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3mila euro di multa a chi abbandonò i suoi due cani sul balcone a Verona

30/09/2017

Confinati in un appartamento per mesi senza possibilità di uscire a camminare all’aria aperta, detenuti tra il balcone ed una stanza traboccante di feci, urina ed immondizia. Giustizia è stata fatta per due cani che vennero sequestrati dalle guardie eco-zoofile OIPA Verona nel 2016: l’ex proprietario, abitante della periferia veronese con precedenti penali, è stato infatti condannato per l’abbandono e il maltrattamento degli animali e obbligato a pagare un’ammenda di 3000 euro.
Le lamentele e le segnalazioni dei vicini avevano portato all’intervento delle guardie zoofile OIPA che, grazie alla collaborazione con l’AULSS, avevano effettuato il sequestro dei due cani, giovani meticci di taglia media, che, dopo accurate visite veterinarie che confermavano lo stato di incuria nel quale versavano da tempo, furono affidati alle cure della LAV veronese.
“Questa condanna è una vittoria importante, che vede riconosciuta la gravità di un episodio di maltrattamento ai danni di due animali– dichiara Massimiliano D’Errico, coordinatore del nucleo di guardie zoofile OIPA Verona – Ma quando la poca cultura e il poco rispetto per gli animali si miscelano con la cattiveria ritengo non basti solo la repressione, ma è necessaria l’attuazione di un circolo virtuoso fatto di prevenzione, informazione e soprattutto di regolamentazione per il benessere animale: ancora pochi comuni, infatti, hanno norme e regolamentazioni chiare ed efficaci per la tutela degli animali. Questo ci fa capire quanta strada ancora ci sia da fare”.


Categorie: News dal Mondo

Willy, il sindaco di Vallerano (Vi) Maurizio Gregori si schiera contro i suoi aguzzini: seguo il caso passo dopo passo

30/09/2017

Maurizio Gregori, sindaco di Vallerano (Viterbo), ha risposto all’appello di  Enpa: la condanna dei colpevoli è l’unico omaggio che la comunità può fare alla memoria di Willy’. La Protezione Animali, ringrazia il primo cittadino del Comune viterbese per essere intervenuto nella vicenda di Willy. A volte per smuovere le montagne posso bastare anche poche parole, pronunciate con forza e autorevolezza. 
Gregori ha indirizzato una lettera di risposta a Viterbo News 24.Questo il testo della missiva.
“In risposta al comunicato dell’Enpa vorrei innanzi tutto ringraziare questa associazione per il costante impegno nella cura e nella difesa degli animali, per il ruolo che svolge nella sensibilizzazione civile e istituzionale. Da subito ho condannato quanto avvenuto, come privato cittadino e come sindaco, intimamente e pubblicamente, anche se non attraverso comunicati stampa e articoli di giornale. Del resto la mia domanda è: ”Come potrebbe essere diversamente?”. Chiunque rivolga un’arma contro qualcuno, uomo o animale che sia, compie un gesto riprovevole, maggiormente grave se la vittima è un essere indifeso come in questo caso il cagnolino Willy”.
“Sono in corso delle indagini e una perizia balistica – continua il sindaco –  la giustizia farà il suo corso e questa è l’unica cosa che deve interessare, l’unico monito che può giungere a chiunque pensi di poter fare del male ad un animale. Più di qualsiasi parola o manifestazione del pensiero di un primo cittadino. Da subito sono stato in contatto con le forze dell’ordine, seguo il caso e l’amministrazione ha messo e chiaramente mette a disposizione il proprio supporto incondizionato, nei modi e nei tempi che le vengono richiesti. La condanna dei colpevoli è l’unico omaggio che la comunità può fare alla memoria di Willy”, conclude il primo cittadino.


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Una volpe in casa come animale domestico, denunciata 61enne del casertano. Quest’animale selvatico può diventare un pet?

30/09/2017

Una 61enne di Galluccio (Ce) è stata deferita in stato di libertà per detenzione di animali selvatici e di razza protetta dai Carabinieri della Stazione di Mignano Montelungo unitamente ai colleghi della Stazione Carabinieri Forestali di Roccamonfina. La donna è stata trovata in possesso di una volpe che ospitava in casa come animale da compagnia. L’animale selvatico è stato reimmesso in libertà.
Sono più di quante possiamo immaginare le persone che pianificano di prendere una volpe domestica, ma non è esattamente una buona scelta.
z<Sottrarre un animale selvatico dal proprio habitat naturale, in questo caso una volpe, non è una scelta saggia. L’azione di portare via una creatura dalla natura può essere giusta solo nel caso in cui lo si faccia per salvare un essere vivente che è in evidente stato di pericolo. E anche in questo caso, la cosa migliore da fare sarebbe consegnarla a un centro di recupero degli animali selvatici, piuttosto che prenderla e provare ad allevarla in casa.
Le volpi sono animali intelligenti e affascinanti ma la loro domesticazione è problematica perché non solo hanno un un forte odore di selvatico ma insopportabile è il tanfo che sprigionano i cadaveri delle loro prede nascoste per mangiarle tranquillamente in seguito (topi, uccelli, ecc). Senza contare le deiezioni lasciate in giro per segnare il territorio. Le volpi in ambito domestico porterebbero con sé altri problemi, ad esempio l’incompatibilità con altri animali da compagnia soprattutto se di taglia inferiore, come ad esempio i gatti o i cani di piccole dimensioni che per lei saranno sempre prede.
Se tutto questo non basta, pensate alla qualità della vita di questo animale. Amato certo, ma non sarà mai come in libertà.


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Inchiesta a Roma su 43 vetturini: contestato loro il concorso in maltrattamento dei cavalli

29/09/2017

Sono state chiuse le indagini per 43 vetturini delle botticelle romane contestando loro il concorso nel maltrattamento di animali perché “detenevano i cavalli addetti al servizio di trasporto dentro una struttura posta all’interno del complesso del Foro Boario di Roma in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttivi di gravi sofferenze”. A renderlo noto e’ la Lega Anti Vivisezione che annuncia di essere parte offesa nel procedimento concluso nell’aprile scorso con il deposito degli atti. “Speriamo che l’odierno procedimento giudiziario – dice la Lav in un comunicato – incoraggi anche la chiusura delle indagini sulla scuderia realizzata al Pincio con sperpero di fondi pubblici e incredibili danni all’integrita’ di un luogo vincolato come Villa Borghese, e auguriamoci che l’Assemblea Capitolina esamini al piu’ presto la proposta di Delibera di iniziativa popolare per la dismissione delle botticelle”.


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Bio-Crime il progetto europeo contro il traffico di animali promosso da Austria e Italia

29/09/2017

Si concretizza il progetto europeo Bio-Crime, sviluppato per contrastare il traffico illegale di animali da compagnia. L’obiettivo dell’iniziativa, come ha spiegato l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra  Telesca, è creare “una rete di collaborazione tra Italia e Austria che coinvolga le forze dell’ordine, le magistrature, i servizi veterinari e gli operatori sanitari che operano in questo ambito in entrambi i Paesi”.
In questi giorni hanno preso il via a Klagenfurt e all’Area science park di Trieste, che coordina le attività formative del progetto, i corsi per pubblici ufficiali e operatori delle forze dell’ordine incentrati su traffico di animali, identificazione e farmaci, procedure investigative e normativa italiana e austriaca, rete internet e deep internet, zoonosi e animal handling, rischio biologico e protocolli di sicurezza.
Inoltre, il 28 ottobre, sempre all’Area science park, la Polizia postale del Friuli Venezia Giulia ha incrontrato la direzione della Polizia della Carinzia, e ogg, ivenerdÏ 29 settembre, è previsto un incontro tra magistrati italiani ed austriaci sui sequestri di animali. Come ha ribadito Telesca, quello della tratta illegale degli animali da compagnia Ë “un problema che non va sottovalutato perchè rappresenta un pericolo concreto per la salute dei cittadini. Oltre a questioni di tipo commerciale ed etico, il traffico illegale di animali comporta un rischio elevato di introduzione di gravi malattie trasmissibili dagli animali all’uomo.
Infatti, gli animali comperati sul mercato nero non sono soggetti ad alcun controllo sanitario e possono anche provenire da aree infette”.
La console onoraria d’Austria, Sabrina Strolego, ha sottolineato come “l’innovazione si sviluppi anche attraverso questi momenti di scambio, in particolare per un progetto come questo, che tutela le persone e anche gli animali. I trattamenti a cui vengono infatti sottoposti i cuccioli contrabbandati sono spesso terribili e incidono in maniera determinante sulla loro salute, per cui anche loro hanno diritto ad esser tutelati e protetti”.


Categorie: News dal Mondo

Brigitte Bardot torna a scrivere a Papa Francesco: “Nessuna misericordia per gli animali”

29/09/2017

“Voi vi date da fare per la miseria umana favorendo stranamente la migrazione musulmana a scapito dei cristiani del Medio Oriente, ma più miserabile che la sorte di questi esseri umani resta quella degli animali che non beneficiano di alcun sostegno e sono in un mondo infinito di dolori”. Brigitte Bardot, come riportano i media francesi, scrive a Papa Francesco per richiamare una maggiore attenzione da parte del pontefice nei confronti del mondo animale.
“Gli animali selvaggi – sottolinea l’aniziana attrice – scompaiono vittime della cupidità umana e gli animali domestici o di consumo subiscono perversioni omicide e abominevoli sofferenze inflitte dalla disumanizzazione dell’essere detto umano” piegato al “profitto di una redditività industriale e globalizzata”.
“Neanche una volta avete avuto per gli animali la misericordia che aspettiamo da voi”, accusa la Bardot nella missiva scritta questo mese, lamentandosi anche per le altre due lettere inviate al Santo Padre e rimaste senza risposta, e confidando questa volta in una maggiore sensibilità da parte di chi porta il nome del protettore degli animali. (adnkronos)


Categorie: News dal Mondo

Bimba sbranata dai pitbull di famiglia: indagati anche i genitori e il veterinario

29/09/2017

Anche i genitori della piccola Victoria, morta a soli 13 mesi per l’aggressione dai suoi pitbull, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratterebbe di un atto dovuto perchè proprietari dei cani, i due pitbull che hanno ferito e ucciso la bimba. Il nonno, unico presente in casa al momento dell’aggressione, era già stato imputato per malgoverno di animali.
Oltre ai genitori anche il loro veterinario adesso risulta indagato. L’accusa è quella di omissione di atti d’ufficio, per non aver segnalato alle autorità compententi dell’aggressività dei cani. I due pitbull infatti in passato avrebbero aggredito un altro cane al parco: il veterinario non avrebbe segnalato la cosa né al sindaco né all’Ats.
I genitori invece sono indagati in quanto responsabili delle azioni dei cani nei confronti delle altre persone, soprattutto se minori. Non avrebbero soppesato abbastanza i rischi di tenere due cani così grossi con una bimba così piccola. Un rimorso che si aggiunge a un dolore straziante.


Categorie: News dal Mondo

Mail bombing di Enpa al sindaco di Vallerano. Condanni pubblicamente l’uccisione del cane Willy e costituisca il Comune in giudizio

29/09/2017

L’Ente Nazionale Protezione Animali, attraverso la propria pagina Facebook, ha promosso un mail bombing indirizzato al sindaco di Vallerano (Viterbo). In poche ore più di 35mila persone hanno visualizzato l’iniziativa, molti dei quali hanno scritto al primo cittadino chiedendo un suo intervento pubblico di condanna per l’uccisione del povero Willy.
Willy era un cagnolino di proprietà, amato e accudito dai residenti del comune viterbese. Finché, un giorno di luglio, qualcuno non ha deciso di sparargli e di ucciderlo. Chi sia questo qualcuno ancora non si sa, tuttavia sembra difficile che in una citta di appena 2.600 abitanti nessuno abbia visto o sappia nulla. Ma ancora più incomprensibile è il fatto che il primo cittadino, il rappresentante istituzionale della comunità non si sia sentito in dovere di condannare questo gesto terribile, voltandosi invece dall’altra parte. Un comportamento inaccettabile, anche perché il fatto, peraltro noto all’opinione pubblica, è stato denunciato ai carabinieri e le indagini sono in corso. Il sindaco di Vallerano – almeno lui – non può far finta di nulla.
L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede a Maurizio Gregori di dare l’esempio ai suoi concittadini e non solo di stigmatizzare – sia pure a distanza di tre mesi – la barbara uccisione di cui è stato vittima il povero Willy, ma di promuovere la costituzione di parte civile del Comune in un eventuale procedimento giudiziario. Sarebbe un grande gesto di civiltà, un modo se non di rendere giustizia al cagnolino, quanto meno di onorarne la memoria.

Per il mail bombing clicca qui.



Categorie: Eventi e Appuntamenti

Il collare antipulci un accessorio efficace ma da usare con attenzione: per il gattino Onyx è stato fatale

28/09/2017

Ai nostri pet siamo legati da un sentimento profondo, sono componenti della nostra famiglia, ma stando all’aperto possono essere attaccati da zecche e pulci. Parassiti che non vogliamo mettano a rischio la loro salute e anche la nostra.
Per questo motivo molti utilizzano uno dei metodi più comuni: il collare antipulci. Bene, questi oggetti si mettono al cane o al gatto con l’intento di proteggerli da parassiti indesiderati che potrebbero trovare. Un articolo di blog.pianeta donna.it però ci mette in guardia dai pericoli che potrebbero nascondersi dietro questo gesto d’amore.
“I collari sono fatti in materiale plastico imbevuto di antiparassitario e, il più delle volte, funziona, ma bisogna seguire alcuni accorgimenti.
La storia di Onyx ci da tutte le informazioni per evitare drammi. Onyx aveva un collare antipulci per evitare che venisse attaccato dai parassiti. Niente di particolare, lo aveva come tanti altri cani e gatti. Era stato acquistato dai suoi proprietari in farmacia per proteggerlo.
Il gattino non ha mai avuto problemi di nessun genere, ma dopo il trauma del collare, le cose sono cambiate molto. Dopo qualche giorno che portava il collare, Onyx ha iniziato ad avere convulsioni e poco dopo è rimasto cieco.
I proprietari non hanno capito subito che la causa di questi tristi eventi, fosse il collare. Quando finalmente lo ha capito il veterinario, era troppo tardi per il piccolo Onyx che ha perso la vita poco dopo. Il proprietario distrutto dal dolore ha detto: “Ho perso il mio gatto e sono distrutto. Non aveva mai avuto problemi di salute, poi improvvisamente ha cominciato a stare malissimo e quando abbiamo capito cos’era a farlo star male, era troppo tardi. E’ morto per qualcosa che tutti facciamo normalmente con i nostri animali. State attenti!”
Quello di Onyx è un caso estremo, ma sono molti i gatti che riportano ustioni, infiammazioni.
Prima di utilizzare un oggetto simile è bene chiedere consiglio al veterinario che magari vi indicano una marca specifica per gatti che hanno particolari esigenze o allergie.
Inoltre, il collare, per i gatti è pericoloso poiché, essendo abituati a saltare ovunque, potrebbe restare impigliato da qualche parte e causare la morte del gatto per soffocamento.
Per i gatti sono sicuramente più indicate le gocce che si mettono fra le scapole, punto che loro non riescono a raggiungere. Esistono anche gocce naturali che hanno un odore repellente per i parassiti e non creano nessun problema agli animali. Altra buona regola: controllare spesso l’animale (se sta all’aperto) e spazzolarlo, in questo modo di controlla accuratamente la sua pelle e alla prima alterazione si può intervenire.
Condividete perché tutti siano al corrente di ciò che può accadere e possano avere particolare attenzione quando utilizzano un collare”.


Categorie: Curiosità

Scoperto e denunciato il killer della nutria uccisa senza motivo con una fucilata. Un amico filmava l'orrenda scena

28/09/2017

Identificato e denunciato l’uomo che imbracciato un fucile ha sparato a una inerme nutria che passava davanti al suo cancello. La bravata è stata immortalata da un amico che filmava l’esecuzione per poi postarla su Whatsapp. Si tratta di F.N.S., un 33enne cacciatore di Musei nel Sulcis Iglesiente .
Per risalire all’autore del gesto vigliacco i Carabinieri e il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale del Corpo forestale regionale hanno proceduto congiuntamente.Gli accertamenti sono partiti da un filmato che girava su facebook, nel quale un giovane, alla vista di una nutria che si aggirava nei pressi della propria abitazione, imbracciava un fucile e sparava all’animale. Mentre si svolgeva questa crudeltà, pericolosa poichè consumatasi sulla pubblica via ignorando totalmente l’incolumità di terzi, un amico del cacciatore riprendeva tutto con il cellulare. Le indagini hanno portato ad individuare l’uomo di Musei, luogo in cui è avvenuta l’uccisione della nutria. F.N.S., cacciatore che legittimamente deteneva il fucile, è stato controllato dal personale operante è trovato effettivamente in possesso del fucile calibro 20 che si vede nel video; l’arma è stata sequestrata. Per l’episodio, avvenuto in realtà circa due settimane or sono, l’uomo dovrà rispondere spari in luogo pubblico e uccisione di animale, motivazioni per le quali potrebbe perdere i requisiti necessari per conservare il porto d’armi.


Categorie: News dal Mondo

Temporali d'autunno. Se i cani hanno paura

28/09/2017

Quanti di noi hanno un cane letteralmente terrorizzato dai temporali? Il cane è sicuramente un animale molto esposto ai grandi rumori, non dimentichiamo che il suo udito supera di quattro volte il nostro: percepisce onde sonore fino a 40mila Hertz. Quindi non possiamo stupirci se il nostro amico a quattro zampe è spaventato da temporali e fuochi d’artificio. Provate a immaginare con che volume vengono percepiti: questi suoni possono diventare insopportabili e in alcuni casi persino dolorosi.Ma perché alcuni cani ne soffrono più di altri? Sicuramente alla base ci sono la tempra del cane e il suo bagaglio di esperienze vissute. Per esempio, un cucciolo nato e cresciuto in aperta campagna, dove i rumori sono pressoché pochissimi, e su cui non si è mai lavorato alla sensibilizzazione ambientale, avrà sicuramente molta più paura dei temporali di un cane cresciuto in città caotiche e più propense ai forti trambusti. Clicca qui per continuare a leggere.

Articolo pubblicato su animalrepublic.it


Categorie: Curiosità

Cani usati come armi: aggredi' e feri' 3 persone aizzando suo pitbull, denunciato

28/09/2017

Un 40enne del ponente genovese che aveva aggredito e malmenato tre persone aizzando contro le sue vittime un pitbull è stato identificato e denunciato per lesioni e minacce gravi.
Il presunto responsabile delle violenze, un marocchino domiciliato nella casa della fidanzata a Prà, è stato identificato dalla polizia grazie ai post che ritraevano il suo cane e i commenti su due aggressioni su un profilo Facebook aperto sotto falso nome.La prima aggressione era avvenuta domenica 27 agosto alle 15,30 circa. La seconda un quarto d’ora dopo sempre nei vicoli e la terza sul un bus poco dopo le 16.
Gli investigatori stanno valutando con gli ispettori del servizio veterinario della Asl3 se esistano i presupposti per togliere il cane all’immigrato nordafricano, che potrebbe venir denunciato anche per omessa custodia dell’animale.


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