Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Cane Angelo. Massimo della pena per gli imputati. Enpa: vigilare sull'attività di volontariato richiesta ai quattro per la sospensione condizionale

29/05/2017

I quattro giovani accusati di avere barbaramente seviziato e ucciso il cane Angelo sono stati riconosciuti colpevoli del reato di uccisione di animali e condannati a 16 mesi di reclusione, massimo edittale ridotto di un terzo per i benefici del rito abbreviato. Ai quattro è stata concessa la sospensione condizionale della pena, subordinata però a sei mesi di volontariato da prestare presso un canile sanitario; attività il cui buon esito dovrà comunque essere certificato dal responsabile della struttura. Lo rende noto l’Ente Nazionale Protezione Animali che nel processo di primo grado, svoltosi oggi presso il Tribunale di Paola (Cosenza) era parte civile con l’avvocato Claudia Ricci che rappresentava anche l’associazione Leidaa.
 «Adesso tutta l’attenzione si concentra sull’attività di volontariato dei quattro. Sarà necessario vigilare affinché essa venga svolta in modo serio e puntuale presso una struttura accreditata e che non sia invece considerata dagli uccisori di Angelo come una scappatoia. A chi certificherà tale percorso essi devono poter dimostrare un reale e sincero ravvedimento», commenta la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi. «Con il riconoscimento del massimo della pena, e quindi con la forte applicazione del principio di legalità, questo processo traccia un importante percorso giudiziario nei casi di uccisione e maltrattamento di animali, ma al contempo evidenzia i limiti della normativa attuale, per la quale è necessario e doveroso prevedere un inasprimento delle pene. Mi auguro – conclude Rocchi – che un fatto cha ha così profondamente segnato le coscienze del nostro Paese possa essere un primo passo in questa direzione».


Categorie: News dal Mondo

Il 57% degli italiani porterebbe i pet in vacanza ma sono ancora 80.000 i gatti e 50.000 i cani abbandonati ogni anno

29/05/2017

Le vacanze sono alle porte e, come ogni anno, si avvicina il momento critico dell’organizzazione del viaggio in compagnia di un animale domestico. Sembra tuttavia dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, che gli italiani abbiano molto a cuore i i propri animali domestici, a tal punto che più della metà di essi (57%) è convinta che il proprio compagno a quattro zampe andrebbe portato con sé in vacanza, e solo il 14% lo affiderebbe a parenti e amici. L’11%, infine, lo porterebbe in strutture dedicate. Il legame è così forte da considerarli membri effettivi della famiglia (43%), per il 24% rappresentano una compagnia, il 19% vede in loro invece un amico fidato. L’argomento coinvolge molti dei nostri connazionali: secondo i dati Eurispes raccolti nel Rapporto Italia 2016, almeno la metà degli italiani accudisce qualche animale da compagnia. Tuttavia non è tutto rose e fiori come sembra: secondo la LAV si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Emerge tuttavia dalla ricerca una forte solidarietà nei confronti degli animali, specialmente quando si parla di sanzioni: secondo la quasi totalità degli italiani (88%), le leggi che rendono reati l’abbandono e il maltrattamento degli animali non solo sono giuste, ma dovrebbero addirittura essere più severe.
Molti intervistati sono però d’accordo nell’affermare che un animale domestico, sia a casa che in vacanza, richiede impegno e attenzioni particolari: se per il 37% potrebbe limitare la propria libertà, il 39% teme che possa fare del male alle persone, ma c’è anche chi ha paura che scappi (38%) o che provochi danni alle cose (34%). Per evitare tutto ciò, gli italiani corrono ai ripari tenendo l’animale sempre sotto controllo (35%), o, nei casi più difficili, facendolo educare da esperti (22%). Solo il 24%, infine, stipula una polizza assicurativa per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri. Se gli italiani sanno come tenere a bada i comportamenti dei loro fedeli compagni, pare non sia così nei confronti dei loro simili. Secondo la ricerca, il 32% degli intervistati ha dichiarato che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno fanno bene, ma non per motivi di igiene o perché potrebbero dare fastidio: il motivo principale è il comportamento dei loro padroni, che spesso non hanno rispetto per le altre persone.


Categorie: Curiosità

Cani importati illegalmente venduti sotto il sole a picco in Piazza Duomo a Milano. Denunciati tre homeless sloveni

29/05/2017

Denunciati per abbandono di animali lo scorso 19 maggio tre slovacchi senza fissa dimora che vendevano cani in piazza Duomo angolo Galleria Vittorio Emanuele. Si tratta di 38enne, di un 25enne e di un 24enne. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo ambientale, a seguito di una segnalazione legata al programma Striscia la Notizia. Era stato notato un uomo, il maggiore dei tre, che vendeva per strada due cagnette, una razza cocker priva di microchip e con passaporto slovacco, una meticcia con razza prevalente Chihuahua, con microchip slovacco, entrambe illegalmente portate in Italia. Una cagnetta costava 700 euro ma se le si acquistavano entrambe, il prezzo era 1000 euro. Il 19 maggio i carabinieri hanno interrogato l’uomo, subito raggiunto sul posto dai due giovani complici. Assieme alle forze dell’ordine è intervenuto anche un veterinario che ha verificato la salute dei cani, entrambi sofferenti perchè troppo esposti al caldo e al sole. Non sono in pericolo di vita e sono stati affidati ad una struttura apposita per il loro recupero. I tre slovacchi sono accusati anche di averli tenuti in condizioni di sofferenza.

 


Categorie: News dal Mondo

28 Maggio, la LAV, compie i suoi “primi 40 anni” dalla parte degli animali. A Roma Congresso Nazionale per ripercorrere la strada e i traguardi raggiunti

28/05/2017

Il 28 maggio 1977 nasceva la LAV: quest’anno dunque l’associazione compie  40 anni di storia e azioni dalla parte degli animali. Questo traguardo sarà il tema centrale del Congresso nazionale LAV, in programma a Roma (Palazzo Santa Chiara) venerdì 9 – sabato 10 e domenica 11 giugno. E’ quanto riferisce una nota dell’organizzazione.
Ai “40 anni di LAV” sarà dedicata una mostra che ripercorrerà le tante battaglie dell’associazione per mettere fine alla vivisezione, alle pellicce, a circhi e zoo, alla caccia, contrastare la zoomafia, l’abbandono di animali e il traffico di cuccioli, fino a scelte sempre più condivise come la moda animal free e la scelta veg.
“Fondata a Roma nel 1977 da nove donne e uomini in una stanza in Via dei Portoghesi 18, prestata da uno dei soci e trasformata subito in una sede, grazie a un ciclostile di seconda mano i volontari iniziarono a fare volantinaggi, a mostrare foto della violenza sugli animali e con dei tavolini “da pittore” a raccogliere firme, sull’onda del clamore suscitato dal libro “Imperatrice Nuda” di Hans Ruesch. Con pochi mezzi ma con un grande sogno di equità e giustizia per tutte le specie, i primi attivisti LAV sono stati dei veri pionieri in tema di diritti degli animali” afferma la LAV . “E’ passato del tempo da quando nel 1978 depositammo in Parlamento la prima Proposta di Legge d’iniziativa popolare per l’abolizione della vivisezione, raccogliendo all’epoca 270 mila firme di sostegno, battaglia per la quale l’associazione è nata, per poi occuparsi di tutte le forme di uso e sfruttamento degli animali. E così nel 1993 abbiamo ottenuto la prima Legge al mondo che consente l’obiezione di coscienza alla vivisezione per studenti universitari e ricercatori (Legge 413/93), fino alla lunga battaglia europea (2013) per mettere fine ai test cosmetici sugli animali, alla clamorosa condanna in due gradi di giudizio per i vertici dell’allevamento di beagle Green Hill. E poi gli importanti effetti restrittivi in tema di sperimentazione animale introdotti dal decreto Legislativo n.26/2014, grazie al quale le fabbriche di cuccioli come “Green Hill” non sono più legali in Italia, come la protezione e le vittorie per i nostri cugini più prossimi, dagli scimpanzè, ai gorilla, ai macachi. La nostra battaglia antivivisezionista in questi anni ha segnato una chiara impronta culturale e politica, ma si potrà fare di più e meglio favorendo in ogni ambito i modelli sostitutivi di ricerca, come abbiamo iniziato a fare con l’Università di Pisa, di Bologna e l’Istituto Tumori di Genova: il presente e il futuro della ricerca scientifica è senza animali” conclude la nota.

Programma completo


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Il muro tra Usa e Messico potrebbe essere una minaccia per la biodiversita', l’unica specie che non fermera' e' l'uomo

27/05/2017

E’ l’uomo l’unica specie a cui il muro tra Stati Uniti e Messico non impedira’ il passaggio, mentre per tutti gli altri animali questa barriera potrebbe rappresentare una seria minaccia. Con il ischio di un impoverimento irreversibile per la biodiversita’. Lo afferma un articolo sulla rivista BioScience dell’Istituto americano di Scienze biologiche.
Il muro, cui l’amministrazione Trump vuole destinare 1,6 miliardi di dollari nella proposta di bilancio 2018, porrebbe “minacce potenzialmente terribili” per le popolazioni di diverse specie, spiega la giornalista scientifica Lesley Evans Ogden che ha valutato i potenziali effetti di questo progetto sulla fauna locale. Gli animali avranno difficolta’ a muoversi, a venire in contatto tra di loro e popolazioni isolate potrebbero risentire anche di singoli esemplari mancanti. Col rischio di sparire.
Non e’ inoltre solo la barriera fisica a impedire le migrazioni ma, in assenza di essa, pesano anche le attivita’ umane di pattuglia previste sul confine. Queste possono scoraggiare la presenza di animali e lo dimostrerebbero gia’ alcuni dati ottenuti monitorando una delicata specie di antilope che non si avvicina piu’ al confine. Altri studi a ridosso di barriere fisiche esistenti, con telecamere nascoste volte a rilevare la presenza di mammiferi come i puma, hanno rivelato che in quei luoghi gli animali sono tutti meno del previsto, ad eccezione di uno: l’uomo, quindi contrabbandieri e migranti senza documenti.


Categorie: News dal Mondo

Tra anatre cinesi e testuggini della Florida, Roma è la capitale degli 'alieni'.la Citta' Eterna e la sua provincia tra le aree piu' 'invase' dell'intero territorio nazionale

27/05/2017

Roma e la sua provincia sono una delle aree più ”invase” dalle specie aliene animali e vegetali dell’intero territorio nazionale. Le specie vegetali spontanee rilevate nell’area  urbana di Roma sono 1.649, e di queste 243 possono essere considerate  ‘aliene’, il 14,7% del totale. Per quanto riguarda la fauna, solo nella provincia di Roma si contano 203 specie aliene: l’87,5% delle 232 specie aliene rilevate in tutta la regione.
Nell’area urbana di Roma sono oltre 100 le specie aliene occasionali,cioè di cui è stata segnalata la presenza a seguito del ritrovamento spesso di un singolo esemplare (probabilmente mantenuto in cattività e sfuggito o volontariamente rilasciato), quasi sempre uccelli e rettili tra cui pitoni, serpenti a sonagli, testuggini azzannatrice.
La diffusione di alieni invasivi è in forte crescita ovunque e se in Europa il numero di specie aliene negli ultimi trent’anni è cresciuto del 76%, in Italia è aumentato addirittura del 96%. Attualmente, nel nostro Paese le specie aliene sono più di 3.000, di cui oltre il 15% invasive. Di conseguenza, la stima dei costi sociali ed economici di questo fenomeno supera i 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione Europea.


Categorie: News dal Mondo

A Treviso “Bastardini Super Star”. Il 28 maggio appuntamento alle mura per festeggiare e per far sfilare i bastardini

27/05/2017

Domenica 28 maggio appuntamento da non perdere per gli amanti e i simpatizzanti dei quattro zampe, per festeggiare lo splendido risultato raggiunto dall’Enpa di Treviso nell’affidamento degli animali abbandonati. La sola gestione del Rifugio di Ponzano (da gennaio 2014 a oggi), ha visto l’uscita dai box, per entrare a far parte di nuove famiglie, di ben  1.000 cani. Per celebrare questo importantissimo traguardo e per sensibilizzare i cittadini al rispetto degli animali, l’Associazione, con il Patrocinio dell’Amministrazione comunale, terrà sulle Mura a Treviso – a lato Viale d’Alviano – la terza Festa del Bastardino, che durerà una giornata intera.
In tale occasione ci sarà la possibilità per i tutti bimbi di “sfogare” la loro energia giocando e gareggiando sul doppio grande scivolo gonfiabile mentre la loro curiosità sarà appagata dallo scambio delle agognate figurine dell’album “Amici Cucciolotti” della Pizzardi Editore (uno dei mezzi della squadra “Salvanimali” è stato donato proprio alla Sezione Trevigiana).
Naturalmente, come ogni anno, la manifestazione darà l’opportunità a tutti di adottare un “peloso” cane o micio che sia, ma sarà anche possibile avvicinarsi ai numerosi tavoli informativi dell’ENPA (e delle altre associazioni collegate) per porre qualsiasi quesito (maltrattamenti, ricerca senza animali, alimentazione, sterilizzazioni, abbandoni ecc,), acquistare simpatici gadget, iscriversi all’associazione, fare donazioni. Da non dimentica poi lo squisito buffet cruelty free e l’immancabile Pesca di beneficenza. Tutto il ricavato dell’iniziativa sarà destinato dall’associazione al sostentamento e alla cura degli animali che ospita, nonché alla messa a punto della nuova sede a Conegliano.
Il clou della manifestazione è, ovviamente, la sfilata del Bastardino (iscrizione soli 6 Euro) alla quale tutti possono partecipare con il loro amico a quattro zampe, se in regola con l’iscrizione all’anagrafe canina. Le categorie alle quali iscriversi sono quattro: Saggio – Sport…issimo – Tenero e Fotocopia del proprietario.
In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 11 giugno.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Si conclude la Settimana dei Parchi Europea. In Italia il Parlamento la celebra votando una legge che smantella le tutele delle aree protette

27/05/2017

Si avvia alla conclusione la Festa dei Parchi, una settimana di eventi che ha avuto il suo clou il 24 maggio, la Giornata Europea dei Parchi, data di nascita del primo parco europeo in Svezia nel 1909. Per questo appuntamento ci si aspettava che l’Italia spiccasse per il suo ruolo di “giardino d’Europa” invece il nostro Parlamento la celebra votando una legge che mina le tutele delle aree protette, una vera controriforma.
Nell’aula della Camera si è celebrato invece lo smantellamento della normativa nazionale sulle aree protette – la legge 394/91 – uno dei pilastri  del diritto ambientale dell’Italia.   Quella che viene presentata come una riforma, già approvata dal Senato, è in verità una controriforma che non pone più al centro la conservazione della natura e la tutela della biodiversità, ma affida i parchi ai poteri locali e a gestioni senza competenze scientifiche nonostante l’importanza e la delicatezza del nostro patrimonio naturale. Infatti, malgrado la crisi della biodiversità, viene mantenuta l’attività venatoria nelle aree contigue, le fondamentali “zone cuscinetto” tra aree protette e non dove gli animali hanno la possibilità di moltiplicarsi e diffondersi sul resto del territorio. Mantenere la possibilità di caccia su di esse, equivale a fare dei parchi in un fortino assediato. Per questo è stata davvero una grave occasione mancata la bocciatura, questa mattina, di tutti gli emendamenti che all’articolo 5, proprio quello relativo alle aree contigue, proponevano l’eliminazione di ogni attività venatoria.   Siamo davvero grati ai deputati che si stanno battendo dalla parte della natura, facciamo comunque appello a tutti i nostri parlamentari perché fermino la controriforma in questione, a cominciare dall’articolo 9 che per la fauna rappresenta davvero il cuore della questione. Infatti, sotto il pretesto della gestione dei selvatici, tale articolo apre le porte dei parchi alla caccia di selezione; non prevede nessuna misura di garanzia, neanche per le specie particolarmente protette come lupo e orso; non prevede il ricorso obbligatorio e prioritario ai “metodi ecologici”, non cruenti, come misura di prevenzione e di soluzione di eventuali problemi di convivenze con i selvatici.  «Questo – spiega Annamaria Procacci, consigliere nazionale di Enpa e responsabile biodiversità – è un vero paradosso nel paradosso perché la legge 157/92 prevede l’applicazione di questi metodi in tutto il territorio nazionale mente la fauna dei parchi ne sarebbe dunque esclusa».   Ancora una volta con i voti sinora espressi a maggioranza nell’aula di Montecitorio si conferma una linea vecchia e pericolosa che non sa e non vuole riconoscere nelle aree protette e nelle risorse naturali il futuro, né per le persone né per gli animali. 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Arriva il gran caldo. Acqua a volontà peri nostri pet ma attenzione alle bevande dannose per loro

26/05/2017

L’estate è dietro l’angolo e già il bel tempo porta temperature che aumentano nei nostri 4zampe la necessità di dissetarsi. Lasciamo sempre a loro disposizione una capace ciotola di acqua fresca che provvederemo a cambiare più volte. Con l’arrivo del caldo noi umani ci dissetiamo aumentando il consumo di frutta e verdura fresche. Le possono mangiare anche cani e gatti? Non ci sono controindicazioni, ma bisogna stare attenti: se i cani non sono abituati a prodotti freschi potrebbero avere problemi intestinali. Soprattutto se è abituato al cibo secco il cane potrebbe avere problemi. Meglio abituarlo gradualmente, ma, in generale, l’acqua, le fibre e le vitamine contenute in frutta e verdura fresche vanno bene. I gatti hanno caratteristiche alimentari molto diverse da quelle dei cani. Sono molto abitudinari, può essere difficile cambiare l’alimento e, quindi, è difficile che mangino frutta e verdura.”
Agli animali  somministriamo solo acqua e stiamo attenti che, assetati o semplicemente incuriositi, non vadano slurpare qualcosa di pericoloso per loro. Ci sono infatti bevande che i cani (e anche i gatti) non dovrebbero mai bere. Alcune semplicemente possono provocare disturbi gastrointestinali come il latte, altre, invece, possono essere altamente tossiche per lui. Intendiamo bevande che noi comunemente consumiamo, ma che sarebbe meglio non somministrare mai agli amici a 4 zampe. Eccone 8 da cui tenerli alla larga.
Latte
Molti cani (e gatti) sono intolleranti al lattosio, non hanno gli enzimi intestinali necessari per digerire il latte. Il che vuol dire provocare al cane vomito, diarrea, nausea e meteorismo. Inoltre il latte è un alimento completo, ricco di grassi e zuccheri per cui il rischio è di fornire al cane troppe calorie portandolo all’obesità e procurargli problemi al pancreas.
Alcool
L’alcool è naturalmente tossico per gli animali, nei cani provoca vomito, diarrea, incoordinazione motoria, depressione del sistema nervoso centrale, dispnea, tremori, alterazioni del pH del sangue e morte. Un cane avvelenato da birra o bevande alcoliche deve essere gestito in urgenza veterinaria.
Caffè
Il cane è molto più sensibile alla caffeina rispetto all’uomo. Il problema sono le metilxantine che provocano vomito, diarrea, iperattività, tachicardia, dispnea, sete eccessiva, poliuria (bisogno frequente di urinare), tremori, convulsioni e morte.

Il tè,  anche in piccole dosi, può provocare i sintomi precedentemente descritti nel caso di ingestione di caffè.
Soda
Se capita che il cane ne lecchi qualche goccia caduta sul pavimento, è probabile che non succeda nulla, ma evitate di riempirgli la ciotola con questa bevanda. I sintomi sono sempre simili a quelli descritti sopra.
Succhi di frutta
Sappiamo che ci sono frutti come avocado, noci di Macadamia, uva e uva passa, che bisogna evitare di somministrare al cane ma anche i succhi di frutta non gli vanno dati. Troppi gli zuccheri aggiunti, che possono causare problemi pancreatici e portare al diabete mellito.
Bevande energetiche
Le bevande energetiche che beviamo quando facciamo sport non vanno bene per il cane. Contengono dosi eccessive di vitamine ed elettroliti che risultano dannosi per lui. Al cane si dovrebbe dare solo acqua.
Latte di cocco acqua di cocco
Latte o acqua di cocco possono scatenare vomito e diarrea nel cane. Inoltre l’acqua di cocco è troppo ricca di potassio, e il cane rischia un’iperpotassiemia. (Fonte: http://www.petsblog.it/)  


Categorie: News dal Mondo

Le associazioni animaliste domani in piazza per dire no a un nuovo zoo a Torino svenduto ai privati

26/05/2017

Le associazioni animaliste e ambientaliste Enpa, Lac, Lav, Leal, Legambiente, Lida, Oipa, Pro Natura Torino, Sos Gaia hanno organizzato per Sabato 27 Maggio una Manifestazione Nazionale per protestare contro la riapertura dello zoo di Torino.
30 anni fa chiudeva lo zoo di Torino dopo le migliaia di proteste dei cittadini che assistevano allo spettacolo indegno e quotidiano di animali in gabbia, stressati e depressi, proprio nel cuore della città e quindi in mezzo al traffico cittadino.
Ora, trent’anni dopo, se il progetto andrà avanti, la città farà un salto involutivo di decenni perdendo quella caratteristica di città sensibile agli animali che aveva acquisito in questi ultimi anni.
Il piano del Comune prevede la svendita del parco a Zoom per un periodo di ben trent’anni (rinnovabili poi per ulteriori venti).
Il sito prescelto è ancora quello del Parco Michelotti, un’area di grande pregio naturalistico situata sulle sponde del Po nel pieno centro della città, che da trent’anni attende di essere riaperta ai cittadini, e che rischia invece di essere privatizzata. Il parco è affiancato da un corso cittadino a grande scorrimento il cui traffico aumenterebbe notevolmente con gravi disagi per i residenti. Le strutture del nuovo zoo, sottrarrebbero per sempre un bene pubblico ai cittadini.
Le amministrazioni comunali sono cambiate, ma la situazione non muta: l’amministrazione attuale, nonostante nel suo programma si mostri sensibile al benessere degli animali, su questo caso sembra rappresentare una continuità con quella precedente, non facendo nulla per evitare un nuovo lager per gli animali.
Osserviamo con rammarico come la nuova amministrazione comunale si sia schierata a favore del nuovo zoo, sotto la minaccia di fantomatiche multe plurimilionarie, che appaiono del tutto inverosimili da un punto di vista legale.
Pertanto non possiamo fare a meno di notare l’assenza della reale volontà politica di contrastare il progetto figlio dell’amministrazione precedente, in netto contrasto con il programma elettorale.
Le associazioni animaliste e ambientaliste, insieme a tutti coloro che amano e rispettano gli animali, non si fermeranno nel protestare contro il progetto.
A questo proposito, il 27 maggio a Torino avrà luogo una grande Manifestazione Nazionale contro la riapertura dello zoo, organizzata dalle maggiori sigle dell’animalismo e ambientalismo nazionale.
Ritrovo ore 14 a Porta Susa (Piazza XVIII Dicembre), corteo ore 15 da Porta Susa a Parco Michelotti.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Gladio, una tigre bianca prigioniera maltrattata, salvata dai carabinieri durante un sequestro nel sud Italia, trova casa al Bioparco di Roma (video)

26/05/2017

Gladio, esemplare maschio di rara tigre bianca, dopo aver vissuto per otto anni in gabbia, ora ha finalmente provato la gioia di camminare su un prato. La tigre del Bengala è stata ,’salvata’ dai dai carabinieri forestali e da ieri ha preso possesso del suo nuovo spazio al Bioparco di Roma. Gladio ha 8 anni ed era stato sequestrato nel Sud Italia dopo le segnalazioni di associazioni animaliste. L’animale fin da cucciolo era vissuto in una gabbia stretta e sporca, esposto al pubblico, maltrattato e malnutrito.
Dopo il sequestro, la tigre e’ stata curata al Bioparco di Roma, dove si e’ completamente ristabilita. Oggi e’ stata introdotta nel suo nuovo spazio recintato visibile al pubblico, accanto a quello delle tigri di Sumatra. Gladio adesso ha a disposizione 500 metri quadrati, con verde, piscina e rifugi. “E’ la prima volta che ha toccato la terra da lungo tempo – ha commentato il presidente della Fondazione Bioparco, Federico Coccia -. Prima calpestava solo cemento”.
Un video mostra la prima passeggiata di Gladio nella sua nuova casa che non è la foresta indiana in cui non può essere reintrodotto ma neppure una gabbia minuscola sporca e maleodorante.


Categorie: News dal Mondo

“ConFido: quattro zampe in corsia” Il primo progetto scientifico italiano di pet therapy per i malati di SLA effettuato al Centro Clinico NeMO

26/05/2017

La Pet Therapy è in grado di dare benefici fisici e psicologici ai malati affetti da SLA (sclerosi laterale amiotrofica). E’ questo l’incoraggiante risultato emerso al termine della prima fase sperimentale di “ConFido: quattro zampe in corsia”, un progetto nato e voluto da un’idea di Mondovicino Outlet Village, che da anni affianca la Fondazione Vialli e Mauro Onlus impegnata nel sostegno alla ricerca sulla SLA e le malattie neuromuscolari. ConFido è la prima sperimentazione italiana di Pet Therapy applicata alle patologie neuromuscolari ed è stata effettuata presso il Centro Clinico NeMO (NeuroMuscular Omnicentre) di Arenzano (Genova). I dati di questo studio, che prevede altri due step entro la fine dell’estate, saranno presentati in dicembre a Boston, al prossimo congresso mondiale sulla Sla.
A ConFido hanno partecipato 25 pazienti, di cui 22 affetti da sclerosi laterale amiotrofica e 3 da neuropatia. Sono stati sottoposti, tra il 5 settembre 2016 e il 4 gennaio 2017, a 170 sedute di terapia assistita con due pastori svizzeri bianchi. Li ha seguiti uno staff composto da: medico fisiatra, esperto in IAA (Interventi Assistiti con Animali), fisioterapista motorio, terapista occupazionale, psicologa, etologo, veterinario e conduttore di cani. Per accertare l’efficacia della sperimentazione, un “gruppo di controllo” di altri 25 pazienti è stato sottoposto a trattamento fisioterapico e a terapia occupazionale tradizionale.

“L’idea nasce dal voler trovare un collegamento tra il Dogs day, evento annuale di punta del nostro outlet, dedicato agli amanti dei cani, e la Fondazione Vialli e Mauro Onlus con cui collaboriamo quotidianamente da molti anni. Abbiamo dunque coinvolto il Centro Clinico NeMO e lanciato ConFido, progetto di Pet Therapy volto a tutti i pazienti affetti da patologie neuromuscolari” dice Giacomo Caramelli, direttore marketing dell’outlet. “E’ con grande emozione che abbiamo appreso dei positivi risultati ottenuti per alleviare le sofferenze sia fisiche che psichiche di chi soffre di questa grave forma di disabilità. E’ un esito che ci rende felici e ci incoraggia ad andare avanti nel sostenere il Centro Clinico NeMO, che svolge un lavoro preziosissimo e innovativo”.
“Finanziare la ricerca è il nostro sport preferito e nello sport i traguardi importanti sono frutto del gioco di squadra. Con gli amici di Mondovicino Outlet Village abbiamo condiviso la fiducia nelle potenzialità del progetto ConFido e quindi la volontà di sostenerlo” evidenzia Gianluca Vialli, Presidente della Fondazione Vialli e Mauro.“La sinergia tra il lavoro dell’equipe del Centro Clinico NeMO di Arenzano e A.S.SE.A. onlus ha permesso di raggiungere risultati straordinari. La missione della Fondazione è sconfiggere la SLA e il nostro impegno prosegue con entusiasmo e determinazione. L’obbiettivo è sostenere e finanziare la ricerca perché la ricerca è speranza e la speranza è vita.”
“Siamo molto soddisfatti del progetto ConFido – afferma Alberto Fontana Presidente del Centro Clinico NeMO – in quanto possiede alcune delle caratteristiche peculiari della mission del nostro Centro Clinico NeMO: è innovativo, ha portato a risultati concreti e ha permesso ai nostri pazienti di affrontare la sfida con la malattia con un nuovo entusiasmo. La presenza dei cani e il lavoro sviluppato in loro compagnia hanno fortemente motivato la persona affetta da malattia neuromuscolare, coinvolgendo in maniera straordinaria anche il nucleo familiare, spostando l’attenzione delle persone coinvolte dal limite che la malattia impone, al divertimento dell’attività sviluppata”.
“La valutazione della terapia assistita con animali – spiega la dott.ssa Manuela Vignolo, responsabile del progetto – è stata verificata attraverso l’esecuzione di test specifici e di un questionario di gradimento. Sul piano motorio il trattamento riabilitativo eseguito con gli animali ha mostrato la stessa efficacia rispetto alla terapia tradizionale. Dal punto di vista psicologico i pazienti sottoposti a Pet Therapy hanno presentato benefici maggiori rispetto a quelli trattati con terapia tradizionale. Nello specifico si è registrato un vantaggio positivo sull’umore del paziente in termini di una riduzione statisticamente significativa dei vissuti d’ansia”.
“Nello studio pilota “ConFido: quattro zampe in corsia” si è immediatamente stabilita una sinergia positiva tra i componenti delle equipe, tutti protesi al raggiungimento di un unico scopo: il miglioramento dello stato psicofisico del paziente attraverso la mediazione del cane” dice Clotilde Trinchero, PhD, Medico Veterinario, Etologa, Presidente di A.S.SE.A. ONLUS®. E prosegue: “I cani adottati come co-terapeuti hanno incoraggiato i pazienti all’interazione mediante la sollecitazione al gioco, a esercizi semplici e complessi, ad attività ludico-sportive, all’offerta di compagnia e, soprattutto, di comprensione e non di giudizio. La razza dei nostri cani – Pastore Svizzero bianco – è particolarmente predisposta agli IAA (Interventi Assistiti con Animali) ma la scelta dipende dalle valutazioni che un etologo può fare considerando le attitudini, le capacità e le competenze attraverso i test e l’osservazione del singolo soggetto e mettendolo in correlazione con i bisogni specifici del paziente. Così operando, il paziente si è sentito un unicum con il cane “… in quest’ora esistiamo solo io e lui (il cane), e l’ora vola. Non penso alla malattia.” Ciò ha permesso che la corrente empatica nata e voluta dal cane raggiungesse il paziente”.
Secondo la dott.ssa Manuela Vignolo, Fisiatra del Centro Clinico NeMO di Arenzano e responsabile del progettoConFido: “I risultati scientifici di questa prima fase del progetto ci spronano ancor di più a seguire questa strada innovativa, che grazie alla sensibilità di Mondovicino Outlet Village e Fondazione Vialli e Mauro Onlus, potremo offrire nel corso del 2017 ad un numero maggiore di pazienti. L’obiettivo è raccogliere un maggior numero di dati scientifici da poter presentare al convegno mondiale sulla SLA, previsto a Boston a fine anno”. (tgyou24.it)


Categorie: News dal Mondo