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Wwf lancia l’allarme: continua il massacro dei lupi da parte dei bracconieri nei boschi italiani

31/03/2017

“Neanche nella riunione di ieri la Conferenza Stato Regioni ha discusso il Piano di Conservazione e Gestione del Lupo in Italia. Intanto nei boschi italiani continua il massacro di lupi da parte dei bracconieri, con un esemplare fatto ritrovare appeso ad un albero (la cui foto e’ stata prontamente diffusa su Facebook, facendo scattare l’immediata segnalazione ai Carabinieri) che si aggiunge al lupo Claudio nelle Marche (seguito per mesi dai ricercatori del progetto LIFE Mirco grazie ad un collare satellitare) e ad altri quattro esemplari uccisi a colpi di pallettoni tra Liguria e Toscana da inizio anno, solo per citarne alcuni, e senza contare gli innumerevoli lupi investiti da automobili, spesso vittime indirette di avvelenamento”. E’ quanto sottolinea il Wwf, secondo cui “invece che mettere in atto azioni concrete per tutelare gli allevatori e contrastare il bracconaggio, Regioni come la Toscana, per tramite del suo assessore all’Agricoltura, chiedono addirittura l’abbattimento di 500 dei 600 lupi stimati nella Regione, in palese contrasto con lo spirito e le indicazioni della Direttiva Habitat”. Anche per questo, il Wwf continua a chiedere “una rapida approvazione del Piano di Conservazione e Gestione del Lupo con lo stralcio degli abbattimenti che erano stati inizialmente previsti e sono stati respinti da quasi tutte le regioni. Nel Piano si dovra’ dare priorita’ alla lotta al bracconaggio, a interventi per la prevenzione, a equi risarcimenti per i danni subiti dagli allevatori, al contrasto del randagismo canino e dell’ibridazione cane-lupo oltre che alla ricerca scientifica per determinare lo stato di conservazione della specie nel nostro paese e la reale incidenza dei danni alla zootecnia.
L’accordo in Conferenza Stato-Regioni deve indicare anche le fonti per il finanziamento dell’attuazione del Piano: infatti, per evitare che le azioni previste restino prive di finanziamento e, quindi, sostanzialmente inapplicate, i costinon devono ricadere sulle sole delle Regioni. Sul Piano Lupo il WWF non abbassa la guardia: continuera’ a vigilare affinche’ il Piano riconosca il valore del lupo come componente del capitale naturale della Nazione e ricorda che la convivenza e’ sempre possibile”. 


Categorie: News dal Mondo

Ruperta, un’elefante pelle e ossa, è diventato il simbolo della crisi economica venezuelana

31/03/2017

La grave crisi economica che ha colpito il Venezuela non ha lasciato scampo neanche a un elefante africano di 46 anni dello zoo di Caracas: Ruperta, questo il nome dell’esemplare, sta letteralmente morendo di fame. Fotografata da alcuni visitatori, mostra evidenti segni di malnutrizione, tra cui magrezza eccessiva e sguardo poco vivace.
Il popolo della rete si e’ quindi subito mosso per una raccolta fondi, ma quando alcuni attivisti hanno portato il cibo acquistato col denaro raccolto, i responsabili della struttura hanno vietato loro l’accesso, adducendo problemi di ordine igienico-sanitario.
Lo zoo ha grossi problemi economici e non ha risorse necessarie per sfamare tutti gli animali, ma già da qualche tempo erano partite diverse iniziative che avrebbero portato molte donazioni alla struttura ma lo zoo non le ha mai accettate.
Quello che non ha assolutamente spiegazione logica è il perché siano state rifiutate anche le donazioni di denaro. Ruperta è in un gravissimo stato di denutrizione e, anche se adesso, grazie ad una campagna su internet, sono intervenuti esperti per cercare di curarla, resta il problema del perché non sono accettati aiuti finanziari.
La storia di Ruperta, purtroppo, non è unica: infatti, negli ultimi tempi sono ben 50 gli esemplari di animali morti negli zoo venezuelani.  Tanti sostenitori animalisti sostengono che in realtà il cibo c’è, ma non è abbastanza vario e non adatto a tutti gli animali che sono nutriti con papaia e ahujana, una specie di zucca.
Ruperta e’ diventato cosi’ il simbolo di un Paese – un tempo tra i piu’ ricchi dell’America Latina – ormai allo stremo, dove l’inflazione e’ schizzata alle stelle, fiorisce il mercato nero e mancano i medicinali, sia quelli di base che quelli per cure e malattie specifiche. Nella notte La Corte suprema di giustizia ha esautorato dei suoi poteri il Parlamento con l’obiettivo di uscire dallo stallo politico, ma i leader dell’Opposizione hanno  gridato al golpe.


Categorie: News dal Mondo

Corse di levrieri, lo Stato USA del West Virginia al voto per una messa al bando

31/03/2017

Mitch Carmichael, il Presidente del Senato dello Stato americano è stato molto chiaro: il Governo statale non è in affari con il greyhound racing. “L’allocazione del budget governativo è la priorità” ha commentato Carmichael lunedì pomeriggio in un’intervista a Metronews nel suo ufficio al Campidoglio. “I cittadini del West Virginia investono 13 milioni di dollari in sussidi al settore delle corse dei greyhound. In tempi in cui siamo potenzialmente obbligati a tagliare i fondi per scuole, educazione, o cure sanitarie perché non abbiamo abbastanza soldi in West Virginia, continuare a spendere 13 milioni di dollari in sussidi alle corse dei greyhound sarebbe uno schiaffo morale. E’ ridicolo per noi continuare ad allocare fondi vitali in questo modo. Mi assicurerò che questa pratica abbia fine con quest’anno”. Continuare a leggere su Animal Republic.


Categorie: News dal Mondo

Ripartono i viaggi sulle rotte dei cetacei in compagnia dei biologi dell'Acquario di Genova

31/03/2017

Con il ritorno della bella stagione ripartono le escursioni in mare sulle rotte dei cetacei accompagnati dai biologi dell’Acquario Genova. Le partenze avranno inizio dal 1 di aprile al 15 ottobre.
Le ‘CrocierAcquario’, sono il percorso che unisce la visita all’Acquario di Genova all’escursione in battello sulle rotte dei cetacei nell’ambito del progetto di ricerca ‘Delfini metropolitani’. Novità 2017: a luglio e agosto partenze speciali al tramonto e il 14 agosto gita esclusiva di avvistamento all’alba. I visitatori dell’Acquario nel capoluogo ligure – si legge in una nota – potranno cogliere l’opportunità di proseguire la conoscenza dell’ambiente marino acquisita lungo il percorso espositivo, con particolare riferimento al padiglione cetacei e agli incontri quotidiani ‘A tu per tu con l’esperto’, con un’esperienza diretta in mare aperto: un’escursione di mezza giornata seguendo le rotte dei mammiferi marini tra Genova e Portofino, nel cuore del Santuario dei Cetacei. Ad accompagnare il pubblico in ogni escursione, un biologo marino dell’Acquario di Genova svelerà tutti i segreti degli animali avvistati e illustrerà il codice di comportamento corretto per osservare i cetacei senza disturbarli.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Cani e gatti in tempo di Brexit: sono oltre 250mila quelli che viaggiano tra UE e Gran Bretagna, anche per loro problemi di passaporto

31/03/2017

C’e’ anche la questione del ‘passaporto’ per gli animali domestici, nelle infinite pieghe del negoziato tra Ue e Regno Unito per la Brexit.
Il presidente di turno della Ue, il premier maltese Joseph Muscat, ne ha parlato durante il ‘Dialogo con i cittadini’ alla Valletta, riferendo che la Commissione europea era tanto preparata al negoziato, che il capo negoziatore Michel Barnier in un colloquio gli aveva indicato di avere i dati su “250.000 cani e gatti che ogni anno” attraversano la frontiera tra Ue e Gran Bretagna. “Il tema della libera circolazione dei cani e dei gatti e’ una questione che naturalmente e’ della massima importanza, non solo per l’Unione europea ma a livello globale…” ha detto il portavoce della Commissione, Alexander Wittenstein, rispondendo con un pizzico di ‘humour’ a chi chiedeva se la Commissione tenesse in conto anche di questo problema. Che comunque, hanno confermato fonti della Commissione, effettivamente esiste. Attualmente la Gran Bretagna ha gia’ un regolamento speciale per l’importazione degli animali domestici, che nel resto della Ue possono seguire i loro proprietari senza particolari restrizioni se dotati appunto del cosiddetto ‘pet passport’, che implica l’applicazione di un chip sottocutaneo. (ANSA).


Categorie: News dal Mondo

Tenera storia di un “gattaro” di 85 anni. Accoglie (di nascosto) nel suo giardino gatti abbandonati, una micia incinta e cresce i piccoli

30/03/2017

Il termine gattara è stato coniato, specialmente a Roma, riferito a una donna  perché a prendersi cura dei gatti randagi sono soprattutto loro, quelle signore che girano con le buste piene di cibo per i mici senza casa che le accolgono a coda dritta e miagolii. Ma Jimmy è un uomo, un signore anziano di 85 anni, residente a Porto Rico, ma con un grande amore per i gatti purtroppo non condiviso dalla moglie che non voleva che lui li portasse a casa. A far conoscere questa storia a lieto fine la nipote dell’anziano pubblicando un post su Twitter nel quale ha raccontato in poche righe la passione segreta del nonno, con le immagini dei cuccioli appena nati: “Mio nonno non potendo portare i gatti in casa, lasciava del cibo per loro ogni giorno, vicino alla rimessa del giardino dove mia nonna non va mai”.
Così Jimmy ha iniziato a sfamare i piccoli randagi in un angolo del giardino, vicino alla rimessa per gli attrezzi, dove la moglie non si recava mai e fuori portata della sua vista.
Pur amando tanto sua moglie, Jimmy ha continuato ad occuparsi dei suoi piccoli pelosi. Tra questi, un esemplare si era dimostrato molto più affettuoso degli altri. Si trattava di una femminuccia che ha poi dato alla luce ad una splendida cucciolata che ha riempito di gioia l’animo di Jimmy. Ovviamente, la moglie di Jimmy è rimasta inizialmente all’oscuro di tutta la vicenda mentre il marito è riuscito a far crescere i piccoli gatti in tutta sicurezza e in modo sano, trovando per la gatta un posto all’interno della rimessa dove potesse dare alla luce i suoi piccoli.
Ma la gioia per la nascita dei cuccioli era incontenibile e voleva condividerla e ha così messo al corrente la moglie. La donna non ha molto apprezzato il fatto che il marito avesse trasformato il giardino in un asilo nido ma alla fine si è dimostrata comprensiva anche perché Jimmy le ha donato un mazzo di bellissimi girasole per farsi perdonare.


Categorie: Curiosità

Fioccano multe a Napoli sui proprietari indisciplinati di cani per guinzaglio e deiezioni

30/03/2017

Controlli su oltre 154 cani portati a passeggio lungo le strade di Napoli. Ad eseguirli sono stati gli agenti della polizia municipale di Napoli. Gli agenti hanno controllato la regolarita’ dell’iscrizione anagrafica dell’animale e le dotazioni necessarie per regolamento; il possesso degli strumenti di raccolta delle feci e pulizia del suolo, guinzaglio e museruola. A via Posillipo le maggiori infrazioni: su 61 conduttori controllati ne sono stati verbalizzati ben 16 di cui 4 per mancanza di guinzaglio e 12 per imbrattamento del suolo pubblico.
Due anni fa era nato il progetto del Comune di Napoli sulla repressione del fenomeno degli escrementi in strada attraverso il controllo sulle feci dei cani non se ne è saputo più nulla. Nonostante avesse riscosso un certo seguito e avesse portato parecchi vomeresi a far fare le analisi del sangue ai loro amici a quattro zampe, i costi dell’operazione ha bloccato il programma. Si è quindi scelto un modo molto più semplice, efficace, economico e rapido far rispettare le norme già esistenti. Chi sporca e non raccoglie le deieizioni del proprio cane verrà multato come chi lo lascia sciolto in strada – magari anche raddoppiando la sanzione – esattamente come chi non fa applicare il chip. 


Categorie: News dal Mondo

I cani eroi di Rigopiano ricevuti con i soccorritori dal Presidente Mattarella al Quirinale

30/03/2017

Hercules, Leo e Black. C’erano anche i cani che hanno partecipato ai soccorsi dell’hotel Rigopiano al Quirinale, nel salone delle feste, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato gli uomini e le donne che due mesi fa hanno portato in salvo 11 persone dall’albergo crollato in Abruzzo sotto il peso di una valanga.Hercules, un pastore tedesco, è stato il primo ad arrivare sul luogo della sciagura con i soccorritori che hanno raggiunto l’hotel con gli sci in piena notte. Al guinzaglio di un poliziotto, all’incontro con Mattarella, c’erano anche Leo, un Labrador nero, e Black, un altro eroe a quattro zampe, il più fotografato nel salone delle feste del Quirinale.“Avete operato e vi siete impegnati tanto, giorno e notte, con risultati che hanno coinvolto tutti i nostri cittadini. Le vostra grida di gioia per aver salvato alcune persone sono state condivise da tutti. Gli 11 salvati sono dovuti al vostro impegno e alla vostra opera”.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Lotta al randagismo in Sardegna. Enpa al fianco dei Comuni dell’isola per combattere il fenomeno

30/03/2017

Per affrontare il crescente fenomeno del randagismo, ANCI Sardegna ed ENPA Sardegna hanno siglato un Protocollo d’Intesa presentato il 28 marzo a Santa Giusta (OR), presso il Centro Civico Comunale, piazza Othoca, in un Convegno dal titolo “I Comuni sardi e la lotta al randagismo: situazione attuale e obbiettivi futuri”.
L’evento ha visto la presenza dei Sindaci, delle ASL, dell’ENPA e di altre Autorità, ha inteso mettere a confronto tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nella gestione di un così complesso ed articolato problema.
Allo stato attuale, pur se presente in Sardegna con numeri rilevanti, il mondo dell’Associazionismo Protezionistico non riesce a fronteggiare questo dilagante fenomeno, sia per mancanza di risorse economiche, sia per oggettivi impedimenti burocratici, vero ostacolo alla sua lodevole attività.
Anche i Comuni e le ASL, su cui gravano gran parte degli oneri economici e delle problematiche derivanti dal randagismo che toccano vari aspetti della vita sociale e creano criticità, pur svolgendo un grande lavoro, spesso non riescono a gestire in maniera soddisfacente il fenomeno, sempre per carenza di mezzi economici e di risorse umane.
Solo con l’unione sinergica e la buona volontà di tutte le parti in causa si può affrontare in maniera adeguata il proliferare incontrollato dei randagi, tutelando al contempo il benessere degli animali. Bisogna creare nuove pratiche e sinergie che portino a soluzioni realistiche e praticabili: senza una vera “cabina di regia” che coordini risorse economiche ed umane sul territorio regionale, il fenomeno è destinato a dilagare in maniera preoccupante.


Categorie: News dal Mondo

Alla ricerca della tigre perduta, in Australia si cerca quella della Tasmania. La specie risulta estinta dal 1936 ma ci sarebbero stati avvistamenti

30/03/2017

In Australia sta per partire una ‘missione impossibile’ alla ricerca della tigre di Tasmania, conosciuta anche come tilacino: la specie è estinta dal 1936, quando morì l’ultimo esemplare conosciuto ospitato dallo zoo di Hobart, ma ora dei nuovi presunti avvistamenti nel Nord del Queensland hanno spinto gli scienziati a lanciare una spedizione.
Il tilacino era un lupo marsupiale, carnivoro. Si crede che sia scomparso dall’Australia continentale già prima dell’arrivo dei coloni europei e fino agli anni Trenta è sopravvissuto nell’isola di Tasmania. Tuttavia nel corso degli anni ci sono state diverse notizie di presunti avvistamenti, anche dall’Australia continentale. E da qui arrivano le ultime testimonianze, di una guardia forestale e di un esperto campeggiatore, precisamente dall’estremità settentrionale del Queensland. Per la quantità e qualità dei dettagli descritti sono state ritenute “plausibili” da un team della James Cook University, che si è mobilitato per la verifica. Gli scienziati installeranno oltre 50 telecamere con trappole nella penisola di Cape York, in luoghi tenuti nel massimo riserbo. La spedizione partirà a fine aprile, spiega l’ateneo, guidata dai ricercatori Sandra Abell e Bill Laurance.
“Le osservazioni di presunti tilacini finora sono avvenute di notte e in un caso sarebbero stati avvistati quattro animali a distanza ravvicinata”, spiega Laurance. “Incrociando le descrizioni ottenute su colore, occhi, taglia e forma del corpo, comportamento e altre caratteristiche, queste non coincidono con nessun altra specie del Nord del Queensland, come i dingo o i cani selvatici”, aggiunge il professore. (ansa)


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Slitta di nuovo la votazione sul Piano Lupo prevista per il 30 marzo nella Conferenza Stato Regioni

29/03/2017

La votazione per l’approvazione del Piano di conservazione del lupo annunciata per giovedì’ 30 marzo è stata stralciata dall’Ordine del Giorno della Conferenza Stato Regioni. Il documento integrale è riportato nel comunicato stampa emesso ieri a firma del presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Stefano Bonaccini. E’ quanto riferisce una nota del Partito animalista europeo.
“Ormai è diventata una farsa, non sanno se e cosa devono stralciare nel documento voluto dal ministro Galletti su pressioni delle associazioni di allevatori e cacciatori. E’ la quarta volta che rinviano le votazioni del Piano, sempre all’ultimo momento e sempre per evitare le contestazioni dei manifestanti. E’ l’assessore all’Agricoltura, foreste, caccia e pesca della provincia Autonoma di Trento, Michele Dallapiccola, a confermarlo pubblicamente parlando di un forte rischio relativo alla pressione animalista che può influenzare politicamente le decisioni della Conferenza Stato Regioni”. E’ quanto dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.
Sempre nella giornata di ieri abbiamo formalmente trasmesso al presidente Bonaccini  una nota che riferisce come la protesta cesserà soltanto se verrà stralciato sia il punto relativo agli abbattimenti degli animali indicati nel Piano, sia quello riguardante l’elaborazione di un report con la reintroduzione della possibilità di eutanasia nei canili ed abbattimenti diretti dei cani vaganti, al fine di orientare il legislatore sulla revisione  della legge 281/91. La manifestazione di dopodomani, pertanto, è da ritenersi annullata, avvertiremo di una nuova protesta solo a data certa” conclude Fuccelli.


Categorie: News dal Mondo

Trafficante cuccioli di razza su internet incastrato durante l’ultima consegna della sua “mercanzia”

29/03/2017

Per un annuccio legale, cento quelli on line che lucrano sulla vita di poveri cuccioli per un illecito guadagno.
Pubblicava annunci con le foto dei cuccioli in vendita su un noto sito per amanti degli animali. Dopo aver concordato il prezzo, circa 400 euro per un cucciolo di barboncino toy, il venditore aveva fissato un appuntamento per mostrare la “merce” ai clienti. Fatale l’ultimo affare: l’uomo è stato intercettato dagli investigatori del commissariato di Tivoli, che hanno bloccato l’auto con a bordo il venditore a Castel Madama e hanno trovato due cuccioli, un barboncino toy e un bulldog francese, entrambi di poche settimane di vita e privi della prescritta documentazione di iscrizione all’anagrafe canina e del  microchip. Al venditore, un uomo di 30 anni, noto alle forze dell’ordine, è stata contestata la violazione amministrativa della vendita abusiva in area pubblica e la mancata iscrizione all’anagrafe canina per un importo di circa 5mila euro. Con la collaborazione del personale delle guardie zoofile e del medico veterinario della Asl Rm5, che ne ha controllato le condizioni di salute, i cuccioli sono stati sequestrati e affidati ad un canile convenzionato. Accompagnato negli uffici del commissariato, per gli ulteriori accertamenti, il 30enne è  stato denunciato per il reato di truffa, perché denunciato da una cliente a cui qualche giorno prima aveva venduto per 400 euro un cucciolo di barboncino toy di colore nero, risultato gravemente ammalato, e che si trova ancora in condizione critiche.  


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