Nel primo trimestre 2017 inToscana ci sono stati 15 spiaggiamenti di delfini, tranne due tutti della specie Stenella coeruleoalba, con 14 decessi. Una mortalita’ “anomala”. Lo afferma l’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, che ha svolto gli accertamenti con l’Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana. Sulle cause, in base ai dati in possesso finora, “si puo’ ipotizzare che i casi potrebbero rientrare nell’ultimo fenomeno epidemico di Dmv”, il Dolphin morbillus, ovvero il morbillo dei delfini, “osservato sulle coste meridionali italiane da giugno 2016 e che stiamo rilevando ora sulle nostre coste. A supporto di tale ipotesi il quadro osservato di scadente stato di nutrizione e di alte cariche parassitarie e’ spesso indice di immunodepressione negli animali allo stato libero”.
La situazione, prosegue Arpat, “ricorda quella del 2013 quando, pero’ nello stesso arco di tempo, si registro’ il doppio di cetacei morti, 28 animali, di cui 20 stenelle”.
“Mentre gli occhi di tutti – aggiunge – erano puntati sul delfino della specie tursiope che nuotava nelle acque del fiume Arno a Pisa, sulle coste della Toscana stavano morendo diversi suoi ‘parenti stretti'”. Gli spiaggiamenti toscani, si osserva ancora, rappresentano circa il 31% di quelli a livello nazionale”. In Toscana, sottolineano gli esperti, “la percentuale di mortalita’ di stenelle, rispetto al totale di morti di delfini, e’ molto elevata (93%), assai piu’ di quanto registrato al livello nazionale”, pari al 60%. Gli esami necroscopici sono stati possibili solo su sei esemplari e solo su tre, appena morti, ha dato esiti piu’ completi: la carcassa non ha evidenziato lesioni da interazione antropica e tutti i soggetti presentavano uno stato di nutrizione tra discreto e scadente. “Rilevante – conclude Arpat – e’ stato invece l’isolamento di Dmv dal parenchima cerebrale di 2 soggetti sui 6 esaminati. Da un soggetto e’ stato isolato e sequenziato Herpesvirus da milza e linfonodi”. In un altro isolato a livello cerebrale Listeria monocytogenes, germe rsponsabile di meningoencefaliti e aborto.(ansa).
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Un rarissimo esemplare di Ibis eremita (Geronticus eremita) e’ tornato a visitare la Capitanata.L’anno scorso uno di questi esemplari, dotato di un trasmettitore GPS (live tracking), decise di passare l’estate nella provincia di Foggia, a Lesina, ma i ricercatori austriaci del Waldrapp Team, grazie all’aiuto locale del Centro Studi Naturalistici ONLUS, dopo un periodo di osservazione, preferirono catturarlo per riportarlo ad Orbetello (Grosseto), per evitare il forte rischio di bracconaggio sul Gargano.In realta’ la reale rotta da Orbetello (punto di partenza) doveva essere verso nord, ma solo questo esemplare “erroneamente” ha deciso di andare a sud, per la seconda volta, e fermarsi sul Gargano.
L’ibis eremita, considerato fin dall’antichita’ un animale sacro, e’ progressivamente scomparso dalla maggior parte degli habitat originari, tanto da essere fra gli animali piu’ rari al mondo. Allo stato selvatico, estinto in Europa, e’ presente in poche colonie isolate in Marocco, Turchia e Siria.
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Tra le vittime del terremoto ci sono anche loro, i nostri fedeli amici a quattro zampe. In loro aiuto, Procter & Gamble (P&G) ha lanciato, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, la campagna di solidarietà ‘Un pasto per loro’ in favore di Lida, Lega Italiana dei Diritti dell’animale che si batte per il riconoscimento giuridico dei diritti naturali dell’animale e di ogni essere vivente.
Procter & Gamble ha deciso di avviare un’attività di raccolta fondi e di sensibilizzazione promuovendo verso i propri consumatori i valori positivi legati al rapporto tra uomini e animali e per farlo ha scelto di attivarsi con un duplice impegno. Dal 1? aprile al 31 luglio, la raccolta fondi di P&G e Coop Alleanza 3.0 funzionerà cosï: a fronte dell’acquisto di prodotti P&G per la cura della casa Swiffer, Mastro Lindo, Viakal, Fairy, ambipur e Febreze per un importo pari a 10 euro in un solo scontrino, P&G donerà a Lida 2 euro per l’acquisto di un pasto per un cane o un gatto e la gestione delle emergenze nelle zone terremotate del Centro Italia.
Ma non è tutto: i consumatori, dopo aver caricato la foto dello scontrino sul sito www.unpastoperloro.it, riceveranno via e-mail un buono sconto da stampare del valore di 2 euro, utilizzabile in tutti i punti vendita di Coop Alleanza 3.0 per l’acquisto di prodotti a marchio Swiffer.
“Gli animali sono fedeli compagni di vita e per questo, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, desideriamo
Valorizzare sempre di pi? il loro ruolo, sensibilizzando i nostri consumatori al rispetto verso tutte le specie. Con questa attività a favore di Lida vogliamo dare un motivo in pi? ai nostri consumatori per accordare la loro preferenza ai prodotti per la cura della casa di P&G che vada oltre la qualità e il beneficio del buono sconto:
Sostenere una speciale missione di solidariet‡ che potrà contribuire anche alla gestione delle emergenze nelle zone terremotate del Centro Italia. Affinchè nessuno dei nostri amici animali possa sentirsi solo”, ha dichiarato Riccardo Calvi, responsabile Comunicazione istituzionale P&G in Italia.
“Ci fa molto piacere che Procter & Gamble e Coop Alleanza 3.0 siano sensibili alla nostra mission e condividano i nostri valori: la nostra è una società che troppo spesso usa un approccio meramente utilitaristico nei confronti degli animali, per questo da anni ci impegniamo per ricordare a tutti che gli animali hanno gli stessi diritti inalienabili dell’uomo. Del resto, dal 1978 i diritti degli animali sono sanciti nella Dichiarazione Universale dell’Unesco e noi siamo convinti che sia nostro dovere lavorare affinchè si realizzi un cambiamento a livello culturale nella nostra societ‡, per far capire a tutti che gli animali vanno trattati con dignità e rispetto. Siamo orgogliosi che P&G e Coop Alleanza 3.0 siano con noi in questa missione”, ha dichiarato Massimo Ramello, presidente nazionale di Lida, Lega Italiana dei Diritti dell’animale.
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Continia anche in questo fine settimana del 1-2 aprile la campagna LAV, impegnata in tante piazze d’Italia per per raccogliere fondi a favore della ricerca senza animali, e per chiedere al Governo di destinare il 50% dei fondi per la ricerca allo sviluppo dei metodi sostitutivi: in centinaia di piazze sarà possibile firmare la petizione e sostenere questa campagna scegliendo l’uovo di Pasqua della LAV (scopri dove su www.lav.it) in modo che realtà lavorative e di innovazione come questa diventino sempre più diffuse.
Negli ultimi anni la LAV ha finanziato con migliaia di euro importanti progetti sperimentali che, come questo più recente, coordinato dal Prof. Aldo Roda del Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” (Università di Bologna) non impiegano animali, contribuendo così a sostenere anche economicamente una scienza giusta, in proporzione più di quanto faccia attualmente lo Stato italiano. “Questa borsa di studio è l’ennesima dimostrazione che non solo è possibile, ma è doveroso fare una ricerca senza vivisezione – afferma la biologa Michela Kuan, responsabile LAV area ricerca senza animali – i test su animali appartengono al passato e il nostro Paese necessita di un imminente e tangibile cambiamento che lo porti su un piano competitivo con il contesto europeo, offrendo alle nuove generazioni una reale opportunità di lavoro, e ai malati le migliori speranze di cura. Non è più possibile sostenere il modello sperimentale animale, mai validato scientificamente, che su 5.000 sostanze testate riesce ad avere successo in meno dell’1% dei casi* con un approccio riduzionista e meccanicistico che non riflette le conoscenze attuali.
Tutti potranno contribuire: con la firma della petizione presso i tavoli LAV (scopri dove su www.lav.it) e/o scegliendo il tradizionale Uovo di Pasqua della LAV: l’uovo che fa bene alla ricerca”.
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