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‘Japan Dolphins Day', Marevivo in piazza a Roma contro il massacro dei delfini

31/08/2019

L’associazione Marevivo e’ scesa ieri in Piazza del Popolo, a Roma, per il ‘Japan Dolphins Day 2019? che si celebra in tutto il mondo manifestando pacificamente contro il massacro dei delfini in Giappone. La mobilitazione a livello internazionale e’ promossa da Ric O’Barry’s Dolphin Project e Empty the Tanks per sensibilizzare sulla terrificante mattanza di centinaia di cetacei nella baia di Taiji, piccola citta’ a Sud del Paese, che ripartira’ ai primi di settembre. Nell’ultima stagione di caccia, 106 delfini sono stati catturati per essere venduti, mentre 614 sono stati destinati al macello: la carne di delfino viene infatti venduta per centinaia di dollari, nonostante risulti essere contaminata da sostanze nocive come il mercurio. Un delfino vivo poi puo’ valere una fortuna ed essere venduto anche per decine di migliaia di dollari. La cifra piu’ alta che si e’ registrata e’ di 154,000 dollari.
I delfini catturati, molto spesso cuccioli, sono di solito venduti ai parchi acquatici giapponesi, ma alcuni sono trasportati fino in Cina. In passato, i delfini di Taiji sono stati venduti agli acquari di Singapore, Messico, Corea, Vietnam e Russia. La caccia continua perche’ finanziata dal business di acquari e delfinari. Marevivo si e’ gia’ attivata per sensibilizzare su questa mattanza lanciando una petizione #StopMassacroDelfini sulla piattaforma Change.org che ad oggi e’ sostenuta da quasi 200 mila persone. In occasione dello scorso “World Animal Day”, e della celebrazione della giornata di San Francesco Patrono degli ANIMALI, Marevivo ha rivolto anche un appello a Papa Francesco affinche’ aiuti a fermare il massacro di delfini e balene. L’associazione ha anche scritto una lettera diretta al Pontefice per salvare i delfini da una crudelta’ ingiustificabile.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Trova casa "Chonk", il micio sovrappeso ma affascinante

31/08/2019

Grassezza fa bellezza? Pare proprio di si almeno per quanto riguarda  “Chonk”, praticamente Ciccio, un micio granicello, con un’ernia ma dall’aspetto paffuto e accattivante, il nome dice tutto.
Chonk in realtà si chiama Mr. B ed è ospite di un rifugio, Morris Animal di Filadelfia,  dove è amato e coccolato ma il desiderio dei volontari era quello di trovargli una famiglia e una casa tutta sua.
Così un giorno i responsabili del rifugio hanno pubblicato un appello su Twitter che presentava una richiesta: “Aiutateci a trovare una casa per il nostro “Chonk””. Ebbene, Mr. B ha raccolto un consenso che non avrebbe nemmeno un tenero cucciolo: ben   oltre 3000 messaggi sul post dell’associazione hanno fatto aprire il cuore ai volontari: c’era più di una speranza di dare una nuova vita a Ciccio.
Il micione ha trovato un’adozione veramente speciale. Tonnellate d’affetto per il gattone da 12 kg che ama farsi prendere in braccio, sfidando ernia e gravità. Sono state proprio le foto della burrosa bellezza di M. B a conquistare il web, ma l’associazione ha pubblicato anche un altro messaggio: «Grazie per aver aiutato Mr.B ma tanti altri gattini aspettano una nuova casa. Vi aspettiamo!»


Categorie: News dal Mondo

Forestali salvano tre cani maltrattati in una abitazione di Giuliano (Na)

30/08/2019

Due pitbull e un meticcio, malnutriti e legati a corde così corte da non potersi muovere, circondati dai loro stessi escrementi e da erbacce infestanti prigionieri in una abitazione del Napoletano. I carabinieri forestali del nucleo CITES di Napoli hanno individuato all’interno di una residenza di Giugliano in Campania i poveri cani detenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie. Con la collaborazione di personale medico veterinario dell’ASL Napoli 2 Nord, i militari hanno riscontrato che sia idue pitbull che il meticcio non erano registrati all’anagrafe canina e che erano tenuti sporchi, malnutriti e legati con catene così corte da non consentire movimenti.
Circondati dai loro stessi escrementi, gli animali vivevano tra erbacce e arbusti infestanti.
A finire nei guai una 48enne incensurata del posto, denunciata dai carabinieri per maltrattamento di animali. I cani sono stati sequestrati, registrati all’anagrafe con l’impianto dei previsti chip e affidati alle cure di un canile di Giugliano. (ANSA).


Categorie: Varie

Botte e sputi al cane entrato in un suo video, youtuber americana indagata dalla polizia (video)

30/08/2019

Ha sputato e preso a calci e pugni il suo cane in uno dei suoi seguitissimi video su Youtube. Ma gli utenti si sono indegnati e, oltre a ricoprirla di insulti, hanno segnalato il caso alla polizia, che ha aperto un’indagine. E’ successo a Los Angeles, dove Brooke Houts, youtuber da oltre 300mila follower, ha pubblicato per errore uno dei suoi filmati virali sulla piattaforma di videosharing senza editarlo. Quelle immagini sono state subito rimosse, ma anche pochi minuti sono bastati per mostare la ragazza prendere a calci il Dobermann che l’aveva disturbata durante le riprese. In alcuni spezzoni si vede l’influencer mentre nervosamente costringe a terra il cane poiché colpevole di essere entrato nella ripresa, per poi colpirlo con uno sputo. (video)
Per continuare la lettura cliccare qui.

 

 


Categorie: News dal Mondo

I "Gatti più belli del Mondo" passeranno il prossimo week-end a Longarone

30/08/2019

I “Gatti più belli del Mondo” tornano in fiera a Longarone (Belluno) il 31 agosto e il primo di settembre prossimi, in occasione della Esposizione Internazionale Felina, sotto l’Egida dall’Anfi, Associazione Nazionale Felina Italiana, giunta ormai alla sua 7/a edizione.
Un week end che richiamerà espositori da tutta Italia, da diversi paesi Europei e anche dalle Russia, che vedrà come protagonisti assoluti esemplari appartenenti a moltissime razze, tra cui il gigante Main Coon, l’affascinante Sacro di Birmania, il Norvegese delle Foreste, il Siamese dai sui caratteristici occhi blu, il Persiano con il suo lungo mantello e il Rag Doll soprannominato bambola di pezza, l’affascinante Burmese, lo Sphinx il gatto nudo e l’Abissino, l’Egyptian Mau. A questa edizione, “special guest” è il “Selkirk Rex”: nel 1987, Jeri Newman, allevatore di persiani negli Stati Uniti, adottò una cucciolina figlia di una gatta randagia: questa piccola, che chiamò Miss DePesto (detta Pest) aveva il pelo e i baffi ricciuti.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Pitbull malgovernato aggredisce due agenti accorsi in aiuto di un anziano e il suo cagnolino

30/08/2019

Continuano le aggressioni da parte di cani di grossa taglia lasciati liberi senza controllo. Un pitbull senza controllo ha seminato il panico per le vie di Casagiove (Ce), fino ad aggredire due agenti di Polizia, intervenuti per difendere un anziano e il suo cagnolino. Gli agenti, che in quel momento stavano transitando sull’Appia, hanno notato un grosso pitbull, libero, che stava aggredendo un cagnolino portato a spasso dal suo padrone, un anziano, che con difficoltà cercava di difenderlo. I poliziotti intervenuti per aiutarli sono stati a loro volta aggrediti: l’animale gli si è scagliato contro e li ha graffiati, e uno dei due agenti è scivolato, ferendosi. Sono stati i veterinari dell’Asl a catturare il pitbull e catturarlo. Gli agenti invece sono stati medicati al pronto soccorso, mentre il cagnolino è stato portato in una critica veterinaria.


Categorie: Varie

Strage di gatti randagi in Calabria, Movimento animalista: "Autorità intervengano con indagini scrupolose"

30/08/2019

In Calabria si sta verificando una “strage di gatti randagi”. Lo denuncia, in una nota, il Movimento animalista, che invita “a dire basta e a prendere le distanze da quest’orribile pratica”.
“Ci riferiamo – sottolinea, in una nota, Cristina Valeri, del Movimento animalista calabrese – a due episodi, a Catanzaro e a Lamezia Terme, in cui l’avvelenamento appare come la ‘naturale soluzione’ a indesiderate presenze di animali”. “A Catanzaro – afferma il Movimento animalista – è stata rinvenuta una busta vuota di rodenticida, in una zona dove vengono abitualmente sfamati gatti randagi da volontarie.
L’altro episodio a Lamezia Terme, dove sono state trovate carcasse di gatti randagi con segnali di avvelenamento”.
Il Movimento Animalista della Calabria chiede “fortemente che le autorità intervengano con indagini scrupolose ed efficaci per individuare i colpevoli di tali aberranti reati e che i Comuni si attivino e sensibilizzino la popolazione perché rispetti le colonie feline”.(ANSA).


Categorie: Varie

Lieto fine per un beagle salvato in autostrada. Recuperato dalla Polizia di Chieti ritrova la sua famiglia

29/08/2019

Lo ha trovato una pattuglia della polizia stradale di Avellino Ovest mentre vagava lungo la corsia di emergenza dell’Autostrada nel territorio del Comune di Avellino. Rudy, cane di razza beagle, si era allontanato dall’abitazione (non lontana dalla sede autostradale) attraverso un piccolo varco creato nella rete di recinzione. Dopo le prime cure da parte degli agenti intervenuti, il cane era stato dato in affidamento ad struttura specializzata in attesa delle necessarie verifiche.
Si era pensato a un ennesimo caso di abbandono, tanto frequenti in questo periodo ma non era così e i successivi accertamento hanno consentito di rintracciare e riconsegnare il cagnolino alla legittima proprietaria. La scomparsa del cane aveva gettato nella disperazione tutta la sua famiglia, e grande è stata la gioia di aver ritrovato Rudy subito riportato al sicuro a casa tra l’affetto dei suoi cari.


Categorie: Varie

Anziano abbandona il cane per strada a Ortona (Ch): identificato e denunciato dopo 25 giorni

29/08/2019

Non è certo un tenero nonnino l’anziano visto i primi di agosto abbandonare il suo cagnetto un meticcio in mezzo alla strada scappando vigliaccamente senza curarsi del piccolo che lo inseguiva incredulo. Ma qualcuno ha assistito alla scena e, come riportato da ilcentro-it, giorni dopo, i carabinieri sono riusciti ad identificare e denunciare quel padrone senza cuore. Si tratta di un anziano che rischia fino 40mila euro di ammenda per abbandono e maltrattamento di animale.Un triste e purtroppo comune caso di abbandono terninato questa volta a lieto fine, grazie alla sensibilità ed alla prontezza di alcuni cittadini. Questi ultimi quel giorno assistettero per caso alla scena di abbandono. Inseguirono l’auto dell’anziano e riuscirono a scattare alcune foto e a fare riprese video, denunciando poi l’accaduto ai carabinieri forestali di Ortona. Il giorno successivo uno di essi tornò sul luogo dell’abbandono e dopo qualche ora trovò il cane meticcio ferito ad una zampa. Lo portò dal veterinario della Asl e da alcuni volontari di un’associazione animalista. Fu chiamata anche la polizia municipale. Testimonianze, foto e video sono stati decisivi nelle indagini dei carabinieri. Per il “padrone cattivo” non c’è stato scampo. Mentre il cagnolino è ora in buone mani.


Categorie: Varie

Esperto apicoltore italiano aggredito e ucciso da uno sciame d'api in Ghana. Perchè le api attaccano e come difendersi

29/08/2019

Un noto apicoltore reggiano, Francesco Ruini è stata attaccato da uno sciame d’api. L’uomo i trovava in Ghana per insegnare il mestiere alla popolazione locale e nonostante la sua grande esperienza è stato assalito da uno sciame d’api ed è morto. Le troppe punture gli hanno così causato uno shock anafilattico, che gli è stato fatale.  Ancora da accertare i motivi dell’aggressione
L’uomo aveva scelto di insegnare il mestiere di apicoltore agli agricoltori africani. Era un imprenditore capace, generoso e sempre pronto a dare il proprio contributo a chi gli chiedeva un aiuto. In missione in Africa centrale da Ferragosto, sarebbe dovuto rientrare il 28 agosto in Italia dove lascia una moglie e due figli.
L’aggressività di una colonia può essere originata anche da cause contingenti, come l’andamento stagionale e le condizioni metereologiche avverse.
Altri fattori influenzanti l’aggressività sono i movimenti bruschi, i colori scuri che contrastano con il colore chiaro del cielo, gli odori forti (compreso l’odore tipico del sudore dell’uomo) e le vibrazioni.
Alcune precauzioni comportamentali vanno tenute presenti quando si va in campagna, dove, oltre alle api, sono presenti numerosi apidi sociali e solitari, muniti di pungiglione. Evitare di bere bibite, specialmente nei mesi estivi e soprattutto quando ci si trova in luoghi aperti o durante i picnic, senza guardare prima nel bicchiere e senza badare alle lattine delle bevande, specialmente se queste sono già state aperte e in parte consumate: infatti potrebbe essere penetrato qualche insetto attirato dal liquido spesso zuccherato.
Non addentare frutti, in particolare quelli succosi e molto maturi, senza averli preventivamente ben osservati. 
Fare attenzione alla presenza di nidi che si possono trovare nelle cavità dei tronchi e dei muri, in fori nel terreno (specie nei prati), nelle canne ecc.
Non usare spray, lacche, profumi perchè l’ape molte volte ne è attratta. Non avvicinarsi agli alveari senza le difese necessarie usate dagli apicoltori (maschera, affumicatore, ecc.).
Non disturbare sciami e non distruggere nidi di apidi selvatici, perchè questi se molestati, aggrediscono. In ogni caso non fare mai movimenti bruschi nel tentativo di liberarsi dagli insetti, perchè si potrebbe peggiorare la situazione; cercare invece di allontanarsi in fretta ma senza agitarsi. 


Categorie: News dal Mondo

Atchoum, il gatto che sembra un cane è la nuova star del web

29/08/2019

Più sono strani e buffi più hanno successo sul web e Atchoum, un gatto che a prima vista potrebbe sembrare un cane, non fa eccezione.
Distinguere un gatto da un cane non è difficile ma in questo caso si. Nathalie, la giovane proprietaria di Atchoum, ha postato la sua immagine su istagram chiedendo agli utenti di dire di che animale si trattasse. Beh, molti si sono sbagliati pensando di trovarsi di fronte ad un buffo cagnolino.
Atchoum è ricoperto di peli lunghi, grigi e arruffati e spesso mostra soltanto gli occhi, dunque sul social fotografico, vedendo soltanto il musetto serioso in primo piano è piuttosto facile sbagliarsi. Vi togliamo noi dall’imbarazzo, però! Atchoum, infatti, è un micio che, nonostante l’espressione compita, si diverte un mondo a casa ed è protagonista di simpaticissimi video da solo o insieme a Nathalie tanto da essere seguito da quasi 400mila followers.
Atchoum è affetto da ipertricosi, una condizione genetica che fa crescere il suo pelo oltre la norma fino a farlo assomigliare ad un piccolo irsuto barboncino. Il gatto, però, non ha difficoltà o disagi di alcun genere.
Di gatti diventati popolarissimi sui social ce ne sono tanti: da Grumpy Cat, il gatto sempre arrabbiato che ci ha lasciato da poco, a quello con 4 orecchie, a quello con due nasi, adesso tra loro c’è anche Atchoum, pronto a conquistarsi un posto d’onore.

 

 

 


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Brexit: se le limitazioni alla circolazione riguardano cani, gatti e furetti

28/08/2019

Vita da cani e con la Brexit potenzialmente ancora più grama perché la fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea potrebbe limitare anche la libertà di movimento degli animali da compagnia. Attualmente, la situazione è definita dal regolamento che il Parlamento europeo ha adottato nel 2003: il documento prevede una sorta di passaporto, in realtà un certificato veterinario, accompagnato da un microchip, e accessibile per cani, gatti e furetti di cittadini dell’Unione europea. Le cose potrebbero farsi ben più complicate
“Quindi quello che è cambiato è che si ha ancora bisogno del microchip e del vaccino antirabbico, ma c’è anche necessità di un esame del sangue, almeno 30 giorni dopo il vaccino – spiega Daniella Dos Santos, veterinaria – se si supera l’esame, bisogna aspettare tre mesi prima di poter viaggiare liberamente. Quindi, l’intero processo è ora di quattro mesi”.
Prima che ci fosse il passaporto, gli animali che arrivavano in Gran Bretagna dall’UE dovevano essere messi in quarantena per sei mesi. Ora la situazione non sembra virare al meglio con i quattro zampe che potrebbero essere costretti a lunghe e costose trafile, prima di poter accompagnare i padroni in viaggio. (euronewes)


Categorie: Curiosità