e maltrattamento genetico. Un passo verso l’adozione consapevole” del medico veterinario Massimo Raviola, Edizioni L’Età dell’Acquario.
Al centro del libro il tema della selezione delle razze e tutti i problemi che questa ha determinato.  Infatti, fin dalla preistoria, l’uomo è intervenuto nella selezione del cane, prima per renderlo veloce, forte e adatto al lavoro, in seguito, a partire dalla metà dell’800, per fargli vincere concorsi di bellezza e mettere in mostra il suo pedigree. La sorte del gatto, purtroppo, non è stata molto diversa: privato degli spazi di cui gode in natura, è diventato un animale casalingo e da competizione estetica.
Che si tratti di cani o gatti, i pet sono ormai simboli di status e per questo è necessario che siano «di razza». Ben pochi però si preoccupano delle conseguenze di questa trasformazione: sono animali geneticamente più deboli, soggetti a quasi 400 patologie (in continuo aumento) direttamente collegabili a difetti congeniti delle razze e sono protagonisti, loro malgrado, di un mercato disumano che li tratta come una merce di scambio pregiata
Se è vero che il cane è il migliore amico dell’uomo, siamo sicuri che l’uomo sia il migliore amico del cane (e del gatto)?
Massimo Raviola, laureato a pieni voti in Medicina Veterinaria nel 1991 presso l’Università di Torino, dirige dal 1998 la Clinica Veterinaria Europa di Torino, nella quale si occupa prevalentemente di ortopedia e chirurgia, oltre che di medicina di base per animali da compagnia. Dal 1997 al 2006 ha collaborato ad attività di Pet-Therapy presso strutture psichiatriche di Torino e provincia. Nel 2008 ha conseguito il Master Universitario di II livello in Bioetica.
Nella foto la copertina del libro


Categorie: Animali e Cultura

A Isernia un corsa a “6 zampe” contro abbandoni e randagismio. La organizza la Sezione Enpa

28/09/2019

Domenica 29 settembre a Isernia è di scena “La 3 chilometri a 6 zampe”, corsa per binomi cani-proprietari organizzata dalla locale Sezione Enpa nell’ambito della manifestazione intitolata “Corrisernia”. Possono partecipare all’evento i cani registrati all’anagrafe canina e in possesso di regolare libretto sanitario. L’appuntamento è alle 15.30 in Piazza della Repubblica, presso lo stand dell’Enpa; è prevista una quota di partecipazione pari a 3 euro. Per info: 328.1184082. “La 3 chilometri a 6 zampe” è stata promossa con l’obiettivo di sensibilizzare sul fenomeno degli abbandoni e del randagismo.

Nella foto il logo della manifestazione


Categorie: Eventi e Appuntamenti

“I nostri animali: una questione di famiglia" la LIDAA guiderà la marcia perchè la politica riconosca i loro diritti

28/09/2019

Il silenzio non paga, è ora di alzare la voce per difendere i diritti degli animali. E l’occasione è la manifestazione di domenica pomeriggio a Milano “I nostri animali: una questione di famiglia, promossa dalla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.
Alla marcia, che inizierà alle 14,30 in piazza Cordusio e si concluderà in piazza San Carlo con gli interventi dei partecipanti dal palco, aderiscono altre ventitré associazioni di protezione animale, grandi e piccole: Enpa, Lav, Lndc, Oipa, Gaia, Earth, Cuori e Zampe, Anima Meticcia, Animare, Podenco’s Angels Rescue, Camminiamo insieme Onlus, Impronte amiche, Cani e mici per amici, Zampe d’oro onlus, Oasi santa Giuliana, Collettivo animalista, Amici per i baffi, Cuor di pelo, Crazy cats, International animal protection league, Associazione amici dei mici onlus, Sos levrieri, Arcamica onlus.
La manifestazione “pro animali” non per caso si tiene all’avvio di una nuova fase politica ed è pensata come iniziativa per il rilancio di tutte le tematiche care al mondo animalista: il riconoscimento degli animali come “esseri senzienti” in Costituzione, pene più severe per chi li maltratta o li uccide, la tutela e la valorizzazione del rapporto affettivo con gli animali che vivono nelle nostre case, il superamento della sperimentazione animale, la cessazione dello sfruttamento negli allevamenti intensivi e nei circhi, la fine dei regali ai cacciatori e, in prospettiva, della caccia.
Al nuovo governo gli animalisti segnaleranno che è necessaria una netta svolta rispetto al passato, che la questione animale è diventata troppo importante per lasciarla in mano a politici distratti, che dietro le istanze di chi ama gli animali c’è un fronte stanco di chiacchiere e perciò determinato, nonostante le differenze d’ispirazione e di metodo, ad ottenere risultati concreti.
Ecco perché è il momento di farsi sentire: tutti a Milano, domenica, perché i nostri animali sono “una questione di famiglia”.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Sviluppato nuovo candidato farmaco per cura Leishmaniosi

27/09/2019

C’e’ un nuovo candidato farmaco per la cura della Leishmaniosi, infezione che interessa due milioni e mezzo di cani in Europa e che puo’ colpire anche l’uomo. A svilupparlo e’ stata una rete internazionale di ricercatori di nove Paesi, coordinata dalla professoressa Maria Paola Costi del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia (Unimore).
Il candidato farmaco, NMT-A02, si e’ rivelato efficace contro la Leishmaniosi nei cani su cui e’ stato sperimentato: ha minore tossicita’ e i cani non hanno piu’ i segni clinici dellìinfezione. Una scoperta, sottolineano i ricercatori, che apre nuove prospettive di cura sia per gli animali che per l’uomo. Il risultato e’ frutto del progetto “New Medicines for Trypanosomatidic infections” finanziato dalla Commissione europea nel periodo 2013-2017 con un contributo di quasi sei milioni di euro.
Nei giorni scorsi e’ stata terminata la fase preclinica. Durante il 2018 e 2019, e’ stato svolto il follow-up durante il quale i cani sono stati sottoposti regolarmente a esami ematologici e immunologici. Oggi, due anni dopo il trattamento iniziale, i cani del trial sono in buone condizioni fisiche, non hanno piu’ manifestato la malattia a differenza dei cani trattati
 con il Milteforan, il farmaco attualmente usato. “Il cane – spiega la professoressa Costi – rappresenta una riserva della malattia e per debellare l’infezione umana occorre risolvere
quella canina”. Oggi “siamo in grado di proporre un farmaco per la cura della Leishmaniosi canina in tempi relativamente brevi.
Alternativamente, per uso umano, in tempi piu’ lunghi”. Lo sviluppo del farmaco richiede ora l’intervento di investitori e la collaborazione di pmi o industrie farmaceutiche per lo studio
 regolatorio necessario per la registrazione.


Categorie: Varie