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“Festa di Primavera” alla Fondazione Prelz di Campagnano (RM) un week end di allegria per i cani e gatti trovatelli

31/05/2019

Nella bellissima cornice della Fondazione Prelz, a Campagnano (RM), sabato 1 giugno dalle 13 alle 19 e domenica 2 giugno dalle 10 alle 19 avrà luogo la “Festa di Primavera”, un’occasione per chi ha a cuore il benessere dei nostri amici speciali a 4zampe, di ritrovarsi e aiutare questa Fondazione Onlus che nel momento del bisogno non lascia fuori dei suoi cancelli gli animali più sfortunati.
Saranno due giorni di incontri, eventi, attività, a cui ognuno potrà partecipare con il proprio cane.
Ci sarà un mercatino dell’artigianato, dibattiti cinofili, attività ludico-sportive ed educative, sfilate e molto altro.
Clou dell’evento la sfilata dei cani: il più fantastico si aggiudicherà una ciotola magica!!!
I proventi della Festa verranno impiegati interamente per la cura di cani e gatti abbandonati
Non mancate!


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Animali in difficoltà. Vademecum Enpa: ecco come aiutare i selvatici

31/05/2019

Si chiama “SOS” Fauna Selvatica ed è un vademecum con alcune norme di comportamento per gestire situazioni con animali selvatici in difficoltà. Lo ha realizzato l’Ente Nazionale Protezione Animali, in occasione del “Mese della fauna selvatica”. Il progetto nasce dalla constatazione che per le istituzioni la fauna selvatica è spesso “terra di nessuno”, soprattutto dopo lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, lo smantellamento delle Polizie Provinciali, l’assenza di finanziamenti ai centri recupero fauna selvatica, sempre più rari. In questo scenario, le associazioni come Enpa si trovano spesso da sole a fronteggiare situazioni di emergenza. Anche perché,quando si tratta di selvatici, spesso molti non sanno né come comportarsi né a chi chiedere aiuto, soprattutto quando si tratta distinguere tra una situazione di pericolo reale o semplicemente presunto.
«In primavera e in estate – spiega Enpa – riceviamo moltissime segnalazioni. Attenzione, però, non sempre un animale che ci appare in difficoltà lo è realmente. Intervenire in questi casi può far più male che bene». Come nel caso dei piccoli di capriolo, “parcheggiati” dalle madri nell’erba alta, al csicuro dai predatori. Pensanso a cuccioli abbandonati, molti li toccano o li spostano, ma in questo modo li condannano a una vita da orfani.
Ecco di seguito alcune semplici norme di comportamento tratte dal vademecum.

1) Chi contattare. Prima di fare qualsiasi cosa chiamare sempre e comunque i carabinieri forestali al 1515, i corpi forestali regionali (quando presenti, soprattutto nelle regioni a statuto speciale), la polizia provinciale al 112, se operativa in quel territorio, il centro recupero fauna piu’ vicino che fornirà’ consigli ed indicazioni.

2) Quando intervenire. In linea di massima si deve intervenire quando gli animali siano feriti, visibilmente debilitati, non reattivi e con equilibrio precario. I pipistrelli a terra vanno sempre raccolti.

3) Quando non intervenire. Giovanni uccelli: se si trovano a terra ma in un ambiente non ostile, se hanno la livrea “giovanile”, se compiono piccoli saltelli pur senza volare, si stanno semplicemente svezzando e non devono essere raccolti. Giovani mammiferi: se non sono feriti non vanno mai né raccolti né toccati.
4) Come comportarsi con i mammiferi di medie e grandi dimensioni. Contattare subito le autorità competenti. Non toccare l’animale, non parlare ad alta voce, non illuminarlo con i fari della macchina, non accarezzarlo. Ricci e pipistrelli feriti possono essere raccolti.

5) Come comportarsi con gli uccelli. Se a terra, rondini, rondoni, balestrucci e uccelli senza piume vanno sempre raccolti. Possono essere adagiati , indossando dei guanti, all’interno di una scatola con qualche foro. Vanno poi coperti con un telo. La stessa procedura può essere seguita per i piccoli mammiferi. Gli animali vanno consegnati il prima possibile al Cras più vicino.

6) Gestione temporanea. Se per qualche motivo non si può portarlo in tempi al Cras, l’animale deve essere lasciato nella scatola, in condizioni di semi-oscurità, verificando che non vi siano vie di fuga. Attenzione: non improvvisare mai fasciature, steccature o altre medicazioni. Nel caso sentire un veterinario.

7) I selvatici hanno paura di noi, quindi non vanno accarezzati e manipolati, non bisogna parlare ad alta voce, non bisogna utilizzare gabbie.

Ma, soprattutto, è opportuno ricordare che la fauna selvatica è protetta e che la detenzione è vietata, e che il fai-da-te spesso porta alla morte dell’animale.
La versione integrale del vademcum Enpa, con il pieghevole “Sos fauna selvatica”, è disponibile sul a questo link. Naturalmente le Sezioni territoriali di Enpa sono a disposizione per eventuali ulteriori consigli e approfondimenti.


Categorie: Curiosità

"End the Cage Age" raccolto un milione di firme per vietare le gabbie negli allevamenti europei

31/05/2019

Raggiunto il milione di firme a sostegno della Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age: la maggiore mobilitazione popolare di sempre a favore degli animali negli allevamenti.
Nel settembre dell’anno scorso abbiamo unito le nostre forze a quelle di 170 altre organizzazioni di tutta Europa per lanciare l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) #EndTheCageAge, con lo scopo di porre fine all’uso delle gabbie per gli animali negli allevamenti nella UE.
La giornata di oggi segna il traguardo storico di un milione di firme, una pietra miliare per gli animali ancora oggi segregati negli allevamenti, ma la lotta per porre fine all’uso delle gabbie non è finita: dobbiamo continuare a raccogliere firme per fare sì che il Parlamento europeo capisca che sono tanti, tantissimi i cittadini europei che vogliono che tutti gli animali siano liberi di muoversi e non passino una vita di sofferenza dietro alle sbarre di una squallida gabbia.


Categorie: News dal Mondo

Orrore nel palermitano: cane incatenato muore tra le fiamme. Impossibile soccorrerlo

31/05/2019

E’ morto così a Trabia, in provincia di Palermo, un American pitbull terrier. Quando i vigili del fuoco sono giunti in via Ventimiglia per domare le fiamme appiccate a un’auto abbandonata hanno fatto la macabra scoperta. Legato con una catena alla ruota anteriore sinistra della vettura completamente divorata dalle fiamme c’era anche un cane. Per lui, però, non c’è stato nulla da fare. Una notte di orrore denunciata su Facebook da un volontario animalista. «Mi chiamano in piena notte – scrive Salvatore Libero Barone -. Un povero pit dato alle fiamme in provincia di Palermo. Neanche il tempo di vestirmi e lui o lei non respiravano più.
Secondo il suo racconto una coppia di ragazzi avrebbe assistito alla “sofferenza indicibile di questa ennesima vittima che bruciava lentamente e chissà da quanto”. Avrebbero provato anche a liberarlo ma “si sono ustionati anche loro – scrive ancora l’animalista – ed ormai era troppo tardi. Non so dove andremo a finire. Ormai ho smarrito ogni parola contro questa società brutale, infame, meschina”.
Il meglio delle opinioni e dei commenti, ogni mattina nella tua casella di posta
Secondo i primi accertamenti la vettura, di proprietà di un palermitano attualmente detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo, era abbandonata in quel terreno incustodito da diversi mesi. E il proprietario del pitbull, rintracciato grazie al microchip dell’animale, l’avrebbe usata come ricovero notturno per il povero animale. Legato all’auto, in quel terreno incustodito che costeggia la strada, il cane, però, stanotte ha trovato la morte tra atroci sofferenze. Sulla vicenda indagano i carabinieri.


Categorie: Varie

Fido-SNP: è italiano il primo web-server per cercare le basi genetiche delle patologie nel cane

31/05/2019

Fido-SNP usa l’intelligenza artificiale per determinare se una mutazione nel DNA (o
genoma) del cane sia dannosa per la sua salute, causando o predisponendolo allo sviluppo
di malattie come ad esempio tumori. Conoscere gli effetti delle mutazioni sulla salute di un
organismo è di cruciale importanza per capire le cause ed i meccanismi di azione delle malattie genetiche e per disegnare efficaci cure personalizzate.
Le mutazioni del DNA – dette anche polimorfismi – sono responsabili della maggior parte delle differenze fra individui (in tutti i viventi), incluse le diverse propensioni a sviluppare malattie o risposte ai farmaci.
«La nostra idea – spiega la dott.ssa Ludovica Montanucci dell’Università di Padova – è stata quella di integrare, attraverso un algoritmo di machine learning (la così detta intelligenza artificiale), la dettagliata conoscenza delle mutazioni associate a malattie nell’uomo con le informazioni disponibili nel cane.Trattandosi di due specie diverse, per fare ciò è stato
necessario sfruttare l’informazione evolutiva ottenuta dal confronto dei genomi di un totale di 100 specie di mammiferi.
Grazie a questo approccio innovativo e integrato, Fido-SNP è in grado di predire l’effetto (benigno o dannoso) delle mutazioni nel cane. Fido-SNP raggiunge una accuratezza di predizione molto elevata, paragonabile a quella che otteniamo per le mutazioni del
genoma umano, nonostante le evidenze sperimentali sulla genomica del cane siano molto ridotte.
Fido-SNP è quindi un potente strumento computazionale a servizio della medicina veterinaria del cane.»
Vista la grande efficacia del metodo lo stesso si potrà applicare anche ad altre specie da
compagnia (gatto) o agli animali da reddito (bovini e suini).
Inoltre, avendo qui dimostrato per la prima volta le sue enormi potenzialità, si apre la strada
ad usare questo approccio integrato anche nella direzione opposta, ovvero dal cane all’uomo,
soprattutto alla luce del fatto che alcune malattie, come ad esempio i linfomi, presentano una clinica molto simile nelle due specie.


Categorie: Curiosità

Il gatto Silvio sale in cattedra come vicepreside in un Istituto a Vicenza. Un abisso culturale dal crudele assassinio del gatto nella scuola di Gioia Tauro

30/05/2019

Sono 1.146 i chilometri che separano Gioia Tauro a Vicenza. Dieci ore di auto o treno, due in aereo. Il problema non è la distanza ‘FISICA’ bensì quella mentale. Dopo la vicenda in cui un *collaboratore scolastico uccideva crudelmente un gatto presso la scuola primaria di Gioia Tauro, di cui ho parlato ampiamente avendo promosso una petizione, alla ribalta un caso del tutto opposto, in cui un micio viene nominato vice-preside 🙂 presso un istituto scolastico di Vicenza.
Una carriera insolita quella del gatto Silvio che lo scorso settembre 2018 si è presentato alla scuola “Ceccato” di Montecchio Maggiore e da allora non l’ha più lasciata, eleggendola a proprio domicilio, diventando l’impie-gatto e la mascotte di studenti, insegnanti e personale Ata. Nessuno l’ha cacciato, né colpito con un bastone. NESSUNO. Un abisso separa la mentalità pro-animali da sud a nord. Chi scrive è nata e risiede a Palermo, dove la violenza contro i randagi è all’ordine del giorno. Dalle nostre parti si parla spesso di stragi, di animali avvelenati e uccisi nei modi più sadici da giovani e meno giovani. Le istituzioni del sud Italia dovrebbe riflettere su questi insani comportamenti e porre un freno a tanta crudeltà, spesso impunita, applicando le leggi.

(Mirella Puccio firmataria petizione “Licenziamento in tronco per il bidello che ha ucciso un gatto a bastonate in classe


Categorie: Varie

Regione Lombardia: assistenza veterinaria gratuita per gli animali domestici dei meno abbienti

30/05/2019

Assistenza veterinaria gratuita per gli animali domestici dei meno abbienti. È quello che prevede il Piano della sanità pubblica veterinaria per il periodo 2019-2023 approvato dal Consiglio regionale lombardo con 59 voti favorevoli e 9 contrari.
Il documento traccia i principi di riferimento, il contesto, gli obiettivi strategici, gli interventi prioritari e gli strumenti attuativi che dovranno caratterizzare la prevenzione veterinaria nei prossimi cinque anni.
Come ha spiegato il relatore del provvedimento, il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega), il testo prevede tra le novità, l’introduzione dell’anagrafe felina e la previsione dell’istituzione di un’assistenza veterinaria di base gratuita per la cura degli animali d’affezione i cui proprietari rientrino in una fascia socio-economica debole.


Categorie: Varie

Milady resterà con la famiglia affidataria: il giudice ha accolto le ragioni del cuore

30/05/2019

Resterà con la famiglia affidataria Milady, il labrador “conteso” tra due famiglie. Come riporta il Messaggero Veneto è questa la decisione del giudice Milena Granata, che ha accolto l’istanza dell’avvocato Alessandra Marchi, avvocato e coordinatrice del Movimento Animalista Friuli Venezia Giulia. Milady era stata tolta al suo proprietario nel 2016 a seguito di un’indagine per abbandono di animale, che si è chiusa con una messa alla prova e dunque l’estinzione del reato. Dissequestrata, Milady sarebbe dovuta tornare dal vecchio proprietario. Marchi s’è opposta, facendo presente che Milady ormai viveva stabilmente in una famiglia da oltre tre anni e che i nuovi padroni le avevano garantito non solo mantenimento e cure veterinarie ma anche attenzioni amorevoli, consolidando il legame affettivo. «Il giudice Granata, anche condividendo l’orientamento giurisprudenziale, ha ritenuto prioritario e meritevole di tutela il benessere psico-fisico e la tranquillità di Milady, riconoscendo la stessa quale essere vivente capace di percepire con dolore comportamenti non ispirati a simpatia, compassione ed umanità –. ha sottolineato Alessandra Marchi –. Lo sradicamento dalla situazione familiare in cui Milady ha vissuto in questi anni avrebbe minato in modo irreversibile lo stato di benessere faticosamente raggiunto, comportando lo sviluppo di sintomi da ansia e da separazione anche molto gravi». Marchi, come tutto il Movimento Animalista, chiedono al parlamento di approvare la proposta di legge dell’on. Michela Vittoria Brambilla che inserirebbe gli animali nello stato di famiglia, disciplinando il loro affido anche in queste situazioni. (nelcuore.it)


Categorie: Varie

Svolta “animal friendly” di De Blasio, Enpa chiede un incontro al sindaco di New York per una politica “no kill” nei canili della città

30/05/2019

L’Ente Nazionale Protezione Animali, esprime apprezzamento per la svolta animal friendly del sindaco di New York, Bill De Blasio con  i “lunedì senza carne” e la messa al bando delle pellicce dai negozi. Proprio l’apertura su questi temi potrebbe fare da volano nella corsa alla nomination presidenziale.  «Un ampio bacino di voti al quale Bill De Blasio può attingere, anche nelle comunità italo-americane. Del resto, pure negli Usa – osserva Enpa – c’è una forte attenzione dell’opinione pubblica  su tali argomenti, soprattutto per quanto riguarda pet e randagismo».
Infatti, la legislazione statunitense in materia è molto meno “protezionista” di quella italiana perché cani e gatti vengono messi a morte se, dopo un certo periodo di permanenza nei canili (a volte anche di poche ore), non vengono adottati o riuniti alla loro famiglia. Negli shelter della sola New York – dal 2014 al 2018 – ne sono stati uccisi ben 23mila. Da cinque anni l’Ente Nazionale Protezione Animali si è mobilitato con petizioni, iniziative, mail bombing, lettere ai consiglieri comunali, sollecitando l’adozione di politiche “no kill”.
«Il sindaco di New York – conclude l’associazione – ha la possibilità di promuovere uno straordinario cambiamento, condiviso dalla maggioranza degli americani. Chiediamo quindi di incontrare De Blasio per condividere l’esperienza maturata da quei territori italiani che, grazie a una delle migliori leggi del mondo, hanno debellato il randagismo. Un’esperienza vincente, anche nelle urne».


Categorie: News dal Mondo

La compagnia di un gatto vero farmaco per le donne

30/05/2019

Vivere con un quattrozampe ci mantiene in forma e ci migliora la vita. Sia un cane o un gatto la salute se ne giova sia nel fisico che nella mente. Alla semplice esperienza personale che ci fa riscontrare come cani e gatti possano migliorare la nostra vita, ora lo certifica anche la ricerca scientifica: la compagnia di un 4zampe farebbe bene alla salute di noi umani e in particolare i gatti sarebbero un vero talismano per le donne.
Uno studio effettuato dall’università americana Georgia Southern University, e pubblicato sulla rivista High Blood Pressure and Cardiovascular Prevention rivela che la presenza di un cane e/o un gatto in casa scongiura il rischio di patologie come stress e, addirittura, ictus, nelle donne.Lo studio è stato condotto su 40.000 adulti sani di più di 50 anni e si è scoperto che chi possedeva un cane e un gatto aveva una possibilità molto minore di contrarre malattie cardiovascolari rispetto a chi non possedeva animali.
Inoltre, è emerso dai dati che le donne che possedevano un felino avevano una probabilità di avere un ictus del 40% in meno rispetto agli uomini.
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Categorie: Curiosità

Da Napoli a Bolzano con due borsoni di gattini. Fermato dalla Polfer ora si cerca

29/05/2019

Stava trasportando alcuni gatti all’interno di trasportini nascosti in borse di nylon. Diretto nella zona del meranese, il trasportatore è stato fermato alla stazione di Bolzano. La Polfer, servizio veterinario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e associazione Ufficio garante dei diritti degli animali di Bolzano sono entrati in azione appena l’uomo proveniente da Napoli ha messo piede sul marciapiede del binario.
Fermato il passeggero, è stato trovato in possesso di alcuni gatti, forse randagi, all’interno di trasportini occultati dentro a borse di nylon, ulteriormente coperte in modo tale da non far trapelare la presenza degli animali.
I gatti sono risultati provenire dalla provincia di Napoli e privi di qualsiasi certificazione sanitaria e chip identificativi, tranne un esemplare adulto.
L’uomo, residente in Campania, era partito nel primissimo pomeriggio dalla stazione di Napoli a bordo di un convoglio Alta Velocità, per arrivare a Bolzano intorno alle 21, dove era atteso da un’altra persona che l’avrebbe accompagnato dalla effettiva destinataria degli animali, quest’ultima residente nella zona del meranese.
Le condizioni disagiate e il lungo viaggio hanno causato un evidente stato di sofferenza ai mici, diversi dei quali ancora cuccioli. Tutti sono stati affidati al personale del Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria di Bolzano. Oltre alle verifiche igienico-sanitarie sui gatti, parte della polizia ferroviaria si è attivata con accertamenti per rilevare eventuali e ulteriori irregolarità sul trasporto in particolare se dietro tutto si nasconda qualche fine illegale.


Categorie: Varie

"Cuore di mamma" l'iniziativa del Wwfper aiutare le mamme del mondo animale e i loro piccoli

29/05/2019

E’ un duro lavoro quello che ogni mamma svolge nella cura dei propri figli. Ma noi umani non siamo l’unica specie del mondo animale in cui il ruolo della mamma è fondamentale per proteggere, nutrire e crescere i propri piccoli. A ricordarlo è il Wwf che in occasione della Festa della mamma ha lanciato l’iniziativa “Cuore di Mamma”, con cui si può adottare una mamma e il proprio cucciolo di una specie a scelta tra Orango, Orso Polare e Panda per dare un aiuto concreto ai progetti di conservazione nel mondo e difendere le mamme di tutte le altre specie animali che, ogni giorno, lottano per difendere i propri cuccioli da deforestazione, bracconaggio e cambiamento climatico. I dettagli dell’iniziativa sul sito wwf.it/cuoredimamma.
Nel regno animale, ci sono cinque specie che si contraddistinguono per avere un gran cuore di mamma spiega il Wwf: Oranghi, Orsi polari, Elefanti della foresta, Ghepardi e Pinguini imperatore.
La femmina di Orango è una mamma speciale che non abbandona i suoi cuccioli fino ai sei o sette anni, età in cui i cuccioli avranno imparato a trovare il loro cibo. Altra mamma attenta è la quella di Orso polare, che in genere dà alla luce due cuccioli gemelli e li alleva fino all’età di due anni, usando il calore corporeo per tenere i cuccioli al caldo.
La femmina dell’Elefante di Foresta mantiene sempre un affettuoso contatto con i figli, ma non è da sola a crescere i suoi cuccioli. Gli elefanti vivono in una società matriarcale, quindi altre femmine del gruppo aiutano il piccolo a stare in piedi dopo la nascita e gli insegnano ad allattare. Le mamme Ghepardo allevano, invece, i loro piccoli in isolamento, spostando spesso i loro cuccioli per evitare che i predatori possono individuarli. Dopo aver allenato i piccoli ghepardi a diventare abili cacciatori, a 18 mesi i cuccioli lasciano le loro madri. La mamma Pinguino Imperatore dopo aver deposto l’uovo lo lascia al maschio, che lo protegge. Nel frattempo è lei a viaggiare fino a 50 miglia per raggiungere l’oceano e pescare.
Più tardi ritorna al luogo della schiusa per rigurgitare il cibo ai pulcini appena nati. Usando il calore della sua tasca ventrale, la madre tiene il pulcino al caldo e al sicuro.


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