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Roma, giallo della moria di storni: "Decine di uccelli morti a terra si indaga sulle cause"

31/01/2018

I problemi di convivenza tra i cittadini romani e gli storni non si limita più presenza del guano sulle strade che ora sembrano trasformate in un set di  Hitchcock dove molti volatili sono stati trovati morti.
I volatili sono stati trovati morti a piazzale del Verano, Porta Pia e in via Nomentana. Addirittura è scattato l’allerta alla protezione civile. La strada e il marciapiede – come si vede nelle foto pubblicata da Il Messaggero – è stata invasa dalle carcasse. I passanti sono rimasti a bocca aperta davanti a quello che sta diventando un vero e proprio mistero.
La domanda sorge spontanea: perché gli storni finiscono sull’asfalto morti?
“Il Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale si è immediatamente attivato insieme alla Protezione Civile per affrontare la moria di storni verificatasi in alcune zone della città”.  Lo afferma in una nota il Campidoglio.
“In questi casi, la rimozione delle carcasse degli animali è affidata alla Asl che provvede anche alla loro distruzione. I resti degli uccelli sono stati già rimossi dalla ASL che li ha avviati all’incenerimento mentre alcuni esemplari sono stati prelevati dall’Istituto Zooprofilattico per i normali esami diagnostici al fine di indagare sulle cause del fenomeno”.


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OIPA sequestra due piccoli cani in un campo rom ad Acilia (RM). Forse rubati in appartamento

31/01/2018

A catena, senza acqua né cibo, nel degrado più totale, così le Guardie Zoofile dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Roma hanno trovato due poveri cani all’interno di un piccolo Campo Rom abusivo ad Acilia quartiere a sud di Roma. Da quanto riferito da alcuni abitanti, almeno uno dei due cani veniva ripetutamente malmenato e fatto bersaglio di lancio di pietre. I due cani erano molto spaventati, uno anche molto aggressivo, sicuramente a causa della lunga detenzione a catena e dei ripetuti maltrattamenti. Al momento dell’accesso al campo da parte delle Guardie Zoofile dell’OIPA coadiuvate dai militari del Comando stazione Carabinieri di Acilia, non è stato possibile identificare i responsabili, allontanatisi prima dell’ingresso nel campo, evidentemente allarmati dall’arrivo degli agenti.
I due cani, privi di microchip identificativo sono stati sottoposti a sequestro delle Guardie Zoofile e trasferiti presso il canile comunale di Roma. Visti i numerosi furti e le tante sparizioni di cani, facciamo appello per condividere questo post nel caso qualcuno riconoscesse i due cagnolini, che potranno comunque essere adottati presso il canile comunale di Roma, sono molto giovani e carini. (AGV)


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Branco di 10 lupi nello Spezzino, circa 60 sull'Appennino ligure. Per la Forestale la convivenza è possibile

31/01/2018

Nello Spezzino, secondo le stime, ci sarebbe una famiglia di lupi (circa 6 esemplari), cui si sommano singoli animali alla ricerca di nuovi territori da ‘conquistare’. Circa una decina nel complesso. Frequenti le segnalazioni e il malcontento degli allevatori di ovini.
“Il lupo torna dove l’uomo ha abbandonato il territorio – spiega Pier Luca Domenichini, tenente colonnello dei carabinieri forestali della Spezia, sfatando il mito della ‘invasione’ di questo selvatico sull’Appennino ligure -. Il lupo è tornato qui dagli anni Ottanta, quando gli agricoltori e gli allevatori hanno iniziato a diminuire. E i selvatici si sono ripresi quel territorio, oggi incolto, sul quale fino a quarant’anni fa c’era il presidio dell’uomo”.
Secondo le stime raccolte dalla Regione Liguria nel 2017, i lupi sull’Appennino ligure potrebbero essere almeno una sessantina.
Un buon segnale per l’ambiente e la biodiversità e “una realtà che deve convivere con noi – chiarisce Domenichini -. Il lupo non attacca l’uomo. Negli anni Cinquanta non si vedeva perché l’uomo aveva colonizzato tutti i territori rurali e montani per l’agricoltura di sussistenza. Adesso lo spazio fisico per questi selvatici c’è in abbondanza”.


Categorie: News dal Mondo

Lav, in Italia cibo per animali tassato come beni di lusso

31/01/2018

In Italia “i milioni di animali che vivono in famiglia continuano ad essere considerati “cose” dal punto di vista giuridico, o ancor peggio, “beni di lusso”. Sì, perché il nostro fisco prevede per cure veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro la stessa aliquota iva (22%) che si applica, appunto, ai beni di lusso”. Così la ong animalista LAV (Lega anti vivisezione) commenta a caldo i dati diffusi da Eurispes nel Rapporto Italia 2018.
“I dati parlano chiaro, gli animali sono ormai componenti a pieno titolo delle famiglie italiane”, prosegue la LAV. Secondo l’indagine Eurispes, nel 2018 circa 3 italiani su 10 hanno accolto un animale domestico in casa (32,4%), con la prevalenza di cani (63,3%) e gatti (38,7%), quindi uccelli (6,2%), conigli (5,9%), tartarughe (5%) e pesci (4,8%): un fenomeno quantificabile in milioni di animali.
Secondo il Rapporto, oltre la metà (53,5%) di chi accoglie in casa un animale decide di dedicare una buona parte del proprio tempo libero per il benessere e le necessità del proprio compagno di vita (passeggiate, gioco, attività all’aperto, etc.), mentre il 46,2% è disposto rinunciare in alcune occasioni ad uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo.
Il 57% di chi ha accolto un animale in casa spende fino a 50 euro al mese per prendersene cura. Aumenta inoltre il numero di chi spende da 51 fino a 100 euro, il 31,4%, con un incremento di oltre il doppio rispetto al 2017 (+ 16%).


Categorie: News dal Mondo

Il super coniglio di Miami che spopola sul web

31/01/2018

“Altro che Photoshop, questo coniglio enorme è reale”: suonano più o meno così le parole che accompagnano uno dei video più cliccati su Facebook dell’ultima settimana e che non ha bisogno di molti commenti.
Il filmato, pubblicato sui social dalla pagina The Real Tarzann, mostra un gigantesco coniglio, tenuto in braccio da un giovane esperto di animali che vive a Miami, negli Stati Uniti.
L’esemplare mostrato nel video è probabilmente uno dei più grandi al mondo. Ma non è una cosa insolita. L’esemplare che questo giovane amante degli animali  tiene in braccio è davvero impressionante, al punto da sembrare finto. Ma il suo coniglio “gigante”, potrebbe essere un esemplare di Gigante delle Fiandre, razza tra le più grandi del mondo. Generalmente questi leporidi arrivano a pesare tra i sette e i dieci chili per quasi un metro di lunghezza, ma alcuni possono superare di larga misura questi standard. Fino a qualche anno fa il record era detenuto dal simpatico Ralph : 20 chilogrammi.

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Rapporto Eurispes 2017, vegani triplicati e italiani sempre più amici degli animali

30/01/2018

Triplicato il numero dei vegani e di chi sceglie l’alimentazione senza animali, mentre cresce il numero di cani e gatti nelle case degli italiani, ecco la fotografia del Rapporto Eurispes 2017
Il Rapporto Eurispes 2017 evidenzia, tra gli altri dati, il crescente amore degli italiani verso gli animali ed il conseguente incremento dello stile di vita vegetariano e vegano.  Insomma, in fatto di scelte alimentari e di rapporto con gli animali domestici, gli italiani sembrano sempre più sensibili ed attenti.
Infatti, secondo il Rapporto Eurispes 2017, il numero di coloro che scelgono di alimentarsi senza ingredienti animali è quasi triplicato: i vegani salgono al 3% (erano il’1%) triplicando il dato dello scorso anno. Dunque oggi i vegani in Italia sarebbero circa 1.800.000.
“Un dato importante, ma non è una sorpresa: i segnali, infatti, sono evidenti, basta considerare l’aumentata offerta di prodotti vegani nella grande distribuzione, segno di un’accresciuta domanda e di un’opportunità di sviluppo per le imprese del food”, afferma la LAV, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali.
Cosa conduce a questa scelta? Il 31,7% del campione ha scelto di alimentarsi senza carne per rispetto degli animali; il 12% è mosso da motivazio.ni di tutela ambientale e il 47,6% dei vegetariani/vegani ha fatto questa scelta consapevole dei benefici delle proteine veg rispetto a quelle animali.
Quest’ultima cifra rappresenta una scelta avvalorata dalla recente posizione dell’ADA (Academy of Nutrition and Dietetics) – la principale organizzazione dei professionisti dell’alimentazione e della nutrizione degli USA, con quasi 67.000 membri – che conferma come le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, siano salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possano apportare benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie (http://bit.ly/2kwlSSk).
Strettamente connesso con le tendeze vegane è l’amore per gli animali e la solidarietà con i più sfortunati di essi. Il Rapporto Eurispes 2017 riporta che il 22,1% del campione ha preso un cane da un canile, il 30,4% ha adottato un animale abbandonato. Inoltrem il 33% degli intervistati ha almeno un animale domestico in casa, a conferma di una consolidata amicizia e di una relazione familiare che ha esteso i suoi confini ai quattro zampe.
Nelle nostre case ci fanno compagnia soprattutto cani (62%) e gatti (40,8%). Purtroppo il 48,5% degli italiani vede ridotta la propria capacità di spesa, con tagli anche alle spese per animali domestici (32,3% +6,4%).


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Amatrice, a un anno dal terremoto attivata l'Unità mobile di Presidio per gli animali di chi ha perso tutto

30/01/2018

A più di un anno dal terremoto l’emergenza in Centro Italia, anche per gli animali, non è finita. Il poco agevole approvvigionamento unito all’oggettiva difficoltà imposta da un territorio aspro e dalle temperature rigide rendono doveroso aiutare nella gestione dei propri animali chi ha perso tutto. Ma come?
Terminata la fase puramente emergenziale” dichiara Marco Bravi, Presidente Consiglio Nazionale e Responsabile sviluppo iniziative ENPA “un presidio fisso proveniente dall’esterno ha costi economici e di risorse proibitivi e non ottimizzati. Inoltre ha il rischio di essere percepito localmente solo come uno spot, una entità aliena mal raccordata con la realtà e le Autorità locali. È per questo che ENPA ha attivato in questi giorni ad Amatrice una unità mobile di presidio, servizio con il valore aggiunto essenziale di essere gestito in prima persona da chi vive sul territorio e quindi ne conosce dinamiche e situazioni, oltre ad essere pienamente integrato nella Società civile. Certo con i noti limiti del volontariato non si potrà fare tutto, ma faremo il possibile per sostenere un’iniziativa che, con il nostro aiuto, siamo certi farà crescere dal territorio anche nuove consapevolezze sul valore civile e la necessità di tutela degli animali“.
Nella foto: Marco Bravi con Alessio Serafini, delegato ENPA Amatrice, al momento della consegna del mezzo e della scorta petfood per le numerose colonie feline sul territorio.
Per chi volesse aiutare specificatamente questo progetto ENPA: Causale ENPA PER AMATRICE – clicca qui


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A Napoli, nel parco De Filippo, si aprirà un'area per sgambatura dei cani

30/01/2018

Dopo un intervento di pulizia e  diserbamento di un’area di circa 4.500 metri quadrati, dal 1   febbraio nel quartiere Ponticelli, all’interno del Parco  “Fratelli De Filippo”, inizieranno i lavori per la realizzazione  di un’area da destinare alla sgambatura dei cani. Lo rende noto  l’assessorato al verde ed alla qualita’ della Vita. L’opera, che prevede la realizzazione di tutti gli interventi  indispensabili per la sicurezza degli animali e degli  accompagnatori e per l’igiene dell’ambiente e degli stessi  animali, verra’ in seguito affidata con bando ad evidenza  pubblica.
Il parco De Filippo rappresenta uno dei due polmoni verdi del quartiere nella periferia orientale di Napoli dove ora gli amici a quattro zampe avranno a disposizione uno spazio enorme. In queste ore, si sta provvedendo alla pulizia dell’area verde che versava in condizioni di degrado da diverso tempo.
É prevista, infatti, l’installazione di una recinzione in acciaio lungo il perimetro, una zona filtro e dei cancelli per evitare la fuga degli animali, delle panchine, l’installazione di cestini per i rifiuti. Insomma, tutto il necessario per garantire igiene e decoro. Non mancano le perplessità che riguardano soprattutto l’ordinaria gestione della struttura dopo la consegna alla cittadinanza. Al momento, infatti, non c’è alcun accordo su chi dovrà concretamente occuparsi della manutenzione quotidiana della stessa. Se tutto è lasciato ai singoli utenti che potranno accompagnare gli animali, ciò significa che dovranno occuparsi anche del recupero dei bisogni. Ragionamento ovvio ma non sempre scontato.

  


Categorie: News dal Mondo

In 38 città cinesi si è tenuto il "Giorno dell'adozione" per cani e gatti randagi. In Cina la sensibilità sociale sta cambiando

30/01/2018

Nonostante gli allarmi arancioni e blu per il tempo nevoso e le forti escursioni termiche in tutto il paese, in 38 città cinesi i volontari delle associazioni animaliste hanno dato vita  al “Giorno dell’adozione” per incoraggiare le persone ad adottare randagi come animali domestici. Un chiaro segno che anche in Cina qualccosa sta cambiando e l’amore per gli animali ha fatto breccia in molti cuori.
In tutta la nazione, gatti e cani emozionati – accompagnati da pop star e artisti in spettacoli dal vivo – hanno incontrato i loro potenziali familiari  tra gli oltre 325 milioni di partecipanti intervenuti nonostante il grande freddo”.
Chiediamo alle persone di aiutare gli animali randagi regalando il calore di una casa, adottandoli invece di acquistare e rendendo il mondo un posto migliore per tutti”, ha detto Jam Xiao, un cantante e compositore taiwanese che ha sostenuto l’evento, ha detto a Xinhua .
“Adoption Day mira a fornire una piattaforma senza scopo di lucro per informare ed educare il pubblico su come aiutare gli animali in difficoltà e incentivare l’adozione dei randagi soccorsi come compagni domestici”, ha detto Yang Yang, cofondatore e coordinatore degli eventi a livello nazionale.
“Un inverno freddo e nevoso come questo mette a grave rischio la sopravvivenza dei randagi”, ha detto. “Siamo entusiasti di vedere che sempre più persone in tutto il paese si uniscono a noi nello sforzo di aiutare a difendere le vite minacciate e a proteggere il nostro ecosistema urbano, di cui gli animali sono una componente vitale”.
“A Pechino, come a Nanchino, Shanghai, Xi’an, Harbin, Chengdu, Nanning … da nord a sud, da ovest a est, la gente ha salvato animali dalla strada e il commercio illegale di carne, fornendo cure per i feriti e i malati, così come la sterilizzazione, la vaccinazione ei corsi comportamentali, per tutti quelli abbandonati, rubati o nati, volontariamente “, ha detto.
Il Giorno dell’adozione ha istituito fondi per incoraggiare la società ad applicare il metodo TNR (trappola, sterilizzazione e ritorno in libertà) per il controllo demografico della popolazione, mentre pubblicizza che l’adozione di un trovatello è un modo di vivere amorevole, ha spiegato Yang.
“Il nostro obiettivo finale è che, quando aiutare un animale in pericolo e adottare un randagio diventerà uno stile di vita, non ci sarà più bisogno che il Giorno dell’Adozione esista”, ha detto.
“In Cina, un numero crescente di persone e organizzazioni di beneficenza si prendono cura degli animali e stanno dando un contributo significativo alla costruzione di una società armoniosa e alla conservazione dell’ecologia”, ha commentato Qin Xiaona, presidente della Capital Animal Welfare Association (CAWA ), in un’intervista con Xinhua. “Per una società armoniosa e civile in cui le persone convivono in armonia, un segno importante è il modo in cui gli uomini trattano gli animali e la natura”.
Qin ha detto che molte organizzazioni caritatevoli, tra cui la CAWA, hanno progettato, prodotto e sistemato rifugi antincendio per animali randagi in tutta la capitale cinese e in altre città.
D’altra parte, in una città in cui il 70% dei cani viene vaccinato, formeranno uno schermo protettivo che impedisce la diffusione della rabbia, secondo il dott. Sun Quanhui, consulente scientifico senior presso l’Ufficio cinese per la protezione degli animali.
“Le istituzioni per il benessere degli animali in tutto il paese hanno compiuto enormi progressi nell’aiutare a prevenire le malattie infettive”, ha affermato Sun.
Il governo cinese si è impegnato a eliminare praticamente la rabbia entro il 2025.


Categorie: News dal Mondo

Piero Angela parla di nessi uomo-animali: “Imparentati molto con gli animali: lo scimpanzè ha il 97% in comune coi nostri geni".

30/01/2018

Nella selezione dell’Anvur, l’Agenzia che dà i voti al sistema universitario, il Dipartimento di medicina veterinaria (Dimev) di Bari è diventato d’eccellenza (2018-2022) ed eccellente è l’ospite che ha inaugurato l’anno accademico nel campus di Valenzano: Piero Angela, che ha tenuto una conferenza sul tema “Uomo e animali: una magnifica avventura”.
“I documentari naturalistici hanno permesso al pubblico, e agli stessi scienziati, di conoscere meglio il comportamento animale in natura”, dice Angela che ha poi parlato della grande avventura dell’evoluzione: “Oggi sulla terra troviamo solo una minima parte degli animali esistiti; è come una striscia di fotogrammi dell’evoluzione che comprende batteri, molluschi, invertebrati, pesci, rettili, uccelli, fino ai mammiferi; insomma un film dell’evoluzione nella quale a un certo punto è comparso l’uomo. Noi siamo ‘parenti’ con tutto ciò che esiste in natura. Siamo imparentati molto con gli animali: lo scimpanzè ha il 97% in comune coi nostri geni”.


Categorie: Animali e Cultura

Cagnolino prigioniero su spiaggia di Maiori tratto in salvo da Guardia Costiera e accolto da Enpa

29/01/2018

Domenica scorsa la Guardia Costiera di Salerno ha portato a termine, con successo, un’operazione di soccorso a favore di un cagnolino abbandonato sulla spiaggia del Cavallo Morto, nel Comune di Maiori (Salerno).
La sala operativa della Capitaneria di Porto di Salerno ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di diportisti che informavano della presenza di un cane di piccola taglia, di colore nero, disperso sulla spiaggia del Cavallo Morto una zona accessibile solo via mare con  piccoli natanti.
La foto del meticcio nero abbandonato, era cominciata a circolare sui social dal primo pomeriggio ed era chiaro che il piccoletto era destinato a morte sicura perché in una vera e propria trappola. Già, perché quella cala, con uno strapiombo di oltre sessanta metri, è raggiungibile soltanto via mare.
Gli uomini della Capitaneria di porto di Maiori, allertati dalla centrale di Salerno con una motovedetta hanno raggiunto la spiaggetta per recuperare il cucciolo.
Il cagnetto è apparso subito molto spaventato e ciò ha rallentato le operazioni di salvataggio. Dopo circa tre ore, il personale intervenuto è riuscito a trarre in salvo il cagnolino.
Verificata la mancanza di microchip, l’animale, dal peso di una decina di chili, è stato visitato, lavato e rifocillato. Attualmente è affidato alla custodia di un volontario dell’Enpa Costa d’Amalfi, pronto per essere adottato da chiunque si mostrerà intenzionato a garantirgli affetto e cure amorevoli, altrimenti sarà consegnato al Comune di Maiori e successivamente al canile.


Categorie: News dal Mondo

Vittorio Sgarbi e le capre. Il critico invia fieno agli animali affamati

29/01/2018

Le capre -un gregge che dopo la  confisca alla ‘ndrangheta rischiava di finire al macello- le  hanno salvate i Verdi alcuni mesi fa. Ora pero’ mantenerle costa  e cosi’ anche il movimento di Vittorio Sgarbi ha deciso di dare  una mano. In campo scende infatti Sauro Moretti, il forlivese  assistente del critico d’arte e candidato per Rinascimento, che  “d’accordo con Sgarbi” ha comprato e recapitato alle capre “15  balloni di fieno” che sono stati inviati all’associazione che  custodisce il gregge.     La notizia e’ contenuta in un comunicato della Federazione  Verdi di Forli’ Cesena. “La capra e’ un animale immaginifico che  a Vittorio e a me piace moltissimo- dichiara Moretti- cosi’ ho  deciso che dovessimo partecipare a questa azione di salvataggio”.  L’intenzione non e’ di fare “gli animalisti”, precisa Moretti, si  tratta solo di un “piccolo gesto” legato ad una doverosa  “sensibilita’ che deve essere riservata a tutto cio’ che ci  circonda”. Un aiuto alle capre, proprio da chi della parola  ‘capra’ ha fatto quasi un mantra. Nella nota, i Verdi spiegano  che salvare le capre non e’ stato facile, ma ora la vera sfida e’  “assicurare alle capre un adeguato quantitativo di fieno per il  periodo invernale”. Moretti non si e’ tirato indietro, e con il  benestare del critico d’arte leader di Rinascimento, ha  provveduto all’acquisto e all’invio, appunto, dei balloni di  fieno. A due di queste capre, le sue preferite, Moretti ha anche  deciso di dare un nome, Capra Teo e Caprone Niko. Nel comunicato  ci sono le foto, foto che, assicura Moretti, “d’ora in poi  staranno sulla mia scrivania a Rinascimento”.  


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