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No agli animali in spiaggia per fini commerciali. E' la decisione del sindaco di Fort dei Marmi

28/08/2019

Il Comune di Forte dei Marmi (Lucca) ha deciso di vietare la presenza di animali sulle spiagge e in ogni area demaniale dopo l’episodio riguardanti la presenza di un cammello esibito in una festa serale tenutasi in uno stabilimento balneare. Il divieto è scattato oggi con un’ordinanza firmata dal sindaco Bruno Murzi mettendo dei punti fermi sull’utilizzo del demanio e partendo dal divieto di utilizzare sulla spiaggia animali a scopo commerciale e di profitto. In questo modo, si fa sapere dal Comune, inizia a Forte dei Marmi “un processo di revisione delle attività consentite sulla spiaggia, non con l’intento di limitare aprioristicamente gli eventi o le feste, ma con lo scopo di favorire il lavoro degli operatori balneari senza che si verifichino incontrollate fughe in avanti tali da stravolgere i tradizionali assetti dell’attività balneare”.


Categorie: Varie

Clochard maltratta un cane con cui chiede soldi a Venezia, denunciato. Il 4zampe torna al vero proprietario

28/08/2019

E’ stato percosso e maltrattato per diversi giorni da un uomo che lo teneva accanto a sé per mendicare e impietosire i passanti nella zona di Castello, ma questa volta la storia di un cane meticcio, finito chissà come a Venezia, ha avuto un lieto fine. Grazie alle segnalazioni dei cittadini e all’intervento del nucleo Pronto impiego della polizia locale di Venezia, l’animale è stato restituito questa mattina al legittimo proprietario, residente a Como.
La settimana scorsa – si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune lagunare – alcuni residenti del sestiere avevano notato un uomo, senza fissa dimora, che maltrattava l’animale senza alcun motivo. Hanno documentato le percosse con un video e allertato la polizia locale che, l’altro ieri, ha intercettato il mendicante, accertando attraverso la lettura del microchip, che il cane apparteneva ad altri.
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Categorie: Varie

Guardie zoofile Enpa per aiutare gli animali del mare e d'acqua dolce

28/08/2019

Partirà il domani 29 agosto 2019, a Lagosanto (FE), il primo corso per la formazione di aspiranti Guardie Zoofile ENPA con specializzazione fluviale-marittima. A condurre la lezione introduttiva sarà Marco Bravi, Presidente del Consiglio e Responsabile Nazionale del Servizio Guardie Zoofile ENPA, che commenta:
“ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali – inaugura a Lagosanto un altro nuovo percorso formativo per la storia delle proprie storiche Guardie Zoofile, istituite nel 1913. D’altronde l’adeguamento ai tempi e la flessibilità, sia nell’organizzazione che nel delineare scenari, sono peculiarità necessarie in una grande organizzazione come la nostra. I cambiamenti climatici stanno mettendo in pericolo specie sempre nuove non solo nel mare, ma anche in quegli arenili e in quelle zone paludose che sono parte fondamentale dell’habitat di animali che li popolano o li frequentano periodicamente, per deporre le uova o procacciarsi il cibo.
Il progetto CARA CARETTA di ENPA ha mosso, negli anni precedenti, i suoi primi passi in altre aree, prima fra tutte il Cilento, dove ha dato il supporto fondamentale per la creazione di quei presidi di salvaguardia della schiusa delle uova che sono, ormai, una splendida e diffusa realtà di successo. Un’esperienza che ha riscosso apprezzamento anche qui nella foce del Po, dove i danni a tartarughe, tursiopi ed altri animali, causati dall’antropizzazione delle aree fluviali-marittime, ne fanno un territorio di primo interesse per la loro tutela, come dimostrato dal coinvolgimento del progetto Ue TartaLife, dal TartaDay svoltosi nei giorni scorsi a Volano e dalla bella collaborazione con la Fondazione Cetacea e molti altri enti locali pubblici e privati, fra cui la Provincia di Ferrara”.
Il corso verterà innanzitutto sulle normative, sulle modalità di intervento, sull’attività di Polizia Giudiziaria ed ogni altro argomento tipico degli approfonditi e serissimi programmi standard per Guardie Zoofile ENPA. Ad essi si aggiungeranno le lezioni specifiche sui regolamenti di navigazione, la manipolazione per il soccorso di animali marini e via di seguito. Per informazioni, approfondimenti ed iscrizioni lagosanto@enpa.org – 333.2349612

 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Le "gattare pazze" non esistono e i mici sono compagni affidabili anche per le mamme in attesa

28/08/2019

“Gattara” è un modo dialettale usato a Roma per identificare quelle donne (ora ci sono anche tanti uomini) spesso anziane che, affascinate dai gatti, si circondano di mici e si dedicano alla cura di intere colonie di felini di quartiere. Girano con buste colme di pasta e altri avanzi per sfamare i loro protetti che conoscono uno ad uno. Si fermano ad ammirare i gatti mangiare prima di andarsene incuranti degli sguardi di chi le chiama “gattare”, “gattare pazze” alimentando la fake news che il contatto con i gatti nuoccia al cervello di queste signore.
Amiche e amici gattofili, tranquilli, una tesi non sostenuta scientificamente come riporta oksalute.it. Non ci sono prove che la convivenza aumenti il rischio di schizofrenia e altre malattie mentali a causa del parassita della toxoplasmosi. L’ipotesi era stata avanzata un paio di anni fa da un gruppo di ricercatori statunitensi, che avevano osservato come alcune patologie psichiatriche venissero diagnosticate più frequentemente nelle famiglie che possiedono gatti. Oggi, per fortuna, l’allarme sembra rientrare grazie ad una nuova ricerca dello University College di Londra pubblicata su Psychological Medicine.
I ricercatori hanno monitorato ben 5.000 bambini nati tra il 1991 e il 1992, seguendone la crescita fino all’età di 18 anni. Le loro condizioni di salute mentale sono state valutate periodicamente e messe in relazione all’eventuale presenza di un gatto in casa, già durante la gravidanza o le fasi della crescita.
«Il messaggio che lanciamo ai proprietari di gatti è chiaro: non ci sono prove a sostegno del fatto che i gatti possano mettere a rischio la salute mentale dei bambini», spiega la coordinatrice dello studio, Francesca Solmi. «I primi dati grezzi raccolti nella ricerca sembravano indicare un debole legame tra i gatti e la manifestazione di sintomi psicotici all’età di 13 anni, ma un ulteriore approfondimento ha dimostrato che sono altre le cause. Tenendo conto di vari aspetti, come il sovraffollamento dell’ambiente domestico e lo status socio-economico della famiglia, emerge che i gatti non hanno alcuna colpa. Gli studi precedenti che hanno indicato questo legame tra gatti e psicosi semplicemente non hanno controllato se ci potevano essere altre spiegazioni».
Anche il metodo di indagine utilizzato nelle vecchie ricerche lascia un po’ a desiderare, come sottolinea Solmi: innanzitutto perché sono state condotte su un numero limitato di persone, e poi perché si basano su interviste fatte a malati psichici a cui era stato semplicemente chiesto di ricordare dettagli della propria infanzia.
«Il nostro nuovo studio – aggiunge lo psichiatra James Kirkbride – indica che la presenza di un gatto durante la gravidanza o la prima infanzia non espone ad un rischio diretto di sviluppare psicosi con il passare degli anni. In ogni caso, ci sono prove importanti che dimostrano come l’esposizione al Toxoplasma gondii durante la gravidanza possa determinare serie conseguenze per la salute del bambino. Tenendo conto di ciò, raccomandiamo che le donne in dolce attesa continuino a fare attenzione, evitando ad esempio di maneggiare la lettiera del gatto se portatore di Toxoplasma gondii».

 


Categorie: Curiosità

Liberati tutti i cetacei dal 'lager delle balene' in Russia. Sono stati portati nella baia di Srednyaya

28/08/2019

L’ultimo gruppo di cetacei detenuti in cattività nella baia di Srednyaya, nell’estremo oriente russo, è stato rilasciato nel Mare di Okhotsk, secondo quanto dichiarato dall’Istituto di ricerca federale per la pesca e l’oceanografia. “Due orche e sei balene beluga sono state messe in libertà dopo essere state sottoposte a procedure e test di riadattamento; inoltre sono stati apposti tag satellitari sugli animali.
Tutte e dieci le orche della baia di Srednyaya sono state rilasciate in mare”, recita la nota. La quarta fase dell’operazione per liberare le balene è iniziata il 22 agosto.
Sono state portate sulla costa del mare dalla baia di Srednyaya attraverso Khabarovsk e il distretto di Nikolayev. Lo riporta la Tass.


Categorie: News dal Mondo

Due pitbull segregati e destinati ai combattimenti liberati dai vigili a Napoli

27/08/2019

Due cani di razza pittbull, risultati appartenenti a un detenuto, verosimilmente utilizzati per i combattimenti clandestini, sono stati individuati dalla Polizia Municipale di Napoli nel quartiere Secondigliano della città grazie a una segnalazione anonima.
Dagli accertamenti eseguiti dagli agenti è emerso che ad avere le chiavi del box e dell’appartamento dove erano stati sistemasti i due cani (uno malnutrito, in pessime condizioni di salute e igienico sanitarie malgrado fosse dotato di microchip; l’altro invece sprovvisto del chip) era il figlio minorenne del detenuto che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Napoli. I due pittbull, dopo essere stati sottoposti ai controlli dell’Asl Napoli 1, sono stati affidati alle cure dei veterinari del “Frullone”. (ANSA).


Categorie: Varie

C'è un Batman per aiutare cani e gatti in difficoltà. Giovane americano si veste ogni notte da supereroe per salvare gli animali i abbandonati o maltrattati.

27/08/2019

Eravamo rimasti ad una coppia di animatori di feste per bambini che, vestiti da Batman e Capitan America, si erano adoperati per salvare un micino prigioniero in una casa in fiamme. Ora però, sembra ci sia un altro Batman impegnato come il suo più famoso omonimo a combattere i malvagi, quelli che abbandonano o maltrattano gli animali.
Il suo vero nome è Chris Van Dorn, ha 27 anni e vive a Orlando. Chris è un ingegnere del suono ma di notte indossa il costume con il mantello e la maschera del suo supereroe preferito per “volare” in difesa degli animali in difficoltà.
Il giovane è molto legato al personaggio di Batman: “A tutti piace il Cavaliere Oscuro” ha raccontato a MNN. “Ho pensato che sarebbe stato il modo perfetto per far capire lo spirito della mia organizzazione non profit: fare buone azioni, diffondere vibrazioni positive, portare gioia alle persone e salvare quanti più animali possibile”.
Chris ha infatti fondato la sua organizzazione, Batman4Paws, che funziona come una vera e propria rete di adozioni per animali abbandonati o condannati all’abbattimento. E non solo cani e gatti: come dice il soprannome che lui stesso adora, Goatman, Chris giura che se dovesse trovarsi a salvare capre, maiali o cavalli lui sarebbe solo più felice di ingrandire il suo particolare “circolo” di animali salvati. Anche per questo ha avviato una raccolta fondi online che, spera, gli consentirà di acquistare un camper su cui poter trasportare gli amici a 4 zampe in maniera più confortevole.
Come ha raccontato durante l’intervista, infatti, a volte gli capita di guidare senza sosta anche per 10 ore, attraversando gli Stati Uniti solo per poter portare nel minor tempo possibile un animale bisognoso d’aiuto in una nuova casa piena d’amore pronta ad accoglierlo. L’idea è nata nel 2014, quando suo padre portò a casa quello che è ancora il fedele amico di Chris, Mr. Boots, un cane trovato mentre vagava abbandonato in un bosco. La pena provata da tutta la famiglia per quell’animale denutrito e coperto di pulci e zecche ha convinto Chris a diventare il paladino di tutti gli animali in difficoltà.
La sua organizzazione, Batman4Paws, ora è alla ricerca di fondi, con un campagna su GoFundMe.com, che permettano a Chris di ingrandire la sua attività in modo da aiutare sempre più animali in giro per gli Stati Uniti e oltre. Perchè in fondo il supereroe più grande di tutti è anche quello capace di chiedere aiuto nel momento del bisogno.

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Categorie: News dal Mondo

Cane cade dal quinto piano e finisce addosso a un vicino nel giardino condominiale

27/08/2019


L’uomo era appena uscito nel suo giardino quando dall’alto gli è piombato addosso un cane..
Si trattava di Baloo, un cane di grossa taglia di 10 anni – come pubblicato da genovatoday.it – che deve essersisi sporto troppo dal balcone del quinto piano ed è finito di sotto, precipitando con un volo di 15 metri addosso al cinquantenne residente nella stessa palazzina. Nell’impatto entrambi sono rimasti feriti, per fortuna in modo non grave. Il paziente è stato trasferito in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale Galliera di Genova.
Non grave anche Baloo, la cui caduta sarebbe stata attutita da una tenda parasole.

 

 


Categorie: Varie

Penny e Lupin, gli ultimi due cuccioli di volpe nati a Villa Pamphilj nella Capitale

27/08/2019

Fiocco rosa e fiocco celeste a Villa Pamphilj, la superba villa Romana ha due nuovi abitanti: Penny e Lupin, cuccioli di volpe nati qualche mese fa nel parco della capitale ma usciti allo scoperto in questi giorni. Ad immortalarli gli amici del parco. Gli scatti infatti sono apparsi sulla pagina Facebook dell‘Associazione per Villa Pamphilj e i due animali hanno già moltissimi fan. Ribattezzati Penny e Lupin dai volontari e dagli amanti di uno dei più importanti polmoni verdi di Roma, i due animali vanno così a far crescere la comunità di volpi che vive all’interno della villa storica che rappresenta non solo uno spazio per rilassarsi, passeggiare e fare sport per i romani, ma anche l’habitat di diverse specie animali.
“Sì, quelli che vedete sono alcuni degli ultimi nati all’interno della comunità di volpi presenti a villa Pamphilj (e nelle sue vicinanze: valle dei Casali, Piccolomini, villa Abamelek, via delle Fornaci, Gianicolo, villa Carpegna…): come prevedibile, vista la diffusione ed il numero delle nostre amiche, la primavera ce ne ha portate diverse “nuove” e l’estate inoltrata le vede affrontare le prime passeggiate, in attesa di individuare, questa volta in autunno, una zona dove stanziarsi… una volpe, una zona!  – è il racconto a corredo delle foto -A questo proposito, un veterinario che ha lavorato anche per il Comune ci spiegava come questa specie sia in grado di spostarsi molto velocemente e come, in appena un’ora, in grado di controllare addirittura 100 ettari di territorio (tutta la parte EST di villa Pamphilj, insomma”)”.

 


Categorie: Varie

Giornata internazionale del cane. Oggi si festeggia chi ci riempie d'amore e ci fa vivere meglio 

26/08/2019

Anche il cane domestico ha il suo giorno che lo celebra. E’ il 26 agosto, la Giornata Internazionale del Cane. Nata nel 2004 negli Stati Uniti, su iniziativa della esperta di animali domestici Colleen Paige (una celebrità oltreoceano), la Giornata si è allargata a tutto il mondo, su iniziativa degli animalisti di vari Paesi. La data del 26 agosto ricorda quella dell’adozione del primo cane da parte della famiglie di Paige, quando lei aveva 10 anni.
Per Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Sanitari di Ca’ Zampa (il primo Gruppo in Italia che offre servizi per il benessere degli animali domestici), sono 5 i benefici legati alla presenza di un cane all’interno del nucleo familiare. I cani aiutano i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza familiare. Per far comprendere al proprio figlio in cosa consiste il senso di responsabilità, si può partire dallo spiegargli cosa significa prendersi cura di un cane.
Ma i quattrozampe aiutano anche gli anziani. Secondo il Rapporto Senior Italia FederAnziani su “Over 65 e Animali da Compagnia”, nel solo triennio 2015-2017, la percentuale di proprietari di animali tra i senior è salita dal 39% al 55%. Il 68% degli anziani afferma che la compagnia del proprio animale influenza molto il proprio benessere fisico e mentale.
I cani favoriscono anche l’attività fisica dei padroni. Da un’analisi della letteratura scientifica internazionale condotta dal Centro Studi Senior Italia, emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha. Praticare sport con il proprio animale domestico può essere di grande stimolo.I cani stimolano il rapporto con il mondo esterno e la natura. Fido può aiutare a mitigare, in determinate situazioni, il senso di solitudine sociale o morale. Recenti studi scientifici condotti dal presidente della Fondazione Affinity Animali e Salute rivelano che oltre il 75% dei padroni vede il proprio animale come qualcosa di più di un amico. Secondo numerosi studi, la presenza di un animale nella quotidianità di un individuo è strettamente legato a fattori di benessere.
I cani infine aiutano nella riabilitazione e nel recupero sociale. Sono tra i principali protagonisti della Pet Therapy, terapia dell’animale da affezione, spesso utilizzata come supporto a disabili, ciechi, chi soffre di autismo. Uno studio dell’associazione American Humane sui benefici della presenza di un cane all’interno di famiglie con giovani pazienti ricoverati a causa di cancro ha dimostrato che la presenza di un animale può dare supporto ed influenzare positivamente le famiglie ed i giovani pazienti.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Amazzonia in fiamme, Wwf Italia: migliaia di animali morti

26/08/2019

Il WWF Italia e’ “estremamente preoccupato” per gli incendi che stanno propagando in Amazzonia, che minacciano l’esistenza della piu’ grande foresta tropicale del mondo, habitat di migliaia di specie animali e vegetali e casa di oltre 34 milioni di persone, compresi circa 500 popoli indigeni. Gli incendi, spiega una nota, stanno colpendo importanti ettari di foresta dell’Amazzonia brasiliana e boliviana, e altre ecoregioni come il Bosco Chiquitano, il Chaco,
il Pantanal e il Cerrado, sia in Bolivia che in Paraguay.
L’Amazzonia rischia il collasso ecologico, che porterebbe a un drammatico avanzamento di desertificazione e siccita’ in uno scenario di cambiamenti climatici ancora piu’ devastanti. Di
fronte a questa drammatica devastazione, il WWF rivolge un appello ai Paesi delle regioni coinvolte – Brasile, Bolivia, Colombia, Peru’, Ecuador, Venezuela, Guyana e Surinam – per
salvare l’Amazzonia, combattere la deforestazione e ridurre le cause che hanno provocato gli incendi. Oltre ad avere un effetto drammatico sulla biodiversita’ dell’area coinvolta, gli incendi intensificheranno la crisi climatica.
L’impatto immediato degli incendi sulla biodiversita’ significa anche la morte di migliaia di specie vegetali e animali che abitano in questi territori, tra queste specie anche alcune
emblematiche come il giaguaro.


Categorie: News dal Mondo

Muore giovane orsa in Molise, veicolo la investe e non si ferma

26/08/2019

Investita giovedì sera sulla statale 652 vicino a Rionero Sannitico (Isernia) un’orsa di circa 6 anni è morta per le gravi ferite riportate nell’impatto con il veicolo, forse un camion, che non si è fermato. Il territorio è fuori dai confini sudorientali del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) e della sua Zona di protezione Esterna (Zpe), a ridosso della Valle del Volturno, informa una nota del Parco. A trovare l’animale agonizzante, ai margini della Ss 17, sono stati alcuni passanti che hanno chiamato l’Ente Parco e i Carabinieri Forestali. Sul posto sono arrivati veterinario e biologi del Parco e personale del Servizio Veterinario della Asl di Isernia, ma l’impatto violento aveva determinato la paralisi degli arti posteriori e in pochi minuti l’orsa è morta. L’evento, si legge nella nota, “ripropone in modo drammatico il tema della conservazione di una specie a rischio estinzione proprio per l’elevato numero di fattori che possono incidere negativamente sulla sua conservazione”. L’animale è stato trasportato nelle idonee strutture veterinarie della sede del Parco a Pescasseroli, in modo da poter essere celermente trasferito all’Istituto Zooprofilattico di Teramo per i necessari accertamenti necroscopici. “La perdita di una femmina rende l’episodio ancora più grave in termini generali – dichiara il vicepresidente del Parco Augusto Barile – per il contributo che queste possono assicurare alla popolazione in relazione al ciclo riproduttivo. Gli incidenti stradali sono una delle cause di morte ricorrenti e anche per questo il Parco ha avviato uno specifico progetto LIFE Safe Crossing per sperimentare, tra l’altro, tecnologie innovative per la riduzione del rischio, basate sulla segnalazione del pericolo agli automobilisti nei momenti di presenza di fauna a bordo strada e sull’allontanamento degli animali laddove i veicoli non rispettino i limiti di velocità imposti dal sistema. Sarà così possibile proporre, anche per le aree esterne al Parco nazionale, soluzioni efficaci per una concreta riduzione del rischio di incidenti stradali con la fauna protetta, orso marsicano in particolare”. (ANSA).


Categorie: Varie