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Sparò al suo cane, licenziato. Anche la giustizia faccia il suo corso. Leal annuncia: "Ci batteremo per l'inasprimento delle pene a chi usa violenza sugli animali"

27/04/2017

Il Consiglio del Consorzio Bonifica di Burana ha deliberato il  licenziamento del dipendente reo dell’uccisione a colpi di fucile del proprio cane, a  Bondeno (Ferrara) all’interno del territorio del Consorzio. E’ quanto riferisce una nota della LEAL.
Il provvedimento era stato fortemente auspicato e a gran voce richiesto durante una  manifestazione svoltasi davanti agli Uffici del Consorzio, organizzata dalla LEAL  Lega Antivivsezionista sede di Ferrara, con la partecipazione di altre associazioni animaliste quali Animaliamo Onlus, ENPA, Lega Nazionale per la Difesa del Cane e  Animal Liberation, dopo che il fatto scellerato era stato reso noto.
Grazie a questa manifestazione e alla risonanza mediatica che il crudele e barbaro  gesto aveva suscitato nell’opinione pubblica e sulla stampa locale, si è potuto  giungere a tale risultato, in attesa che anche il provvedimento giudiziario faccia il suo  corso con l’emissione di una sentenza.  Un risultato sicuramente molto importante, tenuto conto che finora la maggior parte dei casi di maltrattamento e uccisione ingiustificata di animali anche domestici restava nell’ombra e cadeva nel silenzio, coperta dall’indifferenza o al massimo  dall’indignazione espressa a parole.  E’ nostra speranza che questo caso, uno fra i tanti che si traducono quotidianamente  in violenze inaudite contro gli animali, induca una riflessione e una presa di  coscienza nell’opinione pubblica, riferisce ancora il comunicato.
Commenta Stefania Corradini, Responsabile LEAL Ferrara: “Denunciare si può e si deve.  Gli animali non sono cose messe a disposizione dell’uomo per esercitare su di loro  potere di vita o di morte, ma esseri senzienti dotati di coscienza esattamente come noi, nei cui confronti l’uomo non ha solo il dovere del rispetto ma anche quello di tutela della vita e della salute.  A più di dieci anni dall’entrata in vigore della legge 189 sul maltrattamento degli  animali, ci impegneremo a livello nazionale per una sua revisione e miglioramento,  affinchè si giunga ad un inasprimento delle pene verso qualsiasi condotta di violenza sugli animali, perché sia riconosciuto e garantito, anche a livello giuridico, il rispetto dei diritti a loro dovuti”.  Così conclude la nota.


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Il coniglio Simon muore nella stiva di un volo United Airlines. Era un gigante, destinato a conquistare il titolo di più grande del mondo

27/04/2017

Simon era una coniglio destinato a diventare il più grande del mondo, ma e’ deceduto inspiegabilmente nella stiva di un Boeing 767 in volo dall’aeroporto londinese di Heathrow all’aeroporto internazionale O’Hare di Chicago: lo stesso dove due settimane fa David Dao – un medico 69enne di origine vietnamita – era stato trascinato di peso fuori da un aereo United per far posto al personale del vettore.
Simon si stava trasferendo negli Stati Uniti perchè, forte del futuro titolo di coniglio più grande del mondo, avrebbe trovato casa presso una personalità “molto famosa”. La bestiola, che a 10 mesi misurava già 91 centimetri, ha dichiarato l’allevatrice Annette Edwards, al tabloid britannico The Sun, sarebbe dovuto crescere fino a diventare il più grande del mondo, sulle orme del padre Darius, che ha raggiunto il metro e 32 cemtimetri. “Simon era stato visitato a un veterinario tre ore prima del volo ed era sano come un pesce” ha dichiarato la signora. “E’ accaduto qualcosa di molto strano e voglio sapere la verità. Ho visto conigli da tutto il mondo e non è mai accaduta una cosa del genere. Il cliente che ha comprato Simon è molto famoso. E’ turbato”. Una portavoce della compagnia aerea ha preannunciato l’apertura di un’indagine interna sull’accaduto e ha detto la compagnia è “rattristata” per l’accaduto. “La sicurezza e il benessere di tutti gli animali che volano con noi sono della massima importanza per United Airlines e il nostro team PetSafe” ha detto la portavoce. Secondo i dati del dipartimento dei Trasporti Usa, riportati dalla Bbc, nel 2015 sono morti 35 animali sugli aerei delle compagnie Usa. Di questi 14 erano imbarcati su voli United, dove sono rimesta ferite altre nove creature. Durante l’anno United ha trasportato 97.156 animali, con una tasso di 2,37 incidenti su 10mila animali, il più alto per una compagnia Usa. United è in difficoltà dopo che a inizio aprile un passeggero, il dottor David Dao, ha perso due denti davanti e subito la rottura del naso quando è stato trascinato a viva forza fuori da un volo in overbooking. Un filmato dell’episodio è stato pubblicato online e visto milioni di volte. La compagnia ha presentato le sue scuse e rivisto le politiche sull’overbooking. 


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Tartarughe d’acqua abbandonate per errata informazione. Mal gestite, malformate, abbandonate, ferite sono un’emergenza senza fine per l'ENPA di Monza e Brianz

27/04/2017

Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’acquisto di animali esotici, in particolare tartarughe d’acqua, scelti spesso perché erroneamente ritenuti meno impegnativi di un cane o di un gatto. Contemporaneamente si è assistito, purtroppo, a un aumento esponenziale degli abbandoni di questi rettili, quando, dopo l’entusiasmo iniziale, ci si scontra con le prima difficoltà nella loro gestione.
Le tartarughe vendute nei negozi, grandi come una moneta da 2 euro, spesso non ricevono le cure adeguate a causa della scarsa o errata informazione. È bene ricordare che non esistono tartarughe nane, le più comuni sul mercato (Trachemys scripta scripta o tartaruga dalle guance gialle) crescono e raggiungono i 20 centimetri di grandezza, richiedono quindi molto spazio e per questo le classiche vaschette con la palme – solitamente viene venduta assieme alle giovanissime tartarughine – sono inadeguate.
La mancanza di spazi porta spesso le famiglie a disfarsi delle tartarughe nei modi più disparati, causando danni all’ambiente e agli stessi esemplari. Un esempio? Domenica 2 aprile alcuni volontari Enpa che si occupavano dei gatti della colonia felina all’interno della discarica di Concorezzo (Monza) si sono visti sbucare da un cassone di rifiuti una grossa tartaruga. Portata in canile, è stata chiamata “Tip” ed è in buono stato di salute, anche se la lotta per la sopravvivenza le ha lasciato in eredità grosse lesioni alle zampe.
Molto spesso, inoltre, viene consigliata un’alimentazione a base di gamberetti secchi, una dieta sbagliata che insieme alla mancanza di luce adeguata causa seri problemi ossei. È quello che è successo alla nostra “Frisbee”, trovata il 20 marzo in un prato in una frazione di Monza con gravi deformità (il carapace appiattito, da cui il nome dato all’animale) che le impediscono di nuotare in completa autonomia (anche a causa di una vecchia frattura alla zampa anteriore sinistra) e che le rendono difficoltosa una vita normale.
Oltre a loro, presso l’Enpa di Monza sono ospitate circa altre 30 tartarughe. Tutte si portano dietro molti problemi causati dalla precedente gestione o dall’abbandono che le vede vittime spesso di investimento, come “C17”, arrivata con una grave frattura del carapace. Nella foto, la sostanza giallastra sono placche in resine che chiudono la frattura.
Enpa ribadisce come sempre l’importanza di informarsi molto bene sull’animale che si intende introdurre in famiglia sia per farlo stare al meglio sia per una convivenza serena.


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Sono nati i tre piccoli falchi pellegrini covati in cima al Pirellone a Milano sotto lo sguardo indiscreto di una web camera (video)

26/04/2017

Sono nati i piccoli di falco pellegrino in cima al Pirellone. Nei giorni scorsi si sono schiuse le uova dei i piccoli rapaci covate da Giò & Giulia, mamma e papà dei piccoli che avevano scelto di nidificare a 125 metri sopra Piazza Duca d’Aosta.
Doveva essere una nascita “in diretta”, ripresi giorno e notte dalla telecamera sul grattacielo milanese voluta dai naturalisti Guido Pinoli e Patrizia Cimberio in partnership con la Regione. Ma così non è stato: poco prima della schiusa le uova sono state spostate fuori dall’inquadratura. Non è la prima volta che i falchi scelgono il Pirellone per nidificare: già nel maggio del 2014, durante lavori di manutenzione nel sottotetto furono ritrovati casualmente due pulcini. Fortunatamente questa volta la scoperta del nido ha consentito lo sviluppo di un vero e proprio progetto, che ha permesso di “spiare” i due falchi nell’intimità. Il 10 marzo è stato deposto il primo uovo, seguito da altri 2 (a 48 ore di distanza l’uno dall’altro (video).
La diretta straming non finisce con il lieto evento perchè la webcam continuerà registrare le prime fasi della vita dei pulli, questo il nome scientifico dei piccoli uccelli.


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Fermato a Tor Bella Monaca (Rm) un ambulante abusivo. Sequestrati pulcini, cavie, conigli, criceti, pappagalli e tartarughe in vendita illecitamente.

26/04/2017

E’ un venditore ambulante, ma non ha la licenza e niente registri di carico e scarico degli animali, la sua “merce”. Nonostante cio’ sono anni che si posiziona davanti ad un noto supermercato di Torbellamonaca, quartiere della periferia Est della capitale, con un banchetto stracolmo di gabbie contenenti pulcini, anatre, cavie, conigli, criceti, pappagalli  e tartarughe”. E’ quanto denunciato in una nota di Earth.
Le guardie zoofile EARTH allertate da numerose segnalazioni si sono coordinate con  i vigili urbani del VI gruppo ambiente nella giornata di venerdì hanno fatto scattare il blitz. . Venerdì mattina le guardie zoofile EARTH, coadiuvate dai vigili urbani del VI gruppo ambiente che si sono posizionati con due pattuglie “a tenaglia” per non lasciare vie di fuga al venditore, sono piombate sul posto e hanno messo sotto sequestro gli animali. Redigendo una notizia di reato è stata poi depositata in procura. Sul posto e’ stata chiamata anche la Asl RM2 che ha rilevato che il mezzo utilizzato per il trasporto degli animali non era a norma, cio’ ha consentito ai vigili urbani di elevare una sanzione di piu’ di 2000,00 euro. Una collaborazione perfetta per cui ringraziamo soprattutto i vigili urbani e il veterinario Asl, sempre pronti a agire e collaborare con le guardie zoofile EARTH per la tutela degli animali.


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I gatti preferiscono le persone al cibo. Lo testimonia una ricerca statunitense

26/04/2017

Chi vede i gatti come animali opportunisti e con un animo egoista ed egocentrico, e di essere particolarmente “manipolatori” nei confronti degli esseri umani davanti ai risultati di una recente ricerca nord americana dovrà ricredersi.
Per questo motivo, i risultati di un nuovo studio pubblicati su Science direct sono per certi versi sorprendenti: è infatti emerso che l’interazione con gli esseri umani è lo stimolo preferito dai gatti, anche davanti al cibo.
I ricercatori spiegano che i gatti interagiscono in modo molto vario con gli esseri umani, e possono essere educati a comportamenti specifici: ma se da un lato le ricerche confermano le elevate capacità socio-cognitive di questi animali, dall’altro l’opinione comune è che i gatti non siano animali particolarmente socievoli né addestrabili.
Secondo i ricercatori, questa contraddizione potrebbe essere legata al fatto che non è ben chiaro cosa i gatti preferiscono, cosa che può rendere difficile addestrarli. Per risolvere il problema, lo studio ha analizzato le preferenze di questi felini. Gli esperimenti hanno coinvolto sia animali domestici che randagi, per verificarne le reazione di fronte a quattro tipologie diverse di stimoli: cibo, interazione con esseri umani, odori, giocattoli.
Agli animali sono stati proposti tre di questi quattro stimoli, misurando il tempo per cui i felini interagivano con lo stimolo (e quindi il livello di interesse verso lo stimolo stesso).
I risultati mostrano una chiara variabilità tra gli individui, evidenziando quindi le differenze di carattere tra ogni animale, ma è emerso in modo altrettanto chiaro che lo stimolo preferito dai gatti è l’interazione con gli esseri umani, seguito poi dal cibo. Questo risultato vale sia per i gatti domestici che per quelli provenienti dal gattile.
L’esito dello studio è stato una sorpresa, dato che era quasi spontaneo attendersi che lo stimolo preferito fosse il cibo: i gatti mostrano dunque una “sensibilità sociale” decisamente superiore a quello che è il luogo comune. (fonte: notizie.delmondo)


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Pappagallo imita la voce della proprietaria assente e avvelena i tre cani di casa

26/04/2017

I pappagalli sono animali intelligenti ma la loro capacità di imitare la voce umana può fargli combinare qualche guaio. E’ quanto successo a Nutley un paesino nel sud dell’Inghilterra dove un pappagallo  ha rischiato di avvelenare i tre cani di famiglia chiamandoli imitando la voce della proprietaria per poi lanciargli dei chicchi d’uva. La signora Finch proprietaria degli animali era uscita di casa per qualche ora e il pappagallo cenerino per giocare ha tirato degli acini d’uva ai maltesi Boris e Cassidy e allo shih tzu Gus. I tre cagnetti hanno voracemente ingurgitato l’uva riportando una importante intossicazione alimentare.
Nell’uva è contenuta una sostanza che può causare insufficienza renale acuta nei cani, e può rapidamente ucciderli, soprattutto se ingerito in grandi quantità. Ed è proprio così che stavano per perdere la vita i due maltesi Boris e Cassidy e lo shih tzu Gus.
La signora Finch, al rientro a casa, si è subito accorta che qualcosa nei suoi cani non andava e li ha portati tempestivamente dal veterinario che è riuscito a salvarli dall’intossicazione.
«Sono rimasta inorridita quando ho capito cos’era successo. Peaches è un fantastico imitatore della mia voce e deve aver iniziato a chiamare i cani come faccio io per dargli la pappa, tirandogli gli acini d’uva dal suo trespolo».


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Cane fa pipi’ e i vigili di Torre del Benaco fanno una multa di 157 euro. Per evitarla bastava una bottiglietta d’acqua

26/04/2017

I vigili urbani di Torre del Benaco, comune veronese sul lago di Garda, hanno inflitto una multa di 157 euro ad un uomo di 44 anni i cui due cani avevano fatto pipi’ contro un cestino in prossimita’ di un ristorante. Secondo la polizia municipale, come riporta l’Arena, il padrone non ha rispettato l’ordinanza che riguarda i divieti e gli obblighi nei centri abitati e nel centro storico. L’uomo e’ stato ritenuto colpevole di non aver pulito la sede stradale dopo che i suoi due cani di taglia media hanno urinato contro un cestello. L’ordinanza prevede infatti che la pipi’ dei cani vada subito diluita con acqua, pena la sanzione amministrativa.
Chi ha il cane è avvisato: per non essere condannato per “imbrattamento” perchè il quattrozampe ha fatto pipì sulle macchine in sosta o sulla parete esterna di un palazzo, è bene portae una bottiglietta d’acqua per ripulire subito la deiezione dimostrando così di voler “ridurre il più possibile il rischio che siano lordati beni altrui”. Lo sottolinea la Cassazione che detta le regole per chi porta a spasso il ‘miglior amico’. Uscire con la scorta d’acqua, dimostra che il proprietario di un cane vuole minimizzare i danni.
“E’ un dato di comune esperienza che il condurre un cane sulla pubblica via – scrive la Cassazione- apre la concreta possibilità che l’animale possa imbrattare con l’urina o con le feci beni di proprietà pubblica o privata”. “E’ però anche un dato di comune esperienza che, per quanto l’animale possa essere stato ben educato, – prosegue la Cassazione – il momento in cui lo stesso decide di espletare i propri bisogni è talvolta difficilmente prevedibile trattandosi di un istinto non altrimenti orientabile e, comunque, non altrimenti sopprimibile mediante il compimento di azioni verso l’animale che si porrebbero al confine del maltrattamento nei confronti dello stesso”.
“Ancora, è un dato di comune esperienza – aggiunge la sentenza – che i cani non esplicano i propri bisogni in luoghi chiusi di privata dimora, con la conseguenza che i possessori dei predetti animali che risiedono in agglomerati urbani si vedono necessitati a condurli sulla pubblica via: non sempre le Autorità locali sono in grado di predisporre luoghi appositi ove detti animali possano espletare i loro bisogni e comunque non può essere escluso che gli animali decidano (con tempi e modalità che non è possibile inibire) di espletare tali bisogni altrove o prima del raggiungimento dei luoghi a ciò deputati”. 


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Colpi d’arma da fuoco contro Kuki Gallmann, scrittrice italiana che difende gli animali e li protegge nel suo santuario in Africa

24/04/2017

Kuki Gallman, come riporta il quotidiano keniano Daily Nation, è stata ferita in modo grave domenica mattina in una sparatoria, mentre si trovava nella sua riserva in Kenya. Colpita allo stomaco ha ricevuto i primi soccorsi nel vicino centro medico di Nanyuki, città non lontana dalla riserva, e – secondo la testimonianza della figlia Sveva – successivamente è stata trasportata con un elicottero militare a Nairobi per essere operata. L’agguato ha avuto forte eco nel Paese africano, dove la Gallmann è nota per il suo impegno ambientalista.
Kuki Gallmann è la scrittrice che, in anni più recenti rispetto alla grande Karen Blixen, ha raccontato il Kenya con altrettanta passione nei libri “Sognavo l’Africa”, “Notti africane” e “Il colore del vento”. Trasferitasi in Kenya nei primi anni ’70 con il figlio Emanuele Pirri al seguito del secondo marito Paolo Gallmann, uno svizzero esperto di agraria, acquistò una tenuta nella regione di Laikipia, che si estende dal monte Kenya all’orlo della grande Rift Valley.
La tenuta di Ol Ari Nyiro, un ranch enorme di 400 chilometri quadrati, si estende su colline, gole e pianure, dove tra savane, boscaglie, foreste e pareti rocciose  trovano un rifugio sicuro a varietà di animali selvatici e soprattutto rinoceronti, elefanti e bufali sempre nel mirino dei bracconieri (video). 


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Boom di adozioni per i 4zampe dei rifugi cinesi durante il China Pet Adoption Day

24/04/2017

Si è svolta sabato in Cina, proprio in occasione dell’Earth Day, la37^ China Pet Adoption Day. I cani e gatti trovatelli in questa giornata speciale diventano il centro dell’attenzione di ben trentaquattro città cinesi: Pechino, Guangzhou, Shanghai e così via: tutta l’immensa repubblica popolare, rappresentata da Nord a Sud dalle metropoli della Terra di Mezzo, si è rimboccata le maniche per dare una casa a molti, moltissimi trovatelli a quattro zampe che cercano una casa, una famiglia e soprattutto affetto. Ben 562 mila persone, come riportato dal News Service Cina, hanno guardato in streaming, via cellulare o computer, l’evento senza precedenti che ha lasciato senza parole gli animalisti di tutto il mondo. “Non ho mai visto una mobilitazione simile”, ha commentato Mariya, russa, esperta di benessere animale. E si dice piacevolmente sorpresa dall’atteggiamento della popolazione cinese che ha risposto, festante, all’invito. Fantasia Chen, animalista di Hong Kong, progetta un evento simile anche nella sua città. Sun Quanhui, manager della campagna, veterinario e consulente del World Animal Protection, commenta il successone: “Condividiamo il nostro Pianeta con altri animali. E per questo dobbiamo trattarli bene”. Giungono applausi da tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, perché numeri simili non si erano mai registrati ed è davvero un’ottima notizia e un esempio per tutti. Dalle parole ai fatti. C’è chi, in Cina, grazie a quest’iniziativa, prenderà un piccolo amico in casa. “Mia figlia Queenie – spiega George Philippe, francese trapiantato in Cina – ha accarezzato un cane per la prima volta e ora stiamo pensando di allargare la famiglia”. Dati sulle adozioni ancora non ce ne sono, ma arriveranno.
Le persone desiderose di accogliere un animale domestico possono compilare una richiesta per adottare uno dei randagi.
I volontari in seguito visitano le case per assicurarsi che il potenziale adottante possa offrire buone condizioni di vita al 4zampe scelto.


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Pesca sportiva, online una petizione per tutelare le specie protette e condannare la crudeltà gratuità verso tutti gli altri

24/04/2017

Le specie protette all’amo dell’Igfa (International Game Fish Associatione), organismo internazionale che disciplina le competizioni di pesca sportiva. Infatti, secondo quanto rende noto l’associazione inglese Blue Planet Society, l’Igfa prevede la possibilità di pescare a fine competitivo ben 85 specie di pesci considerati a rischio di estinzione (persino quelle ormai sull’orlo dell’estinzione) dall’Iucn (International Union for the Conservation of Nature). Per questo, l’associazione Blue Planet Society ha promosso una petizione internazionale per chiedere all’Igfa di escludere dalla lista dei suoi “trofei animali” almeno i pesci in grave stato di conservazione. Nel sostenere tale iniziativa, l’Ente Nazionale Protezione Animali ribadisce la più assoluta opposizione a qualsiasi tipo di attività, che possa essere causa di sofferenza e di morte per ogni essere vivente. Caccia e pesca incluse.  
La pesca sportiva non è meno crudele del tiro al piccione, della corrida o meno detestabile della mattazione: è la vile, impietosa uccisione di un animale, non per necessità di sopravvivenza ma per mero egoistico  e sadico divertimento, oltre che essere eticamente degradante per esseri che si considerano civili.
Per firmare la petizione cliccare qui


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Perdono il cane in autostrada, anziana coppia di turisti si sente male per l'angoscia

24/04/2017

Una vacanza che poteva finire in tragedia quella di due anziani turisti tedeschi di 84 e 76 anni in viaggio da Ragusa alla Baviera con la loro cagnolina, una jack russel di nome Filippa. La coppia, durante una sosta in un’area di servizio sulla A7 subito dopo Ronco Scrivia (Genova), hanno perso di vista Filippa che sembrava sparita nel nulla. L’uomo ha cominciato a cercare affannosamente nella zona circostante la cagnolina fino a quando, per la fatica e per l’angoscia è stato colpito da un ed è stato necessario trasportarlo con un’autoambulanza all’Ospedale «Villa Scassi» per controlli.  
Ma non è finita qui, la moglie, rimasta sul posto nella speranza di ritrovare Filippa, si è sentita male per lo stress e a sua volta è stata portata d’urgenza nello stesso nosocomio mentre gli agenti della Polizia Stradale di Genova hanno affidato la loro auto ad un carro attrezzi e continuato le ricerche di Filippa. La cagnolina è saltata fuori dopo un’ora di ricerche e gli agenti l’hanno affidata al personale del canile del Monte Gazzo di Genova Sestri.
I due anziani, decisi a riprendere il giorno dopo le ricerche della cagnolina, una volta dimessi dall’ospedale, si sono fermati in un albergo di Genova. Il ritrovamento di Filippa ha dato un lieto fine alla vacanza in Italia lasciando un bel ricordo del nostro Paese. La famigliola riunita si è poi rimessa in viaggio verso casa. 
Foto: La Stampa 


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